Zytiga - Fl 120cpr 250mg

Dettagli:
Nome:Zytiga - Fl 120cpr 250mg
Codice Ministeriale:041427016
Principio attivo:Abiraterone Acetato
Codice ATC:L02BX03
Fascia:H
Prezzo:5734.49
Doping:Proibito in e fuori gara
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Janssen Cilag Spa
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Compresse
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +30 gradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

ZYTIGA 250 MG COMPRESSE ▼ Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio' permettera' la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalita' di segnalazione delle reazioni avverse.

Formulazioni

Zytiga - Fl 120cpr 250mg

Categoria farmacoterapeutica

Terapie endocrine, altri antagonisti ormonali e agenti correlati.

Principi attivi

Ogni compressa contiene 250 mg di abiraterone acetato.

Eccipienti

Cellulosa microcristallina, sodio croscarmelloso, lattosio monoidrato,magnesio stearato, povidone (K29/K32), silice colloidale anidra, sodi o laurilsolfato.

Indicazioni

Il medicinale e' indicato insieme a prednisone o prednisolone per: il trattamento del carcinoma metastatico della prostata resistente alla castrazione in uomini adulti asintomatici o lievemente sintomatici dopoil fallimento della terapia di deprivazione androgenica e per i quali la chemioterapia non e' ancora indicata clinicamente; il trattamento del carcinoma metastatico della prostata resistente alla castrazione in uomini adulti la cui malattia e' progredita durante o dopo un regimechemioterapico a base di docetaxel.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti; donne in gravidanza o in eta' fertile; grave compromissione epatica(Scala Child-Plugh classe C).

Posologia

La dose raccomandata e' di 1.000 mg (quattro compresse da 250 mg) da prendere a digiuno come singola dose giornaliera. L'assunzione delle compresse con il cibo determina un aumento dell'esposizione sistemica adabiraterone. Il medicinale deve essere assunto con una bassa dose di prednisone o prednisolone. La dose raccomandata di prednisone o prednisolone e' di 10 mg al giorno. La castrazione medica con analoghi di LHRH deve essere continuata durante il trattamento nei pazienti non castrati chirurgicamente. Prima di iniziare il trattamento, e' necessario misurare i livelli sierici di transaminasi, ogni due settimane per i primi tre mesi di trattamento e, successivamente, ogni mese. Monitorareogni mese la pressione arteriosa, il potassio sierico e la ritenzione di liquidi. Tuttavia, pazienti con un rischio significativo di insuff icienza cardiaca congestizia devono essere monitorati ogni 2 settimaneper i primi tre mesi di trattamento e successivamente mensilmente. Pr endere in considerazione il mantenimento dei livelli di potassio >= 4,0 mM nei pazienti con ipokaliemia o coloro che sviluppano ipokaliemia durante il trattamento con il farmaco. Per i pazienti che sviluppano tossicita' di Grado >= 3 incluso ipertensione, ipokaliemia, edema e altre, tossicita' non-mineralcorticoidi, il trattamento deve essere sospeso e deve essere istituita una appropriata terapia. Il trattamento conil farmaco non deve essere ripreso fino a quando i sintomi della toss icita' saranno ridotti al Grado 1 o al basale. In caso di dimenticanzadi una dose giornaliera, prednisone o prednisolone, il trattamento de ve essere ripreso il giorno seguente, con la dose giornaliera abituale. Epatotossicita': nei pazienti che sviluppano epatotossicita' durate il trattamento (aumento dei valori di alanina aminotransferasi [ALT] odi aspartato aminotransferasi [AST] di oltre 5 volte il limite superi ore alla norma [ULN]), il trattamento deve essere immediatamente interrotto. La ripresa del trattamento, dopo che i test di funzionalita' epatica del paziente sono tornati al livello basale, puo' avvenire con una dose ridotta di 500 mg (due compresse) una volta al giorno. Nei pazienti sottoposti a ri-trattamento i livelli sierici di transaminasi devono essere monitorati almeno ogni due settimane per tre mesi e, successivamente, ogni mese. Qualora l'epatotossicita' si ripresentasse con la dose ridotta di 500 mg al giorno , il trattamento deve essere interrotto. Se i pazienti sviluppano una epatotossicita' grave in qualsiasimomento durante la terapia (aumento di ALT o AST 20 volte il limite s uperiore alla norma), il trattamento deve essere interrotto e i pazienti non devono essere ri-trattati. Compromissione epatica: nei pazienticon compromissione epatica pregressa di grado lieve, Classe A di Chil d-Pugh, non e' necessario alcun aggiustamento della dose. La compromissione epatica moderata (Classe B di Child-Pugh) determina un aumento dell'esposizione sistemica ad abiraterone di circa quattro volte dopo singole dosi orali di abiraterone acetato 1.000 mg. Non ci sono dati sulla sicurezza clinica e sull'efficacia di dosi multiple di abirateroneacetato quando somministrato a pazienti con compromissione epatica mo derata o grave (Classe B o C di Child-Plugh). Non si puo' prevedere alcun aggiustamento della dose. L'uso del farmaco deve essere valutato con cautela nei pazienti con compromissione epatica moderata nei quali il beneficio deve essere chiaramente superiore al possibile rischio. Il farmaco non deve essere usato nei pazienti con compromissione epatica grave. Compromissione renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale. Tuttavia, non ci sono esperienze cliniche nei pazienti con carcinoma prostatico e compromissione renale grave. Si consiglia cautela in questi pazienti. Popolazione pediatrica: non esiste alcuna indicazione per un uso specifico diquesto medicinale nella popolazione pediatrica, poiche' il carcinoma della prostata non colpisce i bambini e gli adolescenti. Modo di somministrazione: il farmaco deve essere assunto almeno due ore dopo il pasto e non puo' essere assunto cibo per almeno un'ora dopo aver assunto le compresse. Le compresse devono essere deglutite intere con un po' d'acqua.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.

Avvertenze

Il farmaco puo' causare ipertensione, ipokaliemia e ritenzione di liquidi, quale conseguenza dell'aumento dei livelli di mineralcorticoidi causato dall'inibizione del CYP17. La co- somministrazione di un corticosteroide inibisce l'attivita' dell'ormone adrenocorticotropo (ACTH), con conseguente riduzione dell'incidenza e della gravita' di queste reazioni avverse. Si raccomanda cautela nel trattamento di pazienti con condizioni cliniche di base che possono essere compromesse da un aumento della pressione arteriosa, da ipokaliemia, o da ritenzione di liquidi, con angina pectoris grave o instabile, infarto miocardico recente o aritmia ventricolare e quelli con compromissione renale grave. Il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti con anamnesi positivaper patologia cardiovascolare. Gli studi clinici di fase 3 hanno escl uso pazienti con ipertensione incontrollata, cardiopatia clinicamente significativa evidenziata da infarto miocardico, o eventi aterotrombotici negli ultimi 6 mesi, angina grave o instabile, o scompenso cardiaco di classe III o IV della New York Heart Association (NYHA) (studio 301) o scompenso cardiaco di classe II - IV (studio 302) o misurazione della frazione d'eiezione cardiaca < 50%. Nello studio 302 sono stati esclusi i pazienti con fibrillazione atriale o altre aritmie cardiacheche richiedevano una terapia medica. La sicurezza nei pazienti con fr azione d'eiezione ventricolare sinistra (LVEF) < 50% o con scompenso cardiaco di classe NYHA III o IV (nello studio 301) o scompenso cardiaco di classe NYHA II - IV (nello studio 302) non e' stata stabilita. Prima di trattare i pazienti con un rischio significativo di insufficienza cardiaca congestizia considerare l'ottenimento di una valutazione della funzionalita' cardiaca. Prima del trattamento deve essere trattato lo scompenso cardiaco e ottimizzata la funzionalita' cardiaca. Devono essere corretti e controllati l'ipertensione, l'ipokaliemia e la ritenzione di liquidi. Durante il trattamento la pressione arteriosa, il potassio sierico e la ritenzione di liquidi (aumento del peso, edema periferico) e ogni altro segno e sintomo dell'insufficienza cardiaca congestizia devono essere monitorati ogni 2 settimane per 3 mesi e successivamente mensilmente e corrette le anomalie. Valutare la funzione cardiaca come indicato clinicamente, istituire una appropriata gestione e considerare l'interruzione di questo trattamento in caso di una riduzione significativa della funzionalita' cardiaca. Epatotossicita' e compromissione epatica: in studi clinici controllati sono stati osservati aumenti marcati di enzimi epatici, che hanno comportato l'interruzione del trattamento o la modifica della dose. Prima di iniziare il trattamento, i livelli sierici di transaminasi devono essere misurati, ogni due settimane per i primi tre mesi di trattamento e successivamente ogni mese. Se si sviluppano segni e sintomi clinici indicativi di epatotossicita', le transaminasi sieriche devono essere immediatamente misurate. Se, in un qualunque momento, l'ALT o l'AST dovessero aumentare di 5 volte oltre il limite superiore alla norma, il trattamento deve essere immediatamente interrotto e la funzionalita' epatica deve essereattentamente monitorata. Il trattamento puo' essere ripreso con una d ose ridotta, solo dopo che i test di funzionalita' epatica del paziente sono tornati ai valori basali. Se i pazienti sviluppano un'epatotossicita' grave (aumento di ALT o AST di 20 volte oltre il limite superiore alla norma) in qualsiasi momento durante la terapia, il trattamentodeve essere interrotto e tali pazienti non devono essere ritrattati. Pazienti con epatite virale attiva o sintomatica sono stati esclusi dagli studi clinici; pertanto, non ci sono dati a supporto dell'uso di ZYTIGA in questa popolazione. Non ci sono dati sulla sicurezza clinica e sull'efficacia di dosi multiple di abiraterone acetato quando somministrato a pazienti con compromissione epatica moderata o grave (ClasseB o C della scala Child-Plugh). L'uso deve essere valutato con cautel a nei pazienti con compromissione epatica moderata nei quali il beneficio deve essere chiaramente superiore al possibile rischio. Non usare nei pazienti con compromissione epatica grave. Interruzione della somministrazione di corticosteroidi e trattamento delle situazioni di stress: si raccomanda cautela e un monitoraggio dell'insufficienza corticosurrenalica, se i pazienti interrompono il trattamento con prednisone o prednisolone. Se la somministrazione del farmaco continua dopo l'interruzione dei corticosteroidi, i pazienti devono essere monitorati perindividuare eventuali sintomi da eccesso di mineralcorticoidi. Nei pa zienti in terapia con prednisone o prednisolone soggetti a uno stress inusuale, puo' essere consigliato un aumento della dose di corticosteroidi prima, durante e dopo la situazione di stress. Densita' ossea: puo' verificarsi una diminuzione della densita' ossea in uomini con carcinoma prostatico avanzato metastatico (carcinoma della prostata resistente alla castrazione). L'uso del farmaco in associazione con un glucocorticoide puo' aumentare questo effetto. Precedente uso di ketoconazolo: pazienti con carcinoma prostatico precedentemente trattati con ketoconazolo potrebbero ottenere tassi di risposta inferiori. Iperglicemia: l'uso di glucocorticoidi puo' aumentare l'iperglicemia, pertanto illivello di glucosio nel sangue deve essere misurato frequentemente ne i pazienti con diabete. Uso in chemioterapia: La sicurezza e l'efficacia del medicinale usato in concomitanza con chemioterapia citotossica non sono state stabilite. Questo medicinale contiene lattosio. Inoltrecontiene piu' di 1 mmol (o 27,2 mg) di sodio per una dose di quattro compresse. Questo aspetto deve essere preso in considerazione per i pazienti che seguono una dieta a ridotto apporto sodico. Rischi potenziali: possono verificarsi anemia e disfunzione sessuale in uomini con carcinoma metastatico della prostata resistente alla castrazione compresi quelli in trattamento con il prodotto. Effetti muscoloscheletrici: sono stati segnalati casi di miopatia. Alcuni pazienti avevano rabdomiolisi con compromissione renale. La maggior parte dei casi si e' sviluppata entro il primo mese di trattamento e si e' risolta dopo la sospensione del farmaco. Si raccomanda cautela nei pazienti in trattamento concomitante con farmaci per cui sia nota l'associazione a miopatia/rabdomiolisi. Interazioni con altri medicinali: potenti induttori del CYP3A4 sono da evitare durante il trattamento, a meno che non vi sia alcuna alternativa terapeutica, a causa del rischio di riduzione dell'esposizione a abiraterone.

Interazioni

Effetto del cibo su abiraterone acetato: la somministrazione insieme al cibo aumenta significativamente l'assorbimento di abiraterone acetato. L'efficacia e la sicurezza quando somministrato con il cibo non sono ancora state stabilite, pertanto questo medicinale non deve essere assunto con il cibo. Potenziale influenza di altri medicinali sull'esposizione ad abiraterone: in uno studio clinico di interazione farmacocinetica in soggetti sani pretrattati con un potente induttore del CYP3A4, rifampicina 600 mg al giorno per 6 giorni, seguito da una dose singola di abiraterone acetato 1.000 mg, l'AUC infinito plasmatica media di abiraterone era diminuita del 55%. Potenti induttori del CYP3A4 (ad esempio fenitoina, carbamazepina, rifampicina, rifabutina, rifapentina, fenobarbitale, Erba di San Giovanni) sono da evitare durante il trattamento, a meno che non vi sia alcuna alternativa terapeutica. In un altro studio clinico di interazione farmacocinetica in soggetti sani, la somministrazione contemporanea di ketoconazolo, un potente inibitoredel CYP3A4, non ha avuto effetti clinicamente significativi sulla far macocinetica di abiraterone. Potenziale influenza sull'esposizione di altri medicinali: abiraterone e' un inibitore degli enzimi epatici CYP2D6 e CYP2C8. In uno studio volto alla determinazione degli effetti diabiraterone acetato (piu' prednisone), con una dose singola di destro metorfano, substrato del citocromo CYP2D6, l'esposizione sistemica (AUC) di destrometorfano era aumentata di circa 2,9 volte. L'AUC24 per destrorfano, il metabolita attivo di destrometorfano, era aumentata di circa il 33%. Si raccomanda cautela durante la somministrazione con medicinali attivati o metabolizzati dal CYP2D6, in particolare con i medicinali a basso indice terapeutico. Deve essere considerata una riduzione della dose dei medicinali con un basso indice terapeutico metabolizzati dal CYP2D6. Esempi di medicinali metabolizzati dal CYP2D6 includono metoprololo, propranololo, desipramina, venlafaxina, aloperidolo, risperidone, propafenone, flecanide, codeina, ossicodone e tramadolo (gli ultimi tre medicinali richiedono l'attivita' del CYP2D6 per la formazione dei loro metaboliti attivi analgesici). In uno studio clinico di interazione farmaco-farmaco del CYP2C8 in soggetti sani, l'AUC di pioglitazone era aumentata del 46% e le AUC per M-III e M-IV, i metaboliti attivi di pioglitazone, erano diminutite del 10% quando pioglitazone veniva somministrato insieme ad una dose singola di 1.000 mg di abiraterone acetato. Sebbene questi risultati indichino che non sono attesi aumenti clinicamente significativi nell'esposizione quando il farmaco e' associato a medicinali che vengono principalmente eliminati dal CYP2C8, i pazienti devono essere attentamente monitorati per segni di tossicita' correlati ai substrati del CYP2C8 con un ristretto indice terapeutico se usati in concomitanza. In vitro, i principali metaboliti abiraterone solfato e N-ossido abiraterone solfato hanno mostrato di inibire il trasportatore dell' uptake epatico OATP1B1 e, come conseguenza, questo puo' aumentare le concentrazioni dei farmaci eliminati da OATP1B1. Non sono disponibili dati clinici a conferma dell'interazione con il trasportatore.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse piu' comunemente osservate sono edema periferico, ipokaliemia, ipertensione e infezioni delle vie urinarie. Altre importanti reazioni avverse includono patologie cardiache, epatotossicita', fratture ed alveolite allergica. Puo' causare ipertensione, ipokaliemia e ritenzione di liquidi come conseguenza farmacodinamica del meccanismo d'azione. Frequenze reazioni avverse: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>=1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non noto. Infezioni ed infestazioni. Molto comune. infezione delle vie urinarie; comune: sepsi. Patologie endocrine. Non comune. insufficienza surrenale. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipokaliemia; comune: ipertrigliceridemia. Patologie cardiache. Comune: insufficienza cardiaca,angina pectoris, aritmia, fibrillazione atriale, tachicardia; non not o: infarto del miocardio. Patologie vascolari. Molto comune: ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: alveolite allergica. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea; comune: dispepsia. Patologie epatobiliari. Comune: aumento di alanina aminotransferasi, aumento di aspartato aminotransferasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune. eruzione cutanea. Patologie delsistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune. miop atia, rabdomiolisi. Patologie renali e urinarie. Comune: ematuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.Molto comune: edema periferico. Traumatismo, avvelenamento e complica zioni da procedura. Comune. fratture. Nei pazienti trattati con abiraterone acetato, si sono manifestate le seguenti reazioni avverse di Grado 3 (CTCAE versione 3.0): ipokaliemia 3%; infezione delle vie urinarie, aumento di alanina aminostransferasi, ipertensione, aumento di aspartato aminotransferasi, fratture 2%; edema periferico, insufficienza cardiaca e fibrillazione atriale 1% ciascuno. Ipertrigliceridemia di Grado 3 e angina pectoris (CTCAE versione 3.0) si sono manifestate in < 1% dei pazienti. Edema periferico di Grado 4, ipokaliemia, infezione delle vie urinarie, insufficienza cardiaca e fratture (CTCAE versione 3.0) si sono manifestati in < 1% dei pazienti. Descrizione delle reazioni avverse selezionate. Reazioni cardiovascolari: entrambi gli studi clinici di fase 3, hanno escluso pazienti con ipertensione incontrollata, cardiopatia clinicamente significativa, evidenziata da infarto miocardico, o eventi aterotrombotici negli ultimi 6 mesi, angina grave o instabile, o scompenso cardiaco di classe III o IV della NYHA (studio 301) o scompenso cardiaco di classe II - IV (studio 302) o misurazione della frazione d'eiezione cardiaca < 50%. Tutti i pazienti arruolati (sia quelli trattati con il principio attivo sia quelli trattati con placebo) sono stati trattati in modo concomitante con terapia di deprivazione androgenica, principalmente con l'uso di analoghi dell'LHRH, chee' stata associata a diabete, infarto miocardico, apoplessia e morte cardiaca improvvisa. Epatotossicita': e' stata segnalata epatotossicita' con aumento di ALT, aspartato transaminasi (AST) e bilirubina totale nei pazienti trattati con abiraterone acetato. In tutti gli studi clinici, sono stati segnalati aumenti nei test di funzionalita' epatica (incrementi di ALT o AST > 5 x ULN o di bilirubina > 1,5 x ULN) in circa il 4% dei pazienti che hanno ricevuto abiraterone acetato, di solito durante i primi 3 mesi dall'inizio del trattamento. Nello studio clinico 301, i pazienti con ALT o AST basali elevati avevano maggiori probabilita' di presentare aumenti dei valori nei test di funzionalita' epatica, rispetto ai pazienti che iniziavano con valori normali. Quandosono stati osservati valori elevati di ALT o AST > 5 x ULN, o increme nti di bilirubina > 3 x ULN, abiraterone acetato e' stato interrotto osospeso. In due casi si sono verificati aumenti marcati nei test di f unzionalita' epatica. Due pazienti con funzionalita' epatica normale al basale, hanno mostrato aumenti di ALT o AST da 15 a 40 x ULN e di bilirubina da 2 a 6 x ULN. Con la sospensione di abiraterone acetato, i test di funzionalita' epatica di entrambi i pazienti sono tornati normali e un paziente e' stato sottoposto ad un ri-trattamento, senza che si ripresentassero incrementi dei valori. Nello studio 302, sono statiosservati in 35 pazienti (6,5%) trattati con abiraterone acetato aume nti di grado 3 o 4 di ALT o AST. Gli aumenti di aminotransferasi si sono risolti in tutti i pazienti eccetto 3 (2 con nuove metastasi multiple epatiche e 1 con aumento di AST circa 3 settimane dopo l'ultima dose di abiraterone acetato). Le interruzioni del trattamento a causa degli aumenti di ALT e AST sono state riportate in 1,7% e 1,3% di pazienti trattati con abiraterone acetato e 0,2% e 0% dei pazienti in trattamento con placebo, rispettivamente. Non sono state segnalate morti a causa di eventi epatotossici. Negli studi clinici, il rischio di epatotossicita' e' stato mitigato dall'esclusione dei pazienti con epatite albasale o con significative anormalita' dei test di funzionalita' epat ica. Nello studio clinico 301, i pazienti con ALT e AST basali >= 2,5 x ULN, in assenza di metastasi epatiche e > 5 x ULN, in presenza di metastasi epatiche sono stati esclusi. Nello studio clinico 302 i pazienti con metastasi epatiche non erano eleggibili e i pazienti con ALT e AST >= 2,5 x ULN basali sono stati esclusi. Le anomalie dei test di funzionalita' epatica, osservate nei pazienti che hanno preso parte aglistudi clinici, sono state gestite dinamicamente ricorrendo all'interr uzione della terapia e permettendo una ripetizione del trattamento solo dopo che i test di funzionalita' epatica erano tornati ai livelli basali del paziente. I pazienti con aumenti di ALT o AST > 20 x ULN, nonsono stati sottoposti a ri-trattamento. In tali pazienti non e' nota la sicurezza della ripetizione del trattamento. Il meccanismo dell'epatotossicita' associata al farmaco non e' noto. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

Non esistono dati relativi all'uso nella donna in stato di gravidanza e l'uso di questo medicinale non e' raccomandato in donne in eta' fertile. Contraccezione negli uomini e nelle donne: non e' noto se abiraterone o i suoi metaboliti siano escreti nel liquido seminale. Se il paziente ha rapporti sessuali con una donna durante la gravidanza, si raccomanda di utilizzare un preservativo. Se il paziente ha rapporti sessuali con una donna in eta' fertile, si raccomanda di utilizzare un preservativo unitamente ad un'altra misura contraccettiva efficace. Studisugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il medicinale n on deve essere utilizzato nelle donne ed e' controindicato durante la gravidanza o in donne in eta' fertile. L'uso e' controindicato nelle donne. Abiraterone influenza la fertilita' nei ratti maschi e femmine ma questi effetti sono totalmente reversibili.