Vancotex - Iv Os 1fl 500mg

Dettagli:
Nome:Vancotex - Iv Os 1fl 500mg
Codice Ministeriale:034632012
Principio attivo:Vancomicina Cloridrato
Codice ATC:J01XA01
Fascia:H
Prezzo:9.98
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Pharmatex Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:36 mesi

Formulazioni

Vancotex - Iv Os 1fl 500mg
Vancotex - Iv Os 1fl 1g

Categoria farmacoterapeutica

Antibiotico glicopeptidico.

Indicazioni

E' indicata nella terapia delle infezioni stafilococciche gravi sostenute da ceppi meticillino-resistenti. E' particolarmente indicata in quei pazienti che, o non possono essere trattati con penicilline o cefalosporine, o non hanno risposto a questo trattamento; oppure, in quei casi in cui i microrganismi in gioco sono sensibili alla vancomicina e resistenti agli altri antibiotici. E' stata impiegata con successo da sola nel trattamento dell'endocardite stafilococcica. La sua efficaciae' stata dimostrata in altre infezioni stafilococciche tra cui l'oste omielite, la polmonite, la setticemia e le infezioni dei tessuti molli. L'efficacia della vancomicina da sola o in associazione con un aminoglicoside e' stata riportata per le endocarditi causate dallo Streptococcus viridans o dallo Streptococcus bovis. Per le endocarditi causateda enterococchi (ad es. E. faecalis) la vancomicina risulta efficace solo se associata ad un aminoglicoside. La vancomicina e' risultata efficace nel trattamento delle endocarditi da difteroidi; e' stata ancheusata in associazione con rifampicina, con aminoglicoside o con entra mbi nelle fasi precoci dell'endocardite valvolare causata da Staphylococcus epidermidis o da difteroidi. Campioni per colture batteriologiche dovrebbero essere ottenuti per isolare ed identificare l'organismo responsabile e per determinare la sua sensibilitA' al cloridrato di vancomicina. Vancomicina polvere per soluzione per infusione endovenosa puo' essere somministrata per via orale nelle coliti pseudomembranose associate ad antibiotico-terapia causate da Clostridium difficile. La somministrazione endovenosa della vancomicina non e' considerata efficace in altri tipi di infezioni. Sebbene non siano stati condotti studi clinici controllati di efficacia, la somministrazione di vancomicina per via endovenosa e' consigliata dall'American Heart Association e dalla American Dental Association come profilassi nelle endocarditi batteriche in pazienti allergici alla penicillina che abbiano malattie cardiache congenite, o reumatiche, o altre malattie cardiache valvolari acquisite, quando tali pazienti si sottopongono a interventi dentali o chirurgici del tratto respiratorio superiore.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' accertata verso il principio attivo. Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento

Posologia

PAZIENTI CON FUNZIONE RENALE NORMALE. Adulti: la dose endovenosa giornaliera consigliata e' di 2 g, da suddividere in 500 mg ogni 6 ore oppure 1 g ogni 12 ore. Ogni somministrazione dovrebbe essere eseguita ad una velocita' di infusione minore di 10 mg/min. o in almeno 60 minuti,preferendo tra i due il tempo di somministrazione di piu' lunga durat a. Altri fattori, quali l'eta' o l'obesita', possono portare ad una modifica della dose endovenosa impiegata giornalmente. Bambini: la dose endovenosa consigliata di vancomicina e' 10 mg/Kg di peso corporeo ogni 6 ore. Ogni infusione dovrebbe essere effettuata in un periodo di tempo di almeno 60 minuti. Neonati e lattanti: in entrambi, si consigliauna dose iniziale di 15 mg/kg, seguita da 10 mg/kg ogni 12 ore per i neonati durante la prima settimana di vita, ed ogni 8 ore fino all'eta' di un mese. Ciascuna infusione dovrebbe durare almeno 60 minuti. In questi pazienti puo' essere giustificato un attento monitoraggio delleconcentrazioni sieriche di vancomicina. PAZIENTI CON INSUFFICIENZA RE NALE E PAZIENTI ANZIANI. Si raccomanda un adeguamento del dosaggio neipazienti con funzionalita' renale ridotta. Proprio a causa della rido tta funzionalita' renale, nei nati prematuri e nei soggetti anziani puo' essere necessaria una ulteriore riduzione del dosaggio.

Interazioni

Devono essere evitati trattamenti contemporanei o susseguenti, topici o sistemici, di altri farmaci oto- e/o nefrotossici (aminoglicosidi, amfotericina B, bacitracina, cisplatino, colistina, polimixina B) con la vancomicina, particolarmente in pazienti con ipoacusia ed insufficienza renale preesistenti all'inizio del trattamento. La somministrazione contemporanea di vancomicina ed anestetici e' stata associata ad eritema cutaneo, arrossamento istamino-simile e reazioni anafilattoidi.

Effetti indesiderati

La somministrazione di vancomicina puo' dare luogo alla comparsa dei seguenti effetti indesiderati: nausea, brividi, febbre, orticaria, eruzioni cutanee maculari, reazioni anafilattoidi. Dal punto di vista ematologico possono verificarsi eosinofilia e neutropenia. Quest'ultima compare piu' spesso con esordio una settimana o piu' dopo l'inizio del trattamento con vancomicina, o dopo una somministrazione totale del farmaco con dosaggio complessivo superiore a 25 g; la neutropenia e' prontamente reversibile con la sospensione del trattamento. Trombocitopenia e' stata osservata raramente. Reazioni di ipersensibilita' possono verificarsi nel 5-10%, dei pazienti trattati. Possono verificarsi casi di ototossicita' e nefrotossicita'. OTOTOSSICITA'. E' stato riferito (alcune dozzine di pazienti) perdita dell'udito a seguito di terapia con vancomicina. La maggior parte di questi pazienti aveva avuto una disfunzione renale, o una precedente ipoacusia, o aveva ricevuto un trattamento concomitante con un farmaco ototossico. Sono stati riferiti raramente casi di vertigini e tinnito. NEFROTOSSICITA'. Raramente e' stata osservata insufficienza renale, che si manifesta principalmente con un incremento della creatinina sierica o della concentrazione dell'azoto ureico, specie nei pazienti che hanno assunto dosi elevate di vancomicina. Sono stati riferiti rari casi di nefrite interstiziale. La maggior parte di essi si sono verificati in pazienti che avevano ricevutoin concomitanza aminoglicosidi o con preesistenti disfunzioni renali. L'azotemia si e' normalizzata, nella maggior parte dei pazienti, con la sospensione della vancomicina. EFFETTI INFUSIONE-DIPENDENTI. Durante o subito dopo una rapida infusione di vancomicina (meno di 60 minuti), i pazienti possono sviluppare le seguenti reazioni: 1) Arrossamentodella parte superiore del corpo (tronco e collo), con possibile inter essamento anche del viso, talora accompagnato da dispnea, sibili respiratori, orticaria e prurito. Si parla in tali casi di "Sindrome del collo rosso". 2) Sindrome ipotensiva, caratterizzata da una riduzione della pressione arteriosa da moderata a grave. 3) Sindrome dolorosa spastica, meno frequente, caratterizzata da attacchi acuti di dolore pulsante e da spasmi muscolari a livello del torace o della schiena. Questereazioni si risolvono normalmente entro 20 minuti, ma possono persist ere alcune ore. Tali eventi sono infrequenti se la vancomicina viene somministrata mediante infusione lenta (oltre 60 minuti). Gli eventi correlati all'infusione sono ricollegabili sia alla concentrazione che alla velocita' di somministrazione della vancomicina. Negli adulti si raccomanda una concentrazione non superiore ai 5 mg/ml ed una velocita'di infusione minore di 10 mg/min. Concentrazioni fino a 10 mg/ml poss ono essere impiegate in pazienti che necessitino di una restrizione dell'apporto di fluidi; l'impiego di concentrazioni piu' alte puo' aumentare il rischio di eventi correlati all'infusione. Eventi correlati all'infusione possono comunque verificarsi a qualunque concentrazione o velocita' d'infusione. FLEBITI. E' stata riferita infiammazione nella sede di iniezione. MISCELLANEA. Sono stati riferiti rari casi di anafilassi, dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e vasculite.