Valganciclovir Doc - 60cpr 450mg

Dettagli:
Nome:Valganciclovir Doc - 60cpr 450mg
Codice Ministeriale:041925013
Principio attivo:Valganciclovir Cloridrato
Codice ATC:J05AB14
Fascia:A
Prezzo:929.44
Produttore:Doc Generici Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +30 gradi
Scadenza:21 mesi

Denominazione

VALGANCICLOVIR DOC GENERICI 450 MG

Formulazioni

Valganciclovir Doc - 60cpr 450mg

Categoria farmacoterapeutica

Antivirali ad azione diretta.

Principi attivi

Valganciclovir.

Eccipienti

Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina; crospovidone; acido stearico. Rivestimento della compressa. Opadry rosa contenente: polivinil alcol; titanio biossido (E171); talco; lecitina; giallo tramonto(E110); rosso alluminio lacca (E173); gomma xantan (E415); FD&C blu/c arminio alluminio lacca (E173).

Indicazioni

Valganciclovir e' indicato per il trattamento di induzione e mantenimento della retinite da citomegalovirus (CMV) in pazienti con sindrome di immunodeficienza acquisita (AIDS); valganciclovir e' indicato per laprevenzione della malattia da CMV in pazienti CMV negativi, sottopost i a trapianto di organo solido da donatore CMV positivo.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' a valganciclovir, ganciclovir o a uno qualsiasi deglieccipienti; data la somiglianza di struttura chimica tra valganciclov ir, aciclovir e valaciclovir, e' possibile una reazione di ipersensibilita' crociata tra questi farmaci; controindicato in pazienti con notaipersensibilita' ad aciclovir o valaciclovir; controindicato durante l'allattamento.

Posologia

Il valganciclovir e' metabolizzato a ganciclovir in modo rapido ed esteso dopo somministrazione orale. La dose di 900 mg due volte al giornoe' terapeuticamente equivalente a ganciclovir 5 mg/kg due volte al gi orno per via endovenosa. >>Dosi standard negli adulti. Trattamento di induzione della retinite da CMV: per pazienti con retinite da CMV in fase attiva, la dose raccomandata e' 900 mg di valganciclovir (due compresse da 450 mg) due volte al giorno per 21 giorni, assunta, quando possibile, con il cibo. Un trattamento di induzione piu' prolungato puo'aumentare il rischio di tossicita' midollare. Trattamento di mantenim ento della retinite da CMV: in seguito a trattamento di induzione, o in pazienti con retinite da CMV in fase inattiva, la dose raccomandata e' 900 mg di valganciclovir (due compresse da 450 mg) una volta al giorno, assunta quando possibile con il cibo. I pazienti nei quali la retinite peggiora possono ripetere il trattamento di induzione, tenendo presente la possibilita' di resistenza virale al farmaco. Prevenzione della malattia da CMV nel trapianto di organo solido Per i pazienti sottoposti a trapianto di rene, la dose raccomandata e' di 900 mg (due compresse da 450 mg) una volta al giorno, iniziando entro 10 giorni dal trapianto e proseguendo fino a 100 giorni dopo il trapianto. Si puo' continuare la profilassi fino a 200 giorni dopo il trapianto. Per pazienti sottoposti a trapianto di organo solido escluso il rene, la dose raccomandata e' 900 mg (due compresse da 450 mg) una volta al giorno, iniziando entro 10 giorni dal trapianto e proseguendo fino a 100 giornidopo il trapianto. Quando possibile, le compresse devono essere assun te con il cibo. >>Istruzioni per dosi particolari. Pazienti con funzione renale alterata: i livelli di creatinina sierica e di clearance della creatinina devono essere attentamente controllati. Sono richiesti aggiustamenti della dose in base ai livelli di clearance della creatinina riportati di seguito. Clcr >=60 ml/min: dose di induzione 900 mg (2compresse) due volte al giorno; dose di mantenimento 900 mg (2 compre sse) una volta al giorno; clcr 40-59 ml/min: dose di induzione 450 mg (1 compressa) due volte al giorno; dose di mentenimento 450 mg (1 compressa) una volta al giorno; clcr 25-39 ml/min: dose di induzione 450 mg (1 compressa) una volta al giorno; dose di mantenimento 450 mg (1 compressa) ogni due giorni; clcr 10-24 ml/min: dose di induzione 450 mg (1 compressa) ogni due giorni; dose di mantenimento 450 mg (1 compressa) due volte alla settimana; clcr <10 ml/min: non raccomandato. Pazienti sottoposti a emodialisi: non puo' essere raccomandata alcuna dose. Percio' valganciclovir non deve essere utilizzato in questi pazienti. Pazienti con alterata funzione epatica: la sicurezza e l'efficacia di valganciclovir compresse non sono state studiate in pazienti con alterata funzione epatica. Pazienti pediatrici: la sicurezza e l'efficacia di valganciclovir in pazienti pediatrici non e' stata stabilita da studi clinici adeguati e ben controllati; non puo' essere fornita alcuna raccomandazione sulla posologia. Pazienti anziani: la sicurezza e l'efficacia non sono state determinate in questa popolazione di pazienti. Se si verifica una significativa riduzione della conta di cellule ematiche durante la terapia con valganciclovir, si deve prendere in considerazione il trattamento con fattori di crescita emopoietici e/o l'interruzione del trattamento. Modalita' di somministrazione: valganciclovir e' somministrato per via orale, e quando possibile, deve essere assunto con il cibo. Le compresse non devono essere rotte o frantumate. Poiche' valganciclovir e' considerato potenzialmente teratogeno e carcinogeno per l'uomo, deve essere posta attenzione nel maneggiare compresse rotte. Evitare il contatto diretto della pelle e delle membrane mucose con le compresse rotte o frantumate. Se si verificasse un contatto del genere, lavare accuratamente con acqua e sapone e sciacquare con cura gli occhi con acqua sterile o con acqua corrente se quella sterilenon e' disponibile.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore ai 30 gradi C.

Avvertenze

Prima di iniziare il trattamento con valganciclovir, i pazienti devonoessere informati dei potenziali rischi per il feto. In studi animali valganciclovir e' risultato mutageno, teratogeno, e causa di aspermatogenesi, carcinogeno e soppressore della fertilita' femminile. Valganciclovir, pertanto, deve essere considerato per l'uomo un potenziale teratogeno e carcinogeno con la potenzialita' di causare difetti alla nascita e neoplasie. E' anche molto probabile che valganciclovir causi latemporanea o definitiva inibizione della spermatogenesi. Le donne in eta' fertile devono adottare misure contraccettive efficaci durante iltrattamento. Gli uomini devono utilizzare contraccettivi di barriera durante il trattamento e per almeno 90 giorni dopo la sospensione del farmaco, a meno di non avere l'assoluta certezza che la partner non sia a rischio di gravidanza. Valganciclovir puo' causare carcinogenicita' e tossicita' a livello riproduttivo a lungo termine. In pazienti trattati con valganciclovir (e ganciclovir) sono state osservate grave leucopenia, neutropenia, anemia, trombocitopenia, pancitopenia, depressione del midollo osseo e anemia aplastica. La terapia non deve essere iniziata se la conta dei neutrofili e' inferiore a 500 cellule/mcl o laconta delle piastrine e' inferiore a 25000/mcl o il livello di emoglo bina e' inferiore a 8 g/dl. Quando la profilassi si estende oltre i 100 giorni, si deve considerare la possibilita' che si sviluppi leucopenia e neutropenia. Valganciclovir deve essere usato con cautela nei pazienti con emocitopenia preesistente o con anamnesi di emocitopenia farmaco-correlata e in pazienti sottoposti a radioterapia. Durante la terapia si raccomanda di effettuare un monitoraggio della conta completa delle cellule ematiche e delle piastrine. In pazienti con alterata funzione renale deve essere effettuato un piu' frequente monitoraggio della conta delle cellule ematiche. In pazienti con grave leucopenia, neutropenia, anemia e/o trombocitopenia deve considerarsi l'impiego di fattori di crescita emopoietici e/o l'interruzione della terapia. La biodisponibilita' di ganciclovir dopo la somministrazione di una dose singola di 900 mg di valganciclovir e' pari a circa il 60%, paragonata adun 6% circa di biodisponibilita' dopo la somministrazione orale di 10 00 mg di ganciclovir (come capsule). Una esposizione eccessiva a ganciclovir puo' essere associata a eventi avversi potenzialmente letali. Di conseguenza si raccomanda stretta aderenza allo schema posologico quando viene istituita la terapia, al passaggio dal regime di induzione al regime di mantenimento, e nei pazienti che passano dalla terapia con ganciclovir orale a valganciclovir poiche' valganciclovir non puo' sostituire la capsule di ganciclovir su una base uno a uno. I pazienti che cambiano terapia da ganciclovir capsule devono essere avvertiti del rischio di sovradosaggio in caso di assunzione di un numero di compresse di valganciclovir maggiore di quello prescritto. In pazienti con alterata funzione renale, sono necessari aggiustamenti della dose sulla base della clearance della creatinina. In pazienti in emodialisi valganciclovir non deve essere usato. In pazienti in terapia con imipenem-cilastatina e ganciclovir sono state segnalate convulsioni. Valganciclovir non deve essere usato insieme a imipenem-cilastatina a meno che i potenziali benefici non superino i potenziali rischi. I pazienti trattati con valganciclovir e didanosina, farmaci mielosoppressivi (ad esempio Zidovudina), o sostanze che alterano la corretta funzione renaledevono essere attentamente monitorati per segnali di ulteriore tossic ita'. Lo studio clinico controllato che ha utilizzato valganciclovir per la profilassi della malattia da CMV nel trapianto, non ha incluso pazienti sottoposti a trapianto di polmone o di intestino. Quindi l'esperienza in questo tipo di pazienti e' limitata. Il colorante Giallo tramonto puo' causare reazioni allergiche.

Interazioni

Interazioni di farmaci con valganciclovir: studi di interazione farmacologica con altri farmaci in vivo non sono stati effettuati con valganciclovir. Poiche' valganciclovir e' metabolizzato in modo rapido ed esteso a ganciclovir, sono attese le stesse interazioni farmacologiche associate a ganciclovir. >>Effetti di altri prodotti medicinali su ganciclovir. Imipenem- cilastatina: sono state segnalate convulsioni in pazienti che assumevano contemporaneamente ganciclovir e imipenem- cilastatina. Questi farmaci non devono essere utilizzati contemporaneamentea meno che i potenziali benefici non superino i potenziali rischi. Pr obenecid: il probenecid somministrato insieme a ganciclovir orale determina una riduzione (20%) statisticamente significativa della clearance renale di ganciclovir con conseguente aumento (40%) statisticamente significativo dell'esposizione. Questi cambiamenti sono risultati in accordo con un meccanismo di interazione che determina una competizioneper la secrezione tubulare renale. Pertanto pazienti che assumono pro benecid e valganciclovir devono essere strettamente monitorati per la tossicita' da ganciclovir. >>Effetti di ganciclovir su altri prodotti medicinali. Zidovudina: quando zidovudina e' stata somministrata in presenza di ganciclovir orale si e' osservato un lieve (17%) ma statisticamente significativo incremento dell'AUC della zidovudina. Quando somministrato con zidovudina, sono state osservate inoltre concentrazionidi ganciclovir tendenzialmente inferiori anche se non in modo statist icamente significativo. Tuttavia, poiche' sia ganciclovir che zidovudina hanno la potenzialita' di causare neutropenia e anemia, alcuni pazienti possono non tollerare la somministrazione concomitante di entrambi i farmaci a dosi piene. Didanosina: le concentrazioni plasmatiche dididanosina sono risultate costantemente aumentate quando questo farma co e' stato somministrato contemporaneamente a ganciclovir (sia per via orale che endovenosa). Un aumento dell'AUC di didanosina compreso tra l'84% e il 124% e' stato osservato con somministrazioni orali di ganciclovir di 3 g/die e 6 g/die; e analogamente e' stato osservato un aumento dell'AUC di didanosina tra il 38% e il 67% con dosi di 5 mg/kg/die e 10 mg/kg/die di ganciclovir somministrato per via endovenosa. None' stato osservato un effetto clinicamente significativo sulle concen trazioni di ganciclovir. I pazienti devono essere strettamente controllati per l'eventuale comparsa di tossicita' da didanosina. Micofenolato mofetile: sulla base dei risultati di uno studio condotto con somministrazione di dose singola tra quelle raccomandate di micofenolato mofetile (MMF) per via orale e di ganciclovir per via endovenosa unitamente ai noti effetti dell'alterata funzione renale sulla farmacocineticadel MMF e del ganciclovir, ci si deve attendere che la contemporanea somministrazione di questi agenti (che potenzialmente competono per lasecrezione tubulare renale) risultera' in un incremento del metabolit a MPAG (glicuronato fenolico dell'acido micofenolico) e delle concentrazioni di ganciclovir. Non sono previste sostanziali alterazioni dellafarmacocinetica dell'acido micofenolico (MPA), pertanto non si rendon o necessari aggiustamenti della dose del MMF. In pazienti con alteratafunzione renale ai quali vengano somministrati contemporaneamente MMF e ganciclovir, devono essere seguite le raccomandazioni circa le dosi del ganciclovir e i pazienti devono essere controllati attentamente. Dal momento che sia il MMF che il ganciclovir possono indurre neutropenia e leucopenia, e' necessario un monitoraggio dei pazienti per controllare la tossicita' additiva. Zalcitabina: non sono stati evidenziaticambiamenti clinici significativi della farmacocinetica dopo somminis trazione contemporanea di zalcitabina e di ganciclovir. Sia valganciclovir che zalcitabina possono causare neuropatia periferica e i pazienti devono essere attentamente monitorati per l'insorgenza di tali eventi. Stavudina: non sono state osservate interazioni clinicamente significative quando stavudina e ganciclovir orale sono stati somministrati contemporaneamente. Trimetoprim: non si sono osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative quando trimetoprim e ganciclovir orale sono stati somministrati in associazione. Tuttavia e' possibile un potenziamento della tossicita' poiche' entrambi i farmaci sono noti per essere mielosoppressivi, e quindi entrambi i farmaci possono essere somministrati contemporaneamente solo se i potenziali benefici superano i rischi. Altri antiretrovirali: appare improbabile a concentrazioni clinicamente rilevanti un effetto sinergico o antagonistico sulla inibizione dell'HIV in presenza di ganciclovir o del CMV in presenza di farmaci antiretrovirali. Ad esempio sono improbabili interazionimetaboliche con inibitori della proteasi o inibitori nonnucleosidici della trascrittasi inversa (NNRTIs) a causa del mancato coinvolgimentodel citocromo P450 nel metabolismo sia del valganciclovir che del gan ciclovir. Altre potenziali interazioni farmacologiche: la tossicita' puo' essere aumentata quando valganciclovir e' somministrato contemporaneamente, o assunto immediatamente prima o dopo, ad altri farmaci che inibiscono la replicazione di popolazioni cellulari in rapida divisione come avviene nel midollo osseo, nei testicoli e negli strati germinali della pelle e della mucosa gastrointestinale. Esempi di questi tipidi farmaci sono dapsone, pentamidina, flucitosina, vincristina, vinbl astina, adriamicina, anfotericina B, trimetoprim/sulfamidici, analoghinucleosidici e idrossiurea. Poiche' il ganciclovir e' escreto per via renale, la sua tossicita' puo' anche essere aumentata durante la co-s omministrazione di valganciclovir con farmaci che possono ridurre la clearance renale del ganciclovir e quindi aumentare la sua esposizione.La clearance renale del ganciclovir puo' essere inibita da due meccan ismi: nefrotossicita' causata da farmaci quali cidofovir e foscarnet edall'inibizione competitiva della secrezione tubulare renale attiva c ausata, ad esempio, da altri analoghi nucleosidici. Percio' il concomitante uso di tutti questi farmaci con valganciclovir deve essere considerato solo nel caso in cui i potenziali benefici superino i potenziali rischi.

Effetti indesiderati

Valganciclovir e' un profarmaco di ganciclovir che viene metabolizzatoin modo rapido ed esteso a ganciclovir dopo somministrazione orale. G li effetti indesiderati noti associati all'utilizzo di ganciclovir possono essere attesi anche con valganciclovir. Tutti gli effetti indesiderati osservati nel corso degli studi clinici con valganciclovir sono stati precedentemente osservati con ganciclovir. Le reazioni avverse al farmaco segnalate con maggiore frequenza dopo somministrazione di valganciclovir sono la neutropenia, l'anemia e la diarrea. Valganciclovir e' associato a un rischio di diarrea superiore al ganciclovir endovena. Inoltre valganciclovir e' associato a un maggior rischio di neutropenia e leucopenia rispetto a ganciclovir orale. Una grave neutropenia(< 500 ANC/mcl) e' riscontrata piu' frequentemente in pazienti con re tinite da CMV trattati con valganciclovir che in pazienti sottoposti atrapianto di organo solido trattati con valganciclovir o ganciclovir orale. Di seguito viene riportata frequenza delle reazioni avverse segnalate durante gli studi clinici con valganciclovir, ganciclovir per via orale o ganciclovir per via endovenosa. Le frequenze sono definite come molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1000) e molto raro (<1/10.000). Le reazioni avverse elencate sono state segnalate nel corso di studi clinici per il trattamento di induzione e mantenimento della retinite da CMV in pazienti con AIDS, o per la profilassi della malattia da CMV in pazienti sottoposti a trapianto di fegato, rene o cuore. Nessuna reazione con frequenza rara o molto rara e' stata identificata durante l'esperienza clinica. Nelle seguenti reazioni avverse il termine (grave) tra parentesi indica che la reazione avversa e' stata segnalata nei pazienti con un'intensita' sia lieve/moderata sia grave/potenzialmente letale con quella specifica frequenza. Infezioni e infestazioni. Comune:candidiasi orale, sepsi (batteriemia, viremia), cellulite, infezioni del tratto urinario. Patologie del sistema Emolinfopoietico. Molto comune: neutropenia (grave), anemia; comune: anemia grave, trombocitopenia (grave), leucopenia (grave), pancitopenia (grave); non comune: depressione del midollo osseo; rara: anemia aplastica. Disturbi del sistemaImmunitario. Non comune: reazione anafilattica. Disturbi del metaboli smo e della nutrizione. Comune: riduzione dell'appetito, anoressia. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, ansia, confusione, alterazione del pensiero; non comune: agitazione, disturbi psicotici. Patologiedel sistema nervoso. Comune: cefalea, insonnia, disgeusia (alterazion e del gusto), ipoestesia, parestesia, neuropatia periferica, giramentidi testa, convulsioni; non comune: tremore. Patologie dell'occhio. Co mune: edema maculare, distacco della retina, corpi mobili vitreali, dolore oculare; non comune: disturbi della visione, congiuntivite. Patologie dell'orecchio e del Labirinto. Comune: mal d'orecchie; non comune: sordita'. Patologie cardiache. Non comune: aritmia. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: dispnea; comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea; comune: nausea, vomito, dolore addominale, dolore addome superiore, dispepsia, stipsi, flatulenza, disfagia; non comune: distensione addominale, ulcere della bocca, pancreatite. Patologie epatobiliari. Comune: alterazione della funzionalita' epatica(grave), aumento della fosfatasi alcalina plasmatica, aumento dell'as partato aminotransferasi; non comune: aumento dell'alanina aminotransferasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: dermatite, sudorazione notturna, prurito; non comune: alopecia, orticaria, secchezza cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa. Comune: mal di schiena, mialgia, artralgia,crampi muscolari. Patologie renali e urinarie. Comune: riduzione dell a clearance renale della creatinina, alterazione della funzione renale; non comune: ematuria, insufficienza renale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: infertilita' maschile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza, febbre, rigidita', dolore, dolore al torace, malessere, astenia. Esami diagnostici. Comune: perdita di peso, aumento della creatinina sierica. >>Popolazione pediatrica. Sono disponibili datimolto limitati sull'esposizione a valganciclovir. Di seguito una sint esi di tutti gli eventi avversi che si sono verificati in piu' del 10%(molto comuni) su tutta la popolazione pediatrica in trattamento. Pat ologie del sistema ematico e linfatico: anemia, neutropenia. Patologiedel sistema vascolare: ipertensione. Patologie respiratorie, toracich e e mediastiniche: infezioni delle vie aeree superiori. Patologie gastrointestinali: diarrea, nausea, vomito, costipazione. Patologie sistemiche e condizioni legate alla sede di somministrazione: febbre, rigetto di trapianto. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che siverificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in qua nto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Non ci sono dati sull'uso di valganciclovir in gravidanza. Il metabolita attivo ganciclovir diffonde rapidamente attraverso la placenta umana. Sulla base del suo meccanismo d'azione farmacologica e della tossicita' riproduttiva osservata negli studi con ganciclovir sugli animali vi e' il rischio teorico di teratogenicita' nell'uomo. Il valganciclovir non deve essere usato in gravidanza a meno che i benefici terapeutici per la madre superino i potenziali rischi di danno teratogeno per il feto. Le donne in eta' fertile devono utilizzare durante il trattamento metodi contraccettivi efficaci. Gli uomini devono essere informatisulla necessita' di impiegare contraccettivi di barriera durante e pe r almeno 90 giorni successivi al trattamento con valganciclovir, a meno che non siano sicuri che la partner non sia a rischio di gravidanza.Non e' noto se ganciclovir sia escreto nel latte materno, ma non e' p ossibile escludere la possibilita' che ganciclovir venga escreto nel latte materno e causi gravi reazioni avverse nel bambino allattato. Percio' l'allattamento al seno deve essere interrotto.