Zindaclin - Gel 30g 1%

Dettagli:
Nome:Zindaclin - Gel 30g 1%
Codice Ministeriale:036862023
Principio attivo:Clindamicina Fosfato
Codice ATC:D10AF01
Fascia:C
Prezzo:19
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Difa Cooper Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Gel
Contenitore:Tubetto
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi

Denominazione

ZINDACLIN 1% GEL

Formulazioni

Zindaclin - Gel 30g 1%

Categoria farmacoterapeutica

Antiinfettivi per il trattamento dell'acne.

Principi attivi

1 g di gel contiene 10 mg di clindamicina (1% w/w) pari a 11,88 mg di clindamicina fosfato.

Eccipienti

Glicole propilenico, acqua depurata, etanolo 96%, zinco acetato diidrato, idrossietilcellulosa, sodio idrossido 30% (w/w).

Indicazioni

Trattamento dell'acne volgare di lieve e modesta gravita'.

Controindicazioni / effetti secondari

Pazienti con ipersensibilita' al principio attivo clindamicina o ad unqualsiasi eccipiente contenuto nel medicinale. Sebbene non sia stata dimostrata una sensibilita' crociata con la lincomicina, si raccomandadi non somministrare il farmaco a pazienti che abbiano manifestato un 'ipersensibilita' verso la lincomicina.

Posologia

Adulti e adolescenti: applicare un sottile strato di gel una volta al giorno sulla zona interessata. E' buona norma controllare la risposta del paziente dopo 6-8 settimane di trattamento. La durata del trattamento non deve comunque superare le 12 settimane. Il gel non e' indicatonei bambini al di sotto di 12 anni. Uso cutaneo.

Conservazione

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

Avvertenze

La somministrazione orale e parenterale di clindamicina e' stata associata all'insorgenza di colite pseudomembranosa grave. L'uso topico di clindamicina e' stato invece associato solo in casi rarissimi a colitepseudomembranosa; tuttavia, qualora compaia diarrea, il prodotto deve essere immediatamente sospeso. La causa primaria delle coliti antibio tico-dipendenti e' rappresentata da una tossina prodotta dal Clostridium difficile. La colite e' di solito caratterizzata da grave e persistente diarrea e da crampi addominali. Nel caso in cui si manifesti una colite associata all'antibiotico deve immediatamente provvedere all'esecuzione di accertamenti diagnostici e all'istituzione di una terapia idonea. La risposta puo' manifestarsi dopo 4-6 settimane. Il possibilemanifestarsi di effetti avversi a carico dell'apparato gastrointestin ale deve essere valutato nell'indicazione del trattamento a pazienti con anamnesi positiva per colite antibiotico-dipendente, enterite, colite ulcerosa o morbo di Crohn. L'uso prolungato di clindamicina puo' determinare lo sviluppo di resistenza e/o provocare la crescita di batteri o funghi non sensibili, sebbene si tratti di un'evenienza rara. E' possibile la comparsa di una resistenza crociata con altri antibioticicome la lincomicina e l'eritromicina. Evitare il contatto con gli occ hi o con le mucose del naso e della bocca. In caso di contatto accidentale con gli occhi o con le mucose sciacquare l'area interessata con abbondante acqua fresca. Contiene propilenglicole. Puo' provocare irritazione della cute. L'uso di bendaggio occlusivo puo' aumentare il potenziale irritativo.

Interazioni

Studi in vitro hanno dimostrato antagonismo tra l'eritromicina e la clindamicina, sinergia con il metronidazolo ed effetti sia antagonisticiche sinergici con gli aminoglicosidi.

Effetti indesiderati

Circa il 10% dei pazienti potrebbe manifestare una reazione avversa. Queste reazioni sono quelle caratteristiche della dermatite irritante. L'incidenza puo' aumentare se si utilizza una quantita' eccessiva di gel. In caso di irritazione, puo' essere utile l'impiego di un prodottoidratante. Disturbi del tessuto cutaneo e sottocutaneo. Comune: cute secca, eritema, bruciore della cute, irritazione perioculare, esacerbazione dell'acne, prurito; non comune: dolore cutaneo, rash desquamante. Sono stati riportati casi rarissimi di colite pseudomembranosa associati all'impiego di altri prodotti topici a base di clindamicina.

Gravidanza e allattamento

Non esistono dati clinici sull'applicazione cutanea di clindamicina ingravidanza. Il medicinale deve essere prescritto con cautela alle don ne in gravidanza. E' stata riportata la presenza di clindamicina nel latte materno dopo somministrazione orale o parenterale. Non e' noto sela clindamicina venga escreta nel latte materno. In generale, e' buon a norma sospendere l'allattamento durante l'assunzione di un qualsiasimedicinale dal momento che molti di essi vengono escreti nel latte um ano. E' opportuno pertanto valutare accuratamente il rapporto beneficio/rischio in caso di somministrazione durante la gravidanza o l'allattamento. Non sono da escludersi fenomeni di sensibilizzazione e diarreanei bambini allattati