Vastarel - 60cpr Riv 20mg
Dettagli:
Nome:Vastarel - 60cpr Riv 20mgCodice Ministeriale:027511029
Principio attivo:Trimetazidina Dicloridrato
Codice ATC:C01EB15
Fascia:C
Prezzo:18.94
Doping:Proibito in e fuori gara
Produttore:Stroder Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Altri farmaci cardiovascolari antianginosi.
Principi attivi
Una compressa rivestita con film contiene 20 mg di trimetazidina dicloridrato.
Eccipienti
Amido di mais, glicerolo, ipromellosa, rosso cocciniglia A (E124), giallo tramonto FCF S (E110), mannitolo, titanio diossido, macrogol 6000,povidone, magnesio stearato, talco.
Indicazioni
Trimetazidina e' indicata negli adulti come terapia aggiuntiva per il trattamento sintomatico dei pazienti con angina pectoris stabile non adeguatamente controllati o intolleranti alle terapie antianginose di prima linea.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; morbo di Parkinson, sintomi parkinsoniani, tremore, sindrome dellegambe senza riposo e altri disturbi del movimento correlati; insuffic ienza renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min); gravidanzae allattamento.
Posologia
La dose e' una compressa da 20 mg tre volte al giorno durante i pasti.Pazienti con insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatinina [30-60] ml/min), la posologia raccomandata e' 1 compressa da 20 mg due volte al giorno, ovvero una al mattino e una alla sera durante i pasti. Pazienti anziani: i pazienti anziani possono presentare un aumento dell'esposizione alla trimetazidina a causa della riduzione della funzionalita' renale connessa all'eta'. Nei pazienti con insufficienza renale moderata (clearance della creatinina [30-60] ml/min), la dose raccomandata e' 1 compressa da 20 mg due volte al giorno, una al mattino e una alla sera durante i pasti. La titolazione della dose nei pazienti anziani deve essere effettuata con cautela. La sicurezza e l'efficacia di trimetazidina nei bambinidi eta' inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono da ti disponibili. Le compresse devono essere assunte durante i pasti.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Questo farmaco non cura gli attacchi di angina e non e' indicato qualetrattamento iniziale dell'angina instabile o dell'infarto del miocard io. Non deve essere impiegato nella fase pre-ospedaliera ne' durante iprimi giorni di ricovero. In caso di attacco di angina, la malattia a nginosa deve essere rivalutata ed il trattamento riconsiderato. Il prodotto non e' indicato per la terapia a lungo termine, ne' in eta' pediatrica. Trimetazidina puo' provocare o peggiorare i sintomi parkinsoniani (tremore, acinesia, ipertonia) che devono essere regolarmente monitorati, in particolare nei pazienti anziani. In caso di dubbio, e' opportuno che i pazienti siano indirizzati ad un neurologo per le opportune indagini. La comparsa di disturbi motori quali sintomi parkinsoniani, sindrome delle gambe senza riposo, tremori, andatura instabile devecondurre alla definitiva sospensione di trimetazidina. Questi casi ha nno una bassa incidenza e sono solitamente reversibili dopo l'interruzione del trattamento. La maggior parte dei pazienti e' guarita entro 4mesi dalla sospensione di trimetazidina. Se i sintomi parkinsoniani p ersistono per oltre 4 mesi dalla sospensione del trattamento, occorre consultare un neurologo. Possono verificarsi cadute in relazione all'andatura instabile o all'ipotensione, in particolare in pazienti sottoposti a terapia antipertensiva. Particolare cautela deve essere adottata nel prescrivere trimetazidina a pazienti nei quali si prevede un aumento dell'esposizione: insufficienza renale moderata ; pazienti di eta' superiore a 75 anni. Questo medicinale contiene giallo tramonto FCF S (E110) e rosso cocciniglia A (E124), che possono causare reazioni allergiche.
Interazioni
Non sono state identificate interazioni con altri farmaci.
Effetti indesiderati
Durante il trattamento sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati, classificati secondo la frequenza indicata di seguito: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro, mal di testa; non nota: sintomi parkinsoniani (tremore, acinesia, ipertonia), andatura instabile, sindrome delle gambe senza riposo, altri disturbi del movimento correlati, solitamente reversibili dopo l'interruzione del trattamento, disturbi del sonno (insonnia, sonnolenza). Patologie cardiache. Raro: palpitazioni, extrasistole, tachicardia. Patologie vascolari. Raro: ipotensione arteriosa, ipotensione ortostatica che pu? essere associata a malessere, capogiro o cadute, in particolare in pazienti sottoposti a terapia antipertensiva, vampate di calore. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, diarrea, dispepsia, nausea e vomito; non nota: stipsi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, prurito, orticaria; non nota: pustolosi esantemica acuta generalizzata (PEAG), angioedema. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: agranulocitosi, trombocitopenia, porpora trombocitopenica. Patologie epatobiliari. Non nota: epatite. Nell'esperienza post-marketing sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: senso di oppressione toracica, pancreatite. La segnalazione delle sospette reazioni avverse che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Non esistono dati relativi all'uso della trimetazidina in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicita' riproduttiva. Sulla base di quanto sopra l'utilizzo durante la gravidanza deve essere evitato. Non e' noto se la trimetazidina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per neonati/lattanti non puo' essere escluso. Il medicinale nondeve essere utilizzato durante l'allattamento. Studi di tossicita' ri produttiva non hanno mostrato effetti sulla fertilita' nei ratti maschi e femmine.