Wilate - Fl 450+400ui+fl5ml+sir
Dettagli:
Nome:Wilate - Fl 450+400ui+fl5ml+sirCodice Ministeriale:039385012
Principio attivo:Fattore Viii Umano Di Coagulazione/Fattore Di Von Willebrand
Codice ATC:B02BD06
Fascia:A
Prezzo:307.31
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Octapharma Italy Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flaconcino monodose
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi
Denominazione
WILATE POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE
Formulazioni
Wilate - Fl 450+400ui+fl5ml+sir
Wilate - Fl 900+800ui+fl10ml+sir
Categoria farmacoterapeutica
Antiemorragici, fattori della coagulazione del sangue.
Principi attivi
Il medicinale si presenta come una polvere e un solvente per soluzioneiniettabile contenente nominativamente 450 UI/900 UI di fattore VIII della coagulazione umana e 400 UI/800 UI di fattore Von Willebrand umano (VWF), per flaconcino. Il prodotto contiene circa 80 UI/ml del fattore Von Willebrand umano quando viene ricostituito con 5 ml/10 ml di acqua per preparazioni iniettabili con 0,1% di polisorbato 80. L'attivita' specifica del medicinale e' circa >=53 UI VWF:RCo/mg proteine. La concentrazione (UI) del VWF e' misurata in relazione all'attivita' delCofattore ristocetinico (VWF:RCo) comparato allo Standard Internazion ale del fattore Von Willebrand Concentrato (WHO). Il prodotto contienecirca 90 UI/ml del fattore VIII della coagulazione umana quando viene ricostituito con 5 ml/10 ml di acqua per preparazioni iniettabili con 0,1% di polisorbato 80. La concentrazione (UI) del FVIII e' determina ta con il test cromogenico della Farmacopea europea. La attivita' specifica del medicinale e' circa >=60 UI FVIII:C/mg proteine.
Eccipienti
Polvere: sodio cloruro, glicina, saccarosio, sodio citrato e calcio cloruro. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili con 0,1% di polisorbato 80.
Indicazioni
Trattamento e profilassi delle emorragie o dei sanguinamenti chirurgici nella Malattia di von Willebrand (VWD), quando il trattamento con desmopressina da solo e' inefficace o controindicato. Trattamento e profilassi delle emorragie nei pazienti con emofilia A (carenza congenita del fattore VIII).
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
Iniziare sotto controllo di un medico con esperienza nel trattamento dei disordini della coagulazione. Il prodotto e' monodose e va somministrato l'intero contenuto del flaconcino. In caso rimanga una parte delcontenuto, eliminare secondo le normative locali. >>Malattia di Von W illebrand (VWD). Il rapporto tra FVIII:C e VWF:RCo e' approssimativamente 1:1. In generale 1 UI/kg di peso corporeo (PC) FVIII:C e VWF:RCo aumenta il livello plasmatico di 1,5-2% di attivita' normale per la rispettiva proteina. Normalmente sono necessari circa da 20 a 50 UI /kg PC di prodotto per raggiungere una emostasi adeguata, che nei pazienti aumentera' la FVIII:C e VWF:RCo di un valore circa dal 30 al 100%. Potrebbe essere necessaria una dose iniziale da 50 a 80 UI /kg PC di prodotto, specialmente nei pazienti con la Malattia di VW di tipo 3, dove il mantenimento di livelli plasmatici adeguati puo' richiedere dosi piu' elevate rispetto ad altri tipi di malattia di VW. Per la prevenzione di emorragie in caso di interventi chirurgici, il prodotto deve essere somministrato 1-2 ore prima dell'intervento chirurgico. Si devono raggiungere livelli di VWF:RCo >=60 UI/dl (>=60%) e livelli di FVIII:C >=40 UI/dl (>=40%). La somministrazione di una appropriata dose deve essere ripetuta ogni 12-24 ore di trattamento. La dose e la durata del trattamento dipendono dallo stato clinico, dal tipo e dalla gravita' dell'emorragia e dai livelli di FVIII:C e VWF:RCo. In pazienti che ricevono prodotti a base di VWF contenenti il FVIII, monitorare i livelli plasmatici di FVIII:C per verificare il raggiungimento di eccessivi livelli di FVIII:C nel plasma, che possono aumentare il rischio di eventi trombotici, in particolare in pazienti con fattori di rischio clinici o di laboratorio noti. In presenza di eccessivi livelli nel plasma di FVIII:C ridurre le dosi e/o prolungare l'intervallo tra le dosi o usare prodotti a base di VWF contenenti un basso livello di FVIII. Per la profilassi a lungo termine dei sanguinamenti in pazienti con la malattia di VW, somministrare dosi da 20-40 UI/kg PC 2 o 3 volte a settimana. In alcuni casi, come per i pazienti con sanguinamento gastrointestinale, possono essere necessarie dosi maggiori. >>Emofilia A. La dose e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravita' della carenza del Fattore VIII, dalla localizzazione e dal grado dell'emorragia e dalle condizioni cliniche del paziente. L'attivita' del Fattore VIII nel plasma viene espressa sia come percentuale (relativa al plasmaumano normale) o come UI (relativa allo Standard Internazionale per i l Fattore VIII nel plasma). Una UI di attivita' di FVIII equivale allastessa quantita' di FVIII presente in un ml di plasma umano normale. Il calcolo della dose necessaria di FVIII si basa sul dato empirico che 1 UI FVIII:C/kg PC aumenta il livello plasmatico di 1,5-2% dell'attivita' normale. La dose necessaria viene determinata usando la seguenteformula: UI Richieste = PC (kg) x aumento di FVIII desiderato (%) (UI /dl) x 0,5 UI/kg. Orientare la quantita' da somministrare e la frequenza di somministrazione all'efficacia clinica nei singoli casi. In casodi eventi emorragici sotto riportati, l'attivita' del FVIII non deve scendere sotto i livelli plasmatici di attivita' (in% del normale o UI/dl) corrispondenti. Si riporta ora di seguito uno schema per il dosaggio negli episodi emorragici e in chirurgia. Emorragie articolari iniziali, emorragie muscolari o orali: somministrare 20-40 % di livello FVIII necessario, ripetendo ogni 12-24 ore per almeno un giorno finche' l'episodio emorragico e' risolto, come indicato dal dolore o sino al raggiungimento della guarigione. Emorragie articolari piu' estese, emorragie muscolari o ematoma: somministrare 30-60% di livello FVIII necessario, ripetendo l'infusione ogni 12-24 ore per 3-4 giorni ed oltre fino alla remissione del dolore e dell'infermita'. Emorragia con rischioper la vita: somministrare 60-100% di livello FVIII necessario, ripet endo l'infusione ogni 8-24 ore fino a remissione del rischio. Chirurgia minore (incluse estrazioni dentali): somministrare 30-60% di livelloFVIII necessario ogni 24 ore per almeno 1 giorno, fino alla guarigion e. Chirurgia maggiore: somministrare 80-100 % di livello FVIII necessario (pre- e postoperatoria), ripetendo l'infusione ogni 8-24 ore sino a adeguata guarigione della ferita, mantenendo poi la terapia per almeno altri 7 giorni per conservare l'attivita' del FVIII al 30-60%. Per la profilassi a lungo termine contro le emorragie nei pazienti con emofilia A grave, si devono somministrare dosi da 20 a 40 UI/kg PCdi prodotto ad intervalli di 2-3 giorni. In alcuni casi, particolarmente nei pazienti piu' giovani, possono essere necessari intervalli di dose piu' brevi o dosi maggiori. Somministrare per infusione continua. Prima dell'intervento chirurgico, deve essere effettuata una analisi farmacocinetica per determinare la clearance. La velocita' iniziale di infusione puo' essere calcolata nel seguente modo. Velocita' di infusione (UI/kg/h) = clearance (mL/kg/h) x livello allo stato stazionario desiderato (UI/mL). Dopo le iniziali 24 ore di infusione continua, calcolare la clearance ogni giorno, utilizzando l'equazione dello stato stazionario con il livello misurato e la velocita' di infusione nota. In corso di trattamento, e' consigliata una appropriata determinazione dei livelli di FVIII:C come guida per la dose da somministrare e per la frequenza di ripetizione delle infusioni. In caso di interventi di chirurgiamaggiore in particolare, e' indispensabile il preciso monitoraggio de lla terapia sostitutiva mediante l'analisi della coagulazione (FVIII:C). Le risposte al trattamento con fattore VIII possono variare nei singoli pazienti, raggiungendo diversi livelli di recupero in vivo e mostrando emivite differenti. I pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti del Fattore VIII (inibitori). Nel caso in cui i livelli plasmatici dell'attivita' del FVIII aspettati non vengano raggiunti o se l'emorragia non viene controllata con la doseadeguata, si dovra' eseguire una analisi per determinare se e' presen te un inibitore del Fattore VIII. Nei pazienti con alti livelli di inibitore, la terapia con FVIII puo' non essere efficace e si dovranno considerare altre terapie alternative. La gestione di questi pazienti deve essere effettuata da medici con esperienza nella cura di pazienti con disordini della coagulazione. I dati clinici sono insufficienti perraccomandare l'uso in bambini di eta' inferiore ai 6 anni. >>Metodo d i somministrazione. Per iniezione endovenosa dopo ricostituzione con il solvente fornito. La velocita' di somministrazione per iniezione o infusione non deve eccedere 2-3 ml per minuto.
Conservazione
Conservare i flaconcini di polvere e solvente in frigorifero (2-8 gradi C). Tenere i flaconcini nel confezionamento esterno per tenerlo al riparo dalla luce. Non congelare. Il prodotto puo' essere conservato a temperatura ambiente (non superiore a 25.C) per 2 mesi. In questo casoil periodo di validita' del prodotto scade 2 mesi dopo che e' stato t irato fuori dal frigorifero per la prima volta. Il nuovo periodo di validita' deve essere annotato dal paziente sulla confezione esterna. Lasoluzione ricostituita deve essere usata una sola volta e l'eventuale residuo deve essere smaltito.
Avvertenze
Come per tutti i prodotti proteici plasmaderivati a somministrazione endovenosa, sono possibili reazioni di ipersensibilita' di tipo allergico. I pazienti devono essere strettamente monitorati ed attentamente osservati per qualsiasi sintomo, durante tutto il periodo di infusione.I pazienti devono essere informati sui primi sintomi di reazioni di i persensibilita', inclusi orticaria, orticaria generalizzata, costrizione toracica, respiro sibilante, ipotensione ed anafilassi. In caso di comparsa di sintomi allergici, i pazienti devono interrompere immediatamente la somministrazione e contattare il proprio medico. In caso di shock seguire gli standard medici attuali per il trattamento dello shock. Le misure standard per prevenire infezioni in seguito all'uso di medicinali derivati da plasma o sangue umano, includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per marker specifici di infezione e l'adozione di fasi di produzione efficaci per l'inattivazione/rimozione dei virus. Malgrado cio', con lasomministrazione di medicinali derivati da plasma o sangue umano non si puo' escludere totalmente la possibilita' di trasmissione di agentiinfettivi. Cio' e' valido anche per virus sconosciuti o emergenti e p er altri agenti patogeni. Le misure intraprese sono considerate efficaci contro i virus capsulati quali HIV, HBV e HCV e per il virus non capsulato HAV. Le misure intraprese possono essere di efficacia limitatacontro virus non capsulati quali il parvovirus B19. L'infezione da pa rvovirus B19 puo' risultare grave nelle donne in gravidanza (infezionefetale) e per gli individui con immunodeficienza o aumentata produzio ne eritrocitaria (come nel caso dell'anemia emolitica). E' fortemente raccomandato registrare nome e numero di lotto del prodotto ogni voltache il medicinale viene somministrato ad un paziente cosi' da consent ire un legame tra il paziente ed il numero di lotto del prodotto. Deveessere presa in considerazione una idonea vaccinazione contro l'epati te A e B in quei pazienti che vengono regolarmente/ripetutamente trattati con prodotti a base di concentrati di FVIII/VWF derivati da plasmaumano. >>Malattia di Von Willebrand (VWD). Quando si utilizza un prod otto a base di VWF contenente FVIII il medico curante deve essere consapevole che il trattamento prolungato puo' provocare un eccessivo aumento del FVIII:C. Nei pazienti che ricevono prodotti a base di VWF contenenti FVIII, i livelli plasmatici di FVIII:C devono essere monitoratiper evitare il permanere di eccessivi livelli di FVIII:C nel plasma, che potrebbero aumentare il rischio di eventi trombotici. C'e' il rischio di insorgenza di eventi trombotici durante l'uso di prodotti a base di VWF contenenti FVIII, particolarmente in pazienti con fattori di rischio clinici o di laboratorio noti. Pertanto i pazienti a rischio devono essere monitorati per i sintomi di trombosi. Deve essere istituita una profilassi contro la tromboembolia venosa, secondo le correnti raccomandazioni. Pazienti con malattia di VW, specialmente quelli di tipo 3, possono sviluppare anticorpi neutralizzanti (inibitori) al VWF.Se non vengono raggiunti i livelli plasmatici di attivita' del VWF:RC o attesi, o se l'emorragia non viene controllata con la dose adeguata,si deve eseguire l'esame idoneo a determinare la presenza di un inibi tore del Fattore VW. Nei pazienti con alti livelli di inibitore, la terapia con il Fattore VW puo' non essere efficace ed in tale caso si dovranno considerare altre terapie alternative. Il trattamento di questipazienti deve essere gestito da un medico con esperienza nella cura d ei pazienti con disordini della coagulazione. >>Emofilia A. La formazione di anticorpi neutralizzanti (inibitori) del Fattore VIII e' una complicanza nota nella gestione di pazienti con emofilia A. Questi inibitori sono generalmente Immunoglobuline IgG, dirette contro l'attivita'pro-coagulante del Fattore VIII, quantificate in Unita' Bethesda Modi ficate (BU) per ml di plasma usando il test modificato. Il rischio di sviluppare inibitori e' correlato all'esposizione al Fattore VIII anti-emofilico, rischio che risulta piu' alto entro i primi 20 giorni di esposizione. Raramente, gli inibitori si possono sviluppare dopo i primi 100 giorni di esposizione. I pazienti trattati con il Fattore VIII devono essere attentamente monitorati per lo sviluppo di inibitori attraverso adeguata osservazione clinica ed esami di laboratorio. Casi di comparsa recidivante di inibitore (a basso titolo) sono stati osservati a seguito del passaggio da un prodotto a base di fattore VIII ad un altro in pazienti gia' trattati in precedenza con oltre 100 giorni di esposizione al farmaco e con precedente storia di sviluppo di inibitori. Si raccomanda pertanto di controllare attentamente i pazienti per l'eventuale sviluppo di inibitori in caso di passaggio da un prodotto all'altro. Questo medicinale contiene fino a 2,55 mmol di sodio (58,7 mg) per dose per 450 UI FVIII e 400 UI VWF/flaconcino e fino a 5,1 mmoldi sodio (117,3 mg) per dose per 900 UI di FVIII e 800 UI VWF/flaconc ino. Tale presenza deve essere tenuta in considerazione da parte dei pazienti a dieta con apporto controllato di sodio.
Interazioni
Non sono note interazioni con altri medicinali.
Effetti indesiderati
Ipersensibilita' o reazioni allergiche (che possono includere angioedema, bruciore e sensazione urticante al sito di infusione, brividi, rossori, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, costrizione toracica, formicolio, vomito e respiro sibilante) sono state osservate non frequentemente, ed in alcuni casi possono progredire fino all'anafilassi grave (incluso shock). In rare occasioni e' stata osservata febbre. Saranno ora elencate le reazioni avverse, classificate secondo la seguente convezione: non comune (>1/1000, <1/100), raro (>1/10.000, <1/1000), molto raro (<1/10.000), comprese segnalazioni isolate. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazione di ipersensibilita', molto raro: shockanafilattico. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: febbre. Esami diagnostici. Raro: inibitori de l FVIII; molto raro: inibitori del VWF. >>Malattia di Von Willebrand (VWD). I pazienti con la malattia di VW, particolarmente quella di tipo3, molto raramente possono sviluppare anticorpi neutralizzanti verso VWF. Se si presentano tali inibitori, la condizione si manifestera' come una risposta clinica inadeguata. Questi anticorpi possono precipitare e si puo' verificare una concomitante reazione anafilattica. Pertanto, i pazienti con reazioni anafilattiche dovranno essere sottoposti ad analisi, per verificare la presenza di inibitori. In tutti i casi citati, si raccomanda di rivolgersi ad un centro specialistico per l'emofilia. Gli studi clinici o l'esperienza post- marketing non hanno ad oggi riportato casi di inibitori per il fattore di von Willebrand. Vi e' un rischio di insorgenza di eventi trombotici, in particolare nei pazienti con fattori di rischio clinici o di laboratorio noti. Pertanto,i pazienti a rischio devono essere monitorati per i sintomi precoci d i trombosi. Deve essere istituita una profilassi contro il tromboembolismo venoso, in accordo alle attuali raccomandazioni. Nei pazienti trattati con prodotti a base di VWF contenenti FVIII, il permanere di livelli eccessivi di FVIII:C nel plasma puo' aumentare il rischio di eventi trombotici. >>Emofilia A. I pazienti con emofilia A possono sviluppare anticorpi neutralizzati (inibitori) verso il Fattore VIII. Se si presentano questi inibitori, la condizione si manifestera' come una risposta clinica insufficiente. In questi casi si raccomanda di contattare un centro specializzato per l'emofilia. L'esperienza in pazienti nontrattati in precedenza (PUPs) e' limitata. In uno studio clinico che ha coinvolto 24 PUPs con un minimo di 50 giorni di esposizione al trattamento con il prodotto, sono stati individuati solo tre pazienti con un inibitore persistente e clinicamente manifesto con un titolo al di sopra di 5 BU/ml. Tre pazienti hanno sviluppato inibitori transitori abasso titolo senza alcuna manifestazione di tipo clinico, mentre due pazienti hanno manifestato un inibitore a basso titolo in una sola occasione senza alcun esito al controllo. Non si sono registrati casi di sviluppo di inibitori in pazienti trattati in precedenza.
Gravidanza e allattamento
Non sono stati eseguiti studi di riproduzione su animali con i FattoriVIII/VW. >>Malattia di Von Willebrand (VWD). Non sono disponibili dat i per il trattamento di donne in gravidanza o in allattamento. Somministrare a donne in gravidanza o in allattamento con carenza del FattoreVW solo se chiaramente necessario, considerando che il parto aumenta il rischio di eventi emorragici in queste pazienti. >>Emofilia A. A causa dei rari casi di emofilia A nelle donne, non sono disponibili datisul trattamento durante la gravidanza e l'allattamento. Pertanto, som ministrare durante la gravidanza e l'allattamento solo in caso di evidente necessita'.