Zomarist - 60cpr Riv 50mg+1000mg
Dettagli:
Nome:Zomarist - 60cpr Riv 50mg+1000mgCodice Ministeriale:039042092
Principio attivo:Vildagliptin/Metformina
Codice ATC:A10BD08
Fascia:A
Prezzo:70.31
Produttore:Novartis Farma Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30 gradi, luogo asciutto
Scadenza:18 mesi
Denominazione
ZOMARIST 50 MG/1000 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Formulazioni
Zomarist - 60cpr Riv 50mg+1000mg
Categoria farmacoterapeutica
Ipoglicemizzanti, escluse le insuline.
Principi attivi
Vildagliptin e metformina cloridrato.
Eccipienti
Nucleo della compressa: idrossipropilcellulosa; magnesio stearato. Film di rivestimento: ipromellosa, titanio diossido (E 171), ferro ossidogiallo (E 172), macrogol 4000, talco.
Indicazioni
Il medicinale e' indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2: il farmaco e' indicato nel trattamento di pazienti adulti che non sono in grado di ottenere un sufficiente controllo glicemico con la dose massima tollerata della sola metformina orale o che sono gia' in terapia con una associazione di vildagliptin e metformina somministrate in compresse separate; il medicinale e' indicato in combinazione con una sulfonilurea (triplice terapia di associazione) come terapia aggiuntiva alla dieta ed all'esercizio fisico in pazienti adulti non adeguatamente controllati con metformina ed una sulfonilurea; il prodotto e' indicato per la triplice terapia di associazione con insulina come terapia aggiuntiva alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti adulti per i quali l'insulina a dose stabile e metformina da sole non forniscono un controllo glicemico adeguato.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; chetoacidosi diabetica o pre-coma diabetico; insufficienzarenale o disfunzione renale definita come clearance della creatinina < 60 ml/min; condizioni acute potenzialmente in grado di alterare la funzione renale, come disidratazione, infezione grave, shock, somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati; patologie acute o croniche che possono causare ipossia tissutale, come insufficienza cardiaca o respiratoria, recente infarto del miocardio, shock; compromissione della funzionalita' epatica; intossicazione alcolica acuta, alcolismo; allattamento al seno.
Posologia
Adulti: la dose di terapia anti-iperglicemica con il farmaco deve essere individualizzata sulla base dell'attuale regime terapeutico del paziente, dell'efficacia e della tollerabilita' senza superare la dose massima giornaliera raccomandata di 100 mg di vildagliptin. Il medicinale puo' essere iniziato o con la compressa da 50 mg/850 mg o con la compressa da 50 mg/1000 mg due volte al giorno, una compressa al mattino e l'altra alla sera. Per pazienti non adeguatamente controllati alla dose massima tollerata di metformina in monoterapia: la dose iniziale deve fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) piu' la dose di metformina gia' in uso. Per pazienti che passano da una co-somministrazione di vildagliptin e metforminain compresse separate: il medicinale deve essere iniziato con la dose di vildagliptin e metformina gia' in uso. Per pazienti non adeguatame nte controllati con la duplice associazione con metformina e una sulfonilurea: le dosi devono fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) e la dose di metformina similealla dose gia' in uso. Quando il farmaco e' utilizzato in associazion e con una sulfonilurea, per ridurre il rischio di ipoglicemia, puo' essere presa in considerazione una dose di sulfonilurea piu' bassa. Per pazienti non adeguatamente controllati con la duplice terapia di associazione con insulina e la dose massima tollerata di metformina: la dose deve fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) ed una dose di metformina simile alla dose gia'in uso. La sicurezza e l'efficacia di vildagliptin e metformina come terapia triplice orale in associazione con un tiazolidinedione non sono stati stabiliti. Anziani (>= 65 anni): poiche' la metformina viene escreta per via renale ed i pazienti anziani hanno la tendenza a presentare una riduzione della funzione renale, si deve sottoporre a controllo regolare la funzione renale dei pazienti anziani che assumono il farmaco. Compromissione della funzionalita' renale: il medicinale non deve essere usato in pazienti con clearance della creatinina < 60 ml/min. Compromissione della funzionalita' epatica: il farmaco non deve essere usato in pazienti con compromissione della funzionalita' epatica, compresi i pazienti che prima del trattamento hanno valori di alanina aminotransferasi (ALT) o aspartato aminotransferasi (AST) > 3x il limite superiore della norma (ULN). Popolazione pediatrica: l'uso del prodotto non e' raccomandato nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni). La sicurezza e l'efficacia del medicinale nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni) non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.Modo di somministrazione: uso orale. Assumere il farmaco con il cibo, oppure immediatamente dopo il pasto, puo' ridurre i sintomi gastroint estinali associati con la metformina.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C; conservare nellaconfezione originale (blister) per proteggere il medicinale dall'umid ita'.
Avvertenze
Il farmaco non e' un sostituto dell'insulina nei pazienti insulino dipendenti e non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo 1. L'acidosi lattica e' una complicazione metabolica molto rara ma grave chesi verifica a causa dell'accumulo di metformina. I casi segnalati di acidosi lattica in pazienti in trattamento con metformina si sono verificati principalmente in pazienti diabetici con significativa insufficienza renale. Nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica, la clearance del lattato puo' essere limitata. L'incidenza di acidosi lattica puo' e deve essere ridotta anche verificando altri fattori di rischio associati, come diabete scarsamente controllato, chetosi,digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcol, insufficienza epat ica e qualsiasi condizione associata con ipossia. L'acidosi lattica e'caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale e ipotermia se guita da coma. I rilievi di laboratorio di valore diagnostico sono: diminuito pH ematico, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/led un aumento del deficit anionico e del rapporto lattato/piruvato. S e si sospetta acidosi metabolica, deve essere sospeso il trattamento con il medicinale ed il paziente deve essere immediatamente ospedalizzato. Poiche' la metformina e' escreta dal rene, le concentrazioni dellacreatinina nel siero devono essere controllate con regolarita': almen o una volta all'anno in pazienti con normale funzionalita' renale; almeno da due a quattro volte all'anno in pazienti con livelli della creatinina sierica ai limiti superiori della norma e nei pazienti anziani.La compromissione della funzionalita' renale e' un fenomeno frequente e asintomatico nei pazienti anziani. Deve essere esercitata particola re cautela in situazioni in cui la funzionalita' renale puo' diventareinsufficiente, per esempio quando si instaura una terapia antipertens iva o con diuretici oppure quando si inizia un trattamento con FANS. Ipazienti con compromissione della funzionalita' epatica, compresi i p azienti con ALT o AST > 3x ULN prima del trattamento, non devono essere trattati con il farmaco. Con vildagliptin sono stati riportati rari casi di disfunzione epatica (compresa epatite). In questi casi i pazienti sono stati generalmente asintomatici, senza conseguenze cliniche egli esami di funzionalita' epatica sono ritornati nella norma dopo la sospensione del trattamento. Prima di iniziare il trattamento si devo no effettuare esami di funzionalita' epatica per conoscere il valore basale del paziente. Durante il trattamento con il medicinale la funzionalita' epatica deve essere controllata ogni tre mesi durante il primoanno di trattamento e in seguito periodicamente. I pazienti che svilu ppano un aumento dei livelli delle transaminasi devono essere controllati con una seconda valutazione della funzionalita' epatica per confermare i risultati e devono essere poi seguiti con frequenti test di funzionalita' epatica fino a quando la(le) anormalita' ritorna(no) a valori normali. Se l'aumento dei livelli di AST o ALT persiste a 3 volte il limite superiore della norma o oltre, si raccomanda di sospendere laterapia con il medicinale. I pazienti che sviluppano ittero o altri s egni che suggeriscono disfunzione epatica, devono sospendere il trattamento con il prodotto. Dopo la sospensione del trattamento e la normalizzazione dei parametri della funzionalita' epatica, il trattamento non deve essere ripreso. In studi non clinici di tossicologia, con vildagliptin sono state riportate lesioni della pelle, incluse vescicole edulcerazioni, alle estremita' delle scimmie. Benche' negli studi clini ci non sia stata osservata un'aumentata incidenza di lesioni della cute, c'e' stata una limitata esperienza in pazienti con complicanze diabetiche della cute. Inoltre, ci sono state segnalazioni post-marketing di lesioni cutanee bollose ed esfoliative. In conformita' alla cura routinaria del paziente diabetico, si raccomanda pertanto il monitoraggio di eventuali patologie della cute, come vescicole e ulcerazioni. L'uso di vildagliptin e' stato associato ad un rischio di sviluppare pancreatite acuta. I pazienti devono essere informati del sintomo caratteristico della pancreatite acuta. Nel caso si sospetti pancreatite, vildagliptin deve essere sospeso; se la pancreatite acuta e' confermata, vildagliptin non deve essere ripreso. Deve essere esercitata cautela inpazienti con una storia di pancreatite acuta. Le sulfoniluree sono no te per causare ipoglicemia. I pazienti che ricevono vildagliptin in associazione con una sulfonilurea possono essere a rischio di ipoglicemia. Quindi, per ridurre il rischio di ipoglicemia, puo' essere presa inconsiderazione una dose piu' bassa di sulfonilurea. Poiche' il farmac o contiene metformina, il trattamento deve essere interrotto 48 ore prima di un intervento di chirurgia elettiva in anestesia generale e nondeve normalmente essere ripreso prima delle 48 ore successive all'int ervento. La somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati in esami radiologici puo' portare a insufficienza renale. Pertanto, a causa della presenza del principio attivo metformina, il trattamento con il medicinale deve essere interrotto prima o al momento dell'esecuzione dell'esame radiologico e non deve essere ripreso prima delle 48 ore successive e solo dopo che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata normale.
Interazioni
Non sono stati effettuati studi formali di interazione per il farmaco.Quanto segue riflette le informazioni disponibili sulle singole sosta nze attive. Vildagliptin ha un basso potenziale di interazione quando associato ad altri medicinali. Poiche' vildagliptin non e' un substrato dell'enzima citocromo P (CYP) 450 e non inibisce o induce gli enzimiCYP 450, non e' probabile l'interazione con sostanze attive che sono substrati, inibitori o induttori di questi enzimi. I risultati degli studi clinici effettuati con gli antidiabetici orali pioglitazone, metformina e glibenclamide in associazione con vildagliptin non hanno evidenziato interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti nella popolazione di riferimento. Studi di interazione tra farmaci effettuati con digossina (substrato della p-glicoproteina) e warfarin (substrato del CYP2C9) in soggetti sani non hanno evidenziato interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti in seguito a somministrazione contemporanea con vildagliptin. Sono stati effettuati studi di interazione tra farmaci con amlodipina, ramipril, valsartan e simvastatina in soggettisani. In questi studi non sono state osservate interazioni farmacocin etiche clinicamente rilevanti in seguito a somministrazione contemporanea con vildagliptin. Questa evidenza non e' stata tuttavia confermatanella popolazione di riferimento. L'effetto ipoglicemico di vildaglip tin puo' essere ridotto da alcuni principi attivi, compresi tiazidi, corticosteroidi, medicinali per la tiroide e simpaticomimetici. >>Metformina. Associazioni non raccomandate: la presenza del principio attivometformina nel farmaco e' causa di aumentato rischio di acidosi latti ca nell'intossicazione acuta da alcol, particolarmente nei casi di digiuno, malnutrizione o insufficienza epatica. Si deve evitare il consumo di alcol o di medicinali contenenti alcol. I principi attivi cationici eliminati tramite secrezione renale tubulare (es. cimetidina) possono interagire con la metformina perche' competono con gli stessi sistemi di trasporto tubulare renale e ridurre in tal modo l'eliminazione della metformina, aumentando il rischio di acidosi lattica. Uno studio condotto su volontari sani ha dimostrato che la cimetidina, somministrata alla dose di 400 mg due volte al giorno, aumenta del 50% l'esposizione sistemica (AUC) alla metformina. Durante la co-somministrazione di medicinali cationici che vengono eliminati tramite secrezione renaletubulare, si devono pertanto prendere in considerazione un attento mo nitoraggio del controllo glicemico, l'aggiustamento del dosaggio nell'ambito della posologia raccomandata e modifiche nella terapia del diabete. La somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati puo' portare a insufficienza renale, con conseguente accumulo di metformina e rischio di acidosi lattica. La metformina deve essere sospesa prima o al momento dell'esecuzione dell'esame radiologico e non deve essere ripresa prima delle 48 ore successive e solo dopo che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata normale. Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso: i glucocorticoidi, i beta-2-agonistied i diuretici possiedono attivita' iperglicemizzante intrinseca. Il paziente ne deve essere informato e deve essere effettuato con maggiore frequenza il controllo del glucosio ematico, particolarmente all'inizio del trattamento. Se necessario, il dosaggio del medicinale puo' essere regolato durante la terapia concomitante ed al momento della sua interruzione. Gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE-inibitori) possono diminuire i livelli ematici di glucosio. Senecessario, il dosaggio del farmaco ipoglicemizzante deve essere rego latodurante la terapia con l'altro medicinale assunto in concomitanza ed al momento della sua interruzione.
Effetti indesiderati
Non sono stati effettuati studi clinici a scopo terapeutico con il farmaco. E' stata comunque dimostrata la bioequivalenza del medicinale con vildagliptin e metformina somministrati contemporaneamente. I dati qui presentati si riferiscono alla somministrazione contemporanea di vildagliptin e metformina, dove vildagliptin e' stato aggiunto alla metformina. Non sono stati effettuati studi in cui la metformina e' stata aggiunta a vildagliptin. La maggior parte delle reazioni avverse e' stata di natura lieve e transitoria e non ha richiesto l'interruzione della terapia. Non e' stata rilevata alcuna associazione tra le reazioniavverse e l'eta', l'etnia, la durata dell'esposizione o la dose giorn aliera. Con vildagliptin sono stati riportati rari casi di disfunzioneepatica (compresa epatite). In questi casi i pazienti sono stati gene ralmente asintomatici, senza conseguenze cliniche e la funzionalita' epatica e' ritornata nella norma dopo la sospensione del trattamento. Dai dati di studi controllati in monoterapia o in terapia di associazione aggiuntiva (add-on) della durata fino a 24 settimane, l'incidenza degli aumenti di livelli di ALT o AST >= 3 volte il limite superiore della norma (classificato come presente in almeno 2 controlli consecutivi o alla visita finale durante il trattamento) e' risultata rispettivamente 0,2%, 0,3% e 0,2% per vildagliptin 50 mg una volta al giorno, vildagliptin 50 mg due volte al giorno e tutti i farmaci di confronto. Questi aumenti delle transaminasi sono stati generalmente asintomatici,di natura non progressiva e non associati a colestasi o ittero. Sono stati riportati rari casi di angioedema con vildagliptin, con un'incidenza simile al gruppo di controllo. La maggioranza dei casi e' stata riportata quando vildagliptin e' stato somministrato in associazione a un ACE inibitore. La maggior parte degli eventi e' stata di moderata severita' e si e' risolta nel corso del trattamento con vildagliptin. Le reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto vildagliptin in studi in doppio-cieco come monoterapia e terapie di associazioneaggiuntiva (add-on), sono elencate di seguito secondo la classificazi one sistemica organica e la frequenza assoluta. La frequenza e' definita come molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <=1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. >>Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 100 mg di vildagliptin al giorno in associazione aggiuntiva (add-on)con metformina in confronto a placebo piu' metformina in studi in dop pio cieco (N=208). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: tremore, mal di testa, capogiri; non comune: affaticamento. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea. >>Associazione con una sulfonilurea. Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 50 mg di vildagliptin due volte al giorno in associazione con metformina e una sulfonilurea (N=157). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipoglicemia.Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri, tremore. Patologie d ella cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: iperidrosi. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia. >>Associazione con insulina. Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 100 mg di vildagliptin al giorno in associazione con insulina (con o senza metformina) in studi in doppio cieco (N=371). Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: diminuzione di glucosio nel sangue. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa, brividi. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, malattia da riflusso gastro-esofageo; non comune: diarrea, flatulenza. >>Ulteriori informazioni sui singoli principi attivi dell'associazione fissa. Vildagliptin. Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 100 mg di vildagliptin al giorno come monoterapia in studi in doppio cieco (N=1855). Infezioni e infestazioni. Molto raro: infezione deltratto respiratorio superiore; molto raro: nasofaringite. Disturbi de l metabolismo e della nutrizione. Non comune: ipoglicemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiri; non comune: mal di testa. Patologie vascolari. Non comune: edema periferico. Patologie gastrointestinali. Non comune: stipsi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e deltessuto connettivo. Non comune: artralgia. >>Metformina. Reazioni avv erse relative al componente metformina. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: riduzione dell'assorbimento della vitamina B12 e acidosi lattica. Patologie del sistema nervoso. Comune: sapore metallico. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito. Patologie epatobiliari. Molto raro: anomalie dei test di funzionalita' epatica o epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: reazioni cutanee quali eritema, prurito e orticaria. >>Esperienza post-marketing. Patologie gastrointestinali. Non nota: pancreatite. Patologie epatobiliari. Non nota: epatite (reversibile dopo interruzione del medicinale), test di funzionalita' epatica alterati (reversibili dopo interruzione del medicinale). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: orticaria, lesioni cutanee bollose ed esfoliative. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso del medicinale in donne ingravidanza. Gli studi con vildagliptin effettuati su animali hanno ev idenziato una tossicita' riproduttiva ad alte dosi. Gli studi con metformina effettuati su animali non hanno evidenziato tossicita' riproduttiva. Gli studi con vildagliptin e metformina effettuati su animali non hanno evidenziato teratogenicita', ma effetti fetotossici a dosi tossiche per la madre. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato che sia vildagliptin che metformina sono escreti nel latte. Non e' noto se vildagliptin sia escreto nel latte materno, ma la metformina viene escreta in piccole quantita'nel latte umano. Il medicinale non deve essere utilizzato durante l'a llattamento, sia per il potenziale rischio di ipoglicemia nel neonato dovuto alla metformina, che per la mancanza di dati nell'essere umano con vildagliptin. Non sono stati condotti studi sull'effetto del prodotto sulla fertilita' umana.