Ursoflor R - 20cpr 450mg Cr

Dettagli:
Nome:Ursoflor R - 20cpr 450mg Cr
Codice Ministeriale:026073039
Principio attivo:Acido Ursodesossicolico
Codice ATC:A05AA02
Fascia:A
Prezzo:8.16
Rimborso:8.16
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:So.Se.Pharm Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rilascio prolungato
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:A temperatura ambiente
Scadenza:36 mesi

Denominazione

URSOFLOR 450 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO

Formulazioni

Ursoflor R - 20cpr 450mg Cr

Categoria farmacoterapeutica

Terapia biliare.

Principi attivi

Acido ursodesossicolico.

Eccipienti

Cellulosa microcristallina, metilcellulosa, lattosio, polivinilpirrolidone, polietilenglicole, talco, magnesio stearato, titanio biossido.

Indicazioni

Alterazioni qualitative o quantitative della funzione biligenetica, comprese le forme con bile sovrasatura in colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo o per realizzare condizioni idonee allo scioglimento se sono gia' presenti calcoli radiotrasparenti; inparticolare calcoli colecistici in colecisti funzionante e calcoli ne l coledoco residuanti e ricorrenti dopo interventi sulle vie biliari; dispepsie biliari.

Controindicazioni / effetti secondari

Il farmaco e' controindicato in gravidanza ed in presenza di ulcera gastrica o duodenale in fase attiva. Acido ursodesossicolico non deve essere utilizzato in pazienti affetti da: infiammazione acuta della colecisti o delle vie biliari; occlusione delle vie biliari (occlusione del dotto biliare comune o cistico); coliche biliari frequenti; calcoli calcificati radio-opachi; ridotta motilita' della colecisti; ipersensibilita' agli acidi biliari o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; non somministrare in eta' pediatrica.

Posologia

La posologia abituale nell'uso prolungato e' di 450 mg al giorno. Nei pazienti obesi e in quelli con calcoli superiori ai 2 cm di diametro, e' opportuno elevare il dosaggio. La durata del trattamento, per mantenere le condizioni idonee allo scioglimento dei calcoli, deve essere di almeno 4 - 6 mesi, fino anche a 9 mesi o piu', ininterrottamente e deve essere proseguita per 3 - 4 mesi dopo la scomparsa radiologica od ecografica dei calcoli stessi. Il trattamento comunque non deve superare i 2 anni. Nelle sindromi dispeptiche e nelle terapie di mantenimento sono sufficienti dosi minori; comunque l'ottima tollerabilita' del preparato consente variazioni di dosaggio anche sensibilmente piu' elevate. Modo di somministrazione: il prodotto va assunto una sola volta al giorno, alla sera preferibilmente al momento di coricarsi. Popolazione pediatrica: non e' previsto il trattamento di pazienti in eta' pediatrica.

Conservazione

A temperatura ambiente.

Avvertenze

Acido ursodesossicolico deve essere assunto sotto controllo medico. Durante i primi 3 mesi di trattamento, i parametri di funzionalita' epatica AST (SGOT), ALT (SGPT) e gamma-GT devono essere monitorati dal proprio medico ogni 4 settimane e in seguito ogni 3 mesi. Oltre a permettere l'identificazione di pazienti responsivi e non in trattamento per cirrosi biliare primaria, tale monitoraggio dovrebbe inoltre favorire una precoce diagnosi di un potenziale deterioramento epatico, particolarmente in pazienti con cirrosi biliare primaria in stadio avanzato. Quando utilizzato per la dissoluzione di calcoli colesterolici: al finedi comprovare il miglioramento terapeutico e la temporanea identifica zione della calcificazione dei calcoli, a seconda della loro dimensione, la colecisti deve essere visualizzata (colecistografia orale) con visione d'insieme e delle vie occluse in posizione ortostatica e supina(controllo tramite ultrasuoni) 6-10 mesi dopo l'inizio del trattament o. Se non e' possibile una visualizzazione della colecisti con immagini a raggi X, o in caso di calcoli calcificati, contrattilita' della colecisti danneggiata o episodi frequenti di coliche biliari, l'acido ursodesossicolico non deve essere utilizzato. Le pazienti di sesso femminile che assumono il farmaco per la dissoluzione di calcoli biliari devono utilizzare un efficace metodo contraccettivo non ormonale, dal momento che i contraccettivi ormonali possono aumentare la litiasi biliare. Quando utilizzato per il trattamento della cirrosi biliare primaria di stadio avanzato: molto raramente e' stato osservato scompenso della cirrosi epatica, che e' parzialmente regredito dopo l'interruzione del trattamento. In pazienti con cirrosi biliare primaria (PBC), in rari casi i sintomi clinici possono peggiorare all'inizio del trattamento, ad esempio puo' aumentare il prurito. In questo caso la dose deve essere ridotta a 250 mg al giorno e poi gradualmente aumentata di nuovo. In caso di diarrea, la dose deve essere ridotta e in caso di diarreapersistente, il trattamento deve essere interrotto. Il presupposto pe r instaurare un trattamento di dissoluzione dei calcoli con l'uso dell'acido ursodesossicolico e' costituito dalla natura colesterolica di questi ed un indice attendibile e' rappresentato dalla loro radiotrasparenza. I calcoli biliari che hanno maggiori probabilita' di essere disciolti sono naturalmente quelli di piccole dimensioni, con colecisti funzionante; l'avvenuta desaturazione in colesterolo della bile fa prevedere un buon esito del trattamento, ma non e' determinante, poiche' la dissoluzione puo' anche avvenire in seguito alla trasformazione della fase cristallina in fase metastabile, indipendentemente dallo stato di saturazione. Nei pazienti in fase di trattamento per la dissoluzione dei calcoli biliari e' opportuno verificare l'efficacia del farmaco praticando esami colecistografici od ecografici ogni sei mesi. Nei pazienti con coliche biliari frequenti, con infezioni biliari, con gravi alterazioni del pancreas o con affezioni intestinali che possono alterare la circolazione enteroepatica degli acidi biliari (resezione e stomia dell'ileo, ileite regionale, ecc.) e' consigliabile evitare l'uso del farmaco. Iniziando trattamenti dissolutori a lungo termine, e' opportuno effettuare un controllo preliminare delle transaminasi e della fosfatasi alcalina. Il farmaco contiene lattosio.

Interazioni

Acido ursodesossicolico non deve essere co-somministrato con colestiramina, colestipol o antiacidi contenenti idrossido di alluminio e/o smectite (ossido di alluminio), poiche' legano l'acido ursodesossicolico nell'intestino e ne inibiscono l'assorbimento e l'efficacia. Nel caso fosse necessario l'impiego di tali sostanze, devono essere assunte 2 ore prima o dopo l'assunzione di acido ursodesossicolico. L'acido ursodesossicolico puo' influenzare l'assorbimento intestinale della ciclosporina. Nei pazienti in trattamento con ciclosporina deve esserne monitorata la concentrazione ematica dal proprio medico e la dose di ciclosporina deve essere aggiustata, se necessario. In casi isolati l'acido ursodesossicolico puo' ridurre l'assorbimento della ciprofloxacina. Inuno studio clinico in volontari sani, l'uso concomitante di UDCA (500 mg/die) e di rosuvastatina (20 mg/die) e' risultato in livelli plasma tici lievemente piu' elevati di rosuvastatina. La rilevanza clinica diquesta interazione anche per quanto riguarda le altre statine e' scon osciuta. L'acido ursodesossicolico ha mostrato di ridurre il picco delle concentrazioni plasmatiche (C max) e l'area sotto la curva (AUC) del calcio antagonista nitrendipina in volontari sani. Si raccomanda un attento monitoraggio dei risultati dell'uso concomitante di nitrendipina e acido ursodesossicolico. Puo' essere necessario un aumento della dose di nitrendipina. E' stata inoltre riportata un'interazione con una riduzione dell'effetto terapeutico del dapsone. Tali osservazioni, unitamente alle prove in vitro possono indicare una potenziale induzione degli enzimi 3A del citocromo P450 da parte dell'acido ursodesossicolico. Un'induzione, tuttavia, non e' stata osservata in uno studio di interazione ben progettato con budesonide, che e' un noto substrato degli enzimi 3A del citocromo P450. Gli ormoni estrogeni e gli agenti riduttori del colesterolo plasmatico come il clofibrato aumentano la secrezione di colesterolo epatico e possono quindi promuovere la litiasi biliare, che e' un effetto collaterale all'utilizzo di acido ursodesossicolico per la dissoluzione dei calcoli. Evitare l'associazione con sostanze che inibiscono l'assorbimento intestinale degli acidi biliari,come ad esempio la colestiramina e con farmaci che aumentano l'elimin azione biliare del colesterolo (estrogeni, contraccettivi ormonali, alcuni ipolipemizzanti). Evitare l'associazione con farmaci potenzialmente epatolesivi.

Effetti indesiderati

La valutazione degli effetti indesiderati si e' basta sui seguenti dati di frequenza: molto comune (>= 1/10); comune (>= 1/100, < 1/10); noncomune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>= 1/10.000, < 1/1.000); molto ra ro (< 1/10.000); non nota. Patologie gastrointestinali: in studi clinici, sono stati comunemente segnalati episodi di feci pastose o diarreadurante la terapia con acido ursodesossicolico. Molto raramente, dura nte il trattamento della cirrosi biliare primaria si e' verificato dolore addominale severo del quadrante destro superiore. Patologie epatobiliari: durante il trattamento con acido ursodesossicolico, in casi molto rari puo' verificarsi calcificazione dei calcoli biliari. Durante la terapia della cirrosi biliare primaria di stadio avanzato, in casi molto rari e' stato osservato scompenso della cirrosi epatica, che e' parzialmente regredito dopo l'interruzione del trattamento. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Molto raramente, puo' manifestarsi orticaria. Occasionalmente sono state riscontrate irregolarita' dell'alvo, che scompaiono nel corso del trattamento. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati o vi sono limitate quantita' di dati sull'uso dell'acido ursodesossicolico in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva durante la prima fase della gestazione. L'acido ursodesossicolico non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Le donnein eta' fertile devono essere trattate solo se utilizzano un metodo c ontraccettivo sicuro: si raccomandano contraccettivi orali non ormonali o a basso contenuto di estrogeni. Tuttavia nelle pazienti che assumono acido ursodesossicolico per la dissoluzione dei calcoli, deve essere usato un metodo contraccettivo efficace non ormonale, poiche' i contraccettivi orali ormonali possonoaumentare la litiasi biliare. Prima di iniziare il trattamento deve essere esclusa una possibile gravidanza. Secondo alcuni casi documentati i livelli di acido ursodesossicoliconel latte di donne in allattamento sono molto bassi e probabilmente n essuna reazione avversa e' attesa nei bambini allattati al seno. Gli studi sugli animali non hanno mostrato una influenza dell'acido ursodesossicolico sulla fertilita'. I dati relativi agli effetti sulla fertilita' dell'uomo dopo il trattamento con acido ursodesossicolico non sono disponibili.