Valcyte - 60cpr Riv 450mg
Dettagli:
Nome:Valcyte - 60cpr Riv 450mgCodice Ministeriale:035739010
Principio attivo:Valganciclovir Cloridrato
Codice ATC:J05AB14
Fascia:A
Prezzo:1778.83
Glutine:Senza glutine
Produttore:Roche Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Antivirali ad azione diretta.
Principi attivi
Valganciclovir (come base libera).
Eccipienti
Nucleo della compressa: povidone K30, crospovidone, cellulosa microcristallina, acido stearico. Rivestimento della compressa. Rosa opadry 15B24005 contenente: ipromellosa, titanio diossido (E171), macrogol 400,ossido di ferro rosso (E172), polisorbato 80.
Indicazioni
Trattamento di induzione e mantenimento della retinite da citomegalovirus (CMV) in pazienti con sindrome di immunodeficienza acquisita (AIDS); prevenzione della malattia da CMV in pazienti CMV negativi, sottoposti a trapianto di organo solido da donatore CMV positivo.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' a valganciclovir, ganciclovir o ad un qualsiasi deglieccipienti; data la stretta somiglianza di struttura chimica tra il f armaco, aciclovir e valaciclovir, e' possibile una reazione di ipersensibilita' crociata con questi farmaci. Quindi il medicinale e' controindicato in pazienti con nota ipersensibilita' ad acilovir o valaciclovir; controindicato durante l'allattamento al seno.
Posologia
Al fine di evitare possibili sovradosaggi si raccomanda di attenersi strettamente alle indicazioni sui dosaggi. Valganciclovir e' metabolizzato a ganciclovir in modo rapido ed esteso dopo somministrazione orale. La dose di 900 mg due volte al giorno e' terapeuticamente equivalente a ganciclovir 5 mg/kg due volte al giorno per via endovenosa. Dosaggio standard. >>Adulti. Trattamento di induzione della retinite da CMV:per pazienti con retinite da CMV in fase attiva, la dose raccomandata e' 900 mg di valganciclovir (due compresse da 450 mg) due volte al gi orno per 21 giorni, assunta, quando possibile, con il cibo. Un periododi induzione piu' prolungato puo' aumentare il rischio di tossicita' midollare. Trattamento di mantenimento della retinite da CMV: in seguito a trattamento di induzione, o in pazienti con retinite da CMV in fase inattiva, la dose raccomandata e' 900 mg di valganciclovir (due compresse da 450 mg) una volta al giorno, assunta quando possibile con ilcibo. I pazienti nei quali la retinite peggiora possono ripetere il t rattamento di induzione, tenendo presente la possibilita' di resistenza virale al farmaco. Prevenzione della malattia da CMV nel trapianto di organo solido: per i pazienti sottoposti a trapianto di rene, la dose raccomandata e' di 900 mg (due compresse da 450 mg) una volta al giorno, iniziando entro 10 giorni dal trapianto e proseguendo fino a 100 giorni dopo il trapianto. Si puo' continuare la profilassi fino a 200 giorni dopo il trapianto. Per pazienti sottoposti a trapianto di organo solido escluso il rene, la dose raccomandata e' 900 mg (due compresse da 450 mg) una volta al giorno, iniziando entro 10 giorni dal trapianto e proseguendo fino a 100 giorni dopo il trapianto. Quando possibile, le compresse devono essere assunte con il cibo. Pazienti con alterata funzionalita' renale: i livelli di creatinina sierica e di clearance della creatinina devono essere attentamente controllati. Sono richiesti eventuali aggiustamenti del dosaggio in base ai livelli di clearance della creatinina riportati nella tabella sottostante. Una stima della correlazione tra clearance della creatinina (ml/min) e creatinina sierica e' data dalla seguente formula. Per gli uomini: (140 - eta' [anni]) x (peso corporeo [kg]) diviso (72) x (0,011 x creatinina sierica [micromol/l]). Per le donne: 0,85 x valore degli uomini. Crcl >= 60 ml/min: 900 mg (2 compresse) due volte al giorno dose di induzione; 900 mg (2 compresse) una volta al giorno dose di mantenimento/prevenzione;crcl 40 - 59 ml/min: 450 mg (1 compressa) due volte al giorno; 450 mg (1 compressa) una volta al giorno; crcl 25 - 39 ml/min: 450 mg (1 com pressa) una volta al giorno; 450 mg (1 compressa) ogni due giorni; crcl 10 - 24 ml/min: 450 mg (1 compressa) ogni due giorni; 450 mg (1 compressa) due volte alla settimana. Pazienti sottoposti a emodialisi: perpazienti in emodialisi (CrCl < 10 ml/min) non puo' essere raccomandat o alcun dosaggio. Il farmaco, non deve essere utilizzato in questi pazienti. Pazienti con alterata funzionalita' epatica: la sicurezza e l'efficacia del medicinale compresse non sono state studiate in pazienti con alterata funzionalita' epatica. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del farmaco nei pazienti pediatrici non e' stata stabilita da studi clinici adeguati e ben controllati; non puo' essere fornita alcuna raccomandazione sulla posologia. Pazienti anziani: la sicurezza e l'efficacia non sono state determinate in questa popolazione di pazienti. Se si verificasse una significativa riduzione della conta di cellule ematiche durante la terapia con il prodotto, e' opportuno prendere in considerazione il trattamento con fattori di crescita dellecellule emopoietiche e/o l'interruzione del trattamento. Modalita' di somministrazione: il farmaco e' somministrato per via orale, e quando possibile, deve essere assunto con il cibo. Precauzioni da prendere p rima della manipolazione o della somministrazione del medicinale: le compresse non devono essere rotte o frantumate. Poiche' il medicinale e' considerato potenzialmente teratogeno e carcinogeno per l'uomo, deveessere posta attenzione nel maneggiare compresse rotte. Evitare il co ntatto diretto della pelle e delle membrane mucose con le compresse rotte o frantumate. Se si verificasse un contatto del genere, lavare accuratamente con acqua e sapone e sciacquare con cura gli occhi con acqua sterile o con acqua corrente se quella sterile non e' disponibile.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Prima di iniziare il trattamento con valganciclovir, i pazienti devonoessere informati dei potenziali rischi per il feto. In studi condotti sugli animali il ganciclovir e' risultato mutageno, teratogeno, asper matogeno, carcinogeno e soppressore della fertilita' femminile. Il farmaco, pertanto, deve essere considerato potenzialmente teratogeno e carcinogeno per l'uomo con la potenzialita' di causare difetti alla nascita e neoplasie. E' molto probabile che il medicinale causi la temporanea o definitiva inibizione della spermatogenesi. Le donne in eta' fertile devono adottare misure contraccettive efficaci durante il trattamento. Gli uomini devono utilizzare contraccettivi di barriera durante il trattamento e per almeno 90 giorni dopo la sospensione del farmaco,a meno di non avere l'assoluta certezza che la partner non sia a risc hio di gravidanza. Valganciclovir potrebbe causare carcinogenicita' e tossicita' a livello riproduttivo a lungo termine. In pazienti trattati con il farmaco (e ganciclovir) sono state osservate grave leucopenia, neutropenia, anemia, trombocitopenia, pancitopenia, riduzione della funzionalita' del midollo osseo e anemia aplastica. La terapia non deve essere iniziata se la conta dei neutrofili e' inferiore a 500 cellule/mcl o la conta delle piastrine e' inferiore a 25000/mcl o il livellodi emoglobina e' inferiore a 8 g/dl. Quando la profilassi si estende oltre i 100 giorni, si deve considerare la possibilita' che si sviluppi leucopenia e neutropenia. Il medicinale deve essere usato con cautela nei pazienti con emocitopenia preesistente o con storia pregressa diemocitopenia farmaco-correlata e in pazienti sottoposti a radioterapi a. Durante la terapia si raccomanda di effettuare un monitoraggio della conta completa delle cellule ematiche e delle piastrine. Nei pazienti con alterata funzionalita' renale deve essere effettuato un piu' frequente monitoraggio della conta delle cellule ematiche. In pazienti con grave leucopenia, neutropenia, anemia e/o trombocitopenia deve considerarsi l'impiego di fattori di crescita emopoietici e/o l'interruzione della terapia. La biodisponibilita' di ganciclovir dopo la somministrazione di una dose singola di 900 mg di valganciclovir e' pari a circa il 60 %, paragonata ad un 6 % circa di biodisponibilita' dopo la somministrazione orale di 1000 mg di ganciclovir (come capsule). Una esposizione eccessiva a ganciclovir puo' essere associata ad eventi avversi potenzialmente letali. Di conseguenza si raccomanda la stretta aderenza allo schema di dosaggio all'inizio della terapia, al passaggio dalregime di induzione al regime di mantenimento, e nei pazienti che pas sano dalla terapia con ganciclovir orale a valganciclovir poiche' il farmaco non puo' sostituire la capsule di ganciclovir su una base uno auno. I pazienti che cambiano terapia da ganciclovir capsule devono es sere avvertiti del rischio di sovradosaggio in caso di assunzione di un numero di compresse del farmaco maggiore di quello prescritto. In pazienti con alterata funzionalita' renale, sono necessari aggiustamentidella dose sulla base della clearance della creatinina. In pazienti i n emodialisi le compresse rivestite con film, non devono essere usate.In pazienti in terapia con imipenem-cilastatina e ganciclovir sono st ati riportati casi di convulsioni. Il medicinale non deve essere usatoinsieme a imipenem-cilastatina a meno che il potenziale beneficio non superi i potenziali rischi. I pazienti trattati con Valcyte e didanos ina, altri farmaci mielosoppressivi (ad esempio Zidovudina), o sostanze che alterano la corretta funzionalita' renale devono essere attentamente monitorati per segnali di ulteriore di tossicita'. Lo studio clinico controllato che ha utilizzato valganciclovir per la profilassi della malattia da CMV nel trapianto, non ha incluso pazienti sottoposti atrapianto di polmone o di intestino. Quindi l'esperienza in questo ti po di pazienti e' limitata.
Interazioni
>>Interazioni di farmaci con valganciclovir. Studi di interazione con altri farmaci in vivo non sono stati effettuati con il medicinale. Poiche' il farmaco e' metabolizzato in modo rapido ed esteso a ganciclovir, sono attese le stesse interazioni farmacologiche osservate con ganciclovir. >>Effetti di altri medicinali su ganciclovir. Imipenem-cilastatina: sono state riportate convulsioni in pazienti che assumevano contemporaneamente ganciclovir e imipenem- cilastatina. Questi farmaci non devono essere utilizzati contemporaneamente a meno che i potenziali benefici non superino i potenziali rischi. Probenecid somministrato insieme a ganciclovir in forma orale determina una riduzione (20%) statisticamente significativa della clearance renale di ganciclovir con conseguente aumento (40%) statisticamente significativo della concentrazione plasmatica. Questi cambiamenti sono legati ad un meccanismo di interazione che determina una competizione per la secrezione tubulare renale. Pertanto pazienti che assumono contemporaneamente probenecid e ilfarmaco devono essere strettamente monitorati per la tossicita' da ga nciclovir. >>Effetti di ganciclovir su altri prodotti medicinali. Zidovudina: quando zidovudina e' stata somministrata in presenza di ganciclovir orale si e' osservato un lieve (17%) ma significativo incrementodell'AUC della zidovudina. Quando somministrato con zidavudina, si os servavano inoltre concentrazioni di ganciclovir tendenzialmente inferiori anche se non in modo significativo. Tuttavia, poiche' sia ganciclovir che zidovudina hanno la potenzialita' di causare anemia e neutropenia, alcuni pazienti potrebbero non tollerare la somministrazione concomitante di entrambi i farmaci a dosaggio pieno. Didanosina: le concentrazioni plasmatiche di didanosina sono risultate costantemente aumentate quando questo farmaco e' stato somministrato contemporaneamente a ganciclovir (sia per via orale che endovenosa). Un aumento dell'AUC dididanosina compreso tra l'84 e il 124 % e' stato osservato con sommin istrazioni orali di ganciclovir di 3 e 6 g/die; e analogamente e' stato osservato un aumento dell'AUC di didanosina tra il 38 e il 67 % con dosi di 5 e 10 mg/kg/die di ganciclovir somministrato per via endovenosa. Non e' stato osservato un effetto clinicamente significativo sulleconcentrazioni di ganciclovir. I pazienti devono essere strettamente controllati per l'eventuale comparsa di tossicita' da didanosina. Micofenolato mofetile: sulla base dei risultati di uno studio condotto consomministrazione di dose singola tra quelle raccomandate per l'utiliz zo di micofenolato mofetile (MMF) per via orale e di ganciclovir per via endovenosa unitamente ai noti effetti dell'alterata funzionalita' renale sulla farmacocinetica del MMF e del ganciclovir, ci si deve attendere che la contemporanea somministrazione di questi agenti (che potenzialmente competono per la secrezione tubulare renale) possa dar luogo ad un incremento del metabolita MPAG (glicuronato fenolico dell'acido micofenolico) e delle concentrazioni di ganciclovir. Non sono previste sostanziali alterazioni della farmacocinetica dell'acido micofenolico (MPA), pertanto non si rendono necessari aggiustamenti della dose del MMF. In pazienti con alterata funzionalita' renale ai quali venganosomministrati contemporaneamente MMF e ganciclovir, devono essere seg uite le raccomandazioni circa le dosi del ganciclovir e i pazienti devono essere controllati attentamente. Dal momento che sia il MMF che ilganciclovir possono indurre neutropenia e leucopenia, e' necessario u n monitoraggio dei pazienti per controllare la tossicita' additiva. Zalcitabina: non sono state evidenziati cambiamenti clinici significativi della farmacocinetica dopo somministrazione contemporanea di zalcitabina e di ganciclovir orale. Sia valganciclovir che zalcitabina possono causare neuropatia periferica e i pazienti devono essere attentamente monitorati per l'insorgenza di tali eventi. Stavudina: non sono state osservate significative interazioni tra stavudina e ganciclovir quando somministrati contemporaneamente. Trimetoprim: non si sono osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative quando trimetoprim e ganciclovir orale sono stati somministrati in associazione. Tuttavia e' possibile un potenziamento della tossicita' poiche' entrambi i farmaci sono noti per essere mielosoppressivi, e quindi entrambi ifarmaci possono essere somministrati contemporaneamente solo se i pot enziali benefici superano i rischi. Altri antiretrovirali: appare improbabile a concentrazioni terapeutiche un effetto sinergico o antagonistico sulla inibizione dell'HIV in presenza di ganciclovir o del CMV inpresenza di farmaci antiretrovirali. Ad esempio appaiono improbabili interazioni metaboliche con inibitori della proteasi o inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa (NNRTIs) a causa del mancato coinvolgimento del citocromo P450 nel metabolismo sia del valganciclovirche del ganciclovir. Altre potenziali interazioni farmacologiche: la tossicita' puo' essere aumentata quando valganciclovir e' somministrato contemporaneamente, o assunto immediatamente prima o dopo, ad altri farmaci che inibiscono la replicazione di popolazioni cellulari in rapida divisione come avviene nel midollo osseo, nei testicoli e negli strati germinali della pelle e della mucosa gastrointestinale. Esempi ditali farmaci sono dapsone, pentamidina, flucitosina, vincristina, vin blastina, adriamicina, anfotericina B, trimetoprim/sulfamidici, analoghi nucleosidici e idrossiurea. Poiche' il ganciclovir e' escreto per via renale, la sua tossicita' puo' essere aumentata con la co- somministrazione di valganciclovir e farmaci che riducano la clearance renale del ganciclovir o ne aumentino la concentrazione. La clearance renale del ganciclovir puo' essere inibita da due meccanismi: nefrotossicita'causata da farmaci quali cidofovir e foscarnet e dall'inibizione comp etitiva della secrezione tubulare renale attiva causata, ad esempio, da altri analoghi nucleosidici. Percio' il concomitante uso di tutti questi farmaci con valganciclovir deve essere considerato solo nel caso in cui i potenziali benefici superino i potenziali rischi.
Effetti indesiderati
Valganciclovir e' un profarmaco di ganciclovir che viene metabolizzatoin modo rapido ed esteso a ganciclovir dopo somministrazione orale. G li effetti indesiderati noti associati all'uso di ganciclovir possono essere attesi anche con valganciclovir. Tutti gli effetti indesideratiosservati nel corso degli studi con valganciclovir sono stati precede ntemente osservati con ganciclovir. Le reazioni avverse al farmaco segnalate con maggiore frequenza dopo somministrazione di valganciclovir negli adulti, sono la neutropenia, l'anemia e la diarrea. Valganciclovir e' associato ad un rischio di diarrea superiore al ganciclovir endovena. Inoltre valganciclovir comporta un maggior rischio di neutropenia e leucopenia rispetto a ganciclovir orale. Una grave neutropenia (< 500 ANC/mcl) e' stata riscontrata piu' frequentemente in pazienti con retinite da CMV trattati con valganciclovir che in pazienti sottopostia trapianto di organo solido trattati con valganciclovir. Di seguito e' riportata la frequenza delle reazioni avverse segnalate durante glistudi clinici con valganciclovir, ganciclovir per via orale o gancicl ovir per via endovenosa. Le reazioni avverse elencate sono state segnalate nel corso di studi clinici per il trattamento di induzione e mantenimento della retinite da CMV in pazienti con AIDS, o per la profilassi della malattia da CMV in pazienti sottoposti a trapianto di fegato,rene o cuore. Il termine (grave) tra parentesi indica che la reazione avversa e' stata segnalata con quella specifica frequenza con un'inte nsita' lieve/moderata in alcuni pazienti e grave/ potenzialmente letale in altri. All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravita'. Infezioni e infestazioni. Comune: candidiasi orale, sepsi (batteriemia, viremia), cellulite, infezioni del tratto urinario. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: (Grave) neutropenia, anemia; comune: anemia grave, trombocitopenia (grave), leucopenia (grave), pancitopenia (grave); non comune: insufficienza midollare; raro: anemia aplastica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazione anafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: riduzione dell'appetito,anoressia. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, ansia, confusi one, alterazione del pensiero; non comune: agitazione, disturbi psichiatrici, allucinazioni. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea,insonnia, disgeusia (alterazione del gusto), ipoestesia, parestesia, neuropatia periferica, giramenti di testa, convulsione; non comune: tremore. Patologie dell'occhio. Comune: edema maculare, distacco della retina, corpi mobili vitreali, dolore oculare; non comune: disturbi della visione, congiuntivite. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: mal d'orecchio; non comune: sordita'. Patologie cardiache. Non comune: aritmia. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: dispnea; comune: tosse. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea; comune:nausea, vomito, dolore addominale, dolore addome superiore, dispepsia , stipsi, flatulenza, disfagia; non comune: distensione addominale, ulcera della bocca, pancreatite. Patologie epatobiliari. Comune: alterazione della funzionalita' epatica (grave), aumento della fosfatasi alcalina plasmatica, aumento dell'aspartato aminotransferasi; non comune: aumento dell'alanina aminotransferasi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: dermatite, sudorazione notturna, prurito; non comune: alopecia, orticaria, secchezza cutanea. Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa. Comune: maldi schiena, mialgia, artralgia, spasmi muscolari. Patologie renali e urinarie. Comune: riduzione della clearance renale della creatinina, alterazione della funzionalita' renale; non comune: ematuria, insufficienza renale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: infertilita' maschile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: stanchezza, febbre, brividi, dolore al torace, malessere, astenia. Esami diagnostici. Comune: perdita di peso, aumento della creatinina sierica. La trombocitopenia grave puo' essere associata a sanguinamenti potenzialmente pericolosi per la vita. Popolazione pediatrica: sono disponibili dati molto limitati sull'esposizione a valganciclovir. Di seguito viene fornito un elenco di tutti gli eventi avversi che si sono verificati in piu' del 10% (molto comuni) su tutta la popolazione pediatrica in trattamento. Patologie del sistema ematico e linfatico: anemia, neutropenia. Patologie del sistema vascolare: ipertensione. Patologie respiratorie, toracichee mediastiniche: infezioni delle vie aeree superiori. Patologie gastr ointestinali: diarrea, nausea, vomito, costipazione. Patologie sistemiche e condizioni legate alla sede di somministrazione: febbre, rigettodi trapianto.
Gravidanza e allattamento
Non ci sono dati sull'uso del medicinale in gravidanza. Il metabolita attivo ganciclovir diffonde rapidamente attraverso la placenta umana. Sulla base del meccanismo d'azione farmacologica e della tossicita' riproduttiva osservata negli studi con ganciclovir sugli animali vi e' il rischio teorico di teratogenicita' nell'uomo. L'uso del farmaco in gravidanza deve essere evitato a meno che i benefici terapeutici per lamadre superino i potenziali rischi di danno teratogeno per il feto. N on e' noto se ganciclovir sia escreto nel latte materno, ma non e' possibile escludere la possibilita' che ganciclovir venga escreto nel latte materno e causi gravi reazioni avverse nel bambino allattato. Percio' l'allattamento al seno deve essere interrotto. Le donne in eta' fertile devono utilizzare durante il trattamento con ganciclovir metodi contraccettivi efficaci. Gli uomini devono essere informati sulla necessita' di impiegare contraccettivi di barriera durante e per almeno 90 giorni successivi al trattamento con il medicinale, a meno che non siano sicuri che la partner non sia a rischio di gravidanza.