Verapamil Rat - 30cpr Riv 80mg

Dettagli:
Nome:Verapamil Rat - 30cpr Riv 80mg
Codice Ministeriale:034124014
Principio attivo:Verapamil Cloridrato
Codice ATC:C08DA01
Fascia:A
Prezzo:2.24
Rimborso:2.04
Glutine:Senza glutine
Produttore:Ratiopharm Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Denominazione

VERAPAMIL RATIOPHARM 80 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Verapamil Rat - 30cpr Riv 80mg

Categoria farmacoterapeutica

Calcio-antagonisti selettivi con effetto cardiaco diretto.

Principi attivi

Verapamil cloridrato.

Eccipienti

Cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, amido di mais, carbossimetilcellulosa sodica, talco, silice colloidale, magnesiostearato, ipromellosa, glicerolo.

Indicazioni

Insufficienza coronarica acuta e cronica; trattamento dei postumi dell'infarto miocardico; aritmie ipercinetiche sopraventricolari come tachicardia parossistica sopraventricolare, fibrillazione e flutter atriali a risposta ventricolare rapida, extrasistolie; ipertensione arteriosa.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; shock cardiogeno; infarto miocardico acuto complicato da bradicardia; insufficienza ventricolare sinistra; blocco atrioventricolare (AV)di secondo e terzo grado (eccetto pazienti con pacemaker artificiale funzionante); blocco senoatriale; malattia del nodo del seno (eccetto pazienti con pacemaker artificiale funzionante); insufficienza cardiaca congestizia scompensata; pazienti con fibrillazione atriale/flutter in presenza di un pathway accessorio (es. sindrome di Wolff-Parkinson-White (WPW), sindrome di Lown-Ganong-Levine e sindromi da PR corto). Questi pazienti possono sviluppare una tachiaritmia ventricolare, inclusa la fibrillazione ventricolare; tachicardia ventricolare a complessilarghi; bradicardia (< 50 battiti/min); ipotensione (pressione sistol ica < 90 mm di Hg); assunzione concomitante di succo di pompelmo; la terapia con verapamil e' controindicata in associazione con inibitori delle MAO e beta-bloccanti.

Posologia

Adulti: verapamil viene somministrato alla dose di 1 compressa, 3 volte al giorno preferibilmente durante i pasti. Nelle tachiaritmie recidivanti, per mantenere una frequenza ventricolare normale, verapamil puo' essere somministrato anche ad intervalli piu' brevi (1 compressa ogni 3-4 ore). >>Popolazione pediatrica. Ragazzi: 1 compressa, 2-3 volte al giorno. Nella prima infanzia: si consiglia l'uso di posologie adeguate secondo prescrizione medica.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Insufficienza cardiaca: il verapamil ha un effetto inotropo negativo che, nella maggior parte dei pazienti, e' compensato dalle sue proprieta' di riduzione dell' afterload (diminuite resistenze periferiche) senza alterazione netta della funzione ventricolare. Il verapamil e' controindicato in pazienti con grave disfunzione ventricolare sinistra (per esempio: frazione di eiezione inferiore al 30% o sintomi gravi di insufficienza cardiaca, pressione polmonare superiore ai 20 mmHg). I pazienti con disfunzione ventricolare piu' lieve, se possibile, devono essere controllati con dosi ottimali di digitale e/o diuretici prima deltrattamento con verapamil. Talvolta l'azione farmacologica di verapam il puo' produrre una diminuzione della pressione arteriosa al di sottodei livelli normali, il che puo' provocare stordimento od ipotensione sintomatica. In pazienti ipertesi e' insolita una diminuzione della p ressione arteriosa al di sotto della norma. Si deve usare cautela nella fase acuta dell'infarto miocardico. Aumento degli enzimi epatici: sono stati segnalati aumenti delle transaminasi con e senza concomitanteaumento della fosfatasi alcalina e della bilirubina. Questi aumenti s ono stati talvolta transitori e possono scomparire anche continuando il trattamento con verapamil. Alcuni casi di danno epatocellulare sono stati correlati al verapamil mediante la tecnica del "rechallenge"; meta' di questi casi presentavano sintomi clinici (malessere, febbre e/odolore al quadrante superiore destro) oltre ad aumento della SGOT, de lla SGPT e della fosfatasi alcalina. E' quindi consigliabile un monitoraggio periodico della funzionalita' epatica in pazienti trattati con verapamil. Via di conduzione accessoria (Wolff-Parkinson-White o Lown-Ganong-Levine): pazienti affetti da flutter o fibrillazione atriale p arossistici e/o cronici con una coesistente via AV accessoria hanno sviluppato un aumento della conduzione anterograda attraverso la via accessoria che bypassa il nodo AV determinando una risposta ventricolare molto rapida o fibrillazione ventricolare dopo aver ricevuto verapamilo digitale per via endovenosa. Sebbene questo fenomeno non sia stato segnalato con il verapamil per via orale, esso deve essere consideratoun rischio potenziale e il medicinale e' pertanto controindicato tali pazienti. Il trattamento di solito consiste nella cardioversione a co rrente continua. La cardioversione e' stata usata con sicurezza ed efficacia dopo la somministrazione di verapamil. Blocco atrioventricolare: verapamil puo' influenzare la conduzione degli impulsi e deve essereusato con cautela nei pazienti con bradicardia o blocco atrioventrico lare di primo grado. Gli effetti di verapamil e dei beta-bloccanti o di altri farmaci ad azione cardio-depressiva possono essere additivi, sia per quanto riguarda la conduzione che la contrazione, si deve quindi prestare particolare attenzione quando questi vengono somministrati contemporaneamente o in un intervallo ristretto di tempo. Questo e' particolarmente vero quando ciascun farmaco e' somministrato per via endovenosa. Malattie con ridotta trasmissione neuromuscolare: verapamil va impiegato con cautela in pazienti affetti da patologie con riduzionedella trasmissione neuromuscolare, quali miastenia grave, sindrome di Lambert-Eaton, distrofia muscolare di Duchenne in fase avanzata. Uso in pazienti con alterata funzione epatica: nei pazienti con alterata funzione epatica deve essere prestata particolare attenzione al dosaggio a causa del ridotto metabolismo del farmaco. Una grave disfunzione epatica prolunga l'emivita di eliminazione del verapamil a circa 14-16 ore; quindi a questi pazienti si deve somministrare circa il 30% delladose usuale impiegata nei pazienti con normale funzionalita' epatica. Bisogna adottare un accurato monitoraggio per riconoscere un anormale prolungamento dell'intervallo PR od altri segni di effetti farmacolog ici eccessivi. Uso in pazienti con alterata funzione renale: circa il 70% di una dose somministrata di verapamil viene escreto sotto forma di metaboliti nell'urina. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati, il verapamil deve essere somministrato con cautela a pazienticon alterata funzione renale. Questi pazienti devono essere seguiti a ccuratamente per accertare un eventuale prolungamento dell'intervallo PR od altri segni di sovradosaggio. Verapamil non viene rimosso durante la dialisi. In pazienti che assumono verapamil si deve prestare cautela in caso di trattamento concomitante con gli inibitori dell'HMG-CoAreduttasi (es. simvastatina, atorvastatina o lovastatina). Questi paz ienti devono iniziare alle dosi di verapamil piu' basse possibili e aumentarle gradualmente. Se il trattamento con verapamil deve essere aggiunto a pazienti gia' in trattamento con un inibitore della HMG-CoA reduttasi (ad esempio, simvastatina, atorvastatina o lovastatina), fare riferimento alle informazioni sul prodotto della rispettiva statina.

Interazioni

Studi in vitro hanno dimostrato come verapamil sia metabolizzato dal citocromo P450 CYP3A4, CYP1A2, CYP2C8, CYP2C9 e CYP2C18. E' stato provato come verapamil sia un inibitore di CYP3A4 e della glicoproteina P (P-gp). I pazienti che si sottopongono a terapie concomitanti durante la somministrazione di verapamil devono essere monitorati attentamente,in quanto sono state dimostrate interazioni clinicamente significativ e con farmaci inibitori del CYP3A4 (che portano ad un innalzamento deilivelli plasmatici di verapamil) e con quelli induttori del CYP3A4 (c he invece ne provocano un abbassamento). >>Possibili interazioni con medicinali associate a verapamil. Acido Acetilsalicilico: l'uso concomitante con verapamil puo' determinare un aumento della tendenza al sanguinamento. Etanolo: verapamil puo' aumentare i livelli plasmatici di etanolo e rallentarne l'eliminazione, potenziandone gli effetti. Alfa-bloccanti: verapamil puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di prazosina e terazosina che possono avere un effetto ipotensivo additivo.Antiaritmici: verapamil puo' diminuire lievemente la clearance plasma tica di flecainide, mentre flecainide non ha nessun effetto sulla clearance plasmatica di verapamil. Verapamil puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di chinidina. Nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica puo' verificarsi edema polmonare. La combinazione di verapamil e farmaci antiaritmici puo' portare ad effetti cardiovascolari additivi. Verapamil assunto sia con disopiramide che con flecainide aumenta il rischio di depressione miocardica e asistolia. Anticonvulsivanti: verapamil puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di carbamazepina. Questo puo' produrre effetti collaterali quali diplopia, mal di testa, atassia o vertigini. Verapamil puo' aumentare anche le concentrazioni plasmatiche di fenitoina. Antidepressivi: verapamil puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di imipramina. Antidiabetici: verapamil puo'aumentare le concentrazioni plasmatiche di glibenclamide (gliburide). Farmaci anti- ipertensivi, diuretici e vasodilatatori: verapamil puo' avere un effetto additivo con altri agenti anti-ipertensivi, determin ando un potenziamento dell'effetto ipotensivo. Anti-infettivi: la rifampicina puo' ridurre le concentrazioni plasmatiche di verapamil. Cio' puo' comportare una riduzione dell'effetto ipotensivante di verapamil.Eritromicina, claritromicina e telitromicina possono aumentare le con centrazioni plasmatiche di verapamil. Antineoplastici: verapamil puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di doxorubicina. Barbiturici: fenobarbital puo' ridurre le concentrazioni plasmatiche di verapamil. Benzodiazepine ed altri ansiolitici: verapamil puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di buspirone e midazolam. Beta-bloccanti: verapamil puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di metoprololo e propranololo, che possono portare ad effetti cardiovascolari additivi. I beta-bloccanti somministrati per via endovenosa non devono essere somministrati a pazienti in trattamento con verapamil. Glicosidi cardiaci: verapamil puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di digitossina e digossina. Per tale motivo, se verapamil viene somministrato a pazienti digitalizzati, si deve prestare attenzione per quanto riguarda la tossicita' da digitale. Se necessario, il livello della digitale deve essere determinato e il dosaggio del glicoside ridotto. Colchicina: colchicina e' un substrato sia per il CYP3A che per il trasportatore di efflusso, la glicoproteina P (P-gp). E' noto che il verapamil inibisceil CYP3A e la P-gp. Quando verapamil e colchicina sono somministrati insieme, l'inibizione della P-gp e/o del CYP3A da parte di verapamil puo' condurre ad una maggiore esposizione alla colchicina. L'uso combinato, pertanto, non e' raccomandato. Antagonisti del recettore H2: cimetidina puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di verapamil. Agenti anti-HIV: la concentrazione plasmatica del verapamil puo' aumentaregrazie alla potenziale capacita' di inibizione metabolica di alcuni d egli agenti anti-HIV come il ritonavir. Per questo deve essere prestata molta cautela nell'associazione ed eventualmente deve essere diminuita la dose di verapamil. Immunosoppressori: verapamil puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di ciclosporina, everolimus, sirolimus e tacrolimus. Cio' potrebbe determinare un aumento degli effetti collaterali. Anestetici inalatori e bloccanti neuromuscolari: quando gli anestetici inalatori e i calcio antagonisti, come verapamil sono usati in concomitanza, si devono dosare attentamente entrambi per evitare effetti cardiovascolari additivi. Verapamil, inoltre, puo' potenziare l'effetto dei bloccanti neuromuscolari utilizzati in corso di anestesia. Agenti ipolipemizzanti: verapamil puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di atorvastatina, lovastatina e simvastatina. Il trattamento con gli inibitori dell'HMG Co-A reduttasi (simvastatina, atorvastatina olovastatina) in pazienti che assumono verapamil, dovrebbe essere iniz iato alle dosi piu' basse possibili che successivamente devono essere corrette. Se a pazienti che assumono inibitori dell'HMG Co-A reduttasiviene aggiunta una terapia a base di verapamil, e' necessario valutar e una riduzione della dose di statina ed esaminare nuovamente i valorisierici del colesterolo. E' stato dimostrato che atorvastatina aument a i livelli di verapamil. Anche se non sono disponibili evidenti provecliniche in vivo che dimostrino un'interazione tra atorvastatina e ve rapamil, esiste una concreta possibilita' che verapamil influisca significativamente sulla farmacocinetica della atorvastatina cosi' come incide su quella di simvastatina e di lovastatina. Si deve prestare attenzione quando atorvastatina e verapamil sono somministrati in concomitanza. Fluvastatina, pravastatina e rosuvastatina non vengono metabolizzate dal CYP3A4 e sono meno propense a interagire con verapamil. Litio: i livelli sierici del litio possono essere ridotti. Tuttavia ci puo'essere un'aumentata sensibilita' al litio che causa maggiore neurotos sicita'. Miorilassanti: verapamil assunto con dantrolene per via endovenosa puo' causare ipotensione, depressione miocardica e iperkaliemia.Agonisti del recettore della serotonina: verapamil puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di almotriptan. Teofillina: verapamil puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di teofillina. Sulfinpirazone:sulfinpirazone puo' ridurre le concentrazioni plasmatiche di verapami l che puo' indurre a un ridotto effetto ipotensivante. L'erba di San Giovanni (Iperico) puo' ridurre le concentrazioni plasmatiche di verapamil, mentre il succo di pompelmo puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di verapamil.

Effetti indesiderati

Le seguenti reazioni avverse a verapamil, somministrato per via orale,sono risultate chiaramente correlate all'assunzione del farmaco nelle sperimentazioni cliniche [molto comune (>= 1/10); comune (da >= 1/100 a <1/10); non comune (da >= 1/1.000 a <1/100); rara (>=1/10.000 a <1/ 1.000); molto rara (<1/10.000) e non nota. >>Reazioni avverse riportate con somministrazione orale di verapamil in studi clinici controllati. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro, mal di testa. Patologie cardiache. Comune: insufficienza cardiaca/ edema polmonare, bradicardia, blocco atrioventricolare; non comune: blocco atrioventricolarecompleto. Patologie vascolari. Comune: ipotensione, non comune: vampa te. Patologie gastrointestinali. Comune: costipazione, nausea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: edema, fatica. Nella sperimentazione clinica relativa al controllo della risposta ventricolare in pazienti digitalizzati che avevano fibrillazione o flutter atriali, una frequenza ventricolare inferiore a 50 battiti/min a riposo si e' verificata nel 15% dei pazienti ed ipotensione asintomatica nel 5% dei pazienti. Le seguenti reazioni avverse sono state riportate con verapamil durante l'esperienza post-marketingo in studi clinici di fase IV e sono state raggruppate secondo la cla ssificazione per sistemi e organi [frequenza non nota (che non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili)]. >>Reazioni avverse riportate con verapamil durante l'esperienza post-marketing o in studi clinici di fase IV. Patologie del sangue e del sistema linfatico: ecchimosi. Disturbi del sistema immunitario: ipersensibilita'. Patologie psichiatriche: sintomi psichiatrici. Patologie del sistema nervoso: mal di testa, capogiro, parestesia, tremore, disturbi extrapiramidali, accidenti cerebrovascolari stato confusionale, disturbi dell'equilibrio, insonnia, sonnolenza. Patologie dell'occhio: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto: vertigini, tinnito. Patologie cardiache: blocco atrioventricolare, bradicardia sinusale, arresto sinusale, edema periferico, palpitazioni, tachicardia, insufficienza cardiaca,angina pectoris, dolore toracico, infarto miocardico, sincope. Patolo gie vascolari: ipotensione, vampate, claudicatio intermittente, porpora. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, costipazione, ileo, iperplasia gengivale, dolore addominale, disagio addominale, diarrea, secchezza delle fauci, disturbi gastrointestinali. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: angioedema, sindrome di stevens-johnson, eritema multiforme, rash maculopapulare, alopecia, orticaria, porpora, prurito, rash cutaneo, esantema, ipercheratosi, chiazze, iperidrosi, lividi spontanei. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo: debolezza muscolare, mialgia, artralgia, spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie: pollachiuria. Patologie del sistema riproduttivo e della mammella: disfunzione erettile, ginecomastia, galattorrea, metrorragia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento. Esami diagnostici: innalzamento degli enzimi epatici, innalzamento dei livelli di prolattina. Patologie endocrine: tolleranza al glucosio alterata. Nell'esperienza post-marketing e' stato riportato un caso di paralisi (tetraparesi) associato alla co-somministrazione di verapamil e colchicina. Cio' puo' essere stato causato dal fatto che la colchicina attraversa la barriera emato-encefalica a causa dell'inibizione del CYP3A4 e della P-gp da parte del verapamil. L'uso combinato di verapamil e colchicina non e' raccomandato. Trattamento di effetti indesiderati cardiovascolari acuti: la frequenzadi effetti indesiderati cardiovascolari che richiedano una terapia e' rara; quindi l'esperienza con il loro trattamento e' limitata. Ogni v olta che si verificano una ipotensione grave o un blocco AV completo dopo somministrazione orale di verapamil, bisogna applicare immediatamente le misure d'urgenza appropriate, per esempio somministrazione endovenosa di isoproterenolo, norepinefrina, atropina (tutti alle dosi abituali) o gluconato di calcio (soluzione al 10%). Se e' necessario un ulteriore sostegno, si possono somministrare farmaci inotropi (dopaminao dobutamina). Il trattamento e la dose devono dipendere dalla gravit a' e dalla situazione clinica nonche' dal giudizio e dall'esperienza del medico. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Non sono state effettuate sperimentazioni adeguate e ben controllate in donne gravide; poiche' gli studi sulla riproduzione nell'animale nonsono sempre in grado di far prevedere la risposta nell'uomo, il farma co deve essere usato durante la gravidanza solo se e' strettamente necessario. Tuttavia, verapamil puo' causare un rilassamento della muscolatura uterina e questa possibilita' deve essere considerata al termine. Verapamil attraversa la barriera placentare ed e' stato ritrovato nel cordone ombelicale. Il verapamil viene secreto nel latte umano. A causa della possibilita' di effetti indesiderati dovuti al verapamil neilattanti, bisogna sospendere l'allattamento durante la somministrazio ne di verapamil. Ci sono indicazioni che il verapamil possa causare iperprolattinemia e galattorrea in casi isolati.