Tepadina - Ev 1f 15mg 10mg/Ml
Dettagli:
Nome:Tepadina - Ev 1f 15mg 10mg/MlCodice Ministeriale:039801016
Principio attivo:Tiotepa
Codice ATC:L01AC01
Fascia:H
Prezzo:212.1
Produttore:Adienne Srl S.U.
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Polvere per concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 gradi, in frigorifero
Scadenza:18 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Sostanze alchilanti.
Principi attivi
Tiotepa.
Eccipienti
Non contiene eccipienti.
Indicazioni
Il farmaco e' indicato, in associazione con altri medicinali chemioterapici: con o senza irradiazione corporea totale (TBI), come regime di condizionamento precedente al trapianto allogenico o autologo di cellule emopoietiche progenitrici (HPCT) in pazienti adulti e pediatrici con patologie ematologiche; quando la chemioterapia ad alte dosi con il supporto di HPCT e' adeguata al trattamento di tumori solidi in pazienti adulti e pediatrici.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo; gravidanza e allattamento; uso concomitante con il vaccino contro la febbre gialla e con vaccini a virus vivi o vaccini batterici.
Posologia
Il medicinale e' somministrato a dosaggi diversi, in associazione con altri medicinali chemioterapici, prima dell'HPCT in pazienti con patologie ematologiche o tumori solidi. Adulti. HPCT autologo. Patologie ematologiche: la dose varia da 125 mg/m^2/giorno a 300 mg/m^2/giorno in un'unica infusione, da 2 a 4 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza superare la dose cumulativa totale massima di 900 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Linfoma: la dose varia da 125 mg/m^2/giorno a 300 mg/m^2/giorno in un'unica infusione, da 2 a 4 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza superare la dose cumulativa massima di 900 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Linfoma del sistema nervoso centrale: 185 mg/m^2/giorno in un'unica infusione, per 2 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza superare la dose cumulativa totale massima di 370 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Mieloma multiplo: la dose varia da 150 mg/m^2/giorno a 250 mg/m^2/giorno in un'unicainfusione, per 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza s uperare la dose cumulativa totale massima di 750 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Tumori solidi: la dose varia da120 mg/m^2/giorno a 250 mg/m^2/giorno in 1 o 2 infusioni giornaliere, da 2 fino a 5 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza supe rare la dose cumulativa totale massima di 800 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Carcinoma mammario: la dose varia da 120 mg/m^2/giorno a 250 mg/m^2/giorno in un'unica infusione, da 3 a5 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza superare la dose cumulativa totale massima di 800 mg/m^2, per tutto il periodo del reg ime di condizionamento. Tumori cerebrali: la dose varia da 125 mg/m^2/giorno a 250 mg/m^2/giorno in 1 o 2 infusioni giornaliere, da 3 a 4 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza superare la dose cumulativa totale massima di 750 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Carcinoma ovarico: 250 mg/m^2/giorno in un'unica infusione, per 2 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza superare la dose cumulativa totale massima di 500 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Tumori a cellule germinali: la dose varia da 150 mg/m^2/giorno a 250 mg/m^2/giorno in un'unica infusione, per 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza superare ladose cumulativa totale massima di 750 mg/m^2, per tutto il periodo de l regime di condizionamento. HPCT allogenico. Patologie ematologiche: la dose varia da 185 mg/m^2/giorno a 481 mg/m^2/giorno suddivisa in una o 2 infusioni giornaliere, da 1 a 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 555mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Linfoma: 370 mg/m^2/giorno in 2 infusioni giornaliere prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 370 mg/m^2, pertutto il periodo del regime di condizionamento. Mieloma multiplo: 185 mg/m^2/giorno in un'unica infusione prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 185 mg/m^2, per tutto i l periodo del regime di condizionamento. Leucemia: la dose varia da 185 mg/m^2/giorno a 481 mg/m^2/giorno suddivisa in una o 2 infusioni giornaliere, da 1 a 2 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 555 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Talassemia: 370 mg/m^2/giorno suddivisa in 2 infusioni giornaliere, prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 370 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Pazienti pediatrici. HPCT autologo. Tumori solidi: la dose varia da 150 mg/m^2/giorno a 350 mg/m^2/giorno in un'unica infusione, da 2 a 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza superare la dose cumulativa totale massima di 1050 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Tumoricerebrali: la dose varia da 250 mg/m^2/giorno a 350 mg/m^2/giorno in un'unica infusione, per 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo,senza superare la dose cumulativa totale massima di 1050 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. HPCT allogenico. Patologie ematologiche: la dose varia da 125 mg/m^2/giorno a 250 mg/m^2/giorno in una o 2 infusioni giornaliere, da 1 a 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 375 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Leucemia: 250 mg/m^2/giorno in 2 infusioni giornaliere, prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 250 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Talassemia: la dose varia da 200 mg/m^2/giorno a 250 mg/m^2/giorno suddivisa in 2 infusioni giornaliere, prima dell'HPCT allogenico senza superare la dose cumulativa totale massima di 250 mg/m^2, per tutto il periodo delregime di condizionamento. Citopenia refrattaria: 125 mg/m^2/giorno i n un'unica infusione, per 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 375 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Malattie genetiche:125 mg/m^2/giorno in un'unica infusione, per 2 giorni consecutivi pri ma dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 250 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento.Anemia drepanocitica: 250 mg/m^2/giorno in 2 infusioni giornaliere, p rima dell'HPCT allogenico senza superare la dose cumulativa totale massima di 250 mg/m^2, per tutto il periodo del regime di condizionamento. Insufficienza renale: non e' stato studiato. Non si consiglia di modificare il dosaggio nei pazienti con lieve o moderata insufficienza renale. Si raccomanda comunque cautela. Insufficienza epatica: non e' stato studiato. Si raccomanda cautela al momento di usare tiotepa in pazienti con pregressa alterazione della funzionalita' epatica. Non si consiglia di modificare il dosaggio nel caso di alterazioni transitorie dei parametri epatici. Pazienti anziani: la somministrazione non e' stata specificamente studiata nei pazienti anziani; tuttavia, non e' stato ritenuto necessario modificare il dosaggio. Ricostituire ogni flaconcino con 1,5 ml di acqua per preparazioni iniettabili. Diluire ulteriormente il volume totale da somministrare in 500 ml di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) per iniezioni prima della somministrazione (1000 ml se la dose e' >500 mg). Nei bambini, se la dose e' <250 mg, utilizzare un volume appropriato di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) per iniezioni al fine di ottenere una concentrazione finale tra 0,5 e 1 mg/ml. Possono verificarsi reazioni topiche associate all'esposizione accidentale a tiotepa.
Conservazione
Flaconcino non aperto Conservare e trasportare in frigorifero (2 gradiC - 8 gradi C). Non congelare.
Avvertenze
L'effetto del trattamento con tiotepa al dosaggio e secondo la posologia consigliati e' una profonda mielosoppressione osservabile in tutti i pazienti. Potrebbero quindi svilupparsi grave granulocitopenia, trombocitopenia, anemia o una combinazione delle stesse. Durante il trattamento e fino al recupero, deve essere monitorata frequentemente la conta completa delle cellule ematiche, inclusi la conta leucocitaria differenziale e i conteggi piastrinici. Effettuare la terapia di supporto (piastrine e ed eritrociti) e utilizzare fattori di crescita come il fattore stimolante le colonie dei granulociti (G-CSF) secondo le indicazioni mediche. Si raccomanda di effettuare giornalmente il conteggio dei leucociti e delle piastrine durante la terapia con tiotepa e dopo il trapianto per almeno 30 giorni. Deve essere considerato l'impiego profilattico o empirico di anti-infettivi (batterici, micotici, virali) per la prevenzione e il trattamento delle infezioni durante il periodoneutropenico. Tiotepa non e' stato studiato in pazienti con insuffici enza epatica. Poiche' tiotepa e' metabolizzato soprattutto attraverso il fegato, si raccomanda particolare attenzione nel trattamento con tiotepa in pazienti con pregressa alterazione della funzionalita' epatica, soprattutto in quelli con insufficienza grave. Nel trattamento di questi pazienti si raccomanda di monitorare regolarmente i livelli sierici delle transaminasi, della fosfatasi alcalina e della bilirubina nei giorni successivi al trapianto, per rilevare precocemente un'epatotossicita'. I pazienti sottoposti precedentemente a radioterapia, superiore o pari a tre cicli di chemioterapia, o a un precedente trapianto di cellule progenitrici, potrebbero presentare un fattore di rischio maggiore di sindromi veno-occlusive epatiche. Si raccomanda cautela nei pazienti con anamnesi di malattia cardiaca, e di monitorare regolarmente la funzionalita' cardiaca nei pazienti trattati con tiotepa. Durante la terapia con tiotepa, si raccomanda cautela nei pazienti con anamnesi di patologie renali ed e' opportuno considerare un monitoraggio periodico della funzionalita' renale. Tiotepa potrebbe indurre tossicita' polmonare, che puo' essere additiva agli effetti prodotti da altri agenti citotossici (busulfan, fludarabina e ciclofosfamide). Pazienti trattati in precedenza con irradiazione cerebrale o cranio spinale sonoa rischio di gravi reazioni tossiche (per es. encefalopatia). Il pazi ente deve essere informato dell'aumentato rischio di induzione di un secondo tumore maligno provocato dall'uso di tiotepa, noto carcinogeno per l'uomo. L'uso concomitante con vaccini vivi attenuati (eccezion fatta per i vaccini contro la febbre gialla), fenitoina e fosfenitoina non e' raccomandato. Tiotepa non dev'essere somministrato in concomitanza a ciclofosfamide se entrambi i medicinali sono presenti nello stesso regime di condizionamento. Il medicinale dev'essere somministrato dopo il completamento di ogni infusione di ciclofosfamide. Durante l'usoconcomitante di tiotepa e degli inibitori di CYP2B6 oppure CYP3A4, e' necessario effettuare un accurato monitoraggio clinico dei pazienti. Come gran parte degli agenti alchilanti, tiotepa puo' compromettere lafertilita' maschile o femminile. Si raccomanda ai pazienti uomini di effettuare la crioconservazione dello sperma prima di iniziare la terapia, e di non procreare durante il trattamento e nell'anno successivo alla sospensione del trattamento.
Interazioni
Specifiche interazioni con tiotepa: i vaccini a virus vivi e i vaccinibatterici non devono essere somministrati a un paziente trattato con agenti chemioterapici immunosoppressori, e devono passare almeno tre mesi tra la sospensione della terapia e la vaccinazione. Tiotepa sembraessere metabolizzata attraverso CYP2B6 e CYP3A4. La somministrazione in concomitanza a inibitori di CYP2B6 oppure CYP3A4 possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di tiotepa e potenzialmente ridurre le concentrazioni del metabolita attivo TEPA. La somministrazione in concomitanza a induttori di Citocromo P450 puo' aumentare il metabolismo ditiotepa producendo un incremento delle concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo. Quindi e' necessario un attento monitoraggio clini co dei pazienti durante l'uso concomitante di tiotepa e di questi medicinali. Tiotepa e' un debole inibitore di CYP2B6 e quindi potrebbe aumentare le concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate attraverso CYP2B6, come l'ifosfamide, il tamoxifen, il bupropione, l'efavirenz e la ciclofosfamide. CYP2B6 catalizza la conversione metabolica della ciclofosfamide nella sua forma attiva 4-idrossiciclofosfamide (4-OHCP) e la somministrazione in concomitanza a tiotepa potrebbe quindi ridurre le concentrazioni della 4- OCHP attiva. E' percio' necessario svolgere un monitoraggio clinico durante l'uso concomitante di tiotepae di questi medicinali. Controindicazioni sull'uso concomitante. Vacc ino contro la febbre gialla: rischio di malattia generalizzata ad esito fatale indotta da vaccino. Piu' in generale, i vaccini a virus vivi e i vaccini batterici non devono essere somministrati a un paziente trattato con agenti chemioterapici immunosoppressori, e devono passare almeno tre mesi tra la sospensione della terapia e la vaccinazione. Impiego concomitante controindicato: Vaccini vivi attenuati (eccezion fatta per il vaccino contro la febbre gialla): rischio di malattia sistemica, potenzialmente fatale. Il rischio e' piu' alto nei pazienti gia' immunocompromessi a causa della malattia di base. In alternativa usareun vaccino inattivato ove disponibile (poliomielite). Fenitoina: risc hio di esacerbazione delle convulsioni dovuto ad un minor assorbimentogastrointestinale della fenitoina indotto da medicinali citotossici o ppure rischio di potenziamento della tossicita' e di perdita di efficacia dei medicinali citotossici a causa del maggiore metabolismo epatico indotto dalla fenitoina. Impiego concomitante da valutare: Ciclosporina, tacrolimus: eccessiva immunosoppressione con rischio di malattia linfoproliferativa. Gli agenti chemioterapici alchilanti, tiotepa compreso, inibiscono le pseudocolinesterasi plasmatiche del 35%-70%. L'azione della succinilcolina puo' essere prolungata da 5 a 15 minuti. Tiotepa non dev'essere somministrato in concomitanza a ciclofosfamide se entrambi i medicinali sono presenti nello stesso regime di condizionamento. Il medicinale dev'essere somministrata dopo il completamento di ogni infusione di ciclofosfamide. L'impiego concomitante di tiotepa e altri agenti mielosoppressori o mielotossici (cioe' ciclofosfamide, melfalan, busulfan, fludarabina, treosulfan) puo' potenziare il rischio di reazioni ematologiche avverse a causa della sovrapposizione dei profili di tossicita' di questi medicinali. Interazioni comuni a tutti gliagenti citotossici: visto l'aumento del rischio di trombosi nei pazie nti con malattie maligne, l'impiego di trattamenti anticoagulanti e' piuttosto frequente. L'alta variabilita' interindividuale dello stato di coagulazione nelcorso di malattie maligne, e la potenziale interazione tra anticoagulanti orali e chemioterapia antitumorale richiedono, se si decide di trattare il paziente con anticoagulanti orali, un piu' frequente monitoraggio dell'INR (Rapporto internazionale normalizzato).
Effetti indesiderati
Adulti. Frequenza reazioni avverse: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, < 1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000) molto raro (<1/10.000), non nota. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: maggiore predisposizione alle infezioni, sepsi; non comune: sindrome da shock tossico. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Comune: tumori secondari al trattamento. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: leucopenia, trombocitopenia, neutropenia febbrile, anemia, pancitopenia, granulocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Molto comune: malattia acuta del trapianto contro l'ospite, malattia cronica del trapianto contro l'ospite; comune: ipersensibilita'. Patologie endocrine. Comune: ipopituitarismo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: anoressia, calo dell'appetito, iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: anoressia, calo dell'appetito, iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: stato confusionale, alterazione dello stato mentale; comune: ansia; non comune: delirio, nervosismo, allucinazioni, agitazione. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: vertigini, cefalea, visione offuscata, encefalopatia, convulsioni, parestesia; comune: aneurisma intracranico, disturbi extrapiramidali, disturbi cognitivi, emorragia cerebrale. Patologie dell'occhio. Molto comune: congiuntivite; comune: cataratta. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto comune: diminuzione dell'udito, ototossicita', tinnito. Patologie cardiache. Molto comune: aritmia; comune: tachicardia, insufficienza cardiaca; non comune: cardiomiopatia, miocardite. Patologie vascolari. Molto comune: linfedema, ipertensione; comune: emorragia, embolia. Patologierespiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: sindrome idiop atica di polmonite, epistassi; comune: edema polmonare, tosse, pneumopatia; non comune: ipossia. Patologie gastrointestinali. Molto comune: stomatite, esofagite, vomito, diarrea, dispepsia, dolori addominali, enterite, colite; comune: stipsi, perforazione gastrointestinale, ileo;non comune: ulcera gastrointestinale. Patologie epatobiliari. Molto c omune: malattia epatica veno-occlusiva, epatomegalia, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: eruzione cutanea, prurito, alopecia; comune: eritema; non comune: disturbi della pigmentazione, psoriasi eritrodermica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: dorsopatia, mialgia, artralgia. Patologie renali e urinarie. Molto comune: cistite emorragia; comune: disuria, oliguria, insufficienza renale, cistite, ematuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: azoospermia, amenorrea, emorragia vaginale; comune: sintomi di menopausa;non comune: infertilita' femminile, infertilita' maschile. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: piressia, astenia, brividi, edema generalizzato, infiammazioneal sito di iniezione, dolore al sito di iniezione, infiammazione dell e mucose; comune: insufficienza multipla d'organo, dolore. Esami diagnostici. Molto comune: aumento ponderale, iperbilirubinemia, aumento delle transaminasi, aumento dell'amilasi ematica; comune: aumento della creatinina ematica, aumento dell'urea ematica, aumento della gamma-glutamiltransferasi, aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento dell'aspartato aminotransferasi. Pazienti pediatrici. Infezioni ed infestazioni. Molto comune: maggiore predisposizione alle infezioni, sepsi;comune: porpora trombocitopenica. Tumori benigni, maligni e non speci ficati (cisti e polipi compresi). Comune: tumori secondari al trattamento. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: trombocitopenia, neutropenia febbrile, anemia, pancitopenia, granulocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Molto comune :malattia acuta del trapianto contro l'ospite, malattia cronica del trapianto contro l'ospite. Patologie endocrine. Molto comune: ipopituitarismo, ipogonadismo, ipotiroidismo. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: anoressia, iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: alterazione dello stato mentale; comune: disturbi mentali dovuti alla condizione medica generale. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea, encefalopatia, convulsioni, emorragia cerebrale, compromissione della memoria, paresi; comune: atassia. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Molto comune: diminuzione dell'udito. Patologie cardiache. Molto comune: arresto cardiaco; comune: insufficienza cardiovascolare, insufficienza cardiaca. Patologie vascolari. Molto comune: emorragia; comune: ipertensione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: pneumopatia; comune: sindrome idiopatica di polmonite,emorragia polmonare, edema polmonare, epistassi, ipossia, arresto res piratorio. Patologie gastrointestinali. Molto comune: nausea, stomatite, vomito, diarrea, dolori addominali; comune: enterite, ostruzione intestinale. Patologie epatobiliari. Molto comune: malattia epatica veno-occlusiva; comune: insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: eruzione cutanea, eritema, desquamazione, disturbi della pigmentazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: ritardo di crescita. Patologie renali e urinarie. Molto comune: disturbi della vescica; comune: insufficienza renale, cistite emorragia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: piressia, infiammazione delle mucose, dolore, insufficienza multipla d'organo. Esami diagnostici. Molto comune: iperbilirubinemia, aumento della transaminasi, aumento della creatinina ematica, aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento dell'alanina aminotransferasi; comune: aumento dell'urea ematica, livelli anormali di elettroliti e matici, aumento del rapporto del tempo di protrombina.
Gravidanza e allattamento
Non vi sono dati riguardanti l'uso di tiotepa in gravidanza. Negli studi preclinici, come gran parte degli agenti alchilanti, tiotepa ha dimostrato di provocare letalita' embriofetale e teratogenicita'. Di conseguenza, tiotepa e' controindicato in gravidanza. Le donne in eta' fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento; e' necessario effettuare un test di gravidanza prima di cominciare il trattamento. Non e' noto se tiotepa sia secreto nel latte materno. A causa delle sue proprieta' farmacologiche e della sua potenziale tossicita' nei bambini allattati al seno, l'allattamento al seno e' controindicato durante il trattamento con tiotepa. Come gran parte degli agenti alchilanti, tiotepa puo' compromettere la fertilita' maschile o femminile. Si raccomanda ai pazienti uomini di effettuare la crioconservazione dello sperma prima di iniziare la terapia, e di non procreare durante il trattamento e nell'anno successivo alla sospensione del trattamento.