Vipidia - 28cpr Riv 6,25mg
Dettagli:
Nome:Vipidia - 28cpr Riv 6,25mgCodice Ministeriale:043051034
Principio attivo:Alogliptin Benzoato
Codice ATC:A10BH04
Fascia:A
Prezzo:55.87
Produttore:Takeda Italia Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister opaco
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:48 mesi
Denominazione
VIPIDIA 6,25 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale).
Formulazioni
Vipidia - 28cpr Riv 6,25mg
Categoria farmacoterapeutica
Ipoglicemizzanti, escluse le insuline.
Principi attivi
Alogliptin.
Eccipienti
Nucleo della compressa: mannitolo; cellulosa microcristallina; idrossipropilcellulosa; sodio croscramelloso; magnesio stearato. Rivestimentocon film: ipromellosa; biossido di titanio (E171); ossido di ferro ro sso (E172); macrogol 8000. Inchiostro di stampa: shellac; ossido di ferro nero (E172).
Indicazioni
Il medicinale e' indicato negli adulti di eta' pari o superiore a 18 anni affetti da diabete mellito di tipo 2 per migliorare il controllo glicemico in combinazione con altri medicinali ipoglicemizzanti inclusainsulina, quando questi, unitamente a dieta ed esercizio fisico, non forniscono un adeguato controllo glicemico.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti o storia di grave reazione di ipersensibilita', compresi reazione anafilattica, shock anafilattico e angioedema, a qualsiasi inibitore della dipeptidil peptidasi-4 (DPP-4).
Posologia
Per i differenti regimi posologici, il farmaco e' disponibile in compresse rivestite con film da 25 mg, 12,5 mg e 6,25 mg. Adulti (eta' >= 18 anni): la dose raccomandata di alogliptin e' una compressa da 25 mg una volta al giorno come terapia aggiuntiva a metformina, ad un tiazolidinedione, ad una sulfonilurea o ad insulina, oppure come triplice terapia con metformina ed un tiazolidinedione o insulina. Quando alogliptin e' utilizzato in combinazione con metformina e/o un tiazolidinedione, la dose di metformina e/o tiazolidinedione deve essere mantenuta eil farmaco somministrato in concomitanza. Quando alogliptin e' utiliz zato in combinazione con una sulfonilurea o insulina, puo' essere presa in considerazione una dose inferiore della sulfoniluera o di insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia. Deve essere prestata attenzione quando alogliptin e' utilizzato in combinazione con metformina e untiazolidinedione dal momento che e' stato osservato un incremento di rischio di ipoglicemia con questaterapia tripla. In caso di ipoglicemia, puo' essere presa in considerazione una dose inferiore di tiaziolidinedione o metformina. La sicurezza e l'efficacia di alogliptin quandoutilizzato come triplice terapia con metformina e una sulfonilurea no n sono state pienamente stabilite. Anziani (eta' >= 65 anni): non e' necessario alcun aggiustamento della dose in base all'eta'. Tuttavia, la dose di alogliptin deve essere stabilita con prudenza in pazienti dieta' avanzata a causa della potenziale ridotta funzionalita' renale i n questa popolazione. Insufficienza renale: per i pazienti con insufficienza renale lieve (clearance della creatinina da > 50 a <= 80 mL/min), non e' necessario alcun aggiustamento della dose di alogliptin. Peri pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatin ina da >= 30 a <= 50 mL/min), deve essere somministrata meta' della dose raccomandata di alogliptin (12,5 mg una volta al giorno). Per i pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 mL/min) o malattia renale in fase terminale che richiede dialisi, deveessere somministrato un quarto della dose raccomandata di alogliptin (6,25 mg una volta al giorno). Alogliptin puo' essere somministrato indipendentemente dalla tempistica di effettuazione della dialisi. L'esperienza in pazienti che richiedono dialisi renale e' limitata. Alogliptin non e' stato studiato in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale. Si raccomanda un'appropriata valutazione della funzione renale primadi iniziare il trattamento e ad intervalli regolari in seguito. Insuf ficienza epatica: non e' necessario alcun aggiustamento della dose peri pazienti affetti da insufficienza epatica da lieve a moderata (punt eggio Child-Pugh da 5 a 9). Alogliptin non e' stato studiato in pazienti con grave insufficienza epatica (punteggio Child-Pugh > 9), pertanto, l'utilizzo in tali pazienti non e' raccomandato. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del prodotto nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: uso orale. Il medicinale deve essere assunto una volta al giorno indipendentemente dai pasti. Le compresse devono essere deglutite intere con acqua. Se si dimentica una dose, questa deve essere assunta non appena il paziente se ne ricorda. Non deve essere assunta una dose doppia nello stesso giorno.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Il medicinale non deve essere somministrato a pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica. Il farmaco non e' un sostituto dell'insulina in pazienti che richiedono insulina. Uso con altri medicinali anti-iperglicemizzanti e ipoglicemia: dato l'aumentato rischio di ipoglicemia in associazione con una sulfonilurea, insulina o una terapia di associazione con tiazolidinedione piu' metformina, puo' essere presa in considerazione una dose inferiore di questi medicinali per ridurre il rischio di ipoglicemia quando questi medicinali sono utilizzati in combinazione con alogliptin. Combinazioni non studiate: alogliptin non e' stato studiato in combinazione con gli inibitori dei co- trasportatori sodio-glucosio 2 (SGLT-2) o analoghi del peptide glucagone-simile 1 (GLP-1) ne', formalmente, come triplice terapia con metformina e una sulfonilurea. Insufficienzarenale Poiche' per i pazienti affetti da insufficienza renale moderat a o grave, o malattia renale in fase terminale che richiede dialisi, e' necessario un aggiustamento della dose, si raccomanda un'appropriatavalutazione della funzione renale prima dell'inizio della terapia con alogliptin e ad intervalli regolari in seguito. L'esperienza in pazie nti che richiedono dialisi renale e' limitata. Alogliptin non e' statostudiato in pazienti sottoposti a dialisi peritoneale. Insufficienza epatica: alogliptin non e' stato studiato in pazienti con grave insufficienza epatica (punteggio Child-Pugh > 9), pertanto l'utilizzo in tali pazienti non e' raccomandato. Insufficienza cardiaca: l'esperienza in studi clinici con l'uso di alogliptin in pazienti con insufficienza cardiaca congestizia delle classi funzionali III e IV della New York Heart Association (NYHA) e' limitata ed appropriato usare cautela in questi pazienti. Reazioni di ipersensibilita', comprese reazioni anafilattiche, angioedema e condizioni di dermatite esfoliativa compresa la sindrome di Stevens-Johnson ed eritema multiforme, sono state osservatecon gli inibitori DPP-4 e spontaneamente riportate per alogliptin dop o la commercializzazione. Negli studi clinici di alogliptin, le reazioni anafilattiche sono state riportate con una bassa incidenza. Pancreatite acuta: l'impiego di inibitori DPP-4 e' stato associato a un rischio di sviluppare una pancreatite acuta. In un'analisi aggregata dei dati di 13 studi, le percentuali totali di segnalazioni di pancreatite in pazienti trattati con alogliptin 25 mg, alogliptin 12,5 mg, controllo attivo o placebo sono state 2, 1, 1 o 0 eventi su 1.000 pazienti all'anno, rispettivamente. Nello studio di outcome cardiovascolare, i tassi di segnalazione di pancreatite in pazienti trattati con alogliptin o con placebo sono stati 3 o 2 eventi per 1.000 anni paziente, rispettivamente. Sono state spontaneamente segnalate reazioni avverse dipancreatite acuta dopo la commercializzazione. I pazienti devono essere informati dei sintomi caratteristici della pancreatite acuta: dolore addominale grave persistente con possibile irradiazione alla schiena. Se si sospetta pancreatite, il trattamento deve essere interrotto; se la pancreatite acuta e' confermata, il trattamento non deve essere ripreso. Prestare attenzione nei pazienti con storia di pancreatite. Effetti epatici: dopo la commercializzazione, sono state ricevute segnalazionidi disfunzioni epatiche compresa l'insufficienza epatica. Non e' stat o stabilito un rapporto causale. I pazienti devono essere tenuti sottostretta osservazione per verificare eventuali anomalie epatiche. Acqu isire tempestivamente esami di funzionalita' epatica in pazienti con sintomi che suggeriscono la presenza di lesione epatica. Se si riscontrano anomalie e non e' stabilita un'eziologia alternativa, prendere in considerazione l'interruzione del trattamento con alogliptin.
Interazioni
Effetti di altri medicinali su alogliptin: alogliptin e' principalmente escreto immodificato nell'urina e il metabolismo ad opera del sistema enzimatico citocromo (CYP) P450 e' trascurabile. Pertanto, le interazioni con gli inibitori CYP non sono previste e non sono state osservate. I risultati degli studi di interazione clinica dimostrano inoltre che non vi sono effetti clinicamente rilevanti di gemfibrozil (un inibitore CYP2C8/9), fluconazolo (un inibitore CYP2C9), chetoconazolo (un inibitore CYP3A4), ciclosporina (un inibitore della glicoproteina-P), voglibosio (un inibitore della alfa-glucosidasi), digossina, metformina, cimetidina, pioglitazone o atorvastatina sulla farmacocinetica di alogliptin. Effetti di alogliptin su altri medicinali: studi in vitro suggeriscono che alogliptin non inibisce ne' induce isoforme del CYP 450 a concentrazioni ottenute con la dose raccomandata di 25 mg di alogliptin. Pertanto, l'interazione con substrati di isoforme del CYP 450 non e' prevista e non e' stata osservata. In studi in vitro , alogliptin non e' risultato essere ne' un substrato ne' un inibitore dei trasportatori chiave associati alla distribuzione del farmaco nei reni: trasportatore anionico organico-1, trasportatore anionico organico-3 oppure trasportatore cationico organico-2 (OCT2). Inoltre, i dati clinici non suggeriscono interazione con gli inibitori della glicoproteina-P o substrati. In studi clinici, alogliptin non ha avuto effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica di caffeina, (R)-warfarin, pioglitazone, gliburide, tolbutamide, (S)-warfarin, destrometorfano, atorvastatina, midazolam, un contraccettivo orale (noretindrone e etinilestradiolo), digossina, fexofenadina, metformina, o cimetidina, offrendo quindi prova in vivo di una bassa propensione a causare interazione con isubstrati di CYP1A2, CYP3A4, CYP2D6, CYP2C9, glicoproteina-P e OCT2. In soggetti sani, alogliptin non ha avuto effetti sul tempo di protrombina o International Normalised Ratio (INR) quando somministrato in concomitanza con warfarin. Combinazione con altri medicinali antidiabetici: i risultati degli studi con metformina, pioglitazone (tiazolidinedione), voglibosio (inibitore dell'alfaglucosidasi) e gliburide (sulfonilurea) non hanno mostrato interazioni farmacocinetiche di rilevanza clinica.
Effetti indesiderati
Le informazioni fornite si basano su un totale di 9.405 pazienti con diabete mellito di tipo 2, comprendenti 3.750 pazienti trattati con alogliptin 25 mg e 2.476 pazienti trattati con alogliptin 12,5 mg, che hanno partecipato a uno studio clinico di fase 2 o 12 studi clinici di fase 3 in doppio cieco controllati con principio attivo o placebo. E' stato inoltre condotto uno studio di outcome cardiovascolare in 5.380 pazienti con diabete mellito di tipo 2 e un episodio recente di sindrome coronarica acuta; 2.701 pazienti sono stati randomizzati ad alogliptin e 2.679 sono stati randomizzati a placebo. Questi studi hanno valutato gli effetti di alogliptin sul controllo glicemico e la sua sicurezza come monoterapia, come terapia di combinazione iniziale con metformina o un tiazolidinedione e come terapia aggiuntiva a metformina, o aduna sulfonilurea, o ad un tiazolidinedione (con o senza metformina o una sulfonilurea), o ad insulina (con o senza metformina). In un'analisi aggregata dei dati di 13 studi, l'incidenza totale di eventi avversi, di eventi avversi gravi e di eventi avversi che hanno portato all'interruzione della terapia, e' risultata paragonabile in pazienti trattati con alogliptin 25 mg, con alogliptin 12,5 mg, con controllo attivoo con placebo. La reazione avversa piu' comune nei pazienti trattati con alogliptin 25 mg e' stata la cefalea. La sicurezza di alogliptin negli anziani (eta' >= 65) e non anziani (eta' < 65) e' risultata simile. Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e per frequenza. Le frequenze sono definite come molto comune (>=1/10); comune (da >=1/100 a <1/10); non comune (da>=1/1.000 a <1/100); raro (da >=1/10.000 a <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota. Infezioni e infestazioni. Comune: infezioni delle vie respiratorie superiori, nasofaringite. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, malattia da reflusso gastroesofageo. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, rash. >>Esperienza post-commercializzazione. Patologie del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita'. Patologie gastrointestinali. Non nota: pancreatite acuta. Patologie epatobiliari. Non nota: disfunzione epatica compresa insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: condizioni di dermatite esfoliativa compresa la sindrome di stevens-johnson, eritema multiforme, angioedema, orticaria. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Non ci sono dati relativi all'uso di alogliptin in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti relativi alla tossicita' riproduttiva. Come misura precauzionale,e' preferibile evitare l'uso di alogliptin durante la gravidanza. Non e' noto se alogliptin sia escreto nel latte materno. Gli studi sugli animali hanno dimostrato escrezione di alogliptin nel latte. Un rischio per i lattanti non puo' essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia con alogliptin tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia con alogliptin per la donna. L'effetto di alogliptin sulla fertilita' degli esseri umani non e' stato studiato. Non sono stati osservati effetti avversi sulla fertilita' in studi condotti su animali.