Xylocaina - Iniet 5f 10ml 20mg/M
Dettagli:
Nome:Xylocaina - Iniet 5f 10ml 20mg/MCodice Ministeriale:004535199
Principio attivo:Lidocaina Cloridrato
Codice ATC:N01BB02
Fascia:C
Prezzo:55.85
Glutine:Senza glutine
Produttore:Astrazeneca Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex senza formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi, non congelare
Scadenza:36 mesi
Denominazione
XYLOCAINA 20 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE
Formulazioni
Xylocaina - Iniet 5f 10ml 20mg/M
Categoria farmacoterapeutica
Anestetici locali - amidi.
Principi attivi
1 ml contiene: lidocaina cloridrato 20 mg.
Eccipienti
Fiale: sodio cloruro (agente di tonicita'), acqua per preparazioni iniettabili. 20 mg/ml soluzione iniettabile e' una soluzione acquosa, isotonica, sterile. Le fiale sono prive di conservanti e sono monouso.
Indicazioni
Anestesie per infiltrazione loco-regionale negli adulti e negli adolescenti di eta' uguale e superiore ai 12 anni.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri anestetici locali di tipo amidico, ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
La dose massima raccomandata e' di 10 ml. Questa dose deve essere opportunamente ridotta negli adolescenti e nei pazienti in cattive condizioni. Negli adolescenti con un peso corporeo elevato una riduzione graduale della dose e' spesso necessaria e deve essere basata sul peso corporeo ideale. La dose totale non deve superare i 5 mg/kg di lidocaina del peso corporeo ideale. Testi di riferimento dovrebbero essere consultati sia riguardo gli aspetti che influiscono sulle tecniche specifiche di blocco sia riguardo le esigenze individuali del paziente. La dose da somministrare deve essere calcolata basandosi sull'esperienza delmedico e sulla conoscenza dello stato clinico del paziente. E' necess ario usare le dosi piu' basse che possano consentire di ottenere una adeguata anestesia. Possono tuttavia manifestarsi variazioni individuali relativamente ai tempi di inizio attivita' e durata. In generale, l'anestesia chirurgica richiede l'uso di concentrazioni e dosaggi piu' elevati. E' indicato l'uso di concentrazioni piu' basse quando e' richiesto un blocco di minore intensita'. Il volume del farmaco utilizzato influenza l'estensione e la velocita' dell'anestesia. Per prevenire una iniezione intravascolare, va effettuata una aspirazione prima e durante la somministrazione della dose principale, che deve essere iniettata lentamente o in dosi crescenti. Durante la procedura controllare accuratamente le funzioni vitali del paziente e mantenere il contatto verbale. Un'iniezione intravascolare accidentale puo' essere riconosciuta da un aumento temporaneo della frequenza cardiaca; un'iniezione intratecale accidentale si riconosce da segni di blocco spinale. Al primo segno di tossicita', interrompere immediatamente la somministrazione. Quando si effettuano blocchi prolungati, ad esempio attraverso somministrazioni ripetute, deve essere considerato il rischio di raggiungere concentrazioni plasmatiche tossiche o di indurre danno neuronale a livello locale. Attenzione: le fiale non contenendo eccipienti parasettici vanno utilizzate per una sola somministrazione. Eventuali rimanenze andranno scartate. Nei pazienti pediatrici da 1 a 12 anni di eta' e' raccomandata una soluzione meno concentrata.
Conservazione
Non conservare al di sopra di 25 gradi C. Non congelare.
Avvertenze
Le tecniche di anestesia regionale devono essere sempre effettuate in aree adeguatamente attrezzate e da personale qualificato. E' necessario avere la disponibilita' immediata dell'equipaggiamento e dei farmacinecessari al monitoraggio e alla rianimazione di emergenza. Nei pazie nti sottoposti a blocco maggiore o che ricevono dosi elevate di farmaco deve essere inserito, prima della somministrazione dell'anestetico locale, un catetere endovenoso. Il medico deve avere effettuato un training completo e adeguato sul tipo di tecnica da utilizzare e deve essere esperto nella diagnosi e trattamento di effetti indesiderati, tossicita' sistemica o altre complicanze. La sicurezza d'impiego della lidocaina dipende da un opportuno dosaggio, da una corretta tecnica di utilizzazione e dall'adozione di misure precauzionali. Il prodotto deve essere pertanto usato al dosaggio minimo efficace, che deve essere determinato tenendo conto dell'eta', dello stato fisico e del peso dei pazienti come negli anziani e negli ammalati in forma acuta. Usare con lamassima cautela nei pazienti con affezioni cardiovascolari e specialm ente in caso di shock o di turbe della conduzione atrioventricolare. La soluzione deve essere iniettata lentamente e con frequenti aspirazioni; l'iniezione di dosi ripetute di lidocaina puo' determinare significativi aumenti del suo tasso plasmatico dovuto all'accumulo della sostanza o dei suoi metaboliti. La sonnolenza rappresenta il primo segno di elevato tasso plasmatico che si puo' verificare anche in caso di assorbimento troppo rapido o di accidentale iniezione intravenosa. Le metodiche di anestesia loco-regionale devono essere eseguite con prudenzaquando il tessuto o la regione scelta per l'iniezione presentano segn i di infezione o di infiammazione. Particolari cautele devono essere necessariamente adottate a seconda delle regioni interessate. L'anestesia epidurale o caudale deve essere eseguita con estrema attenzione neiportatori di malattie neurologiche, di deformita' spinali, di stati s ettici o di ipertensione. Occorre usare cautela in soggetti trattati con farmaci IMAO o antidepressivi triciclici. Sebbene l'anestesia regionale sia frequentemente un'ottima tecnica anestetica, alcuni pazienti richiedono un'attenzione particolare al fine di ridurre il rischio di pericolosi effetti collaterali: pazienti anziani o in condizioni generali precarie, pazienti con blocco cardiaco parziale o completo in quanto gli anestetici locali possono deprimere la conduzione cardiaca, pazienti con patologie epatiche in stadio avanzato o gravi alterazioni della funzionalita' renale, pazienti in trattamento con farmaci antiaritmici di classe III devono essere sottoposti a stretta sorveglianza e va considerata l'opportunita' del monitoraggio ECG in quanto gli effetti a livello cardiaco possono essere additivi, pazienti con porfiria acuta. La soluzione iniettabile e' probabilmente porfirinogenica e nei pazienti con porfiria acuta deve essere prescritta esclusivamente nei casi in cui e' marcatamente o urgentemente indicata. Appropriate precauzioni devono essere adottate per l'uso in tutti i pazienti con porfiria. Alcune tecniche di anestesia locale possono essere associate a reazioni avverse severe, indipendentemente dall'anestetico locale utilizzato, quali: blocco nervoso centrale che puo' provocare depressione cardiovascolare specialmente in presenza di ipovolemia. L'anestesia epidurale deve essere utilizzata con cautela in pazienti con ridotta funzionalita' cardiovascolare; iniezioni retrobulbari: possono, in casi moltorari, raggiungere lo spazio subaracnoideo cerebrale provocando cecita ' temporanea, collasso cardiovascolare, apnea, convulsioni, ecc. Tali reazioni devono essere diagnosticate e trattate immediatamente; iniezioni retro e peribulbari di anestetici locali comportano un basso rischio di disfunzione muscolare persistente a livello oculare. Cause primarie includono traumi e/o effetti tossici locali a carico di muscoli e/o nervi. La gravita' di tali reazioni a carico dei tessuti e' correlata alla entita' del trauma, alla concentrazione di anestetico locale e alla durata di esposizione tissutale all'anestetico locale. E' quindi necessario usare le dosi e le concentrazioni piu' basse che possano consentire di ottenere l'effetto ricercato. I vasocostrittori possono aggravare le reazioni a carico dei tessuti e devono essere utilizzati solamente se indicati; iniezioni intraarteriose accidentali nella regione cranica e cervicale possono provocare gravi sintomi anche a basse dosi; il blocco paracervicale puo' talvolta provocare bradicardia/tachicardia fetale. E' quindi necessario un attento monitoraggio della frequenza cardiaca fetale. L'infusione intra-articolare continua non e' un'indicazione approvata per il farmaco. Tuttavia sono stati registrati esclusivamente in Nord America, casi post-marketing di condrolisi in pazienti che hanno ricevuto infusione intra-articolare continua post- operatoria di anestetici locali. La maggioranza dei casi di condrolisi riportati hanno coinvolto l'articolazione della spalla. Non e' stato stabilito un nesso di causalita'.
Interazioni
Lidocaina deve essere usata con cautela nei pazienti in trattamento con altri anestetici locali o sostanze strutturalmente correlate agli anestetici locali di tipo amidico, ad esempio certi antiaritmici come mexiletina e tocainide in quanto gli effetti tossici sistemici sono additivi. Si consiglia cautela nei pazienti trattati con antiaritmici di classe III (ad es. amiodarone) nonostante l'assenza di studi specifici di interazione con tale classe di farmaci. I farmaci che riducono la clearance di lidocaina, possono causare concentrazioni plasmatiche potenzialmente tossiche quando lidocaina viene somministrata a dosi elevate ripetute per un lungo periodo di tempo. Occorre usare assoluta cautela nei soggetti in trattamento con farmaci IMAO o antidepressivi triciclici.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse da farmaco sono difficilmente distinguibili dagli effetti fisiologici conseguenti al blocco di conduzione nervosa (qualidiminuzione della pressione arteriosa, bradicardia) e da eventi provo cati direttamente dalla iniezione o indirettamente. Gli effetti collaterali da lidocaina sono rappresentati da reazioni di ipersensibilita' o da elevato tasso plasmatico per eccessivo dosaggio, rapido assorbimento o iniezione intravasale accidentale. Le reazioni da ipersensibilita' comprendono: edemi, orticaria, prurito e reazioni anafilattiche chedevono essere trattate con mezzi convenzionali. Le reazioni da alto t asso plasmatico coinvolgono soprattutto il SNC e l'apparato cardiovascolare. L'interessamento del SNC puo' manifestarsi sotto forma di eccitazione o di depressione con vertigini, turbe della visione, ansieta', tremori seguiti da modificazioni dello stato di coscienza, convulsionied arresto respiratorio. I segni eccitatori che precedono la fase dep ressiva possono essere brevi o completamente assenti e la sonnolenza puo' essere la prima manifestazione. L'interessamento cardiovascolare e' caratterizzato da bradicardia, ipotensione, depressione miocardica, fino all'arresto cardiaco. Disturbi vascolari. Comuni: ipotensione, ipertensione. Disturbi gastrointestinali. Comuni: nausea, vomito. Disturbi del sistema nervoso. Comuni: parestesie, vertigini; non comuni: segni e sintomi di tossicita' SNC (convulsioni, parestesia nella regione circumorale, insensibilita' della lingua, iperacusia, disturbi visivi,tremore, tinnito, disartria, depressione SNC); rari: neuropatia, lesi one nervosa periferica, aracnoidite. Disturbi cardiaci. Comuni: bradicardia; rari: arresto cardiaco, aritmie cardiache. Disturbi del sistemaimmunitario. Rari: reazioni allergiche, reazioni/shock anafilattico. Disturbi respiratori. Rari: depressione respiratoria. Disturbi oculari. Rari: diplopia. Tossicita' sistemica acuta: le reazioni sistemiche tossiche coinvolgono primariamente il sistema nervoso centrale (SNC) e il sistema cardiovascolare (SCV). Queste reazioni sono causate da un'alta concentrazione ematica di anestetico locale che puo' essere provocata da un'iniezione intravascolare accidentale, da sovradosaggio o da un assorbimento eccezionalmente rapido da un'area molto vascolarizzata. Le reazioni del SNC sono simili per tutti gli anestetici locali di tipo amidico, mentre le reazioni cardiache sono maggiormente dipendentidal farmaco, sia in termini quantitativi, sia in termini qualitativi. I segni di tossicita' del sistema nervoso centrale generalmente prece dono gli effetti tossici cardiovascolari, tranne nei casi in cui il paziente sia stato sottoposto ad anestesia generale o sia stato profondamente sedato con farmaci quali benzodiazepine o barbiturici. La tossicita' a carico del sistema nervoso centrale si manifesta gradualmente, con sintomi e segni di gravita' crescente. I primi sintomi sono parestesia nella regione circumorale, insensibilita' della lingua, sensazione di testa vuota, iperacusia e tinnito e disturbi visivi. Disartria, contrazioni e tremori muscolari sono manifestazioni piu' gravi e precedono l'instaurarsi di convulsioni generalizzate. Questi segni non devono essere confusi con comportamenti eretistici. Possono seguire incoscienza e crisi convulsive che possono durare da alcuni secondi a parecchi minuti. Dopo le convulsioni, a causa dell'aumentata attivita' muscolare, di una interferenza con la normale respirazione e della mancata pervieta' delle vie aeree, si manifestano rapidamente ipossia e ipercapnia. Nei casi gravi si puo' manifestare apnea. Acidosi iperkalemica, l'ipocalcemia e l'ipossia aumentano ed estendono gli effetti tossici degli anestetici locali. Il ritorno del paziente alle condizioni cliniche iniziali e' conseguente alla ridistribuzione dell'anestetico locale dal sistema nervoso centrale e al metabolismo ed escrezione. Il recupero puo' essere rapido se non sono state somministrate grandi quantita'di farmaco. Nei casi gravi si possono manifestare effetti tossici a c arico del sistema cardiovascolare che sono generalmente preceduti da segni di tossicita' del sistema nervoso centrale. Nei pazienti sottoposti ad anestesia generale o profondamente sedati, i sintomi prodromici del sistema nervoso centrale possono essere assenti. Come risultato dielevate concentrazioni sistemiche di anestetici locali, si possono ge nerare ipotensione, bradicardia, aritmie e anche arresto cardiaco. L'arresto cardiaco, in rari casi, e' avvenuto senza la comparsa di effetti prodromici del sistema nervoso centrale. Trattamento della tossicita' acuta: la somministrazione dell'anestetico locale deve essere sospesa immediatamente se compaiono segni di tossicita' sistemica acuta ed isintomi del sistema nervoso centrale (convulsioni, depressione del si stema nervoso centrale) devono essere prontamente trattati con appropriati supporti della ventilazione/respirazione e con la somministrazione di anticonvulsivanti. Se dovesse manifestarsi un arresto circolatorio, deve essere effettuata immediatamente la rianimazione cardiopolmonare. E' di vitale importanza garantire una ottimale ossigenazione, la ventilazione, supportare la circolazione e trattare l'acidosi. In caso di depressione cardiovascolare (ipotensione, bradicardia), deve esserepreso in considerazione un trattamento con fluidi endovenosi, vasocos trittori, cronotropi e o agenti inotropi. Segnalare qualsiasi reazioneavversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.
Gravidanza e allattamento
In gravidanza l'anestesia, soprattutto paracervicale, puo' essere seguita da bradicardia e da acidosi fetale. Altri possibili rischi sono rappresentati da pre o post maternita', insufficienza utero-placentare eda alterazioni comportamentali del neonato. In ogni caso in gravidanz a il prodotto deve essere usato solo in caso di necessita' e sotto diretto controllo del medico. Lidocaina puo' essere escreta nel latte materno.