Per definizione, quando la temperatura corporea scende sotto i 35º C si ha ipotermia, con effetti che variano in funzione della rapidità con cui è sopravvenuta e dell’entità dell’abbassamento della temperatura. L’organismo interrompe l’afflusso di sangue ai vasi sanguigni superficiali cutanei per continuare ad irrorare gli organi vitali, come il cuore e il cervello e mantenerne la funzionalità. Se in forma lieve, l’ipotermia è una condizione reversibile, se è grave, vale a dire la temperatura corporea scende sotto i 30º C spesso, anche se non sempre, è fatale. Indipendentemente da quanto si abbassa la temperatura del corpo è essenziale continuare le operazioni salvavita fino all’arrivo dei soccorsi.

Cause di ipotermia

La prolungata esposizione al freddo causa ipotermia. L’aria in movimento produce un effetto di raffreddamento maggiore rispetto all’aria mobile, pertanto la sussistenza del “raffreddamento da vento” aumenta notevolmente il rischio di ipotermia nei periodi freddi. L’immersione in acqua fredda può provocare la morte non tanto per annegamento, quanto per ipotermia: quando è immerso nell’acqua fredda il corpo si raffredda trenta volte più in fretta rispetto all’esposizione all’aria e la temperatura corporea scende rapidamente.

L’ipotermia può sopravvenire anche in locali chiusi poco riscaldati. Gli anziani, i neonati, i senza tetto e le persone con un fisico esile e gracile sono particolarmente vulnerabili. La mancanza di movimento, una patologia cronica e la fatica aumentano i rischi, così come l’alcool e droga possono aggravare il quadro clinico.

Sintomi

Alla comparsa del disturbo si possono riscontrare:

  • Tremore, pallore, pelle fredda e secca
  • Apatia, disorientamento e comportamento irrazionale.
  • Letargia o alterazione dello stato di coscienza.
  • Respiro lento e superficiale.
  • Polso lento che va affievolendosi. In casi estremi, probabile arresto cardiaco.

Cosa fare

  1. Spostate il soggetto in un luogo riparato il prima possibile e proteggetelo dal vento.
  2. Togliete e sostituite gli indumenti bagnati, se possibile, ma non dategli i vostri vestiti. Fate in modo che abbia la testa coperta.
  3. Isolate il soggetto dal terreno. Distendetelo su uno strato spesso di materiale isolante. Infilatelo in un sacco a pelo asciutto e copritelo con coperte o fogli di giornale. Avvolgetelo in una borsa di opravvivenza di plastica o di alluminio se l’avete. Potete ripararlo e riscaldarlo con il vostro corpo.
  4. Chiamate i soccorsi. Se vi ritrovate in una zona isolata sarebbe bene che due persone andassero a cercare aiuto, senza separarsi mai, e una persona rimanesse sempre con il soggetto.
  5. Per riscaldare un soggetto cosciente dovete somministrargli bevande calde o alimenti altamente energetici come il cioccolato, se li avete.
  6. Il soggetto va riscaldato gradualmente. Monitorate e annotate i segni vitali, reattività, respirazione e polso nell’attesa dei soccorsi.

Avvertenze

  • Non somministrare alcolici perchè dilatando i vasi sanguigni favoriscono la dispersione del calore, peggiorando l’ipotermia.
  • Non sistemate vicino al soggetto alcuna fonte diretta di calore perch*è potrebbe deviare il sangue dal cuore e dal cervello verso la pelle. Potrebbero anche provocare ustioni.
  • Non scaldare un soggetto anziano nella vasca da bagno.
  • Se il soggetto perde coscienza, aprire le vie aeree e controllare il respiro
  • Tenere sempre a mente che anche il soccorritore deve preservare la propria temperatura corporea.