Xenetix 350 - Fl 100ml 350mg/Ml
Dettagli:
Nome:Xenetix 350 - Fl 100ml 350mg/MlCodice Ministeriale:032830186
Principio attivo:Iobitridolo
Codice ATC:V08AB11
Fascia:C
Prezzo:95.13
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Guerbet Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi
Formulazioni
Xenetix 350 - Fl 100ml 350mg/Ml
Categoria farmacoterapeutica
Mezzi di contrasto radiologici idrosolubili, nefrotropici, a bassa osmolarita'.
Indicazioni
Adulti e bambini da sottoporre a: urografia endovenosa, tomografia computerizzata (TC) del cranio e del corpo, angiografia a sottrazione digitale (DSA) endovenosa, arteriografia, angiocardiografia.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non e' indicato per la mielografia.
Posologia
Il dosaggio deve essere adattato di volta in volta al tipo di esame, al distretto da studiare, al peso corporeo e alla funzione renale del soggetto, particolarmente nei bambini. I dosaggi raccomandati sono i seguenti: Urografia endovenosa : 1 ml/kg (dose media), 50-100 ml (volume tot); TC cranio: 1 ml/kg (dose media), 40-100 (volume tot); TC corpo: 1,8 (dose media), 90-180 ml (volume tot); Angiografia endovenosa a sottrazione: Digitale: 2,1 ml/kg (dose media), 95-250 ml (volume tot); Arteriografia periferica: 2,2 ml/kg (dose media), 105-205 ml (volume tot); Arteriografia arti inferiori: 1,8 ml/kg (dose media), 80-190 ml (volume tot); Arteriografia addominale: 3,6 ml/kg (dose media), 155-330 ml (volume tot); Angiocardiografia: Adulti: 1,9 ml/kg (dose media), 67-270 ml (volume tot); Bambini: 4,6 ml/kg (dose media) 10-130 (volume tot).
Avvertenze
Come tutti mezzi di contrasto iodati, gli agenti di contrasto non ionici, triiodati, solubili in acqua possono determinare lievi, gravi o fatali reazioni da intolleranza, che spesso sono immediate, e a volte ritardate. Queste reazioni non sono prevedibili, ma ricorrono piu' frequentemente nei pazienti con anamnesi positiva per allergie (orticaria, asma, rinite allergica, eczema, allergie a cibi o a farmaci) o che hanno mostrato particolare sensibilita' durante un precedente esame con mezzo di contrasto iodato. In questi pazienti non e' possibile eseguire uno screening con i test di reazione allo iodio o qualunque altro test attualmente disponibile. Occorre prestare attenzione nei casi di grave insufficienza epatica e renale. E' necessario non limitare l'apporto di acqua e, anzi, e' raccomandabile favorire una abbondante produzione di urine nei soggetti con insufficienza renale, diabete, mieloma o iperuricemia, come pure nei bambini piccoli e nei soggetti con lesioni ateromatose. E' raccomandabile una pre-medicazione nei soggetti a rischio di reazioni (allergia, scarsa tollerabilita' per i prodotti iodati). Per tali motivi deve essere sempre disponibile la strumentazione per le manovre di rianimazione, specialmente nei soggetti in trattamento con beta-bloccanti, nei quali l'adrenalina e i liquidi per via endovenosa possono avere poco effetto.
Interazioni
Associazioni che richiedono precauzioni particolari: Diuretici: Nel caso di disidratazione indotta dai diuretici c'e' un rischio maggiore di insufficienza renale acuta, specialmente quando si impiegano dosi elevate di mezzi di contrasto iodati. Il paziente dovrebbe essere reidratato prima della somministrazione del mezzo di contrasto iodato. Metformina: nei pazienti diabetici e' stata segnalata la possibilita' di acidosi lattica, favorita dalla insufficienza renale funzionale, in seguito all'effettuazione di esame radiologico con somministrazione di mezzo di contrasto per via intravascolare. Il trattamento con metformina dovrebbe essere sospeso 48 ore prima dell'esame e ripreso 2 giorni dopo l'esecuzione dell'esame radiologico.
Effetti indesiderati
Possono verificarsi reazioni benigne come senso di calore e, molto raramente, nausea, vomito e arrossamento. Queste reazioni sono transitorie e senza conseguenze. E' possibile l'insorgenza di reazioni piu' serie. Queste ultime possono presentarsi isolatamente o in associazione, e possono includere patologie cutanee, respiratorie, neurosensitive, gastrointestinali e cardiovascolari comprendenti anche il collasso circolatorio con vario grado di severita', eccezionalmente con shock e/o arresto circolatorio.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza: l'innocuita' dello iobitridolo nelle donne in gravidanza non e' stata dimostrata. Studi condotti sugli animali non hanno dimostrato effetti teratogeni. Tuttavia in corso di gravidanza e' opportuno evitare l'esposizione ai raggi X, e la decisione se eseguire o meno un esame radiologico in donne gravide deve basarsi su una accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio. Allattamento: non sono stati condotti studi sul passaggio dello iobitridolo nel latte materno. Gli studi sugli animali hanno dimostrato che la escrezione con il latte e' bassa (minore del 3%), tuttavia, come misura cautelativa, l'allattamento al seno deve essere interrotto prima della somministrazione e non deve essere ripreso per almeno 24 ore dopo la somministrazione.