Ventolin - Im 10f 500mcg 1ml
Dettagli:
Nome:Ventolin - Im 10f 500mcg 1mlCodice Ministeriale:022984126
Principio attivo:Salbutamolo Solfato
Codice ATC:R03CC02
Fascia:C
Prezzo:17
Doping:Proibito in e fuori gara
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Glaxosmithkline Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Farmaci per le sindromi ostruttive delle vie respiratorie - agonisti selettivi dei recettori beta2-adrenergici.
Principi attivi
500 mcg/1 ml soluzione iniettabile. Una fiala contiene: salbutamolo solfato 0,6 mg pari a salbutamolo 0,5 mg. 100 mcg/5 ml soluzione iniettabile. Una fiala contiene: salbutamolo solfato 0,12 mg pari a salbutamolo 0,1 mg.
Eccipienti
500 mcg/1 ml Soluzione iniettabile: sodio cloruro, acido solforico q.b. a pH 3,5, acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 1 ml, 100 mcg/5 ml Soluzione iniettabile: sodio cloruro, acido solforico q.b. a pH 3,5, acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 5 ml.
Indicazioni
La soluzione iniettabile trova indicazione per la risoluzione del broncospasmo grave associato ad asma o a broncopatia ostruttiva con componente asmatica nonche' per il trattamento dello stato di male asmatico.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Le formulazioni di salbutamolo non devono essere impiegate nella minaccia d'aborto. Anche se tra le pazienti che hanno assunto il salbutamolo in gravidanza e' stata segnalata una percentuale di anomalie congenite sovrapponibile a quella riportata nella popolazione non espostaal farmaco, se ne sconsiglia l'uso in gravidanza tranne che nei casi in cui il beneficio per la madre sia superiore al possibile rischio per il feto.
Posologia
La durata d'azione del salbutamolo nella maggior parte dei pazienti e'di 4-6 ore. Un aumento della necessita' di ricorrere all'impiego dei beta2-agonisti puo' indicare un deterioramento delle condizioni dell'asma. Qualora cio' si presenti puo' essere necessaria una verifica del piano terapeutico del paziente e dovrebbe essere presa in considerazione la necessita' di una terapia corticosteroidea concomitante. La Soluzione iniettabile deve essere somministrato, per via intramuscolare, endovenosa ed infusionale, sotto il controllo del medico. Adulti. Via intramuscolare: 500 mcg (8 mcg /Kg di peso corporeo) da ripetersi, se necessario, ogni 4 ore. Via endovenosa: da 100 mcg a 250 mcg (4 mcg /Kgdi peso corporeo) somministrati lentamente (3-5 minuti). Se necessari o tale dose puo' essere ripetuta. Per comodita' di somministrazione ilmedicinale Soluzione iniettabile puo' essere diluito con acqua per pr eparazioni iniettabili F.U. Via infusionale: nello stato di male asmatico e nelle altre forme di grave broncospasmo il dosaggio consigliato e' pari a 10 mcg /ml di soluzione. La velocita' di infusione puo' variare da 3 a 20 mcg al minuto, tuttavia in pazienti affetti da insufficienza respiratoria si possono usare, con successo, velocita' di somministrazione piu' elevate. Si consiglia una dose iniziale di 5 mcg /min. con appropriate variazioni del dosaggio in base alla risposta clinica del paziente. La soluzione per infusione si puo' approntare diluendo 2fiale da 0,5 mg in 100 ml di soluzione fisiologica. Bambini: al momen to non vi sono dati sufficienti per raccomandare uno schema posologicodi routine per l'uso nei bambini.
Conservazione
Conservare al riparo dalla luce. Si raccomanda di eliminare le soluzioni, non utilizzate, ottenute diluendo il medicinale nei liquidi infusionali, entro 24 ore dalla preparazione. Compatibilita' I diluenti raccomandati sono l'acqua per preparazioni iniettabili F.U., la soluzione fisiologica F.U., la soluzione di Cloruro di sodio e Destrosio, la soluzione di Destrosio.
Avvertenze
Nei pazienti affetti da asma grave o instabile, i broncodilatatori nondebbono essere l'unico o il principale trattamento terapeutico. Tali pazienti infatti richiedono un'assistenza medica regolare in quanto l'asma grave puo' essere causa di morte. I pazienti con asma grave presentano una sintomatologia costante e frequenti riacutizzazioni; la lorofunzionalita' polmonare e' ridotta, presentano valori di PEF inferior i al 60% del normale con variabilita' anche superiori al 30%. Normalmente tali valori non si normalizzano completamente dopo l'assunzione diun broncodilatatore. Tali pazienti richiedono quindi una terapia ster oidea inalatoria ad alte dosi oppure orale. Un improvviso aggravamentodella sintomatologia puo' richiedere un aumento del dosaggio degli st eroidi che devono essere somministrati con urgenza sotto il controllo del medico. Il trattamento dell'asma deve essere normalmente eseguito nell'ambito di un piano terapeutico adattato alla gravita' della patologia; la risposta del paziente alla terapia deve essere verificata siaclinicamente che mediante esami di funzionalita' polmonare. La necess ita' di ricorrere piu' frequentemente ai beta2-agonisti inalatori a breve durata d'azione per il controllo della sintomatologia, indica un peggioramento del controllo dell'asma; in tale circostanza il piano terapeutico del paziente deve essere modificato. L'aggravamento improvviso e progressivo dell'asma e' potenzialmente pericoloso per la vita e si deve prendere in considerazione la possibilita' di instaurare una terapia con corticosteroidi o aumentarne il dosaggio. In pazienti considerati a rischio puo' essere raccomandato da parte del medico il controllo giornaliero del picco di flusso. Ipokaliemia anche grave puo' conseguire alla terapia con beta2-agonisti, soprattutto in caso di somministrazione parenterale e per nebulizzazione. E' necessaria particolare cautela nell'asma grave acuto poiche' questo effetto puo' essere potenziato dal trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi, diuretici e dall'ipossia. Si raccomanda, in tali situazioni, di controllare regolarmente i livelli sierici di Potassio. Ci sono evidenze da dati post marketing e dalla letteratura pubblicata di rari casi di ischemia miocardica associata all'uso di salbutamolo. I pazienti con preesistenti patologie cardiache gravi (ad es. cardiopatia ischemica, tachiaritmia o insufficienza cardiaca grave) che ricevono salbutamolo per patologie respiratorie, devono essere avvertiti di informare il propriomedico qualora si verifichi dolore toracico o sintomi di peggiorament o della patologia cardiaca. Nei pazienti con malattie quali coronaropatie, aritmie, ipertensione arteriosa e nei pazienti affetti da glaucoma, ipertiroidismo, tireotossicosi, feocromocitoma e diabete, il prodotto va utilizzato solo in caso di assoluta necessita'. L'uso del medicinale nel trattamento del broncospasmo grave e dello stato di male asmatico non deve sostituire la terapia con glicocorticoidi, qualora necessaria. Ove possibile si raccomanda la somministrazione di ossigeno in concomitanza al prodotto, soprattutto quando quest'ultimo viene utilizzato per via infusionale in pazienti ipossici. Il VENTOLIN Soluzione iniettabile, analogamente ad altri beta-agonisti, puo' determinare alterazioni metaboliche reversibili quali ipokaliemia ed iperglicemia. I diabetici non sempre sono in grado di bilanciare quest'ultima e sono stati riportati casi di chetoacidosi. La somministrazione contemporanea di glicocorticoidi puo' aggravare questo effetto. Nei pazienti diabetici e nei pazienti gia' in terapia con glicocorticoidi e' necessario unattento controllo medico nel corso della infusione del farmaco in mod o da affrontare gradualmente (p. es. aumentando il dosaggio dell'insulina) qualsiasi alterazione metabolica che si dovesse verificare. In questi pazienti il medicinale va diluito con soluzione fisiologica F.U. anziche' con una soluzione di Sodio cloruro e Destrosio. Molto raramente e' stata segnalata acidosi lattica in concomitanza con la somministrazione di dosi terapeutiche elevate di beta agonisti a breve durata d'azione per via endovenosa o mediante nebulizzazione, particolarmente in pazienti che venivano trattati per un peggioramento acuto dell'asma. L'aumento dei livelli di lattato puo' condurre a dispnea e iperventilazione compensatoria che potrebbero essere interpretati erroneamente come segni di un fallimento della terapia dell'asma e potrebbero condurre ad un aumento inappropriato del trattamento con beta agonisti a breve durata d'azione. Si raccomanda pertanto di osservare con attenzione i pazienti per prevenire lo sviluppo di elevati livelli sierici di lattato e la conseguente acidosi metabolica in tale ambito terapeutico.Gli agenti simpaticomimetici devono essere usati con molta cautela in pazienti che possono essere particolarmente suscettibili ai loro effe tti. Il medicinale, essendo dotato quale beta2-stimolante anche di attivita' tocolitica, inibisce le contrazioni uterine. Questo effetto puo' essere neutralizzato mediante somministrazione di farmaci ossitocici. Poiche' sono stati riscontrati edema polmonare materno ed ischemia miocardica durante o a seguito del trattamento del parto prematuro con beta2-agonisti, deve essere posta particolare attenzione al bilancio dei fluidi e deve essere monitorata la funzione cardio-respiratoria, incluso l'ECG. Se si sviluppano segni di edema polmonare o di ischemia miocardica deve essere presa in considerazione l'interruzione del trattamento.
Interazioni
Di norma il prodotto ed i farmaci beta-bloccanti non selettivi, come il propranololo, non devono essere prescritti contemporaneamente. Il medicinale non e' controindicato nei pazienti in terapia con inibitori della monoaminossidasi (farmaci anti-MAO).
Effetti indesiderati
Le frequenze degli eventi avversi sono definite come: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1000) e molto raro (<1/10.000), incluse segnalazioni isolate. Gli eventi molto comune e comune sono stati determinati in genere dai dati degli studi clinici. Gli eventi raro e molto raro sono stati determinati in genere dai dati provenienti dalla segnalazione spontanea. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni di ipersensibilita' incluse: angioedema, orticaria, broncospasmo, ipotensione e collasso. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: ipokaliemia. Ipokaliemia potenzialmente grave puo' essere associata alla terapia con beta2-agonisti. Molto raro: acidosi lattica. Molto raramente e' stata segnalata acidosi lattica in pazienti in terapia con salbutamoloper via endovenosa o mediante nebulizzazione per il trattamento di un peggioramento acuto dell'asma. Patologie del sistema nervoso. Molto c omune: tremore. Comune: cefalea. Molto raro: iperattivita'. Patologie cardiache. Molto comune: tachicardia, palpitazioni. Non comune: ischemia miocardica (nel trattamento del parto pre-termine con salbutamolo per via iniettiva). Raro: aritmie cardiache incluse fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare ed extrasistolia. Molto raro: ischemia miocardica. Patologie vascolari. Raro: vasodilatazione periferica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: edema polmonare. Nel trattamento del parto pre-termine, il salbutamolo per via iniettiva e' stato associato, con una frequenza "non comune" con edema polmonare. Pazienti con fattori predisponenti inclusi gravidanze multiple, sovraccarico di fluidi, infezione materna e pre-eclampsia, possono presentare un aumento del rischio di sviluppare edema polmonare. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea, vomito. Nel trattamento del parto prematuro, l'infusione endovenosa di salbutamolo e' stataassociata molto raramente con nausea e vomito. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: crampi muscolari. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedure terapeutiche. Molto raro: leggero dolore o bruciore a seguito di iniezione intramuscolare di soluzione non diluita.
Gravidanza e allattamento
Anche se tra le pazienti che hanno assunto il salbutamolo in gravidanza e' stata segnalata una percentuale di anomalie congenite sovrapponibile a quella riportata nella popolazione non esposta al farmaco se ne sconsiglia l'uso in gravidanza tranne che nei casi in cui il beneficioper la madre sia superiore al possibile rischio per il feto. Poiche' il salbutamolo viene probabilmente secreto nel latte materno non se neraccomanda l'uso nelle madri che allattano, a meno che i benefici pre vedibili superino i rischi potenziali. Non e' noto se il salbutamolo presente nel latte materno possa determinare effetti dannosi sul neonato.