Thymoglobuline - 1f 25mg 5mg/Ml
Dettagli:
Nome:Thymoglobuline - 1f 25mg 5mg/MlCodice Ministeriale:033177027
Principio attivo:Immunoglobulina Di Coniglio Antitimociti Umani
Codice ATC:L04AA04
Fascia:H
Prezzo:238.99
Produttore:Genzyme Europe B.V.
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere per concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi
Denominazione
THYMOGLOBULINE 5MG/ML, POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE
Formulazioni
Thymoglobuline - 1f 25mg 5mg/Ml
Categoria farmacoterapeutica
Immunosoppressori.
Principi attivi
Un flaconcino contiene 25 mg di immunoglobulina di coniglio antitimociti umani.
Eccipienti
Glicina; sodio cloruro; mannitolo (E421). Ciascuna fiala contiene 10 mg (0,4 mmoli) di sodio cloruro equivalenti a 3,93 mg di sodio (0,17 mmoli).
Indicazioni
Profilassi e trattamento degli episodi di rigetto dopo trapianto di rene, cuore, fegato, pancreas; profilassi nell'adulto della malattia acuta e cronica da trapianto verso ospite (Graft versus Host Disease, GvHD); trattamento dell'anemia aplastica quando le altre terapie sono inefficaci.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' alle proteine di coniglio o ad uno qualsiasi degli eccipienti: infezioni acute o croniche attive, che rendono controindicata qualsiasi immunosoppressione aggiuntiva.
Posologia
La posologia dipende dall'indicazione, dal regime di somministrazione e dall'eventuale associazione con altri agenti immunosoppressivi. Le seguenti raccomandazioni per il dosaggio possono essere utilizzate comeriferimento. Il trattamento puo' essere sospeso anche senza riduzione graduale della dose. >>Immunosoppressione nel trapianto d'organo. Pro filassi degli episodi di rigetto: da 1 a 1,5 mg/Kg/die per 2-9 giorni nel trapianto di rene, pancreas o fegato, pari a una dose cumulativa di 2-13,5 mg/Kg; da 1 a 1,5 mg/Kg/die per 2-5 giorni nel trapianto di cuore, pari ad una dose cumulativa di 2-7,5 mg/kg; Trattamento degli episodi di rigetto: 1,5 mg/Kg/die per 3-14 giorni, pari ad una dose cumulativa di 4,5-21 mg/Kg. Profilassi nell'adulto della malattia acuta e cronica da trapianto contro l'ospite o Graft- V ersus-Host Disease (GvHD): nel trapianto (di midollo osseo o di cellule staminali da sangue periferico) da donatori immunocompatibili non familiari o donatori nonimmunocompatibili familiari, nei pazienti adulti il medicinale deve e ssere somministrato, nell'ambito del regime di aggiustamento della dose, alla dose di 2,5 mg/kg/die a partire da 4 giorni prima del trapianto e fino a 2 giorni o 1 giorno prima del trapianto, per una dose cumulativa di 7,5 - 10 mg/kg. Trattamento dell'anemia aplastica quando le altre terapie sono inefficaci: da 2,5 a 3,5 mg/Kg/die per 5 giorni consecutivi, pari ad una dose cumulativa di 12,5- 17,5 mg/Kg. Aggiustamenti della dose: in corso di trattamento con il farmaco sono state riportate trombocitopenia e/o leucopenia (comprese linfopenia e neutropenia), reversibili dopo aggiustamenti della dose. Qualora la trombocitopenia e/o la leucopenia non siano riconducibili alla patologia sottostanteo associate alla condizione a causa della quale viene somministrata i l prodotto, si suggeriscono le seguenti riduzioni della dose: valutareuna riduzione del dosaggio se la conta piastrinica e' compresa tra 50 .000 e 75.000 cellule/mm^3 o se la conta leucocitaria e' compresa tra 2.000 e 3.000 cellule/mm^3; valutare l'interruzione del trattamento con il farmaco in caso di sviluppo di grave e persistente trombocitopenia (< 50.000 cellule/mm^3) o leucopenia (< 2.000 cellule/mm^3). Popolazione pediatrica: non puo' essere fornita una raccomandazione sulla posologia. Le informazioni attualmente disponibili indicano che i pazienti pediatrici non richiedono dosaggi differenti rispetto ai pazienti adulti. Modo di somministrazione: il prodotto viene solitamente somministrato nell'ambito di un regime terapeutico che prevede l'associazione di vari agenti immunosoppressivi. Somministrare la dose necessaria di corticosteroidi e antistaminici per via endovenosa prima dell'infusione del farmaco. La soluzione ricostituita e' limpida o leggermente opalescente. Infondere lentamente in una vena di grosso calibro. Regolare la velocita' di infusione in modo tale che la durata totale dell'infusione sia di almeno 4 ore.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C); non congelare; conservare nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Avvertenze
Il medicinale deve essere utilizzato esclusivamente sotto stretta supervisione medica in ambito ospedaliero; il farmaco deve essere somministrato solo in accordo alle indicazioni di un medico con esperienza nella terapia immunosoppressiva. I pazienti devono essere monitorati attentamente durante l'infusione. Particolare attenzione deve essere postanel monitorare il paziente per qualsiasi sintomo di shock anafilattic o. Uno stretto monitoraggio del paziente deve continuare sia durante l'infusione che per un periodo di tempo adeguato, dopo la fine dell'infusione, finche' il paziente non sia stabile. Prima della somministrazione del medicinale e' necessario stabilire se il paziente e' allergicoalle proteine di coniglio. Il personale medico e l'attrezzatura, etc. deve essere prontamente disponibile durante i primi giorni di terapia per fornire il trattamento di emergenza in caso di necessita'. Reazio ni immuno-mediate: in rari casi, in seguito all'uso del prodotto sono state segnalate gravi reazioni immuno- mediate, quali anafilassi o grave sindrome da rilascio di citochine (CSR). Molto raramente, e' stata riportata anafilassi fatale. In caso di reazione anafilattica, si deveinterrompere immediatamente l'infusione e avviare l'opportuno trattam ento di emergenza. L'attrezzatura per la terapia di emergenza di uno shock anafilattico deve essere prontamente disponibile. Ogni ulteriore somministrazione di medicinale in pazienti con storia di anafilassi alfarmaco deve essere iniziata solo dopo attenta valutazione. Gravi, ac ute reazioni associate all'infusione (IARs) sono compatibili con CRS attribuita al rilascio di citochine da monociti e linfociti attivati. Raramente, queste reazioni riportate sono associate a seri eventi cardiorespiratori e/o morte. Infezioni: il medicinale e' normalmente impiegato in associazione ad altri agenti immunosoppressivi. In seguito allasomministrazione del farmaco in associazione a vari agenti immunosopp ressivi sono state riportate infezioni (batteriche, fungine, virali e protozoarie), riattivazione di infezioni (in particolare da citomegalovirus [CMV]) e sepsi. In casi rari, queste infezioni sono risultate fatali. Il corretto dosaggio del farmaco differisce da quello di altri prodotti a base di immunoglobuline anti-timociti (ATG), perche' la composizione e la concentrazione proteica varia a seconda della fonte di ATG utilizzata. Bisogna prestare cautela, per garantire che la dose prescritta sia corretta per la tipologia di ATG da somministrare. La stretta osservanza delle raccomandazioni relative al dosaggio e alla durata dell'infusione puo' ridurre l'incidenza e la gravita' delle reazionicorrelate all'infusione (IARs). Inoltre, la diminuzione della velocit a' di infusione puo' minimizzare molte delle reazioni correlate all'infusione. La premedicazione con antipiretici, corticosteroidi e/o antistaminici puo' ridurre sia l'incidenza, sia la gravita' di tali reazioni avverse. Effetti ematologici: sono state riportate trombocitopenia e/o leucopenia (comprese linfopenia e neutropenia), reversibili dopo aggiustamenti della dose. Qualora la trombocitopenia e/o la leucopenia non siano riconducibili alla patologia di base o associate alla condizione a causa della quale viene somministrata il medicinale, si suggeriscono le seguenti riduzioni della dose: una riduzione del dosaggio deveessere considerata se la conta piastrinica e' compresa tra 50.000 e 7 5.000 cellule/mm^3 o se la conta leucocitaria e' compresa tra 2.000 e 3.000 cellule/mm^3; l'interruzione del trattamento con il prodotto deve essere considerata in caso di sviluppo di grave e persistente trombocitopenia (< 50.000 cellule/mm^3) o leucopenia (< 2.000 cellule/mm^3).E' necessario monitorare la conta leucocitaria e piastrinica durante e dopo la terapia con il farmaco. I pazienti con grave anemia aplastica neutropenica richiedono un monitoraggio molto attento, una profilassi appropriata e il trattamento della febbre e delle infezioni cosi' come un adeguato supporto trasfusionale piastrinico. Infezioni: in seguito alla somministrazione del medicinale in associazione a vari agenti immunosoppressivi sono state riportate infezioni, riattivazione di infezioni (in particolare CMV) e sepsi. Si raccomandano un attento monitoraggio del paziente ed una appropriata profilassi anti- infettiva. Neoplasie maligne L'uso di agenti immunosoppressivi, puo' aumentare l'incidenza di neoplasie maligne, compresi linfoma o malattia linfoproliferativa (che puo' essere mediata da virus). Talvolta questi eventi sono stati associati ad esito fatale. Rischio di trasmissione di agenti infettivi: nel processo produttivo del farmaco sono utilizzati componentidel sangue umano (eritrociti trattati con formaldeide) e cellule del timo. Le misure standard per la prevenzione di infezioni derivate dall'uso di medicinali preparati a partire da componenti di origine umana includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per la presenza di specifici marcatori di infezione e l'inclusione di fasi di produzione efficaci ai fini dell'inattivazione/rimozione di virus. Nonostante tali misure, nella somministrazione di medicinali preparati a partire da componenti di origine umana non si puo' escludere completamente la trasmissione di agenti infettivi. Questo rischio riguarda anche virus sconosciuti o emergenti e altri patogeni. Le misure adottate per il farmaco sono ritenute efficaci per virus incapsulati quali HIV, HBV e HCV e il virus non capsulato HAV. I provvedimenti adottati potrebbero essere limitatamente efficaci per virus non capsulati quali il Parvovirus B19. Si raccomanda vivamente di registrare il nome ed il lotto del prodotto ogni volta che il medicinale e' somministrato ad un paziente, al fine di mantenere la tracciabilita' tra il paziente ed il lotto di prodotto usato. Considerazioni particolari sull'infusione del prodotto: sono state anche riportate reazioni avverse locali quali dolore, gonfiore ed eritema in corrispondenza del punto di infusione. Il farmaco contiene meno di 1 mmole di sodio (23 mg) per dose, pertanto si deve considerare essenzialmente "priva di sodio". L'immunizzazione con vaccini vivi attenuati dopo la terapia con il farmaco non e' stata studiata; pertanto, l'immunizzazione con virus vivi attenuati non e' raccomandata per i pazienti che siano stati trattati di recente con il prodotto.
Interazioni
In caso di somministrazione concomitante nell'ambito di protocolli terapeutici immunosoppressivi combinati, deve essere valutato il rischio di sovra-immunosoppressione. In particolare, l'associazione con ciclosporine comporta il rischio di attivita' immunosoppressiva eccessivamente intensificata. Evitare la somministrazione concomitante di sangue oderivati del sangue con il farmaco. Non sono stati eseguiti studi su interazioni con altri farmaci. Interazioni con cibi o bevande sono improbabili: il medicinale ha dimostrato di non interferire con i normalitest clinici di laboratorio che utilizzano immunoglobuline. Tuttavia, il farmaco puo' indurre la produzione di anticorpi umani anti-conigli o che possono interferire con saggi immunologici basati su anticorpi di coniglio e con saggi di citotossicita' anticorpo-mediata di tipo cross-match o pannello reattivo anticorpale. Il prodotto puo' interferirecon i test ELISA.
Effetti indesiderati
I dati di sicurezza indicati di seguito rappresentano tutti gli eventiavversi riportati nello studio, a prescindere dalla correlazione con il medicinale. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comuni: linfopenia, neutropenia, trombocitopenia. Patologie gastrointestinali. Comuni: diarrea, disfagia, nausea, vomito. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comuni: febbre; comuni: brividi. Disturbi del sistema immunitario. Comuni: malattia da siero. Infezioni ed infestazioni. Molto comuni: infezione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: mialgia. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Comuni: neoplasie maligne. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: dispnea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: prurito, rash. Patologie vascolari. Comuni: ipotensione.Reazioni associate all'infusione e disturbi del sistema immunitario: dopo la somministrazione del prodotto possono insorgere reazioni associate all'infusione (IAR), che possono manifestarsi gia' dopo la prima o la seconda infusione. Le manifestazioni cliniche di IAR includono alcuni dei seguenti segni e sintomi: febbre, brividi/irrigidimento, dispnea, nausea/vomito, diarrea, ipotensione o ipertensione, malessere, rash, orticaria e/o cefalea. Le reazioni associate all'infusione del farmaco sono generalmente lievi e transitorie e sono gestite riducendo lavelocita' di infusione e/o con trattamento farmacologico. Durante la somministrazione e' stato osservato anche un aumento transitorio e reversibile delle transaminasi senza altri segni o sintomi clinici. Sono stati riportati casi di reazioni anafilattiche gravi e, in casi molto rari, fatali. Le fatalita' sono state osservate in pazienti che non hanno ricevuto adrenalina durante l'evento. Sono state segnalate IAR compatibili con la sindrome da rilascio di citochine (CRS). Una CRS gravee potenzialmente pericolosa per la vita e' stata riportata raramente. Segnalazioni post- marketing di grave Sindrome da Rilascio di Citochi ne sono state associate a disfunzione cardiorespiratoria (compresi ipotensione, ARDS, edema polmonare, infarto miocardico, tachicardia e/o decesso). Malattia da siero: durante la sorveglianza post-marketing sono state segnalate reazioni quali febbre, rash, orticaria, artralgia e/o mialgia, che suggerivano una possibile malattia da siero. La malattia da siero tende a manifestarsi da 5 a 15 giorni dopo l'avvio della terapia. I sintomi sono generalmente autolimitanti o si risolvono rapidamente con il trattamento con corticosteroidi. Eventi avversi dovuti adimmunosoppressione: sono state segnalate infezioni, riattivazioni di infezioni, neutropenia febbrile e sepsi in seguito alla somministrazione del farmaco in associazione a vari agenti immunosoppressivi. In rari casi, queste infezioni sono state fatali. Sono state riportate neoplasie maligne compresi, a titolo non esclusivo, disturbi linfoproliferativi (LPD) e altri linfomi (che possono essere mediati da virus), nonche' tumori solidi. Questi eventi sono stati associati talvolta ad esito fatale. Questi eventi avversi sono sempre stati associati ad una combinazione di vari agenti immunosoppressivi. Popolazione pediatrica: i dati attualmente disponibili sono limitati. Le informazioni disponibili indicano che il profilo di sicurezza del prodotto nei pazienti pediatrici non e' fondamentalmente diverso rispetto a quella osservato negli adulti.
Gravidanza e allattamento
Non sono stati condotti studi di riproduzione su animali. Non e' noto se il medicinale possa causare danni fetali o possa influenzare la capacita' riproduttiva. Il farmaco deve essere somministrato a donne in gravidanza solo se chiaramente necessario. Il prodotto non e' stata studiato in donne durante l'allattamento. Non e' noto se questo farmaco sia escreto nel latte materno umano, l'allattamento deve essere interrotto durante la terapia con il farmaco. Il medicinale non e' stata studiato durante il travaglio e il parto.