Vipdomet - 56cpr Riv 12,5+1000mg
Dettagli:
Nome:Vipdomet - 56cpr Riv 12,5+1000mgCodice Ministeriale:043045172
Principio attivo:Alogliptin Benzoato/Metformina Cloridrato
Codice ATC:A10BD13
Fascia:A
Prezzo:55.87
Produttore:Takeda Italia Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister opaco
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi
Denominazione
VIPDOMET 12,5 MG/1000 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale).
Formulazioni
Vipdomet - 56cpr Riv 12,5+1000mg
Categoria farmacoterapeutica
Ipoglicemizzanti, escluse le insuline.
Principi attivi
Alogliptin e metformina cloridrato.
Eccipienti
Nucleo della compressa: mannitolo; cellulosa microcristallina; povidone; crospovidone; magnesio stearato. Rivestimento con film: ipromellosa; talco; biossido di titanio (E171); ossido di ferro giallo (E172).
Indicazioni
Il farmaco e' indicato come trattamento in pazienti adulti di eta' pari o superiore a 18 anni affetti da diabete mellito di tipo 2: come aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti adulti non adeguatamente controllati dalla dose massima tollerata di metformina da sola o in pazienti gia' in trattamento con la combinazione di alogliptin e metformina; in combinazione con pioglitazone (terapia di combinazione triplice) come aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico in pazienti adulti non adeguatamente controllati dalla dose massima tollerata di metformina e pioglitazone; in combinazione con insulina (terapia di combinazione triplice) come aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti in cui l'insulina a un dosaggio stabile e la metformina da sola non forniscono un controllo glicemico adeguato.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti o storia di grave reazione di ipersensibilita', compresi reazione anafilattica, shock anafilattico e angioedema, a qualsiasi inibitore della dipeptidil peptidasi-4 (DPP-4); chetoacidosi diabetica, precoma diabetico; insufficienza renale moderata e grave e malattia renale in fase terminale (clearance della creatinina < 60 mL/min). condizioni acute con potenziale alterazione della funzione renale quali: disidratazione, infezione grave, shock. Patologia acuta o cronica che puo' causareipossia tissutale quale: insufficienza cardiaca o respiratoria, recen te infarto miocardico, shock; Insufficienza epatica; intossicazione acuta da alcool, alcolismo.
Posologia
Per i differenti regimi posologici, il medicinale e' disponibile in compresse rivestite con film da 12,5 mg/850 mg e 12,5 mg/1000 mg. Adulti(eta' >= 18 anni): la dose deve essere personalizzata sulla base del regime di terapia attuale del paziente. Per i pazienti non adeguatamente controllati con la dose massima tollerata di metformina cloridrato da sola , la dose raccomandata e' di una compressa da 12,5 mg/850 mg o12,5 mg/1000 mg due volte al giorno, corrispondenti a 25 mg di alogli ptin piu' 1.700 mg o 2.000 mg di metformina cloridrato al giorno, in base alla dose di metformina cloridrato che il paziente sta gia' assumendo. Per i pazienti non adeguatamente controllati in duplice terapia con la dose massima tollerata di metformina e pioglitazone , la dose dipioglitazone deve essere mantenuta e il medicinale somministrato in c oncomitanza; alogliptin deve essere assunto alla dose di 12,5 mg due volte al giorno (25 mg di dose giornaliera totale) e metformina cloridrato a un dosaggio analogo (850 mg o 1000 mg due volte al giorno) a quello che il paziente sta gia' assumendo. Deve essere prestata attenzione quando alogliptin e' utilizzato in combinazione con metformina e un tiazolidinedione in quanto e' stato osservato un incremento del rischio di ipoglicemia con questa terapia tripla. In caso di ipoglicemia, puo' essere considerata una dose inferiore di tiazolidinedione o metformina. Per i pazienti che erano in trattamento con compresse separate dialogliptin e metformina (come duplice terapia o come parte di triplic e terapia con insulina), entrambi alogliptin e metformina devono essere dosati al dosaggio giornaliero totale gia' assunto dal paziente; la dose singola di alogliptin deve essere dimezzata in quanto sara' assunta due volte al giorno, mentre il dosaggio di metformina deve rimanereinvariato. Per i pazienti non adeguatamente controllati in duplice te rapia con insulina e la dose massima tollerata di metformina , la dosedeve fornire alogliptin dosato a 12,5 mg due volte al giorno (25 mg d i dose giornaliera totale) e una dose di metformina a un dosaggio analogo a quello gia' assunto dal paziente. Per ridurre il rischio di ipoglicemia puo' essere considerata una dose piu' bassa di insulina. La dose giornaliera massima raccomandata di 25 mg di alogliptin non deve essere superata. Anziani (eta' >= 65 anni): non e' necessario alcun aggiustamento della dose in base all'eta'. Tuttavia, la dose di alogliptindeve essere stabilita con prudenza in pazienti di eta' avanzata a cau sa della potenziale ridotta funzionalita' renale in questa popolazione. Insufficienza renale: per i pazienti con insufficienza renale lieve ( clearance della creatinina >= 60 mL/min), non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Poiche' il prodotto contiene metformina, non deve essere usato in pazienti con insufficienza renale moderata o graveo malattia renale in fase terminale che richiede dialisi (clearance d ella creatinina < 60 mL/min). Si raccomanda un'appropriata valutazionedella funzione renale prima di iniziare la somministrazione del medic inale e ad intervalli regolari in seguito. Insufficienza epatica: il medicinale non deve essere usato per pazienti con insufficienza epatica. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del prodotto nei bambini e negli adolescenti di eta' inferiore a 18 anni non sono ancora state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: uso orale. Il medicinale deve essere assunto due volte al giorno a causa della farmacocinetica del suo componente metformina. Deve inoltre essere assunto con i pasti per ridurre le reazioni avverse gastrointestinali associate alla metformina. Le compresse devono essere deglutite intere con acqua. Se si dimentica una dose, questa deve essere assunta non appena il paziente se ne ricorda. Non deve essere assunta una dose doppia nello stesso momento; la dose dimenticata deve essere saltata.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Il medicinale non deve essere usato in pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1. Il farmaco non e' un sostituto dell'insulina in pazienti che richiedono insulina. L'acidosi lattica e' una complicanza metabolica molto rara, ma grave (elevata mortalita' in assenza di trattamento tempestivo) che puo' insorgere a causa dell'accumulo di metformina.Casi di acidosi lattica segnalati in pazienti trattati con metformina si sono verificati principalmente in pazienti diabetici con insuffici enza renale importante. Ridurre l'incidenza dell'acidosi lattica anchevalutando altri fattori di rischio associati, quali controllo inadegu ato del diabete, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcool, insufficienza epatica e qualsiasi condizione associata all'ipossia. Considerare una diagnosi di acidosi lattica in caso di sintomi non specifici quali crampi muscolari e/o dolore addominale e/o astenia grave. L'acidosi lattica e' ulteriormente caratterizzata da dispnea acidosica e ipotermia seguite da coma. Gli esami di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico diminuito, livelli di lattato plasmaticosuperiori a 5 mmol/L e un aumento del gap anionico e del rapporto lat tato/piruvato. Se si sospetta acidosi metabolica, sospendere il trattamento e ospedalizzare il paziente. Alogliptin e metformina sono sostanzialmente escrete dal rene. Il rischio di acidosi lattica correlata alla metformina aumenta con il grado di insufficienza renale, pertanto le concentrazioni della creatinina sierica devono essere determinate (estimati il corrispondente tasso di filtrazione glomerulare o la clear ance della creatinina) prima di iniziare il trattamento e con regolarita' in seguito: almeno una volta all'anno in pazienti con normale funzione renale; almeno da due a quattro volte all'anno in pazienti con livelli della creatinina sierica ai limiti superiori della norma e nei pazienti anziani. La compromissione della funzione renale e' un fenomeno frequente e asintomatico nei pazienti anziani. Presatare cautela in situazioni in cui la funzione renale puo' diventare insufficiente, peresempio quando si instaura una terapia antipertensiva o diuretica opp ure quando si inizia un trattamento con medicinali anti-infiammatori non steroidei (FANS). Il farmaco non e' raccomandato per l'uso in pazienti con insufficienza moderata e grave e malattia ranale in fase terminale (clearance della creatinina < 60 mL/min). Alogliptin non e' statostudiato in pazienti con insufficienza epatica grave (Child-Pugh scor e >9), pertanto l'uso non e' raccomandato in tali pazienti. Poiche' ilmedicinale contiene metformina, interrompere il trattamento 48 ore pr ima di un intervento di chirurgia elettiva in anestesia generale, spinale o epidurale. Non riprendere il trattamento prima delle 48 ore successive all'intervento e solo dopo che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata normale. La somministrazione intravasale di mezzi di contrasto iodati in esami radiologici puo' portare a insufficienza renale che e' stata associata all'acidosi lattica in pazienti trattati con metformina. Pertanto il trattamento deve essere interrotto prima o al momento dell'esame radiologico e non deve essere ripreso prima delle 48 ore successive e solo dopo che la funzionalita' renale sia stata rivalutata e riscontrata normale. L'insulina e' nota per causare ipoglicemia. Pertanto, puo' essere presa in considerazione una dose inferiore di insulina per ridurre il rischio di ipoglicemia quando questomedicinale e' utilizzato in combinazione con il farmaco. Dato l'aumen tato rischio di ipoglicemia in associazione con pioglitazone, puo' essere presa in considerazione una dose inferiore di pioglitazone per ridurre il rischio di ipoglicemia quando questo medicinale e' utilizzato in combinazione con il farmaco. Non utilizzare il medicinale in associazione con una sulfonilurea, in quanto la sicurezza e l'efficacia di questa combinazione non sono state pienamente stabilite. Poiche' il farmaco contiene metformina, i pazienti con diabete mellito di tipo 2 precedentemente ben controllato con il medicinale che sviluppano anomaliedi laboratorio o malattie cliniche (in particolare malattie vaghe e p oco definite) devono essere tempestivamente valutati per verificare lapresenza di chetoacidosi o acidosi lattica. La valutazione deve compr endere gli elettroliti e i chetoni sierici, il glucosio nel sangue e, se indicato, il pH ematico, i livelli di lattato, piruvato e metformina. Se si verifica acidosi di qualsiasi genere, interromper il farmaco e devono essere avviate altre opportune misure correttive. Reazioni diipersensibilita', comprese le reazioni anafilattiche, angioedema e co ndizioni di dermatite esfoliativa compresa la sindrome di Stevens-Johnson ed eritema multiforme sono state osservate con gli inibitori DPP-4e spontaneamente riportate per alogliptin dopo la commercializzazione . Negli studi clinici di alogliptin, le reazioni anafilattiche sono state riportate con una bassa incidenza. L'impiego di inibitori DPP-4 e'stato associato a un rischio di sviluppare una pancreatite acuta. In un'analisi aggregata dei dati di 13 studi, le percentuali totali di segnalazioni di pancreatite in pazienti trattati con alogliptin 25 mg, alogliptin 12,5 mg, controllo attivo o placebo sono state 2, 1, 1 o 0 eventi su 1.000 pazienti all'anno, rispettivamente. Sono state spontaneamente segnalate reazioni avverse di pancreatite acuta dopo la commercializzazione. I pazienti devono essere informati dei sintomi caratteristici della pancreatite acuta: dolore addominale grave, persistente con possibile irradiazione alla schiena. Se si sospetta pancreatite, interrompere il trattamento; se la pancreatite acuta e' confermata, non riprendere il trattamento. Deve essere prestata attenzione nei pazienticon storia di pancreatite. Dopo la commercializzazione, sono state ri cevute segnalazioni di disfunzioni epatiche compresa l'insufficienza epatica. Non e' stato stabilito un rapporto causale. I pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione per verificare eventuali anomalie epatiche. Acquisire tempestivamente esami di funzionalita' epatica in pazienti con sintomi che suggeriscono la presenza di lesione epatica. Se si riscontrano anomalie e non e' stabilita un'eziologia alternativa, prendere in considerazione l'interruzione del trattamento con alogliptin.
Interazioni
La co-somministrazione di 100 mg di alogliptin una volta al giorno e di 1000 mg di metformina cloridrato due volte al giorno per 6 giorni insoggetti sani non ha mostrato effetti clinicamente rilevanti sulla fa rmacocinetica di alogliptin o metformina. Con il farmaco non sono stati effettuati studi di interazione farmacocinetica specifici tra farmaci. Effetti di altri medicinali su alogliptin: alogliptin e' principalmente escreto immodificato nell'urina e il metabolismo ad opera del sistema enzimatico citocromo (CYP) P450 e' trascurabile. Pertanto, le interazioni con gli inibitori CYP non sono previste e non sono state osservate. I risultati degli studi di interazione clinica dimostrano inoltre che non vi sono effetti clinicamente rilevanti di gemfibrozil (un inibitore CYP2C8/9), fluconazolo (un inibitore CYP2C9), chetoconazolo (un inibitore CYP3A4), ciclosporina (un inibitore della glicoproteina-P), voglibosio (un inibitore della alfa-glucosidasi), digossina, metformina, cimetidina, pioglitazone o atorvastatina sulla farmacocinetica di alogliptin. Effetti di alogliptin su altri medicinali: studi in vitro suggeriscono che alogliptin non inibisce ne' induce isoforme del CYP450 a concentrazioni ottenute con la dose raccomandata di 25 mg di al ogliptin. Pertanto, l'interazione con substrati di isoforme del CYP 450 non e' prevista e non e' stata osservata. In studi in vitro , alogliptin non e' risultato essere ne' un substrato ne' un inibitore dei trasportatori chiave associati alla distribuzione del farmaco nei reni: trasportatore anionico organico-1, trasportatore anionico organico-3 oppure trasportatore cationico organico-2 (OCT2). Inoltre, i dati clinici non suggeriscono interazione con gli inibitori della glicoproteina-Po substrati. In studi clinici, alogliptin non ha avuto effetto clinic amente rilevante sulla farmacocinetica di caffeina, (R)-warfarin, pioglitazone, gliburide, tolbutamide, (S)-warfarin, destrometorfano, atorvastatina, midazolam, un contraccettivo orale (noretindrone e etinilestradiolo), digossina, fexofenadina, metformina, o cimetidina, offrendo quindi prova in vivo di una bassa propensione a causare interazione con i substrati di CYP1A2, CYP3A4, CYP2D6, CYP2C9, glicoproteina-P e OCT2. In soggetti sani, alogliptin non ha avuto effetti sul tempo di protrombina o International Normalised Ratio (INR) quando somministrato inconcomitanza con warfarin. Combinazione di alogliptin con altri medic inali antidiabetici: i risultati degli studi con metformina, pioglitazone (tiazolidinedione), voglibosio (inibitore dell'alfaglucosidasi) e gliburide (sulfonilurea) non hanno mostrato interazioni farmacocinetiche di rilevanza clinica. >>Interazioni con metformina. Combinazioni non raccomandate. Alcool: la presenza di metformina e' causa di un aumentato rischio di acidosi lattica nell'intossicazione acuta da alcool (particolarmente in caso di digiuno, malnutrizione o insufficienza epatica). Deve essere evitato il consumo di alcool o di medicinali contenenti alcool. Medicinali cationici: le sostanze cationiche eliminate tramite secrezione tubulare renale (es. cimetidina) possono interagire conla metformina perche' competono con gli stessi sistemi di trasporto t ubulare renale. Uno studio condotto su sette volontari normali sani hadimostrato che la cimetidina, somministrata alla dose di 400 mg due v olte al giorno, aumentava l'esposizione sistemica (Area sotto la curva, AUC) della metformina del 50% e il C max dell'81%. Pertanto, devono essere considerati un attento monitoraggio del controllo glicemico, unaggiustamento della dose entro la posologia raccomandata e variazioni nel trattamento diabetico in caso di co-somministrazione di medicinal i cationici eliminati tramite secrezione tubulare renale. Mezzi di contrasto iodati: la somministrazione intravasale di mezzi di contrasto iodati puo' portare ad insufficienza renale che comporta accumulo di metformina e rischio di acidosi lattica. Pertanto, a causa della presenza di metformina, il trattamento deve essere interrotto prima o al momento dell'esame radiologico e non deve essere ripreso prima delle 48 ore successive e solo dopo che la funzione renale sia stata rivalutata eriscontrata normale. >>Combinazioni che richiedono precauzioni per l' uso. Medicinali con attivita' iperglicemizzante intrinseca: glucocorticoidi (somministrati per via sistemica e locale), beta-2-agonisti e diuretici possiedono attivita' iperglicemizzante intrinseca. Il pazientene deve essere informato e deve essere effettuato con maggiore freque nza il monitoraggio del glucosio ematico, particolarmente all'inizio del trattamento con tali medicinali. Se necessario, il dosaggio deve essere aggiustato durante la terapia concomitante e al momento della suainterruzione. ACE Inibitori: gli inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) possono diminuire i livelli ematici di glucos io. Se necessario, il dosaggio deve essere aggiustato durante la terapia concomitante e al momento della sua interruzione.
Effetti indesiderati
Studi clinici condotti a supporto dell'efficacia e della sicurezza delfarmaco prevedevano la co-somministrazione di alogliptin e metformina in compresse separate. Tuttavia, i risultati degli studi di bioequiva lenza hanno dimostrato che le compresse rivestite con film sono bioequivalenti alle dosi corrispondenti di alogliptin e metformina co-somministrati in compresse separate. Questi studi hanno valutato gli effettidell'alogliptin e della metformina co-somministrati sul controllo gli cemico e la loro sicurezza come terapia di combinazione iniziale, comeduplice terapia in pazienti inizialmente trattati con sola metformina e come terapia aggiuntiva a una tiazolidinedione o insulina. Il profi lo di sicurezza di alogliptin e metformina co-somministrati e' risultato coerente con quello dei singoli componenti, come dimostrato negli studi clinici per alogliptin e dai dati complessivi disponibili per metformina. Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e per frequenza. Le frequenze sono definite come molto comune (>=1/10); comune (da >=1/100 a <1/10); non comune (da >=1/1.000 a <1/100); raro (da >=1/10.000 a <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). >>Alogliptin. >>Reazioni avverse osservate in studi clinici controllati aggregati pivotal di fase 3. Infezioni e infestazioni. Comune: infezioni delle vie respiratorie superiori, nasofaringite.Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Patologie gastrointes tinali. Comune: dolore addominale, malattia da reflusso gastroesofageo. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, rash. >>Alogliptin/metformina. Reazioni avverse osservate in studi clinici controllati aggregati pivotal di fase 3. Infezioni e infestazioni. Comune: Infezioni delle vie respiratorie superiori, Nasofaringite. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Patologie gastrointestinali. Comune: gastroenterite, dolore addominale, diarrea, vomito, gastrite, malattia da reflusso gastroesofageo. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, rash. >>Alogliptin. Esperienza post- commercializzazione. Reazioni avverse post-commercializzazione ad alogliptin spontaneamente riportate. Patologie del sistema immunitario. Non nota: ipersensibilita'. Patologie gastrointestinali. Non nota: pancreatite acuta. Patologie epatobiliari. Non nota: disfunzione epatica compresa insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: condizioni di dermatite esfoliativa compresa lasindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, angioedema, orticari a. >>Metformina. Dati degli studi clinici ed esperienza post- commercializzazione. Frequenza delle reazioni avverse di metformina identificate dai dati degli studi clinici e dall'esperienza post-commercializzazione. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto raro: acidosilattica, carenza di vitamina B12. Patologie del sistema nervoso. Comu ne: sapore metallico. Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolore addominale, diarrea, perdita di appetito, nausea, vomito. Patologie epatobiliari. Molto raro: epatite, anomalie dei test di funzionalita' epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: eritema, prurito, orticaria. Acidosi lattica: 0,03 casi/1.000 pazientianno. Il trattamento a lungo termine con metformina e' stato associat o ad una riduzione nell'assorbimento di vitamina B12 e in generale sembra essere privo di importanza clinica. Tuttavia, molto raramente puo'comportare carenza di vitamina B12 clinicamente significativa (per es empio, anemia megaloblastica). Sintomi gastrointestinali si verificanocon maggiore frequenza durante l'inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente. Questi possono essere pre venuti assumendo metformina in 2 dosi giornaliere durante o dopo i pasti. Sono stati riportati casi isolati di anomalie dei test di funzionalita' epatica o di epatite che si sono risolti dopo la sospensione della metformina. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Non ci sono dati relativi all'uso del medicinale in donne in gravidanza. Gli studi effettuati su ratti in gravidanza trattati con alogliptinpiu' metformina in trattamento combinato hanno evidenziato tossicita' riproduttiva a circa 5-20 volte (per metformina e alogliptin rispetti vamente) l'esposizione umana alla dose raccomandata. Il medicinale nondeve essere usato durante la gravidanza. Rischi correlati ad aloglipt in: non ci sono dati relativi all'uso di alogliptin in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti relativi alla tossicita' riproduttiva. Rischi correlati a metformina: una quantita' limitata di dati sull'uso di metformina nelle donne in gravidanza non indica un aumento di rischio di anomalie congenite. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti relativi alla tossicita' riproduttiva a dosi clinicamente rilevanti. Non sono stati effettuati studi su animali durante l'allattamento con le sostanze attive combinate del medicinale. In studi eseguiti con le singole sostanze attive, sia alogliptin che metformina venivanoescreti nel latte di ratti durante l'allattamento. Non e' noto se alo gliptin sia escreto nel latte umano. Metformina viene escreta nel latte umano in piccole quantita'. Un rischio per i lattanti non puo' essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con il farmaco tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. L'effetto del medicinale sulla fertilita' degli esseri umani non e' stato studiato. Non sono stati osservati effetti avversi sulla fertilita' in studi condotti su animali con alogliptin o con metformina.