Vimpat - 56cpr Riv 150mg
Dettagli:
Nome:Vimpat - 56cpr Riv 150mgCodice Ministeriale:038919080
Principio attivo:Lacosamide
Codice ATC:N03AX18
Fascia:A
Prezzo:160.33
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Ucb Pharma Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi
Denominazione
VIMPAT 150 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Formulazioni
Vimpat - 14cpr Riv 150mg
Vimpat - 56cpr Riv 150mg
Categoria farmacoterapeutica
Antiepilettici, altri antiepilettici.
Principi attivi
Ciascuna compressa rivestita con film contiene 150 mg di lacosamide.
Eccipienti
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina, idrossipropilcellulosa, idrossipropilcellulosa a bassa sostituzione, silice colloidale anidra, crospovidone (poliplasdone XL-10 di grado farmaceutico), magnesio stearato. Rivestimento della compressa: alcol polivinilico, glicolepolietilenico 3350, talco, titanio diossido (E171), ossido di ferro g iallo (E172), ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro nero (E172)
Indicazioni
Il prodotto e' indicato come terapia aggiuntiva nel trattamento delle crisi ad esordio parziale con o senza generalizzazione secondaria in pazienti adulti ed adolescenti (16-18 anni) con epilessia.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo. Preesistente blocco atrioventricolare (AV) di secondo o terzo grado.
Posologia
Lacosamide deve essere assunta due volte al giorno (di solito una volta al mattino ed una volta alla sera). La dose iniziale raccomandata e'di 50 mg due volte al giorno, che deve essere incrementata fino ad un a dose terapeutica iniziale di 100 mg due volte al giorno dopo una settimana. Il trattamento con lacosamide puo' anche essere iniziato con una singola dose di carico di 200 mg, seguita, approssimativamente 12 ore piu' tardi, da una dose di mantenimento di 100 mg due volte al giorno (200 mg/die). Una dose di carico puo' essere utilizzata per iniziare il trattamento dei pazienti in quelle situazioni in cui il medico stabilisce che debba essere garantito un rapido raggiungimento della concentrazione plasmatica di lacosamide allo steady state e dell'effetto terapeutico. Questa deve essere somministrata sotto supervisione medica tenendo in considerazione il potenziale incremento dell'incidenza delle reazioni avverse a carico del sistema nervoso centrale. La somministrazione di una dose di carico non e' stata studiata in condizioni acute come lo status epilepticus. La dose di mantenimento puo' essere ulteriormente aumentata di 50 mg due volte al giorno ogni settimana a seconda della risposta clinica e della tollerabilita', fino ad una dose massima raccomandata di 400 mg/die (200 mg due volte al giorno). Lacosamide puo' essere assunta con o senza cibo. In base alla pratica clinica corrente, nel caso in cui lacosamide debba essere sospesa, si raccomanda di farlo gradualmente (es. scalare la dose giornaliera di 200 mgogni settimana). >>Popolazioni speciali. Anziani (oltre i 65 anni di eta'): non e' necessaria alcuna riduzione della dose. L'esperienza conlacosamide in pazienti anziani con epilessia e' limitata. Nei pazient i anziani deve essere presa in considerazione una riduzione della clearance renale, associata all'eta', con aumento dei livelli di AUC. Insufficienza renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con insufficienza renale di grado lieve e moderato (CL CR >30ml/min). Nei pazienti con insufficienza renale di grado lieve o moder ato, una dose di carico di 200 mg puo' essere presa in considerazione,ma deve essere eseguita con cautela una successiva titolazione della dose (> 200 mg al giorno). Nei pazienti con insufficienza renale grave(CL CR <=30 ml/min) e nei pazienti con insufficienza renale allo stad io finale, si raccomanda una dose massima di mantenimento di 250 mg/die. In questi pazienti la titolazione della dose deve essere eseguita con cautela. Qualora fosse indicata una dose di carico, deve essere utilizzata una dose iniziale di 100 mg seguita da un regime di 50 mg due volte al giorno per la prima settimana. Nei pazienti che richiedono emodialisi si raccomanda la somministrazione di una dose supplementare, fino al 50% della singola dose utilizzata per raggiungere la dose giornaliera, al termine di ogni seduta di dialisi. Il trattamento dei pazienti con insufficienza renale allo stadio finale deve essere effettuato con cautela, poiche' vi e' una esperienza clinica limitata ed esistela possibilita' di accumulo di un metabolita (privo di attivita' farm acologica nota). Insufficienza epatica: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose in pazienti con insufficienza epatica di grado da lieve a moderato. La titolazione in questi pazienti deve essere effettuata con cautela, tenendo in considerazione un'eventuale insufficienza renale coesistente. Una dose di carico di 200 mg puo' essere presa in considerazione, ma deve essere eseguita con cautela una successiva titolazione della dose (>200 mg al giorno). La farmacocinetica di lacosamide non e' stata studiata in pazienti con insufficienza epatica grave. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di lacosamide nei bambini di eta' inferiore ai 16 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. >>Modo di somministrazione. Le compresse rivestite con film di lacosamide sono per uso orale. Lacosamide puo' essere assunta con o senza cibo.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Sono stati riportati casi di idea e comportamento suicida in pazienti trattati con farmaci antiepilettici nelle loro diverse indicazioni. Una meta-analisi di studi clinici randomizzati e controllati verso placebo, eseguiti con farmaci antiepilettici, ha anche evidenziato un lieveincremento del rischio di idea e comportamento suicida. Il meccanismo di tale rischio non e' noto e i dati disponibili non escludono la pos sibilita' di un aumentato rischio con lacosamide. Pertanto, i pazientidevono essere monitorati per la comparsa di segni di idea e comportam ento suicida, e deve essere preso in considerazione un trattamento appropriato. I pazienti (e coloro che se ne prendono cura) devono essere avvisati di consultare il medico nel caso in cui emergano segni di idea o comportamento suicida. Durante gli studi clinici con lacosamide, e' stato osservato un prolungamento dell'intervallo PR. Lacosamide deveessere somministrata con cautela in pazienti con preesistenti difetti della conduzione cardiaca, nonche' in soggetti con gravi cardiopatie quali un'anamnesi di infarto del miocardio o insufficienza cardiaca. Lacosamide deve essere somministrata con cautela specialmente in pazienti anziani che potrebbero essere soggetti ad un aumentato rischio di disturbi cardiaci o quando lacosamide e' utilizzata in associazione conprodotti che notoriamente portano ad un prolungamento dell'intervallo PR. Nell'esperienza post-marketing e' stato riportato blocco AV di se condo grado o superiore. Negli studi clinici controllati con placebo con lacosamide in pazienti con epilessia, non sono stati riportati fibrillazione o flutter atriale; tuttavia, entrambi sono stati riportati negli studi sull'epilessia in aperto e nell'esperienza post-marketing. I pazienti devono essere messi a conoscenza dei sintomi del blocco AV di secondo grado o superiore (ad es. polso lento o irregolare, sensazione di stordimento e svenimento) e dei sintomi della fibrillazione e del flutter atriale (ad es. palpitazioni, polso rapido o irregolare, mancanza di respiro). I pazienti devono essere avvisati di consultare ilmedico qualora si presenti uno qualsiasi di questi sintomi. Il tratta mento con lacosamide e' associato alla comparsa di capogiro, che puo' aumentare il rischio di lesioni accidentali o cadute. I pazienti pertanto devono essere avvisati di prestare cautela fino a quando non hannofamiliarizzato con i potenziali effetti del medicinale.
Interazioni
Lacosamide deve essere somministrata con cautela in pazienti trattati con medicinali che notoriamente portano ad un prolungamento dell'intervallo PR (es. carbamazepina, lamotrigina, pregabalin), ed in pazienti trattati con antiaritmici di classe I. Tuttavia, l'analisi dei sottogruppi negli studi clinici non ha evidenziato un prolungamento piu' marcato dell'intervallo PR nei pazienti in trattamento concomitante con carbamazepina o lamotrigina. >>Dati in vitro. I dati sperimentali suggeriscono per lacosamide un basso potenziale di interazione. Gli studi effettuati in vitro indicano che lacosamide, alle concentrazioni plasmatiche osservate negli studi clinici, non determina induzione dei citocromi CYP1A2, 2B6 e 2C9 ne' inibizione dei citocromi CYP1A1, 1A2, 2A6, 2B6, 2C8, 2C9, 2D6 e 2E1. Uno studio condotto in vitro ha dimostrato che lacosamide non viene trasportata dalla P-glicoproteina a livello intestinale. Dati in vitro dimostrano che i citocromi CYP2C9, CYP2C19 e CYP3A4 sono in grado di catalizzare la formazione del metabolita O- demetilato. >>Dati in vivo. Lacosamide non inibisce o induce i citocromi CYP2C19 e 3A4 in maniera clinicamente rilevante. Lacosamide non ha influenzato l'AUC del midazolam (metabolizzato dal citocromo CYP3A4, lacosamide somministrata alla dose di 200 mg due volte al giorno), ma la Cmax del midazolam e' risultata lievemente incrementata (30%). Lacosam ide non ha avuto effetto sulla farmacocinetica dell'omeprazolo (metabolizzato dai citocromi CYP2C19 e 3A4, lacosamide somministrata alla dose di 300 mg due volte al giorno). L'inibitore del CYP2C19 omeprazolo (40 mg q.d.) non ha dato luogo ad una variazione clinicamente rilevantedell'esposizione a lacosamide. Di conseguenza, e' improbabile che ini bitori moderati del CYP2C19 influenzino l'esposizione sistemica a lacosamide in maniera clinicamente rilevante. Si raccomanda cautela nel trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP2C9 (ad es. fluconazolo) e del CYP3A4 (ad es. itraconazolo, ketoconazolo, ritonavir, claritromicina), che possono portare ad un incremento nell'esposizione sistemica a lacosamide. Tali interazioni non sono state accertate in vivo , ma sono possibili sulla base dei dati in vitro . Potenti induttorienzimatici quali la rifampicina o l'erba di San Giovanni (Hypericum p erforatum) possono ridurre moderatamente l'esposizione sistemica di lacosamide. Di conseguenza, ogni trattamento con questi induttori enzimatici deve essere iniziato o sospeso con cautela. >>Antiepilettici. Negli studi di interazione, lacosamide non ha influenzato in maniera significativa le concentrazioni plasmatiche di carbamazepina ed acido valproico. I livelli plasmatici di lacosamide non sono stati alterati dalla carbamazepina e dall'acido valproico. Un'analisi farmacocinetica di popolazione ha evidenziato che il trattamento concomitante con altri antiepilettici noti per essere degli induttori enzimatici (carbamazepina, fenitoina e fenobarbitale, a diversi dosaggi) ha ridotto l'esposizione sistemica complessiva di lacosamide del 25%. >>Contraccettivi orali. In uno studio di interazione non e' stata riscontrata alcuna interazione clinicamente rilevante tra lacosamide e i contraccettivi orali etinilestradiolo e levonorgestrel. Le concentrazioni di progesterone non hanno subito influenze quando i due medicinali sono stati somministrati contemporaneamente. >>Altre. Studi di interazione hanno dimostratoche lacosamide non ha alcun effetto sulla farmacocinetica della digos sina. Non vi e' alcuna interazione clinicamente rilevante tra lacosamide e metformina. Sebbene non siano disponibili dati riguardanti l'interazione di lacosamide con l'alcol, un effetto farmacodinamico non puo'essere escluso. Lacosamide presenta un basso legame con le proteine p lasmatiche (meno del 15%). Di conseguenza, la presenza di interazioni clinicamente rilevanti con altri farmaci mediante competizione per i siti di legame con le proteine e' considerata improbabile.
Effetti indesiderati
>>Riassunto del profilo di sicurezza. In base ad una metanalisi degli studi clinici controllati verso placebo condotti in 1308 pazienti con crisi ad esordio parziale, il 61,9% dei pazienti randomizzati al gruppo lacosamide ed il 35,2% di quelli randomizzati al gruppo placebo hanno riportato almeno una reazione avversa. Le reazioni avverse piu' frequentemente riportate in seguito a trattamento con lacosamide sono state: capogiro, cefalea, nausea e diplopia. Tali reazioni erano solitamente di intensita' da lieve a moderata. Alcune erano dose- dipendenti e miglioravano con la riduzione della dose. L'incidenza e la gravita' delle reazioni avverse riguardanti il sistema nervoso centrale (SNC) ed il tratto gastrointestinale (GI) normalmente diminuivano nel tempo. Intutti gli studi controllati, la percentuale di pazienti che ha sospes o la terapia a causa di reazioni avverse e' stata del 12,2% per i pazienti randomizzati al gruppo lacosamide e dell'1,6% per i pazienti randomizzati al gruppo placebo. La reazione avversa che piu' comunemente ha determinato la sospensione della terapia e' stata il capogiro. L'incidenza delle reazioni avverse a carico del sistema nervoso centrale, come il capogiro, puo' essere piu' elevata a seguito di una dose di carico. >>Reazioni avverse. Di seuito sono elencate per frequenza le reazioni avverse segnalate nel corso degli studi clinici controllati contro placebo (con un tasso di incidenza >=1% nel gruppo lacosamide e che sono >1% rispetto al placebo) e nell'esperienza post-marketing. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 fino a <1/10); non comune (>=1/1000 fino a <1/100) e non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravita'. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: agranulocitosi. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita' al farmaco. Disturbi psichiatrici.Comune: depressione, stato confusionale, insonnia; non comune: aggres sivita', agitazione, umore euforico, disturbo psicotico, tentato suicidio, idea suicida, allucinazione. Patologie del sistema nervoso. Moltocomune: capogiro, cefalea; comune: disturbo dell'equilibrio, coordina zione anormale, deterioramento della memoria, disturbo cognitivo, sonnolenza, tremore, nistagmo, ipoestesia, disartria, disturbo dell'attenzione. Patologie dell'occhio. Molto comune: diplopia; comune: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigine, tinnito. Patologie cardiache. Non comune: blocco atrioventricolare, bradicardia, fibrillazione atriale, flutter atriale. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea; comune: vomito, stipsi, flatulenza, dispepsia, secchezza della bocca. Patologie epatobiliari. Non comune: anormalita' nei test di funzionalita' epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: prurito, eruzione cutanea; non comune:angioedema, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: spasmi muscolari. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: alterazionedell'andatura, astenia, affaticamento, irritabilita'. Traumatismo, av velenamento e complicazioni da procedura. Comune: cadute, lacerazione della cute. >>Descrizione di reazioni avverse selezionate. L'utilizzo di lacosamide e' associato ad un prolungamento dose-dipendente dell'intervallo PR. E' possibile il manifestarsi di reazioni avverse (es. blocco atrioventricolare, sincope, bradicardia) associate con tale prolungamento. Negli studi clinici in pazienti con epilessia, il tasso di incidenza del blocco atrioventricolare (AV) di primo grado riportato e' non comune, dello 0,7%, 0%, 0,5% e 0% nei gruppi lacosamide 200 mg, 400 mg, 600 mg o placebo, rispettivamente. Non sono stati osservati episodi di blocco AV di secondo grado o maggiore in questi studi. Tuttavia, casi di blocco AV di secondo e terzo grado associati al trattamento con lacosamide sono stati riportati nell'esperienza post-marketing. Iltasso di incidenza della sincope negli studi clinici e' non comune e non differisce nei pazienti epilettici del gruppo lacosamide (0,1%) e del gruppo placebo (0,3%). Negli studi clinici di breve durata non sono stati riportati fibrillazione o flutter atriale; tuttavia, entrambi sono stati riportati negli studi clinici in aperto in pazienti con epilessia e nell'esperienza post-marketing. >>Anormalita' nei test di laboratorio. Negli studi clinici controllati con lacosamide sono state osservate anormalita' nei test di funzionalita' epatica in pazienti adulti con crisi ad esordio parziale che assumevano concomitantemente da 1a 3 farmaci antiepilettici. Incrementi della ALT fino a >=3 x LSN (Li mite Superiore della Norma) si sono verificati nello 0,7% (7/935) dei pazienti trattati con il prodotto e nello 0% (0/356) dei pazienti trattati con placebo. >>Reazioni di ipersensibilita' multiorgano. In pazienti trattati con alcuni farmaci antiepilettici sono state riportate reazioni di ipersensibilita' multiorgano. Tali reazioni si manifestano in maniera variabile, ma tipicamente si presentano con febbre ed eruzione cutanea e possono essere associate con il coinvolgimento di diversisistemi di organi. Casi potenziali sono stati riportati raramente con lacosamide; se si sospetta una reazione di ipersensibilita' multiorga no, il trattamento con lacosamide deve essere interrotto. >>Popolazione pediatrica. Si suppone che la frequenza, il tipo e l'intensita' delle reazioni avverse negli adolescenti di eta' compresa tra 16 e 18 annisiano le stesse degli adulti. La sicurezza di lacosamide nei bambini di eta' inferiore ai 16 anni non e' stata ancora stabilita. Non ci sono dati disponibili. >>Segnalazione delle reazioni avverse sospette. Lasegnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l 'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'Allegato V.
Gravidanza e allattamento
>>Rischio correlato all'epilessia ed ai medicinali antiepilettici in generale. E' stato dimostrato che nella progenie delle donne trattate con farmaci antiepilettici, la prevalenza di malformazioni e' da due a tre volte superiore rispetto a quella, approssimativamente del 3%, della popolazione generale. Nella popolazione trattata, un aumento delle malformazioni e' stato osservato nelle donne sottoposte a politerapia;tuttavia, non e' stato possibile comprendere fino a che punto tali ma lformazioni fossero causate dal trattamento e/o dalla patologia. Inoltre, una terapia antiepilettica efficace non deve essere interrotta, inquanto una esacerbazione della malattia puo' essere nociva sia per la madre che per il feto. >>Rischio correlato a lacosamide. Non esistono dati adeguati riguardanti l'utilizzo di lacosamide in donne in gravid anza. Dagli studi condotti sugli animali non risultano effetti teratogeni nei ratti o nei conigli, mentre sono stati osservati effetti embriotossici nei ratti e nei conigli in seguito alla somministrazione di dosi tossiche per la madre. Il rischio potenziale per la specie umana non e' noto. Lacosamide non deve essere somministrata durante la gravidanza se non in caso di effettiva necessita' (se il beneficio per la madre risulta chiaramente superiore al potenziale rischio per il feto). Se una donna sta pianificando una gravidanza, l'utilizzo di questo medicinale deve essere accuratamente rivalutato. Non e' noto se lacosamide sia escreta nel latte materno umano. Studi condotti nell'animale hanno dimostrato che lacosamide viene escreta nel latte materno. A scopo precauzionale, l'allattamento al seno deve essere interrotto durante la terapia con lacosamide. Nei ratti non sono state osservate reazioni avverse sulla fertilita' maschile o femminile o sulla riproduzione a dosi che hanno comportato una esposizione plasmatica (AUC) fino a circa2 volte l'AUC plasmatica nell'uomo conseguente alla somministrazione della dose massima raccomandata per l'uomo (MRHD).