Topiramato Doc - 60cpr Riv 50mg

Dettagli:
Nome:Topiramato Doc - 60cpr Riv 50mg
Codice Ministeriale:038340079
Principio attivo:Topiramato
Codice ATC:N03AX11
Fascia:A
Prezzo:20
Rimborso:20
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Doc Generici Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a + 25, al riparo dall'umidità
Scadenza:24 mesi

Denominazione

TOPIRAMATO DOC GENERICI

Formulazioni

Topiramato Doc - 60cpr Riv 25mg
Topiramato Doc - 60cpr Riv 50mg
Topiramato Doc - 60cpr Riv 100mg
Topiramato Doc - 60cpr Riv 200mg

Categoria farmacoterapeutica

Antiepilettici.

Principi attivi

Ogni compressa contiene 25 mg, 50 mg, 100 mg o 200 mg di topiramato.

Eccipienti

Nucleo della compressa: metilcellulosa (E461), croscarmellosa sodica (E468), magnesio stearato (E470b), silice colloidale anidra (E551). Rivestimento: ipromellosa (E464), idrossipropilcellulosa (463), macrogol,titanio biossido (E171), come colorante delle compresse da 50 mg e 10 0 mg: ferro ossido giallo (E172), come colorante delle compresse da 200 mg: ferro ossido rosso (E172).

Indicazioni

Monoterapia negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di eta' superiore ai 6 anni con crisi parziali con o senza generalizzazione secondaria, e crisi tonico-cloniche generalizzate primarie. Terapia aggiuntiva nei bambini a partire dai 2 anni di eta', negli adolescenti e negliadulti con crisi di origine parziale, con o senza generalizzazione se condaria o crisi tonico-cloniche generalizzate primarie e per il trattamento di crisi associate alla sindrome di Lennox-Gastaut. Indicato negli adulti per la profilassi dell'emicrania dopo attenta valutazione delle possibili alternative terapeutiche. Non e' destinato al trattamento acuto.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo topiramato o a uno qualunque degli eccipienti. Per la profilassi dell'emicrania in gravidanza e nelle donne in eta' fertile che non facciano uso di efficaci metodi contraccettivi.

Posologia

Si raccomanda di iniziare il trattamento con una dose bassa, seguita da aumenti graduali fino alla dose efficace. Dose e definizione del suoaumento graduale devono essere stabiliti in base alla risposta clinic a. Si raccomanda di non spezzare le compresse rivestite con film. Non e' necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche di topiramato per ottimizzare la terapia con il medicinale. In rare occasioni, l'aggiunta di topiramato a fenitoina puo' richiedere un aggiustamento della dose di fenitoina per raggiungere la risposta clinica ottimale. L'aggiunta o l'eliminazione di fenitoina e carbamazepina a topiramato come terapia aggiuntiva puo' richiedere un aggiustamento della dose di topiramato. Il farmaco puo' essere assunto indipendentemente dai pasti. In pazienti con o senza una storia di crisi epilettiche o di epilessia, ifarmaci antiepilettici, incluso topiramato, devono essere sospesi gra dualmente per minimizzare il rischio di crisi epilettiche o di un'aumentata frequenza delle crisi. Le dosi giornaliere sono state diminuite ad intervalli settimanali di 50-100 mg negli adulti con epilessia e di25-50 mg negli adulti che ricevevano topiramato a dosi fino a 100 mg/ die per la profilassi dell'emicrania. Negli studi clinici pediatrici, topiramato e' stato sospeso gradualmente in un periodo di 2-8 settimane. Epilessia: quando viene sospeso l'uso concomitante di farmaci antiepilettici (AED) per raggiungere la monoterapia con topiramato, occorreprendere in considerazione i potenziali effetti sul controllo delle c risi. A meno che per motivi di sicurezza non occorra sospendere improvvisamente la somministrazione dell'AED concomitante, si raccomanda di ridurne gradualmente la dose di circa un terzo ogni 2 settimane. Qualora siano sospesi farmaci con un effetto di induzione enzimatica, i livelli di topiramato aumenteranno. Se clinicamente indicato, potrebbe essere necessaria una riduzione della dose di topiramato. Adulti: 25 mg,da somministrare alla sera, per 1 settimana. La dose deve essere, qui ndi, aumentata ad intervalli settimanali o bi-settimanali con incrementi di 25 o 50 mg/die, diviso in due somministrazioni. Se il paziente non tollera questo regime di incremento della dose, si puo' procedere con incrementi piu' piccoli, o piu' distanziati nel tempo. La dose iniziale raccomandata per la monoterapia con topiramato negli adulti e' compresa tra 100 e 200 mg/die, suddivisa in 2 somministrazioni. La dose giornaliera massima raccomandata e' di 500 mg/die, suddivisa in 2 somministrazioni. Alcuni pazienti con forme refrattarie di epilessia hannotollerato la monoterapia con topiramato a dosi giornaliere di 1.000 m g. Queste raccomandazioni posologiche si applicano a tutti i pazienti adulti, anziani compresi, purche' non presentino malattie renali. Popolazione pediatrica (bambini di eta' superiore ai 6 anni): la dose e lavelocita' del suo aumento graduale nei bambini devono essere stabilit e in base alla risposta clinica. Il trattamento deve iniziare con 0,5-1 mg/kg da somministrare alla sera, per la prima settimana. La dose deve essere quindi aumentata ad intervalli settimanali o bi-settimanali con incrementi di 0,5-1 mg/kg/die, diviso in due somministrazioni. Se il bambino non tollera questo regime di incremento della dose, si puo'procedere con incrementi piu' piccoli o piu' distanziati nel tempo. L a dose iniziale raccomandata per la monoterapia con topiramato e' di 100 mg/die, in base alla risposta clinica (corrispondente a circa 2,0 mg/kg/die nei bambini da 6 a 16 anni). Epilessia: terapia aggiuntiva (crisi epilettiche di origine parziale, con o senza generalizzazione secondaria, crisi tonico-cloniche generalizzate primarie, o crisi associate alla sindrome di Lennox-Gastaut). Adulti: 25 - 50 mg, da somministrare alla sera, per una settimana. E' stato riportato l'utilizzo di dosi iniziali piu' basse, ma non e' stato studiato sistematicamente. Successivamente, la dose deve essere aumentata di 25 - 50 mg/die a intervalli settimanali o bisettimanali e suddivisa in due somministrazioni. Alcuni pazienti possono raggiungere l'efficacia terapeutica con un'unica somministrazione giornaliera. Negli studi clinici condotti in terapia aggiuntiva, 200 mg era la dose efficace piu' bassa. La dose giornaliera abituale e' compresa fra 200 e 400 mg, suddivisa in due somministrazioni. Queste raccomandazioni posologiche si applicano a tutti i pazienti adulti, anziani compresi, purche' non presentino malattie renali.Popolazione pediatrica (bambini dai 2 anni di eta'): varia da 5 a 9 m g/kg/die, divisa in 2 somministrazioni. Si deve iniziare con 25 mg (o meno, sulla base di un intervallo di 1-3 mg/kg/die), da somministrare alla sera, per la prima settimana. La dose deve, quindi, essere aumentata ad intervalli settimanali o bi-settimanali con incrementi di 1 - 3mg/kg/die (divisi in due somministrazioni), per raggiungere la rispos ta clinica ottimale. Sono state valutate dosi fino a 30 mg/kg/die, chesi sono dimostrate generalmente ben tollerate. >>Emicrania. Adulti: 1 00 mg/die, suddivisa in due somministrazioni. Si deve iniziare con 25 mg, da somministrare alla sera, per 1 settimana. La dose deve essere, quindi, aumentato con incrementi di 25 mg/die, ad intervalli settimanali. Se il paziente non tollera questo regime di incremento della dose,si puo' procedere con intervalli fra gli aggiustamenti della dose piu ' distanziati nel tempo. Alcuni pazienti potrebbero trarre beneficio da una dose totale giornaliera di 50 mg/die. I pazienti hanno ricevuto una dose giornaliera totale fino a 200 mg/die. Questa dose puo' esseredi beneficio in alcuni pazienti, tuttavia, si raccomanda cautela per un'aumentata incidenza degli effetti indesiderati. Pazienti pediatrici: topiramato non e' raccomandato nel trattamento o nella prevenzione dell'emicrania nei bambini, poiche' i dati di sicurezza e di efficacia sono insufficienti. Insufficienza renale: topiramato deve essere somministrato con cautela poiche' la clearance plasmatica e quella renale di topiramato sono ridotte. I soggetti con compromissione renale nota possono richiedere un tempo superiore per raggiungere lo steady state aciascuna dose. In pazienti con insufficienza renale terminale, poiche ' topiramato e' rimosso dal plasma mediante emodialisi, nei giorni in cui si esegue l'emodialisi deve essere somministrata una dose supplementare di topiramato pari a circa la meta' della dose giornaliera. La dose supplementare deve essere somministrata in frazioni separate all'inizio e al termine della procedura di emodialisi. La dose supplementare puo' variare in base alle caratteristiche dell'apparecchiatura usataper la dialisi. Insufficienza epatica: topiramato deve essere sommini strato con cautela, poiche' la clearance di topiramato e' ridotta. None' necessario alcun aggiustamento della dose nella popolazione anzian a con funzione renale integra.

Conservazione

Conservare sotto 25 gradi C. Conservare nel confezionamento originarioper proteggere il prodotto dall'umidita'.

Avvertenze

In situazioni nelle quali sia necessario, da un punto di vista medico,sospendere rapidamente topiramato, si raccomanda un monitoraggio adeg uato alcuni pazienti possono manifestare un aumento della frequenza delle crisi o l'insorgenza di nuovi tipi di crisi con topiramato. Questifenomeni possono essere la conseguenza di un sovradosaggio, di una ri duzione delle concentrazioni plasmatiche degli antiepilettici usati inconcomitanza, della progressione della malattia, o di un effetto para dosso. Durante il trattamento con topiramato e' molto importante mantenere un'idratazione adeguata. L'idratazione puo' ridurre il rischio dinefrolitiasi. Un'idratazione adeguata prima e durante lo svolgimento di attivita', come l'esercizio fisico o l'esposizione a temperature elevate, puo' ridurre il rischio di reazioni avverse correlate al calore. Durante il trattamento con topiramato e' stato osservato un incremento dell'incidenza di disturbi dell'umore e di depressione. Nei pazienti trattati con antiepilettici in numerose indicazioni sono stati segnalati ideazione suicidaria e comportamento suicida. Non e' noto quale sia il meccanismo di questo rischio e i dati a disposizione non escludono la possibilita' di un aumentato rischio per topiramato. I pazienti devono pertanto essere monitorati per riscontrare i segni di ideazionesuicidaria e comportamento suicida, e si deve considerare un trattame nto appropriato. I pazienti (e chi si occupa di loro) devono essere informati di richiedere assistenza medica nel caso in cui si manifestinosegni di ideazione suicidaria o di comportamento suicida. Alcuni pazi enti, specialmente quelli con predisposizione alla nefrolitiasi, possono essere esposti a un piu' alto rischio di formazione di calcoli renali e di manifestazioni e sintomi associati, quali coliche renali, dolore renale o dolore al fianco. I fattori di rischio per la nefrolitiasicomprendono calcoli renali pregressi o un'anamnesi familiare per nefr olitiasi e ipercalciuria. Nessuno di questi fattori di rischio permette pero' di predire in modo attendibile la formazione di calcoli durante la terapia con topiramato. Inoltre, i pazienti che assumono altri farmaci associati a nefrolitiasi possono essere esposti a un piu' alto rischio. Nei pazienti con compromissione della funzionalita' epatica, topiramato deve essere somministrato con cautela, dato che la clearancedi topiramato puo' essere ridotta. In pazienti trattati con topiramat o, e' stata segnalata una sindrome da miopia acuta associata a glaucoma secondario ad angolo chiuso. I sintomi comprendono un'insorgenza acuta di riduzione dell'acuita' visiva e/o dolore oculare. Le manifestazioni oftalmiche possono includere miopia, riduzione di profondita' della camera anteriore dell'occhio, iperemia oculare (arrossamento) e aumento della pressione intraoculare. Potrebbe o meno essere presente midriasi. Questa sindrome potrebbe essere associata a versamento sopraciliare, che comporta uno spostamento in avanti del cristallino e dell'iride, con glaucoma secondario ad angolo chiuso. I sintomi compaiono generalmente entro il primo mese di terapia con topiramato. Contrariamenteal glaucoma primario ad angolo chiuso, che si verifica raramente al d i sotto dei 40 anni, il glaucoma secondario ad angolo chiuso, associato all'uso di topiramato, e' stato riportato sia negli adulti sia nei bambini. Il trattamento comprende la sospensione di topiramato il piu' rapidamente possibile, secondo giudizio medico e l'adozione di misure adeguate per ridurre la pressione intraoculare. In genere, con queste misure la pressione intraoculare si riduce. Un'elevata pressione intraoculare, di qualunque eziologia, se non trattata puo' comportare graviconseguenze, compresa la perdita permanente della vista. E' necessari o stabilire se pazienti con disturbi dell'occhio in anamnesi debbano essere trattati con topiramato. Il trattamento con topiramato e' associato ad acidosi metabolica ipercloremica, con gap non-anionico normale (cioe', diminuzione del livello sierico di bicarbonato al di sotto dell'intervallo di riferimento normale, in assenza di alcalosi respiratoria). Questa riduzione di bicarbonato sierico e' dovuta all'effetto inibitorio di topiramato sull'anidrasi carbonica renale. In genere, la diminuzione di bicarbonato avviene nelle prime fasi del trattamento, sebbene possa verificarsi in qualunque momento della terapia. Tale diminuzione e' generalmente di grado da lieve a moderato (mediamente di 4 mmol/L a dosi di 100 mg/die o superiori negli adulti e a circa 6 mg/kg/die nei pazienti pediatrici). Raramente, la concentrazione sierica di bicarbonato nei pazienti e' scesa a valori inferiori a 10 mmol/L. Alcune condizioni o terapie che predispongono all'acidosi (quali patologie renali, gravi disturbi respiratori, status epilepticus, diarrea, interventi chirurgici, dieta chetogena o alcuni farmaci) possono sommarsi agli effetti di topiramato sulla riduzione del bicarbonato. L'acidosi metabolica cronica aumenta il rischio di formazione dei calcoli renali e puo' potenzialmente portare ad osteopenia. L'acidosi metabolica cronica nei pazienti pediatrici puo' rallentare i ritmi di crescita. L'effetto di topiramato sulle conseguenze correlate all'apparato osseo non e' stato studiato in modo sistematico nelle popolazioni di pazienti adulti e pediatrici. Con la somministrazione di topiramato si raccomandaun'appropriata valutazione che includa la determinazione dei livelli di bicarbonato sierico, in funzione delle condizioni di base. In caso di sviluppo e persistenza dell'acidosi metabolica, bisogna considerarel'opportunita' di ridurre la dose o di interrompere il trattamento co n topiramato (adottando una riduzione graduale). Topiramato deve essere usato con cautela in pazienti con condizioni o trattamenti che costituiscano un fattore di rischio per la comparsa di acidosi metabolica. Alcuni pazienti potrebbero subire perdita di peso durante il trattamento con topiramato. Si raccomanda di monitorare i pazienti in trattamento con topiramato per la perdita di peso. Se il paziente presenta un calo ponderale durante il trattamento con topiramato, puo' essere presain considerazione la somministrazione di un integratore dietetico o u n aumento dell'apporto di alimenti.

Interazioni

>>Effetti di topiramato sugli altri farmaci antiepilettici. L'aggiuntadi topiramato ad altri antiepilettici (fenitoina, carbamazepina, acid o valproico, fenobarbital, primidone) non ha alcun effetto sulle relative concentrazioni plasmatiche allo steady-state, con l'eccezione di sporadici pazienti nei quali l'aggiunta di topiramato a fenitoina puo' determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina. Questo e' probabilmente da attribuirsi all'inibizione di un'isoforma polimorfa di un enzima specifico (CYP2C19). Di conseguenza, ogni paziente in trattamento con fenitoina che mostra segni o sintomi clinici di tossicita', deve essere sottoposto al monitoraggio dei livelli di fenitoina. Uno studio di interazione farmacocinetica in pazienti epilettici ha mostrato che l'aggiunta di topiramato a lamotrigina non ha avuto effetti sulla concentrazione plasmatica allo steady-state di lamotrigina a dosi di topiramato comprese fra 100 e 400 mg/ die . Inoltre, non e' stata osservata alcuna variazione della concentrazione plasmatica allo steady-state di topiramato durante o dopo la sospensione del trattamento con lamotrigina (alla dose media di 327 mg/ die ). Topiramato inibisce l'enzima CYP2C19 e puo' interferire con altre sostanze metabolizzate attraverso questo enzima (ad es. diazepam, imipramina, moclobemide, proguanil, omeprazolo). >>Effetti di altri farmaci antiepiletticisu topiramato. Fenitoina e carbamazepina riducono la concentrazione p lasmatica di topiramato. L'aggiunta o l'eliminazione di fenitoina o carbamazepina alla terapia con topiramato puo' richiedere un aggiustamento della dose di quest'ultimo. Questo deve essere fatto aumentando gradualmente la dose fino all'effetto clinico. L'aggiunta o l'eliminazione di acido valproico non produce variazioni clinicamente significativedelle concentrazioni plasmatiche di topiramato, e, pertanto, non rich iede un aggiustamento della dose di topiramato. Digossina: fare particolare attenzione al monitoraggio routinario della digossina sierica. Farmaci depressivi dell'SNC: non assumere topiramato in concomitanza con alcol o con altri farmaci depressivi dell'SNC. Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum): in caso di co- somministrazione di topiramato ed Erba di San Giovanni si potrebbe verificare il rischio di riduzionedelle concentrazioni plasmatiche con conseguente perdita di efficacia . Contraccettivi orali: considerare la possibilita' di una riduzione dell'efficacia contraccettiva e di un aumento dello spotting. Litio: involontari sani e' stata osservata una riduzione dell'esposizione sist emica al litio (18% dell'AUC) in corso di co-somministrazione di topiramato 200 mg/ die. Si e' osservato un aumento dell'esposizione sistemica (26% dell'AUC) a seguito di dosi di topiramato fino a 600 mg/ die. In caso di co-somministrazione di topiramato, i livelli di litio devono essere monitorati. Risperidone: quando somministrato con topiramato a dosi crescenti di 100, 250 e 400 mg/ die , si e' osservata una riduzione dell'esposizione sistemica a risperidone. Tuttavia, le differenzenell'AUC per la frazione attiva totale tra il trattamento con risperi done da solo e la combinazione con topiramato non erano statisticamente significative. Idroclorotiazide (HCTZ): la farmacocinetica allo steady-state di HCTZ non e' stata significativamente influenzata dalla co-somministrazione di topiramato. Metformina: la clearance plasmatica dopo dose orale di topiramato pare ridursi quando somministrato con metformina. Non si conosce l'entita' della variazione della clearance . Lasignificativita' clinica dell'effetto di metformina sul profilo farma cocinetico di topiramato non e' chiara. Quando topiramato viene aggiunto o tolto a pazienti in trattamento con metformina, si deve fare molta attenzione al monitoraggio routinario per il controllo adeguato dello stato della malattia diabetica. Pioglitazone: quando topiramato viene aggiunto al trattamento con pioglitazone, o quando pioglitazone e' aggiunto alla terapia con topiramato, e' opportuno porre molta attenzione al monitoraggio routinario dei pazienti, per un adeguato controllo dello stato della malattia diabetica. Gliburide: quando topiramato e' aggiunto alla terapia con gliburide, o quando gliburide e' aggiunta alla terapia con topiramato, si deve fare molta attenzione al monitoraggio routinario dei pazienti, per un adeguato controllo dello stato della malattia diabetica. Topiramato, quando usato insieme ad altre sostanze che predispongono alla nefrolitiasi, puo' aumentare il rischio di nefrolitiasi. Con l'impiego di topiramato, devono essere evitate sostanze di questo tipo, poiche' possono determinare un ambiente fisiologicoche aumenta il rischio di formazione di calcoli renali. Acido valproi co: la co-somministrazione di topiramato e acido valproico e' stata associata a iperammoniemia con o senza encefalopatia in pazienti che avevano tollerato entrambi i farmaci assunti singolarmente. Nella maggiorparte dei casi, i segni e i sintomi si sono attenuati dopo la sospens ione di ciascuno dei due farmaci. Questa reazione avversa non e' dovuta ad un'interazione farmacocinetica. Non e' stata stabilita un'associazione tra iperammoniemia e topiramato in monoterapia o in cosomministrazione con altri antiepilettici. >>Altri studi di interazione farmacocinetica tra farmaci. Amitriptilina: nessun effetto su Cmax e AUC del composto originale, aumento di Cmax e AUC del metabolita nortriptilina,la concentrazione del topiramato non e' stata studiata. Diidroergotam ina (orale o sottocutanea): nessun effetto su Cmax e AUC del composto originale e del topiramato. Aloperidolo: nessun effetto su Cmax e AUC del composto originale, aumento di AUC del metabolita ridotto, la concentrazione del topiramato non e' stata studiata. Propranololo: nessun effetto su Cmax e AUC del composto originale, aumento di Cmax per 4-OH- Propranololo (TPM 50 mg q12h), aumento di Cmax e di AUC di topiramato (80 mg propranololo q12h). Sumatriptan (per via orale e sottocutanea): nessun effetto su Cmax e AUC del composto originale, la concentrazione del topiramato non e' stata studiata. Pizotifene: nessun effetto su Cmax e AUC del composto originale e sulla concentrazione di topiramato. I dati indicano che il topiramato e' stato associato con una diminuzione media dei livelli sierici del bicarbonato di 4 mmol/l.

Effetti indesiderati

La frequenza viene attribuita come segue: molto comune (>=1/10); comune (da >=1/100 a <1/10); non comune (da >=1/1.000 a <1/100); rara (da >=1/10.000 a <1/1.000); non nota impossibile stabilire la frequenza daidati disponibili. Esami diagnostici. Molto comune: calo ponderale; co mune: aumento ponderale; non comune: presenza di cristalli nelle urine, test dell'andatura calcagno-punta anormale, riduzione della conta leucocitaria; rara: riduzione della concentrazione di bicarbonato nel sangue. Patologie cardiache. Non comune: bradicardia, bradicardia sinusale, palpitazioni. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia; non comune: leucopenia, trombocitopenia, linfadenopatia eosinofilia; rara: neutropenia. Patologie del sistema nervoso. Molto comune parestesia, sonnolenza, capogiro; comune: disturbo dell'attenzione, compromissione della memoria, amnesia, disturbi cognitivi, compromissione mentale, capacita' psicomotorie compromesse, convulsioni, coordinazione anomala, tremore, letargia, ipoestesia, nistagmo, disgeusia, disturbi dell'equilibrio, disartria, tremore intenzionale, sedazione; non comune: riduzione dello stato di coscienza, convulsioni da grande male, difetti del campo visivo, crisi parziali complesse, disturbi dell'eloquio, iperattivita' psicomotoria, sincope, disturbi sensoriali, ipersalivazione, ipersonnia, afasia, eloquio ripetitivo, ipocinesia, discinesia,instabilita' posturale, scarsa qualita' del sonno, sensazione di bruc iore, perdita sensoriale, parosmia, sindrome cerebellare, disestesia, ipogeusia, stupore, goffaggine, aura, ageusia, disgrafia, disfasia, neuropatia periferica, presincope, distonia, formicolio; rara: aprassia,disordini del ritmo circadiano del sonno, iperestesia, iposmia, anosm ia, tremore essenziale, acinesia, mancata risposta agli stimoli. Patologie dell'occhio. Comune: vista offuscata, diplopia, disturbi visivi; non comune: riduzione dell'acuita' visiva, scotoma, miopia, sensazioneanomala nell'occhio, secchezza oculare, fotofobia, blefarospasmo, aum ento della lacrimazione, fotopsia, midriasi, presbiopia; rara: cecita'unilaterale, cecita' temporanea, glaucoma, disturbo dell'accomodament o, alterazione della percezione di profondita' visiva, scotoma scintillante, edema della palpebra, cecita' notturna, ambliopia; non nota: glaucoma ad angolo chiuso, maculopatia, disturbo del movimento oculare. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini, tinnito, dolore auricolare; non comune: sordita', sordita' unilaterale, sordita'neurosensoriale, malessere all'orecchio, compromissione dell'udito. P atologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. comune: dispnea, epistassi, congestione nasale, rinorrea; non comune: dispnea da sforzo, ipersecrezione dei seni paranasali, disfonia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea diarrea; comune: vomito, costipazione, doloreaddominale superiore, dispepsia, dolore addominale, bocca secca, male ssere allo stomaco, parestesia orale, gastrite, malessere addominale; non comune: pancreatite, flatulenza, malattia da reflusso gastroesofageo, dolore all'addome inferiore, ipoestesia orale, sanguinamento gengivale, distensione addominale, malessere epigastrico, dolore alla palpazione addominale, ipersecrezione salivare, dolore alla bocca, alitosi,glossodinia. Patologie renali e urinarie. Comune: nefrolitiasi, polla chiuria, disuria; non comune: calcoli urinari, incontinenza urinaria, ematuria, incontinenza, urgenza di minzione, colica renale, dolore renale; rara: calcoli ureterici, acidosi tubulare renale. Patologie dellacute e del tessuto sottocutaneo. Comune: alopecia, rash, prurito; non comune: anidrosi, ipoestesia facciale, orticaria, eritema, prurito ge neralizzato, rash maculare, decolorazione della pelle, dermatite allergica, gonfiore al viso; rara: sindrome di Stevens- Johnson, eritema multiforme, odore della pelle anomalo, edema periorbitale, orticaria localizzata; non nota: necrolisi epidermica tossica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: artralgia, spasmi muscolari, mialgia, mioclonie muscolari, debolezza muscolare, dolore muscoloscheletrico toracico; non comune: gonfiore articolare, rigidita' muscoloscheletrica, dolore al fianco, affaticamento muscolare; rara: disturbi agli arti. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: anoressia, riduzione dell'appetito; non comune: acidosi metabolica, ipocaliemia, aumento dell'appetito, polidipsia; rara: acidosi ipercloremica. Infezioni e infestazioni. Molto comune: rinofaringite. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione ortostatica, ipotensione, rossore, vampate di calore; rara: fenomeno di Raynaud. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento; comune: piressia, astenia, irritabilita', disturbi dell'andatura, sensazione anormale, malessere; non comune: ipertermia, sete, malessere simil-influenzale, pigrizia, sensazione di freddo alle estremita', sensazione di ubriachezza, sensazione di estremo nervosismo;rara: edema facciale, calcinosi. Circostanze sociali. Non comune: inc apacita' di apprendimento. Disturbi del sistema immunitario. comune: ipersensibilita'; non nota: edema allergico, edema congiuntivale. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: disfunzione erettile, disfunzione sessuale. Disturbi psichiatrici. Molto comune: depressione; comune: bradifrenia, insonnia, disturbi del linguaggioespressivo, ansia, stato confusionale, disorientamento, aggressivita' , alterazioni dell'umore, agitazione, sbalzi d'umore, umore depresso, ira, comportamento anormale; non comune: ideazione suicidaria, tentativo di suicidio, allucinazioni, disturbi psicotici, allucinazioni uditive, allucinazioni visive, apatia, mancanza di conversazione spontanea,disturbo del sonno, instabilita' affettiva, diminuzione della libido, incapacita' a stare fermi, pianto, disfemia, umore euforico, paranoia , perseverazione, attacchi di panico, lacrimevolezza, disturbi nella lettura, insonnia iniziale, appiattimento affettivo, pensiero anormale,perdita della libido, indifferenza, insonnia media, distraibilita', r isvegli precoci, reazione di panico, umore elevato; rara: mania, anorgasmia, disturbo di panico, disturbo nell'eccitamento sessuale, sentimento di disperazione, orgasmo anormale, ipomania, diminuzione dell'orgasmo.

Gravidanza e allattamento

Topiramato e' risultato teratogeno nei topi, nei ratti e nei conigli. Nei ratti topiramato attraversa la barriera placentare. Non esistono studi adeguati e ben controllati con topiramato in donne in gravidanza.I dati di registri sulla gravidanza indicano una possibile associazio ne fra l'utilizzo di topiramato durante la gravidanza e malformazioni congenite. Questo e' stato segnalato con topiramato in monoterapia e topiramato somministrato nell'ambito di un regime politerapico. Questi dati devono essere interpretati con cautela, dal momento che per identificare un aumentato rischio di malformazioni sono necessari maggiori dati. Inoltre, i dati ottenuti da questi registri e altri studi suggeriscono che, rispetto alla monoterapia, ci potrebbe essere un aumentatorischio di effetti teratogeni associati all'impiego di farmaci antiep ilettici in terapia di combinazione. Alle donne in eta' fertile e' raccomandato di adottare adeguate misure contraccettive. Gli studi clinici condotti sugli animali hanno evidenziato l'escrezione di topiramato nel latte. L'escrezione di topiramato nel latte umano non e' stata valutata in studi controllati. Osservazioni limitate nelle pazienti suggeriscono un'escrezione estesa di topiramato nel latte materno. Poiche' molti medicinali sono escreti nel latte umano, occorre decidere se sospendere l'allattamento al seno o interrompere/rinunciare alla terapia con topiramato tenendo in considerazione l'importanza del medicinale per la madre. Nel corso della gravidanza, topiramato deve essere prescritto dopo aver informato accuratamente la donna del rischio noto di epilessia non controllata sulla la gravidanza e dei potenziali rischi del medicinale per il feto. Profilassi dell'Emicrania: topiramato e' controindicato in gravidanza, e nelle donne in eta' fertile che non facciano uso di un efficace metodo contraccettivo.