Verapamil Ang - 30cpr Riv 80mg
Dettagli:
Nome:Verapamil Ang - 30cpr Riv 80mgCodice Ministeriale:035769013
Principio attivo:Verapamil Cloridrato
Codice ATC:C08DA01
Fascia:A
Prezzo:2.24
Rimborso:2.04
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Angenerico Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:60 mesi
Formulazioni
Verapamil Ang - 30cpr Riv 80mg
Verapamil Ang - 30cpr 120mg Rp
Categoria farmacoterapeutica
Calcioantagonisti - Derivati fenilalchilaminici.
Indicazioni
Insufficienza coronarica acuta e cronica.Trattamento dei postumi dell'infarto miocardico. Aritmie ipercinetiche sopraventricolari come tachicardia parossistica sopraventricolare, fibrillazione e flutter atrialia risposta ventricolare rapida, extrasistolie. Ipertensione arteriosa . Angina pectoris.
Controindicazioni / effetti secondari
Shock cardiogeno, infarto miocardico recente complicato da bradicardia, marcata ipotensione. Insufficienza contrattile del ventricolo sinistro; gravi disturbi di conduzione dell'eccitazione quali blocco AV di II e III grado, blocco senoatriale e sindrome del nodo del seno; insufficienza cardiaca scompensata; spiccata bradicardia (< 50 battiti/minuto); ipotensione (pressione sistolica < 90 mmHg). La terapia e', inoltre, controindicata in associazione con inibitori delle MAO e beta-bloccanti. Verapamil Angenerico 80 mg compresse rivestite e', generalmente,controindicato nella prima infanzia. Verapamil Angenerico 120 mg comp resse a rilascio prolungato e', generalmente, controindicato in ragazzi di eta' inferiore a 18 anni. Generalmente controindicato in gravidanza ed allattamento.
Posologia
80MG COMPRESSE RIVESTITE. Adulti: 1 compressa, 3 volte al giorno, preferibilmente durante i pasti. Nelle tachiaritmie recidivanti, per mantenere una frequenza ventricolare normale, puo' essere somministrato anche ad intervalli piu' brevi (1 compressa rivestita ogni 3 - 4 ore). Ragazzi: 1 compressa 2 - 3 volte al giorno. Nella prima infanzia: non siconsiglia l'uso di Verapamil Angenerico 80 mg. COMPRESSE A RILASCIO P ROLUNGATO. Ipertensione. Adulti: e' consigliabile una dose iniziale giornaliera di 120mg, che puo' essere aumentata alla dose usuale di mantenimento di 240mg/die in un'unica somministrazione. Angina. Adulti: ladose usuale e' di 240mg/die da suddividere in due somministrazioni. I l dosaggio puo' essere portato, se necessario, fino a 480mg/die da suddividere in due somministrazioni. Anziani: nei pazienti anziani si osserva un aumento della biodisponibilita' del verapamil e, pertanto, e' raccomandabile ottenere il controllo terapeutico con dosi piu' ridotte.
Interazioni
DIGITALE: l'impiego clinico del verapamil in pazienti digitalizzati hadimostrato che l'associazione e' ben tollerata, se le dosi di digossi na sono adeguatamente regolate. Il trattamento cronico con verapamil puo' aumentare i livelli di digossina nel siero del 50% - 75% durante la prima settimana di terapia, il che puo' provocare una tossicita' digitalica. Le dosi di mantenimento di digitale devono essere ridotte quando si somministra verapamil e bisogna controllare accuratamente il paziente, per evitare un'iper- od ipodigitalizzazione. Ogni volta che sisospetta un'iperdigitalizzazione, bisogna ridurre o sospendere tempor aneamente la dose di digossina. Dopo la sospensione di Verapamil Angenerico il paziente deve essere riesaminato, per evitare un'ipodigitalizzazione. FARMACI ANTI-IPERTENSIVI: verapamil somministrato contemporaneamente ad altri farmaci anti-ipertensivi orali (per esempio: vasodilatatori, ACE-inibitori, diuretici, beta-bloccanti) di solito ha un effetto additivo sull'abbassamento della pressione arteriosa. I pazienti trattati con queste associazioni devono essere adeguatamente controllati. In uno studio, la contemporanea somministrazione di verapamil e prazosina ha determinato un'eccessiva caduta della pressione. DISOPIRAMIDE: fino a quando non saranno stati ottenuti dati sulle possibili interazioni tra verapamil e disopiramide fosfato, la disopiramide non deve essere somministrata nelle 48 ore precedenti o 24 ore seguenti la somministrazione di verapamil. NITRATI: verapamil e' stato somministrato in concomitanza con nitrati ad azione di breve e lunga durata, senza alcuna interazione farmacologica indesiderabile. Il profilo farmacologico di entrambi i farmaci e l'esperienza clinica indicano che le interazioni sono positive. CIMETIDINA: due sperimentazioni cliniche hanno dimostrato assenza di una significativa interazione con la cimetidina. Unterzo studio ha dimostrato che la cimetidina riduceva la clearance de l verapamil ed aumentava l'emivita di eliminazione. LITIO: la terapia orale con verapamil puo' provocare un abbassamento dei livelli serici di litio in pazienti che ricevono una terapia orale, stabile, cronica,con litio. Si puo' rendere necessaria una regolazione della dose di l itio. CARBAMAZEPINA: la terapia con verapamil puo' aumentare le concentrazioni di carbamazepina durante la terapia di associazione. RIFAMPICINA: la terapia con rifampicina puo' ridurre notevolmente la biodisponibilita' del verapamil. ANESTETICI: i dati clinici e le sperimentazioni sull'animale indicano che il verapamil puo' potenziare l'attivita' di bloccanti neuromuscolari e di anestetici da inalazione.
Effetti indesiderati
Effetti indesiderati gravi sono insoliti se la terapia viene iniziata aumentando progressivamente la dose fino alla dose massima consigliata. Le sottoelencate reazioni al verapamil somministrato per via orale si sono verificate in misura superiore all'1%, oppure in percentuali inferiori ma chiaramente in relazione con il farmaco, nelle sperimentazioni cliniche: stitichezza (8,4%); vertigini (3,5%); nausea (2,7%); ipotensione (2,5%); edema (2,1%); cefalea (1,9%); scompenso cardiaco/edema polmonare (1,8%); astenia (1,7%); bradicardia (FC<50/min) (1,4%); blocco AV totale del I-II-III grado (1,3%); solo blocco di III grado (0,8%); vampe di calore (0,1%). In sperimentazioni cliniche relative al controllo della risposta ventricolare in pazienti digitalizzati che avevano fibrillazione o flutter atriali, una frequenza ventricolare inferiore a 50/min. a riposo si e' verificata nel 15% dei pazienti ed ipotensione asintomatica nel 5% dei pazienti.I seguenti effetti collaterali, riferiti nell'1% o meno dei pazienti, si sono verificati in condizioni (sperimentazioni cliniche aperte, esperienze post-marketing) in cuiun rapporto di causa/effetto e' incerto; essi vengono riferiti per av visare il medico in merito ad un possibile rapporto. Cardiovascolari: angina pectoris, dolore toracico, claudicatio, infarto miocardico, palpitazione, porpora (vasculite), sincope. Sistema digerente: diarrea, secchezza delle fauci. Ematici e linfatici: ecchimosi od abrasioni. Sistema nervoso: accidenti cerebro-vascolari, confusione, disturbi dell'equilibrio, insonnia, crampi muscolari, parestesie, sintomi psicotici, tremore, sonnolenza. Respiratori: dispnea. Cutanei: eruzioni cutanee, esantemi, perdita dei capelli, ipercheratosi, chiazze, sudorazioni, orticaria. Organi di senso: offuscamento della visione. Urogenitali: ginecomastia, impotenza, aumentata frequenza della minzione, perdite intermestruali. E', inoltre, stata segnalata artralgia. Trattamento di effetti collaterali cardiovascolari acuti: la frequenza di effetti collaterali cardiovascolari che richiedano una terapia e' rara; quindi l'esperienza con il loro trattamento e' limitata. Ogni volta che si verificano un'ipotensione grave od un blocco AV completo dopo somministrazione orale di verapamil, bisogna applicare immediatamente le misure d'urgenza appropriate, per es. somministrazione endovenosa di isoproterenolo, norepinefrina, atropina, (tutti alle dosi abituali) o gluconato di calcio (soluzione al 10%). Se e' necessario un ulteriore sostegno, si possono somministrare farmaci inotropi negativi (dopamina o dobutamina). Il trattamento e la dose devono dipendere dalla gravita' e dalla situazione clinica nonche' dal giudizio e dall'esperienza del medico curante.