Zyvoxid - 1sacca Inf 2mg/Ml
Dettagli:
Nome:Zyvoxid - 1sacca Inf 2mg/MlCodice Ministeriale:035410012
Principio attivo:Linezolid
Codice ATC:J01XX08
Fascia:H
Prezzo:101.3
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Preparazione iniettabile
Contenitore:Sacca
Iva:10%
Temp. Conservazione:Conservare nella confezione originale
Scadenza:36 mesi
Denominazione
ZYVODIX
Formulazioni
Zyvoxid - 1sacca Inf 2mg/Ml
Zyvoxid - Os Gratxsosp 100mg/5ml
Zyvoxid - 10cpr Riv 600mg Blist
Zyvoxid - Fl 10cpr Riv 600mg
Categoria farmacoterapeutica
Altri antibatterici.
Principi attivi
Linezolid.
Eccipienti
Soluzione per infusione: glucosio monoidrato, sodio citrato (E331), acido citrico anidro (E330), acido cloridrico (E507), sodio idrossido (E524), acqua per preparazioni iniettabili. Compresse Nucleo delle compresse: cellulosa microcristallina (E 460 i), amido di mais, carbossimetilamido sodico (tipo A), idrossipropilcellulosa (E463), magnesio Stearato (E 572). Film di rivestimento: ipromellosa (E464), titanio diossido (E 171), macrogol 400, cera carnauba (E 903). Compresse da 600 mg: inchiostro rosso, ossido di ferro rosso (E 172). Compresse da 400 mg: inchiostro nero, ossido di ferro nero (E 172). Granulato per sospensione orale: saccarosio, mannitolo (E421), cellulosa microcristallina (E460i), carmellosa sodica (E466), aspartame (E951), silice colloidale anidra (E 551), sodio citrato (E331), gomma xantana (E 415), sodio benzoato (E 211), acido citrico anidro (E330), sodio cloruro. Dolcificanti (fruttosio, maltodestrina, monoammonio glicirrizinato, sorbitolo). Aromatizzanti arancio, crema d'arancio, menta piperita e vaniglia (acetoina, alfa tocoferoli, acetaldeide, aldeide anisica, betacariofillene, acido n-butirrico, butil butirril lattato, delta decalattone, dimetil benzil carbacetato, alcol etilico, etil butirrato, etil maltolo, etil vanillina, furaneol, terpeni d'uva, eliotropina, maltodestrina, amido alimentare modificato, monometilsuccinato, aldeide d'arancio, olio d'arancio FLA CP, olio d'arancio Valenza 2X, olio d'arancio Valenza 5X, olio essenziale d'arancio, succo d'arancio carbonili, terpeni d'arancio, olio essenziale di menta piperita, glicole propilenico, olio tangerino, estratto di vaniglia, vanillina, acqua).
Indicazioni
Polmonite nosocomiale. Polmonite acquisita in comunita'. Il farmaco e'indicato per il trattamento delle polmoniti acquisite in comunita' e delle polmoniti nosocomiali quando si sospetta o si ha la certezza chesiano causate da batteri Gram-positivi sensibili. Si devono prendere in considerazione i risultati dei test microbiologici o le informazioni sulla prevalenza della resistenza agli agenti batterici dei batteri Gram-positivi per determinare l'appropriatezza del trattamento con il farmaco. Linezolid non e' attivo nelle infezioni causate da patogeni Gram-negativi. Nel caso in cui si accerti o si sospetti la presenza di patogeni Gram-negativi, deve essere contemporaneamente avviata una terapia specifica per questi microrganismi. Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli. Il farmaco e' indicato per il trattamento delle infezioni complicate della cute e dei tessuti molli solo quando il test microbiologico ha accertato che l'infezione e' causata da batteri Gram-positivi sensibili. Linezolid non e' attivo nelle infezioni causate da patogeni Gram-negativi. Linezolid deve essere utilizzato nei pazienti con infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, quando si sospetta o si ha la certezza che siano causate da coinfezioni con patogeni Gram-negativi, solo quando non sono disponibili altre alternative terapeutiche. In queste circostanze deve essere contemporaneamenteiniziato un trattamento contro i patogeni Gram-negativi. Il trattamen to con linezolid deve essere iniziato solamente in ambito ospedaliero e dopo consultazione con uno specialista qualificato, come un microbiologo o un infettivologo. Devono essere tenute in considerazione le linee guida ufficiali sul corretto utilizzo delle sostanze antibatteriche.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al linezolid o a uno qualsiasi degli eccipienti. Il linezolid non deve essere utilizzato in pazienti in trattamento con farmaci che inibiscono le monoamino-ossidasi A o B (per es., fenelzina, isocarbossazide, selegilina, moclobemide) o entro due settimane dall'assunzione di tali farmaci. Il linezolid non deve essere somministrato apazienti che presentano le seguenti condizioni cliniche o che assumon o i seguenti tipi di farmaci concomitanti se non sono disponibili strutture per una stretta osservazione del paziente e per il monitoraggio della pressione arteriosa: Pazienti con ipertensione incontrollata, feocromocitoma, carcinoide, tireotossicosi, depressione bipolare, disturbi schizoaffettivi, stati confusionali acuti. Pazienti che assumono i seguenti farmaci: inibitori del re-uptake della serotonina, antidepressivi triciclici, agonisti per il recettore 5HT 1 della serotonina (triptani), simpaticomimetici ad azione diretta o indiretta (tra cui broncodilatatori adrenergici, pseudoefedrina e fenilpropanolamina), sostanze vasopressorie (ad esempio adrenalina, noradrenalina), sostanze dopaminergiche (ad esempio dopamina, dobutamina), petidina o buspirone. I dati nell'animale suggeriscono che il linezolid e i suoi metaboliti possono passare nel latte, pertanto l'allattamento al seno deve essere interrotto prima o durante la somministrazione.
Posologia
Il farmaco in soluzione per infusione, compresse rivestite con film o sospensione orale puo' essere utilizzato come terapia iniziale. I pazienti che iniziano il trattamento con la formulazione parenterale possono successivamente passare alle formulazioni orali se clinicamente appropriato. In tali circostanze non e' richiesta alcuna modifica della dose poiche' la biodisponibilita' per via orale di linezolid e' di circa il 100%. Dosaggio consigliato e durata del trattamento negli adulti:la durata del trattamento dipende dal patogeno, dalla sede dell'infez ione e dalla sua gravita', nonche' dalla risposta clinica del paziente. Le seguenti raccomandazioni sulla durata della terapia riflettono quelle adottate negli studi clinici. Regimi di trattamento piu' brevi possono essere adatti per alcuni tipi di infezione ma non sono stati valutati negli studi clinici. La durata massima del trattamento e' di 28 giorni. La sicurezza e l'efficacia di linezolid somministrato per periodi superiori a 28 giorni non sono state accertate. Non e' richiesto alcun incremento di dosaggio ne' aumento della durata del trattamento per infezioni associate a batteriemia concomitante. Il dosaggio raccomandato per la soluzione per infusione e per le compresse o il granulatoper sospensione e' lo stesso ed e' quello riportato di seguito. Soluz ione per infusione. Polmonite nosocomiale, 600 mg per via endovenosa 2volte/die, per 10-14 giorni consecutivi; polmonite acquisita in comun ita', 600 mg 2 volte/die, 10-14 giorni consecutivi; infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, 600 mg per via endovenosa 2 volte/die. Compresse/granulato per sospensione orale. Polmonite nosocomiale, 600 mg per via orale 2 volte/die, per 10-14 giorni consecutivi; polmonite acquisita in comunita', 600 mg per via orale 2 volte/die, per 10-14 giorni consecutivi; infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, 600 mg per via orale 2 volte/die. Poiche' il significato clinico dell'esposizione piu' elevata (fino a 10 volte) ai due principali metaboliti di linezolid nei pazienti con insufficienza renale grave non e'nota, linezolid deve essere utilizzato con particolare cautela in que sti pazienti e solo quando il beneficio previsto e' considerato superiore al rischio teorico. Poiche' circa il 30% di una dose di linezolid viene rimosso in 3 ore di emodialisi, il linezolid deve essere somministrato dopo la dialisi nei pazienti sottoposti a tale trattamento. I metaboliti principali di linezolid vengono eliminati in una certa misura dalla emodialisi, ma le concentrazioni di questi metaboliti rimangono ancora sostanzialmente piu' elevate dopo dialisi rispetto a quelle osservate in pazienti con funzionalita' renale normale o con insufficienza renale lieve o moderata. Il linezolid deve, pertanto, essere utilizzato con particolare cautela in pazienti con insufficienza renale grave sottoposti a dialisi, e solo quando il beneficio previsto supera ilrischio teorico. Il dosaggio raccomandato di linezolid deve essere so mministrato per via endovenosa o orale due volte al giorno. Via di somministrazione: uso endovenoso. La soluzione per infusione deve essere somministrata in un periodo di tempo da 30 a 120 minuti. Compresse: via di somministrazione, uso orale. Le compresse rivestite con film possono essere assunte con o senza cibo. Granulato per sospensione orale. Via di somministrazione: uso orale. La sospensione orale puo' essere assunta con o senza cibo. Una dose di 600 mg corrisponde a 30 ml di sospensione ricostituita.
Conservazione
Soluzione per infusione: conservare nella confezione originale (rivestimento e scatola) fino al momento dell'uso. Compresse: nessuna precauzione particolare. Granulato per sospensione orale: prima della ricostituzione, tenere il flacone sigillato. Dopo ricostituzione: tenere il flacone dentro la scatola di cartone.
Avvertenze
Sono disponibili dati molto limitati sia dagli studi d'interazione farmacologica che sulla sicurezza del linezolid somministrato a pazienti con condizioni cliniche preesistenti e/o sottoposti a terapie farmacologiche concomitanti che potrebbero comportare loro un rischio a causa della inibizione delle MAO. L'impiego del linezolid non e' quindi raccomandato in queste circostanze, a meno che sia possibile una stretta sorveglianza e monitoraggio del paziente. Ogni ml di soluzione contiene45,7 mg di glucosio. Di questo se ne deve tener conto nei pazienti co n diabete mellito o altre condizioni associate all'intolleranza al glucosio. Ogni ml di soluzione contiene anche 0,38 mg di sodio. La sospensione orale ricostituita contiene una fonte di fenilalanina (aspartame) equivalente a 20 mg/5 ml. Questa formulazione, pertanto, puo' essererischiosa per i soggetti con fenilchetonuria. Nei pazienti con fenilc hetonuria, si raccomanda l'impiego della soluzione per infusione o compresse. La sospensione contiene anche saccarosio, mannitolo e sodio equivalenti a 1,7 mg/ml. Non deve, pertanto essere somministrata ai pazienti con problemi ereditari di intolleranza al fruttosio con malassorbimento di glucosio - galattosio o insufficienza di saccarasi-isomaltasi. Il prodotto contiene 8,5 mg di sodio in ogni dose da 5 ml. Il contenuto di sodio deve essere considerato nei pazienti che seguono una dieta controllata per il sodio. Nei pazienti trattati con linezolid sono stati segnalati casi di mielosoppressione. Nei casi ad esito noto, e' stato osservato che i parametri ematologici alterati erano risaliti verso i valori precedenti il trattamento, una volta che il linezolid erastato sospeso. Il rischio di questi effetti sembra essere correlato a lla durata del trattamento. La trombocitopenia puo' verificarsi piu' comunemente nei pazienti con insufficienza renale grave, in dialisi oppure no. Se durante il trattamento con linezolid si dovesse manifestaresignificativa mielosoppressione, si deve interrompere la somministraz ione, tranne nel caso che la continuazione della terapia sia considerata assolutamente necessaria; in tale evenienza devono essere intrapresi un monitoraggio intensivo della conta degli elementi del sangue ed adeguate misure di trattamento. Si raccomanda, inoltre, il monitoraggiocompleto, settimanale, della conta degli elementi del sangue nei pazi enti che ricevono linezolid. Con l'uso di linezolid sono stati segnalati casi di acidosi lattica. I pazienti che durante la terapia con linezolid sviluppano segni e sintomi di acidosi metabolica - tra cui nausea o vomito ricorrenti, dolori addominali, un basso livello di bicarbonato o iperventilazione - devono ricevere cure mediche immediate. In uno studio clinico condotto in aperto su pazienti gravi con infezioni dacatetere intravascolare e' stato osservato un tasso di mortalita' piu ' elevato nei pazienti trattati con linezolid rispetto a quanto riscontrato con vancomicina, dicloxacillina o oxacillina. Il principale fattore che ha influenzato il tasso di mortalita' e' stato il livello di gravita' dell'infezione da Gram-positivi al basale. La mortalita' era simile nei pazienti con infezioni causate esclusivamente da batteri Gram-positivi, ma era significativamente superiore nel gruppo di trattamento con linezolid nei pazienti che presentavano qualsiasi altro patogeno o nessun patogeno al basale. La differenza maggiore si e' verificata nel corso del trattamento ed entro 7 giorni dall'interruzione della terapia. Un numero maggiore di pazienti nel gruppo di trattamento con linezolid ha contratto infezioni da patogeni Gram-negativi nel corso dello studio e i pazienti sono deceduti per infezioni da patogeni Gram-negativi e infezioni polimicrobiche. Pertanto, nelle infezioni complicate della cute e dei tessuti molli, linezolid deve essere utilizzato nei pazienti con infezioni concomitanti da patogeni Gram-negativi, accertate o presunte, solo quando non sono disponibili altre alternative terapeutiche. Il linezolid deve essere utilizzato con particolare cautela in pazienti con insufficienza renale grave. La comparsa di colite pseudomembranosa e' stata segnalata con quasi tutte le sostanze antibatteriche, linezolid incluso. Nel caso di accertata o sospetta colite associata alla somministrazione di antibiotici, puo' essere raccomandabile interrompere il trattamento con linezolid. Con l'uso di quasi tuttigli antibiotici, tra cui il linezolid, sono state segnalate diarrea a ssociata ad antibiotici e colite associata ad antibiotici, compresa lacolite pseudomembranosa e la diarrea associata a Clostridium difficil e, la cui gravita' puo' variare da diarrea lieve a colite fatale. Se si sospetta o se viene confermata diarrea associata ad antibiotici o colite associata ad antibiotici, si deve interrompere il trattamento in corso con gli antibatterici, compreso il linezolid, e instaurare immediatamente le misure terapeutiche appropriate. Neuropatia periferica e ottica, che talvolta progredisce a perdita della vista, sono state riportate nei pazienti in terapia con linezolid. Tutti i pazienti devono essere avvisati di segnalare i sintomi di alterazioni visive, come modifiche dell'acuita' visiva, alterazioni della visione dei colori, offuscamento della vista o difetti del campo visivo. In questi casi si raccomanda un esame tempestivo. Nei casi di assunzione di linezolid per periodi superiori alla durata massima raccomandata di 28 giorni, si devono effettuare controlli regolari della funzionalita' visiva in tutti i pazienti. In pazienti in trattamento con linezolid sono stati segnalati casi di convulsioni. Sono state riportate segnalazioni spontanee di sindrome serotoninergica associata alla somministrazione concomitante di linezolid e farmaci serotoninergici, compresi gli antidepressivi appartenenti alla classe degli inibitori selettivi del re-uptake dellaserotonina (SSRI). La somministrazione concomitante di linezolid e fa rmaci serotoninergici e' pertanto controindicata, ad eccezione dei casi in cui la somministazione concomitante di linezolid e farmaci serotoninergici e' essenziale. In tali casi i pazienti devono essere tenuti sotto attenta osservazione per gli eventuali segni e sintomi della sindrome serotoninergica, quali alterazioni della funzionalita' cognitiva, iperpiressia, iperreflessia e mancanza di coordinazione. In presenzadi questi segni e sintomi, il medico deve valutare l'interruzione di uno o di entrambi i trattamenti concomitanti; se si interrompe il farmaco serotoninergico, si possono verificare i sintomi da sospensione.
Interazioni
Il linezolid e' un inibitore reversibile, non selettivo, delle monoamino-ossidasi (MAOI). In volontari sani normotesi, il linezolid ha potenziato l'aumento della pressione arteriosa indotto da pseudoefedrina e fenilpropanolamina cloridrato. La somministrazione concomitante di linezolid con pseudoefedrina e fenilpropanolamina ha indotto aumenti medidella pressione arteriosa sistolica dell'ordine di 30-40 mmHg, rispet to a incrementi di 11-15 mmHg con il solo linezolid, 14-18 mmHg con lasola pseudoefedrina o fenilpropanolamina, e 8-11 mmHg con il placebo. Si raccomanda di titolare accuratamente il dosaggio dei farmaci con a zione vasopressoria, incluse le sostanze dopaminergiche, allo scopo diottenere la risposta desiderata quando vengono somministrati in conco mitanza con il linezolid. La potenziale interazione farmaco-farmaco con il destrometorfano e' stata studiata in volontari sani. I soggetti sono stati trattati con destrometorfano, con o senza linezolid. Nei soggetti normali trattati con linezolid e destrometorfano non e' stato osservato alcun effetto della sindrome serotoninergica. Esperienza dopo la commercializzazione: e' stato riportato un report di un paziente che ha manifestato effetti analoghi a quelli della sindrome serotoninergica durante l'assunzione concomitante di linezolid e destrometorfano, che si sono risolti con la sospensione di entrambi i trattamenti. Nell'esperienza clinica con l'uso concomitante di linezolid e farmaci serotoninergici, compresi gli antidepressivi appartenenti alla classe degli inibitori del re-uptake della serotonina (SSRI), sono stati segnalati casi di sindrome serotoninergica. I soggetti trattati con linezolid e meno di 100 mg di tiramina non hanno evidenziato alcuna risposta pressoria significativa. Questo indica che e' necessario solo evitare di ingerire quantita' eccessive di alimenti e bevande con un elevato contenuto di tiramina. Il linezolid non viene metabolizzato in quantita' rilevabile dal sistema enzimatico del citocromo P450 (CYP) e non inibisce alcuna delle isoforme clinicamente significative del CYP umano. Similmente, il linezolid non induce isoenzimi del P450 nei ratti. Non e' pertanto attesa alcuna interazione farmacologica CYP450-indotta con illinezolid. L'effetto della rifampicina sulla farmacocinetica del line zolid e' stato studiato su sedici volontari sani maschi adulti ai quali e' stato somministrato linezolid 600 mg due volte al giorno per 2,5 giorni con e senza rifampicina 600 mg una volta al giorno per 8 giorni. La rifampicina ha abbassato la Cmax e l'AUC del linezolid rispettivamente del 21% in media [90% IC, 15, 27] e del 32% in media [90% IC, 27, 37]. Il meccanismo di questa interazione e il suo significato clinico non sono noti. Quando e' stato associato il warfarin alla terapia con linezolid, in condizioni di steady-state, si e' osservata una riduzione del 10% della INR (International Normalized Ratio) massima media durante la somministrazione concomitante, con una riduzione del 5% della AUC INR.
Effetti indesiderati
Di seguito sono elencate le reazioni avverse che si sono verificate con frequenza >=0,1% in studi clinici cui sono stati arruolati pazienti adulti, che sono stati trattati fino a 28 giorni con le dosi raccomandate di linezolid. Le reazioni avverse piu' comunemente segnalate sono state cefalea, diarrea, nausea e candidasi (soprattutto candidasi orale e vaginale). Gli eventi avversi farmaco-correlati piu' comunemente segnalati che hanno causato l'interruzione del trattamento sono stati cefalea, diarrea, nausea e vomito. Circa il 3% dei pazienti ha interrotto il trattamento in seguito alla comparsa di un evento avverso farmaco-correlato. >>Infezioni e infestazioni. Comune: candidiasi, candidiasi orale, candidiasi vaginale, infezioni fungine. Non comune: vaginite.Frequenza non nota: colite associata ad antibiotici, colite pseudomem branosa. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: leucopenia, neutropenia, trombocitopenia, eosinofilia. Non nota: mieolosoppressione, pancitopenia, anemia. >>Disturbi del sistema immunitario. Non nota: anafilassi. >>Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota: acidosi lattica. >>Disturbi psichiatrici. Non comune: insonnia. >>Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, alterazione del gusto(gusto metallico). Non comune: capogiri, ipoestesia, parestesia. Non nota: sindrome serotoninergica, convulsioni, neuropatia periferica. >>Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata. Non nota: neuropatia ottica. >>Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito. >>Patologie vascolari. Non comune: ipertensione, flebite, tromboflebite. >>Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, nausea, vomito. Non comune: pancreatite, gastrite, dolore addominale localizzato ogeneralizzato, stipsi, secchezza delle fauci, dispepsia, glossite, fe ci molli, stomatite, disturbi della colorazione o malattie a carico della lingua. Non nota: scolorimento superficiale dei denti. >>Patologieepatobiliari. Comune: alterazione dei test di funzionalita' epatica, aumento di ALT, AST o della fosfatasi alcalina. Non comune: aumento della birilubina totale. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: orticaria, dermatite, diaforesi, prurito, rash. Non nota: eruzioni cutanee bollose simili a quelle descritte nella sindrome di Stevens-Johnson, angioedema, alopecia. >>Patologie renali e urinarie. Comune: aumento dell'azotemia. Non comune: poliuria, aumento della creatinina. >>Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disturbi vulvovaginali. >>Patologie sistemiche e condizionirelative alla sede di somministrazione. Non comune: brividi, affatica mento, febbre, dolore nella sede dell'iniezione, aumento della sete, dolore localizzato. >>Esami diagnostici, ematochimica. Comune: aumento di LDH, creatinchinasi, lipasi, amilasi o glucosio non a digiuno. Diminuzione di proteine totali, albumina, sodio o calcio. Aumento o diminuzione di potassio o bicarbonato. Non comune: aumento di sodio o calcio. Diminuzione di glucosio non a digiuno. Aumento o diminuzione di cloruro. Ematologia. Comune: aumento di neutrofili o eosinofili. Diminuzione di emoglobina, ematocrito o globuli rossi. Aumento o diminuzione dipiastrine o globuli bianchi. Non comune: aumento di reticoliti. Dimin uzione di neutrofili. Le seguenti reazioni avverse al linezolid sono state considerate gravi in casi isolati: dolore addominale localizzato,attacchi ischemici transitori, ipertensione, pancreatite e insufficie nza renale. Durante gli studi clinici e' stato riportato un unico casodi aritmia farmaco-correlato.
Gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati adeguati sull'uso del linezolid nelle donne gravide. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato effetti tossici sulla riproduzione. Un rischio potenziale per gli esseri umani esiste. Il linezolid non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che sia strettamente necessario, cioe' solo quando i benefici previsti superano il rischio teorico. I dati nell'animale indicano che il linezolid e i suoi metaboliti possono passare nel latte materno e, di conseguenza, l'allattamento al seno deve essere interrotto prima e durante la somministrazione.