Vasotop P - 28cpr 1,25mg Pet
Dettagli:
Nome:Vasotop P - 28cpr 1,25mg PetCodice Ministeriale:102900141
Principio attivo:Ramipril
Codice ATC:C09AA05
Fascia:n/a
Prezzo:21
Produttore:Msd Animal Health Srl
SSN:Veterinario
Ricetta:Ripetibile unico esemplare (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +30 gradi, proteggere dall'umiditÃ
Scadenza:36 mesi
Veterinario:Sì
Categoria farmacoterapeutica
Sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina. Ace-inibitori.
Principi attivi
Ramipril.
Eccipienti
Vasotop P 0,625 mg: ossido di ferro marrone (E172) 1,0 mg/cpr. VasotopP 2,5 mg: ossido di ferro giallo (E172) 0,5 mg/cpr. Vasotop P 5 mg: o ssido di ferro rosso (E172) 0,25 mg/cpr .
Indicazioni
Per il trattamento della malattia cardiaca cronica (insufficienza cardiaca congestizia, secondo classificazione New York Heart Association classi II, III e IV) causata da insufficienza valvolare dovuta a cardiopatia valvolare cronica degenerativa (endocardiosi) o cardiomiopatia, con o senza terapia di supporto con il diuretico furosemide e/o con glicosidi cardiaci digossina o metildigossina. Classificazione NYHA secondo la sintomatologia clinica. Classe II: affaticamento, dispnea, tosse, ecc. risultano evidenti quando si superano le normali attivita' fisiche; a partire da questo stadio puo' comparire ascite. Classe III: nessun sintomo a riposo, ma con minima resistenza allo sforzo fisico. Classe IV: nessuna resistenza allo sforzo; segni clinici di inabilita' sono presenti anche a riposo. In pazienti trattati simultaneamente con il prodotto e furosemide il dosaggio del diuretico puo' essere ridottoottenendo lo stesso effetto diuretico del trattamento con solo furose mide.
Controindicazioni / effetti secondari
Non utilizzare in caso di stenosi con gravi ripercussioni a livello vascolare (per es. stenosi aortica, stenosi della valvola mitralica) o cardiomiopatie ipertrofiche ostruttive.
Uso / Via di somministrazione
Orale.
Posologia
0,125 mg di ramipril/kg p.c./die. Compresse 0,625 mg: 1 cpr per 5 kg p.c.; compresse 1,25 mg: 1 cpr per 10 kg p.c.; compresse 2,5 mg: 1 cpr per 20 kg p.c.; compresse 5 mg: 1 cpr per 40 kg p.c.; compresse 10 mg:1 cpr per 80 kg p.c. Il trattamento deve sempre iniziare con tale dos aggio che e' il piu' basso raccomandato. Il dosaggio deve essere aumentato soltanto se l'animale non risponde alla dose iniziale raccomandata. In funzione della gravita' dei sintomi clinici, il dosaggio puo' essere aumentato dopo 2 settimane a 0,25 mg di ramipril/kg p.c./die. Offrire la compressa al cane direttamente dalla mano o metterla nella ciotola del cibo. Se il cane la rifiuta, somministrare la compressa direttamente in bocca.
Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C in un luogo asciutto. Dopo ogni apertura, chiudere bene il contenitore con il tappo. Non rimuovere le capsule essiccanti.
Avvertenze
Se compaiono sintomi di apatia o atassia (potenziali sintomi di ipotensione) durante il trattamento, la somministrazione del farmaco deve essere interrotta ed una volta che i sintomi sono diminuiti il trattamento si riprende con il 50% della dose originaria. L'uso del farmaco in cani con bassi valori pressori (ipovolemia) e disidratazione (per es. a seguito di trattamento diuretico, vomito o diarrea) puo' causare ipotensione acuta. In questi casi deve essere immediatamente ripristinatol'equilibrio idro-elettrolitico e il trattamento deve essere sospeso fino a tale ripristino. Nei pazienti a rischio di ipovolemia, il farmaco deve essere introdotto gradualmente nell'arco di una settimana (iniziando con meta' del dosaggio normale). 1-2 giorni prima e dopo l'inizio della terapia deve essere monitorato lo stato di idratazione e la funzionalita' renale del paziente. Questo e' necessario anche dopo aumenti nel dosaggio del farmaco o nel caso di concomitante trattamento con diuretici. Nei cani con insufficienza renale ed epatica usare conformemente alla valutazione del rapporto rischio/beneficio. In questi cani la funzionalita' renale e/o epatica deve essere monitorata durante il periodo di terapia. Cosi' come con altre sostanze che abbassano la pressione sanguigna, l'uso concomitante di medicinali ipotensivi (per es. i diuretici) o di anestetici con effetto ipotensivo potrebbe sommarsi all'effetto antiipertensivo del ramipril. In cani trattati simultaneamente con il farmaco e un diuretico, il dosaggio di quuest'ultimo puo' essere ridotto ottenendo lo stesso effetto del trattamento con il solo diuretico. Lavare le mani dopo l'uso. In caso di ingestione accidentale, rivolgersi immediatamente ad un medico mostrandogli il foglietto illustrativo o l'etichetta.
Tempo di attesa
Non pertinente.
Specie di destinazione
Cani.
Interazioni
Cosi' come con altre sostanze che abbassano la pressione sanguigna, l'uso concomitante di medicinali ipotensivi (per es. i diuretici) o di anestetici con effetto ipotensivo potrebbe sommarsi all'effetto antiipertensivo del ramipril. In cani trattati simultaneamente con il farmacoe un diuretico, il dosaggio del diuretico puo' essere ridotto ottenen do lo stesso effetto del trattamento con il solo diuretico. Non si possono escludere interazioni con farmaci risparmiatori di potassio (per es. lo spironolattone). Si raccomanda di monitorare i livelli plasmatici di potassio quando ramipril viene usato in combinazione con un diuretico risparmiatore di potassio.
Effetti indesiderati
All'inizio del trattamento o dopo un incremento nel dosaggio, puo' verificarsi raramente ipotensione, che puo' manifestarsi con affaticamento, letargia o atassia. In tali casi si deve interrompere il trattamento fino al ristabilirsi delle normali condizioni del paziente e quindi riprendere con il 50% della dose originaria. Il rischio di ipotensionee' aumentato dalla concomitante somministrazione di medicinali ipoten sivi (per es. diuretici) o anestetici con effetto ipotensivo.
Gravidanza e allattamento
La sicurezza del farmaco durante la gravidanza e l'allattamento non e'stata stabilita. In questi casi il prodotto deve essere utilizzato so lo se clinicamente giustificato, dopo aver considerato il rapporto rischio/beneficio.