Torisel - Ev 1fl 30mg+1fl 1,8ml

Dettagli:
Nome:Torisel - Ev 1fl 30mg+1fl 1,8ml
Codice Ministeriale:038327019
Principio attivo:Temsirolimus
Codice ATC:L01XE09
Fascia:H
Prezzo:1468.64
Produttore:Pfizer Italia Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Concentrato e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi

Denominazione

TORISEL 25 MG/ML

Formulazioni

Torisel - Ev 1fl 30mg+1fl 1,8ml

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori della proteina chinasi.

Principi attivi

30 mg di temsirolimus.

Eccipienti

Concentrato: etanolo anidro, dl-alfa-Tocoferolo (E 307), glicole propilenico, acido citrico anidro (E 330). Diluente: polisorbato 80 (E-433), macrogol 400, etanolo anidro.

Indicazioni

E' indicato nel trattamento di prima linea di pazienti con carcinoma avanzato a cellule renali (RCC) che presentino almeno tre dei sei fattori di rischio prognostici. E' indicato nel trattamento di pazienti adulti con linfoma a cellule mantellari refrattario e/o recidivante (MCL).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al temsirolimus, ai suoi metaboliti (compreso sirolimus), al polisorbato 80, o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'uso di temsirolimus in pazienti con linfoma a cellule mantellari con moderatao grave insufficienza epatica non e' raccomandato.

Posologia

Il volume totale (1,2 ml) di un flaconcino del farmaco 25 mg/ml concentrato deve essere diluito con 1,8 ml del diluente prelevato per ottenere una concentrazione di temsirolimus pari a 10 mg/ml. Prelevare la quantita' richiesta della miscela di temsirolimus 10 mg/ml ed iniettarlapoi rapidamente nella soluzione di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) per i niezione. I pazienti devono essere trattati con 25-50 mg di difenidramina (o simile antistaminico) per via endovenosa circa 30 minuti prima dell'inizio di ciascuna dose di temsirolimus. Il trattamento deve continuare fino a quando il paziente non stia piu' traendo beneficio clinico dalla terapia, o fino alla comparsa di tossicita' non tollerabile. Non e' richiesta alcuna particolare modifica della dose per le popolazioni che sono state oggetto di studio (es.: uomini/donne, anziani). Ladose raccomandata di temsirolimus, per il carcinoma avanzato a cellul e renali, per somministrazione endovenosa, e' di 25 mg, infusa in un tempo di 30-60 minuti una volta a settimana. La gestione delle sospettereazioni avverse puo' richiedere l'interruzione temporanea e/o la rid uzione della dose della terapia con temsirolimus. Se non risulta possibile gestire una reazione sospetta con il differimento di dose, si puo' ridurre progressivamente la dose di temsirolimus di 5 mg/settimana. La dose raccomandata di temsirolimus, per il linfoma a cellule mantellari, e' di 175 mg, infusa in un tempo di 30-60 minuti una volta a settimana per 3 settimane, seguita da dosi settimanali di 75 mg, infuse inun tempo di 30-60 minuti. La dose iniziale di 175 mg e' stata associa ta ad una significativa incidenza di eventi avversi ed ha richiesto una riduzione/differimento del dosaggio nella maggior parte dei pazienti. Il contributo delle dosi iniziali da 175 mg all'ottenimento dell'efficacia non e' attualmente noto. La gestione delle sospette reazioni avverse puo' richiedere la temporanea interruzione e/o la riduzione della dose della terapia di temsirolimus in accordo alle lineeguida riportate nelle tabelle seguenti. Se una sospetta reazione avversa non e' gestibile con differimento e/o terapia medica ottimale, la dose di temsirolimus deve essere ridotta. >>Livelli di riduzione della dose. Livello di riduzione della dose -1, dose iniziale 75mg: dose di mantenimento50 mg; livello di riduzione -2, dose iniziale 50 mg: dose di mantenim ento 25mg. Modifiche della dose di Temsirolimus in base ai valori settimanali di ANC e conta delle piastrine: ANC >= 1,0 x 10^9/l, piastrine>= 50 x 10^9/l: dose di Temsirolimus 100% della dose pianificata; ANC < 1,0 x 10^9/l, piastrine < 50 x 10^9/l: da valutare, dopo il recuper o ad un ANC >= 1,0 x 10^9/l (1000 cellule/mm^3) e piastrine >= 50 x 10^9/l (50.000 cellule/mm^3), le dosi devono essere modificate al vicinolivello di dosaggio piu' basso in base ai dati qui sopra. Se il pazie nte non riesce a mantenere un ANC > 1,0 x 10^9/l e piastrine >50 x 10^9/l al nuovo livello di dose ridotto, quando le conte sono state recuperate, deve essere somministrata la dose vicina piu' bassa. La sicurezza e l'efficacia del medicinale nei bambini di eta' compresa tra 0 e 17 anni non sono state valutate. Non e' necessario nessuno specifico aggiustamento della dose negli anziani. Non si raccomanda alcun adattamento della dose di temsirolimus in pazienti con insufficienza renale. Temsirolimus deve essere utilizzato con cautela nei pazienti affetti dagrave insufficienza renale. Temsirolimus deve essere utilizzato con c autela in pazienti con insufficienza epatica. Nei pazienti con carcinoma avanzato a cellule renali (RCC) ed insufficienza epatica da lieve amoderata non e' raccomandato alcun aggiustamento della dose di temsir olimus. Nei pazienti affetti da RCC ed insufficienza epatica grave, ladose raccomandata per i soggetti con valori di base delle piastrine > = 100 x 10^9/l e' 10 mg e.v. una volta a settimana infusi in un tempo di 30-60 minuti Deve essere somministrato per infusione endovenosa (IV).

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 gradi C-8 gradi C). Non congelare. Conservare i flaconcini nella confezione originale per tenerli al riparo dalla luce.

Avvertenze

Monitorare attentamente i pazienti che ricevono la dose iniziale di 175 mg a settimana per il trattamento del MCL per decidere sull'eventualita' di ridurre/ritardare la dose. L'uso di temsirolimus in pazienti in eta' pediatrica non e' raccomandato. Nei pazienti anziani (eta' >= 65 anni) hanno una maggiore probabilita' di manifestare alcune reazioniavverse. L'eliminazione del temsirolimus attraverso i reni e' trascur abile; non e' stato studiato in pazienti sottoposti ad emodialisi. Casi di insufficienza renale (compresi esiti fatali) sono stati osservatiin pazienti che stavano assumendo il farmaco per il carcinoma avanzat o a cellule renali e/o con insufficienza renale preesistente. Temsirolimus e' eliminato prevalentemente attraverso il fegato. Con carcinoma avanzato e funzionalita' epatica normale o insufficiente, non e' raccomandato alcun aggiustamento della dose di temsirolimus nei pazienti con conta piastrinica di base >= 100 x 10^9/l, carcinoma avanzato a cellule renali (RCC) ed insufficienza epatica da lieve a moderata. Per i pazienti con RCC ed insufficienza epatica grave, la dose raccomandata per i pazienti con valore di base delle piastrine >= 100 x 10^9/l e' 10mg e.v. una volta a settimana, infusi in un tempo di 30-60 minuti. I pazienti con tumori del (SNC) e/o sottoposti a terapia anticoagulante potrebbero essere esposti ad un maggior rischio di sanguinamento intracerebrale (compresi esiti fatali).Sono stai osservati casi di trombocitopenia di grado 3 e 4 e/o neutropenia. I pazienti che assumono temsirolimus che sviluppino trombocitopenia possono essere esposti ad un maggior rischio di eventi emorragici, inclusa epistassi. I pazienti che assumono temsirolimus con neutropenia di base possono essere a rischio di contrarre neutropenia febbrile. I pazienti possono essere immunodepressi e monitorarli attentamente nell'eventualita' della comparsa di infezioni. Tra i pazienti che ricevono 175 mg alla settimana per il trattamento di MCL, le infezioni sono risultate sostanzialmente aumentaterispetto a quelle riscontrate con le dosi piu' basse e rispetto a que lle riscontrate con la chemioterapia convenzionale. Sono stati osservati casi di cataratta in alcuni pazienti sottoposti a terapia combinatadi temsirolimus con interferone-alfa. Sono state osservate ipersensib ilita'/reazioni da infusione (comprese alcune reazioni pericolose per la vita e rare reazioni fatali). I pazienti devono essere monitorati subito durante la prima infusione e devono essere disponibili cure di supporto appropriate. Interrompere l'infusione di temsirolimus in tuttii pazienti con reazioni da infusione gravi e somministrare un appropr iata terapia medica. Se un paziente, nonostante la premedicazione, manifesta una reazione di ipersensibilita' durante l'infusione del medicinale, si deve interrompere l'infusione e tenere in osservazione il paziente per almeno 30-60 minuti. Si puo' ricominciare il trattamento dopo la somministrazione di un antagonista del recettore H1 (difenidramina o un antistaminico simile) e un antagonista dei recettori H2 (20 mg di famotidina per via endovenosa o 50 mg di ranitidina per via endovenosa) circa 30 minuti prima di riprendere l'infusione. Potrebbe essere presa in considerazione la somministrazione di corticosteroidi; tuttavia, l'efficacia dei corticosteroidi in tale contesto non e' stata studiata. L'infusione puo' essere ripresa ad una velocita' inferiore (finoa 60 minuti) e completata entro 6 ore dal momento in cui il farmaco e ' stato aggiunto per la prima volta alla soluzione di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) per iniezione. Poiche' si raccomanda la somministrazione di un antistaminico H1 ai pazienti prima dell'inizio dell'infusione endovenosa di temsirolimus, utilizzare con cautela temsirolimus in pazienti con ipersensibilita' nota agli antistaminici o in pazienti che nonpossono assumere antistaminici per altre motivazioni di carattere med ico. Reazioni di ipersensibilita', comprendenti reazioni anafilattiche/anafilattoidi, angioedema, dermatite esfoliativa, e vasculite da ipersensibilita', sono state associate con la somministrazione orale di sirolimus. Il trattamento puo' essere associato ad un incremento dei livelli ematici di glucosio in pazienti diabetici e non diabetici. Questopuo' comportare la necessita' di un aumento della dose, o l'introduzi one di una terapia con, insulina e/o agenti ipoglicemizzanti. I pazienti devono essere avvertiti di riferire la comparsa di senso di sete eccessivo o un qualsiasi aumento del volume o della frequenza urinaria. Si sono verificati casi di polmonite interstiziale aspecifica, comprendenti esiti fatali, in pazienti a cui era somministrato il farmaco pervia endovenosa una volta a settimana. Per alcuni pazienti e' stato ne cessario interrompere il trattamento o iniziare un trattamento con corticosteroidi e/o antibiotici, mentre altri pazienti hanno continuato il trattamento senza ulteriore intervento. Sottoporre i pazienti a valutazione radiografica di base, prima di iniziare la terapia. Se si manifestano sintomi respiratori clinicamente significativi, prendere in considerazione la sospensione della somministrazione del farmaco fino a dopo la risoluzione dei sintomi e il miglioramento dei referti radiografici relativi a polmonite. Puo' essere preso in considerazione il trattamento empirico con corticosteroidi e/o antibiotici. E' stato associato ad aumento dei livelli sierici di trigliceridi e colesterolo. Occorre verificare i livelli sierici di colesterolo e trigliceridi prima edurante il trattamento. E' stato associato con una cicatrizzazione an omala delle ferite; pertanto, effettuare con cautela l'utilizzo del medicinale nel periodo peri- chirurgico. La combinazione di temsirolimuscon sunitinib e' risultata in una tossicita' legata alla dose. Reazio ni del tipo edema angioneurotico sono state osservate in alcuni pazienti che hanno assunto temsirolimus associato ad ACE inibitori. In pazienti con carcinoma a cellule renali, evitare la somministrazione continua oltre 5-7 giorni con agenti che sono potenziali induttori del CYP3A4/5. Nei pazienti con linfoma a cellule mantellari, si raccomanda di evitare la cosomministrazione di induttori del CYP3A4/5 a causa delle dosi maggiori di temsirolimus. Evitare il trattamento concomitante con agenti con forte potenziale di inibizione del CYP3A4. Somministrare con cautela il trattamento concomitante con moderati inibitori del CYP3A4 in pazienti che ricevono una dose di temsirolimus di 25 mg e evitarein pazienti che ricevono dosi maggiori di 25 mg. Devono essere consid erati trattamenti alternativi con agenti che non abbiano un potenzialedi inibizione del CYP3A4. Gli immunosoppressori possono influenzare l a risposta alle vaccinazioni. Durante il trattamento la vaccinazione puo' risultare meno efficace. Evitare l'uso di vaccini vivi durante il trattamento con il medicinale. Contiene etanolo.

Interazioni

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. Uso concomitante di inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE inibitori). Reazioni del tipo edema angioneurotico (incluse reazioniritardate che si verificano 2 mesi dopo l'inizio della terapia) sono state osservate in alcuni pazienti che hanno assunto temsirolimus associato ad ACE inibitori. Agenti che inducono il metabolismo del CYP3A: la co-somministrazione del farmaco con rifampicina, un potente induttore del CYP3A4/5, non ha avuto alcun effetto significativo sulla Cmax ne' sulla AUC del temsirolimus dopo somministrazione endovenosa, ma ha diminuito la Cmax del sirolimus del 65% e la sua AUC del 56%, in confronto al trattamento solo con il farmaco. Pertanto, il trattamento concomitante con agenti che hanno un potenziale di induzione del CYP3A4/5 deve essere evitato (es. carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, rifampicina e Hypericum perforatum). Agenti che inibiscono il metabolismo del CYP3A: la co-somministrazione del medicinale 5 mg con ketoconazolo,un potente inibitore del CYP3A4, non ha avuto alcun effetto significa tivo sulla Cmax ne' sulla AUC del temsirolimus; tuttavia, l'AUC relativa al sirolimus e' aumentata di un fattore pari a 3,1, e la AUC totale(temsirolimus + sirolimus) e' aumentata di un fattore pari a 2,3, in confronto al trattamento solo con il medicinale. L'effetto sulle concentrazioni libere di sirolimus non e' stato determinato, ma si ritiene sia maggiore dell'effetto sulle concentrazioni nel sangue intero, a causa del legame di saturazione con gli eritrociti. L'effetto puo' ancheessere piu' pronunciato alla dose di 25 mg. Pertanto, sostanze che so no potenti inibitori dell'attivita' del CYP3A4 (es. nelfinavir, ritonavir, itraconazolo, ketoconazolo, voriconazolo, nefazodone) aumentano la concentrazione ematica del sirolimus. Deve essere evitato il trattamento concomitante del farmaco con questi agenti. Il trattamento concomitante con agenti con un moderato potenziale di inibizione del CYP3A4 (es. diltiazem, verapamil, claritromicina, eritromicina, aprepitant, amiodarone) deve essere somministrato solo con cautela nei pazienti chericevono 25 mg e deve essere evitato nei pazienti che ricevono dosi d i temsirolimus maggiori di 25 mg. Interazioni con medicinali metabolizzati dal CYP2D6 o dal CYP3A4: co-somministrando 25 mg di temsirolimus a 23 soggetti sani, la concentrazione di desipramina, un substrato delCYP2D6, non e' risultata alterata. Non sono attesi effetti clinicamen te significativi quando il farmaco e' co-somministrato con agenti metabolizzati dal CYP2D6 in pazienti con carcinoma a cellule renali. Per ipazienti con linfoma a cellule mantellari, l'effetto di una dose di t emsirolimus da 175 o 75 mg sui substrati CYP2D6 o 3A4 non e' stato studiato. Tuttavia, sulla base di risultati di studi in vitro effettuati su microsomi di fegato umano, le concentrazioni plasmatiche raggiunte dopo una dose di temsirolimus da 175 mg potrebbero determinare l'inibizione del CYP3A4/5 e del CYP2D6. Pertanto, si consiglia cautela in caso di somministrazione concomitante di una dose di temsirolimus da 175 mg con medicinali che sono metabolizzati attraverso il CYP3A4/5 ed il CYP2D6 e che hanno un ristretto indice terapeutico. Interazioni con medicinali che sono substrati per la glicoproteina-P: in uno studio in vitro, temsirolimus ha inibito il trasporto dei substrati della glicoproteina-P (P-gp) con un valore IC50 pari a 2mcM. L'effetto dell'inibizione della P-gp in vivo, non e' stata studiata, ma le concentrazioni medie di Cmax di temsirolimus sono pari a 2,6 mcM nei pazienti affetti da MCL che assumono una dose di temsirolimus da 175 mg EV. Pertanto, quando temsirolimus e' co-somministrato con medicinali che sono substrati della glicoproteina-P (P-gp) (ad es. digossina, vincristina, colchicina e paclitaxel) si deve monitorare attentamente l'insorgenza di eventi avversi correlati alla co-somministrazione di tali medicinali. Agenti anfifilici: temsirolimus e' stato associato a fosfolipidosi nei ratti. La fosfolipidosi non e' stata osservata nei topi e nelle scimmie trattate con temsirolimus, ne' e' stata documentata nei pazienti trattati con temsirolimus. Sebbene la fosfolipidosi non e' risultata costituire un rischio per i pazienti cui e' stato somministrato temsirolimus,e' possibile che la somministrazione combinata di temsirolimus con al tri agenti anfifilici come l'amiodarone o le statine possa determinareun aumentato rischio di tossicita' polmonare anfifilica.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse sono elencate secondo le seguenti categorie: moltocomune (>=1/10), comune (da >=1/100 a <1/10), non comune (da >=1/1.00 0 a < 1/100). >>Reazioni avverse verificatesi nello studio clinico RCC. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezioni virali e batteriche (incluse infezioni, cellulite, herpes zoster, herpes simplex, bronchite, ascesso), infezioni del tratto urinario (incluse disuria, ematuria, cistite, frequenza della minzione, infezione del tratto urinario),faringite, rinite; comune: polmonite, infezioni delle alte vie respir atorie, follicolite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: trombocitopenia, anemia; comune: neutropenia, leucopenia, linfopenia. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni allergiche/di ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipokaliemia, anoressia, iperglicemia/diabete mellito, ipercolesterolemia, iperlipemia; comune: ipofosfatemia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: insonnia; comune: ansia, depressione. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: disgeusia; comune: sonnolenza, parestesia, vertigini, ageusia; non comune: sanguinamento intracerebrale. Patologie dell'occhio. Comune: congiuntiviti (inclusi congiuntivite, disturbi della lacrimazione). Patologie cardiache. Non comune: effusione pericardica (inclusa effusione pericardica emodinamicamente significativa che richiede intervento). Patologie vascolari. Comune: tromboembolismo venoso (inclusi trombosi venosa profonda, embolia polmonare [compresi gli esiti fatali], trombosi), ipertensione, tromboflebite. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: dispnea, epitassi, tosse; comune: polmonite (inclusa polmonite fatale), effusione pleurica. Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolore addominale, vomito, stomatite, diarrea, nausea; comune: distensione addominale, dolore del cavo orale, gengivite, stomatite aftosa; non comune: perforazione intestinale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: rash (inclusi rash, rash accompagnato da prurito, rash maculo papulare, rash pustolare), prurito, acne, patologie delle unghie, secchezza della pelle; comune: dermatite esfoliativa. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: dolore alla schiena, artralgia, comune: mialgia (inclusi mialgia, crampi alle gambe). Patologie renali e urinarie. Comune: insufficienza renale (compresi esiti fatali). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: edema (inclusi edema, edema facciale, edema periferico), astenia, dolore, piressia, mucosite, dolore al torace; comune: brividi, rallentata cicatrizzazione delle ferite. Esami diagnostici. Molto comune: aumento della creatinina nel sangue; comune: aumento dell'aspartato amino transferasi, aumento dell'alanina amino transferasi. >>Reazioni avverse insorte nello Studio Clinico MCL. Infezioni e infestazioni. Molto comune: infezioni virali e batteriche (incluse infezioni, cellulite, bronchite, sinusite, herpes zoster, herpes simplex), polmonite (inclusa polmonare interstiziale), infezionidel tratto urinario (inclusa disuria, frequenza della minzione, infez ione del tratto urinario, urgenza minzione), faringite, infezioni delle alte vie respiratorie; comune: sepsi (inclusi sepsi, shock settico),rinite, follicolite. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto co mune: trombocitopenia, anemia, neutropenia, leucopenia, linfopenia. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni allergiche/di ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipokalemia, anoressia, iperglicemia, ipercolesterolemia; comune: disidratazione, ipofosfatemia, iperlipemia, ipercalcemia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: insonnia, ansia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: disgeusia; comune: depressione, parestesia, vertigini, ageusia. Patologie dell'occhio. Comune: congiuntiviti, emorragia dell'occhio. Patologie vascolari. Comune: trombosi (inclusi trombosi venosa profonda, trombosi), ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: dispnea,epitassi, tosse; comune: polminite. Patologie gastrointestinali. Molto comune: dolore addominale, vomito, stomatite (inclusi stomatite aftosa, ulcerazione della bocca, stomatite, glossite, dolore al cavo orale), diarrea, nausea; comune: perforazione intestinale, emorragia gastrointestinale (inclusi emorragia gastrointestinale, emorragia rettale), gengivite, gastrite, disfagia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: rash (inclusi rash, rash accompagnato da prurito, rash maculo papulare, rash ustolare, eczema), prurito, patologie delle unghie, secchezza della pelle;comune: acne, moniliasi (inclusi mobiliasi, mobiliasi orale), dermati te fungina, ecchimosi. Patologie del sistema muscolo scheletrico e deltessuto connettivo. Molto comune: dolore alla schiena, artralgia, Mia lgia (inclusi crampi muscolari, crampi alle gambe, mialgia). Patologiesistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: edema (inclusi edema, edema facciale, edema periferico, edema scrotale, edema genitale, edema generalizzato), astenia, dolore, pire ssia, mucosite, brividi; comune: dolore al torace. Esami diagnostici. Comune: aumento della creatinina nel sangue, aumento dell'aspartato amino transferasi, aumento dell'alanina amino transferasi. Gravi reazioni avverse osservate negli studi clinici con temsirolimus per il carcinoma avanzato a cellule renali, ma non negli studi clinici per il linfoma a cellule mantellari include: anafilassi, rallentata cicatrizzazione delle ferite, insufficienza renale con esiti fatali e embolia polmonare. Reazioni avverse con frequenza indeterminata: tipo edema angioneurotico in alcuni pazienti che ricevevano contemporaneamente temsirolimus ed ACE-inibitori. Esperienza post-marketing: in pazienti trattati con il farmaco sono stati riportati casi di sindrome di Stevens-Johnson. In pazienti trattati con il farmaco sono stati riportati casi di rabdomiolisi.

Gravidanza e allattamento

Poiche' il rischio correlato alla potenziale esposizione al farmaco nella fase iniziale di una gravidanza non e' noto, le donne potenzialmente fertili devono essere avvertite di non iniziare una gravidanza durante il trattamento con il medicinale. Uomini che hanno partner in eta'potenzialmente fertile devono utilizzare metodi contraccettivi effica ci dal punto di vista medico durante l'uso del farmaco. Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso del temsirolimus in donne in gravidanza.Gli studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riprod uttiva. In studi sulla riproduzione condotti su animali, temsirolimus ha causato embrio/fetotossicita' che si e' manifestata come mortalita'e peso ridotto del feto (con ritardo associato nella ossificazione sc heletrica) nei ratti e nei conigli. Effetti teratogenici (onfalocele) sono stati osservati nei conigli . Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Non deve essere usato durante la gravidanza, a meno che il rischio per l'embrione sia giustificato dal beneficio attesoper la madre. Non e' noto se il temsirolimus sia escreto nel latte ma terno umano. L'escrezione del temsirolimus nel latte non e' stata studiata negli animali. Tuttavia, sirolimus, il principale metabolita del temsirolimus, e' escreto nel latte dei ratti che allattano. A causa della possibilita' di reazioni avverse dovute al temsirolimus in neonatiallattati al seno, deve essere interrotto l'allattamento al seno dura nte la terapia. Nei maschi di ratto, sono state riportate diminuzione della fertilita' e riduzioni parzialmente reversibili della conta dello sperma.