Sustiva - Fl 90cps 200mg

Dettagli:
Nome:Sustiva - Fl 90cps 200mg
Codice Ministeriale:034380030
Principio attivo:Efavirenz
Codice ATC:J05AG03
Fascia:H
Prezzo:378.8
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Bristol-myers Squibb Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

SUSTIVA 200 MG CAPSULE RIGIDE

Formulazioni

Sustiva - Fl 90cps 200mg
Sustiva - 42cps 200mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori non-nucleosidi della transcrittasi inversa.

Principi attivi

Ogni capsula rigida contiene 200 mg di efavirenz.

Eccipienti

Contenuto della capsula: sodio laurilsolfato, lattosio monoidrato, magnesio stearato, amido sodioglicolato. Involucro della capsula: gelatina, sodio laurilsolfato, ossido di ferro giallo (E172), biossido di silicio. Inchiostro per le diciture: acido carminico dalla cocciniglia (E120), indaco carminio (E132), biossido di titanio (E171).

Indicazioni

Il prodotto e' indicato in associazione nel trattamento antivirale di adulti, adolescenti e bambini dell'eta' di almeno tre anni infetti dalvirus-1 dell'immunodeficienza umana (HIV-1). Il prodotto non e' stato sufficientemente studiato nei pazienti con AIDS avanzato, cioe' nei p azienti con conta dei CD4 inferiore a 50 cellule/mm^3 o in cui il trattamento con inibitori della proteasi (PI) si sia concluso senza successo. Sebbene non siano stati riportati casi di resistenza crociata di efavirenz con PI, i dati attualmente disponibili non sono sufficienti per valutare l'efficacia di terapie d'associazione basate sull'uso di PI, usate dopo l'insuccesso di una terapia con il medicinale.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti affetti da grave compromissione epatica (Classe C di Child Pugh). Efavirenz non deve essere somministrato in concomitanza con terfenadina, astemizolo, cisapride, midazolam, triazolam, pimozide, bepridil o gli alcaloidi della segale cornuta (per esempio l'ergotamina, la diidroergotamina, l'ergonovina e la metilergonovina) poiche' la competizione per il CYP3A4 da parte di efavirenz puo' inibire il metabolismo e creare condizioni che potrebbero portare a effetti indesiderati gravi e/o fatali (per esempio aritmie cardiache, sedazione prolungata o depressione respiratoria). Le preparazioni erboristiche contenenti l'erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum), non devono essere prese mentre si assume efavirenz a causa del rischio di diminuzione delle concentrazioni plasmatiche e di diminuzione dell'effetto clinico di efavirenz.

Posologia

La terapia deve essere iniziata da un medico che abbia esperienza nella gestione delle infezioni da HIV. >>Terapia antiretrovirale concomitante. Somministrare in associazione con altri medicinali antiretrovirali. Assumere il farmaco a stomaco vuoto. Le elevate concentrazioni di efavirenz osservate dopo la somministrazione del farmaco con il cibo possono portare ad un aumento nella frequenza di reazioni avverse. Per migliorare la tollerabilita' degli effetti indesiderati a carico del sistema nervoso, si raccomanda la somministrazione del medicinale al momento di coricarsi. Negli adulti, la dose raccomandata del prodotto in associazione con gli inibitori nucleosidici della transcriptasi inversa (NRTI), con o senza un PI e' di 600 mg, da assumere per via orale una volta al giorno. Se il prodotto e' co-somministrato con voriconazolo, la dose di mantenimento di voriconazolo deve essere incrementata a 400 mg ogni 12 ore e la dose del prodotto deve essere diminuita del 50%, cioe' a 300 mg una volta al giorno. Quando il trattamento con voriconazolo viene interrotto, deve essere ripristinata la dose iniziale di efavirenz. Se il il farmaco e' co-somministrato con rifampicina a pazienti di peso uguale o superiore a 50 kg, si puo' considerare un incremento della dose del farmaco a 800 mg/die. >>Compromissione renale. Le proprieta' farmacocinetiche di efavirenz non sono state studiate in pazienti affetti da insufficienza renale; tuttavia meno dell'1% di ogni dose di efavirenz viene escreto inalterato nell'urina, per questo l'impatto dell'insufficienza renale sull'eliminazione di efavirenz e' probabilmente minimo. >>Compromissione epatica. I pazienti affetti da malattie epatiche lievi o moderate possono essere trattati con la loro dose di efavirenz normalmente raccomandata. I pazienti devono essere attentamente seguiti per controllare l'insorgere di reazioni avverse correlate al dosaggio, e specialmente sintomi a carico del sistema nervoso.>>Popolazione pediatrica (dai 3 ai 17 anni). Sono di seguito riportat e le dosi raccomandate del farmaco, in associazione con un PI e/o con gli NRTI, per i pazienti di eta' compresa tra i 3 e I 17 anni. Somministrare le dosi una volta al giorno. Peso corporeo da 13 a 15 kg: 200 mg; peso corporeo da 15 a 20 kg: 250 mg; peso corporeo da 20 a 25 kg: 300 mg; peso corporeo da 25 a 32,5 kg: 350 mg; peso corporeo da 32,5 a 40 kg: 400 mg; peso corporeo superiore a 40 kg: 600 mg.Le capsule devono essere somministrate ai bambini solo quando si abbia la certezza che siano in grado di deglutire capsule rigide. La sicurezza e l'efficacia nei bambini di eta' inferiore ai 3 anni o che pesano meno di 13 kg non sono state ancora stabilite. >>Modo alternativo di somministrazione. Per bambini di almeno 3 anni di eta' e che pesano almeno 13 kg e adulti che non sono in grado di inghiottire con sicurezza capsule rigide, si preferisce la formulazione in soluzione orale. La somministrazione del contenuto della capsula con una piccola quantita' (1-2 cucchiaini da the') di cibo puo' essere considerata per i pazienti che non tollerano la soluzione orale. Nelle 2 ore successive alla somministrazionedi efavirenz non deve essere consumato altro cibo. I dati sulla sicur ezza e sulla tollerabilita' della somministrazione del contenuto dellacapsula nei pazienti pediatrici sono limitati.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

Avvertenze

Non usare come unico agente nella terapia dell'HIV, ne' aggiunto come unico agente a un trattamento che si dimostra inefficace. In monoterapia il virus resistente si sviluppa rapidamente. Nella scelta del nuovoo dei nuovi agenti antiretrovirali da usare in associazione considera re la potenziale resistenza virale crociata. L'associazione con la combinazione fissa in compresse contenente efavirenz, emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato non e' raccomandata. Non e' dimostrato che prevenga il rischio di trasmettere il virus HIV; usare le normali precauzioni. Qualora in un regime terapeutico di associazione si debba interrompere l'impiego di un medicinale antiretrovirale a causa di una sospetta intolleranza, considerare seriamente l'interruzione simultanea di tutti i medicinali antiretrovirali, e risoltisi i sintomi si potra'riprendere la loro somministrazione. Una monoterapia intermittente e la sequenziale reintroduzione di agenti antiretrovirali non e' consigliabile, dato che aumenta il potenziale per la selezione di virus farmacoresistenti. Sono stati segnalati rash cutanei da lievi a moderati che si risolvono solitamente continuando la terapia. Per renderli piu' tollerabili e accelerarne la risoluzione, si puo' far uso di opportuni antistaminici e/o corticosteroidi. E' stato segnalato grave rash associato a pustole, desquamazione umida o ulcerazione, eritema multiforme o sindrome di Stevens-Johnson. Nel caso in cui in un paziente si verifichino rash gravi associati a pustole, desquamazione, affezione delle mucose o febbre sospendere la terapia e considerare la sospensione degli altri agenti antiretrovirali per evitare che si sviluppino virus farmacoresistenti. Non e' raccomandato per i pazienti che hanno avuto una reazione cutanea pericolosa per la vita mentre assumevano un altro NNRTI. Sono state riportate reazioni avverse psichiatriche. Ci sono stati casi di grave depressione, morte per suicidio, mania e comportamento psicotico. Se riscontrano sintomi quali depressione grave, psicosi oidee suicide, i pazienti devono contattare immediatamente il loro med ico per valutare la possibilita' che questi sintomi siano correlati all'uso, e in questo caso stabilire se i rischi di continuare la terapiasiano maggiori dei benefici. Sono stati riportati sintomi a carico de l sistema nervoso come vertigini, insonnia, sonnolenza, diminuzione della concentrazione e sogni vividi. Solitamente si risolvono dopo le prime 2-4 settimane. E' molto probabile che si risolvano con il continuare della terapia; non sono sintomi predittivi di un seguente sviluppo di nessuno dei sintomi psichiatrici meno frequenti. Si sono osservate convulsioni. Pazienti in trattamento concomitante con medicinali anticonvulsivi metabolizzati principalmente nel fegato possono richiedere controlli periodici dei livelli plasmatici. Le concentrazioni plasmatiche di carbamazepina sono diminuite in associazione a efavirenz. Insufficienza epatica si e' verificata anche in pazienti senza alcuna preesistente malattia epatica ne' altri fattori di rischio identificabili. Per i pazienti senza preesistente disfunzione epatica o altri fattori di rischio e' necessario prendere in considerazione il monitoraggio degli enzimi epatici. La somministrazione con il cibo puo' aumentare l'esposizione a efavirenz e favorire un aumento nella frequenza delle reazioni avverse; assumere a stomaco vuoto, preferibilmente prima di andare a letto. In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria graveal momento della istituzione della terapia antiretrovirale di combina zione (CART), puo' insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali e causare condizioni cliniche serie, o il peggioramento dei sintomi. Valutare qualsiasi sintomo infiammatorio e instaurare un trattamento se necessario. Nel contesto della riattivazione immunitaria e' stato riportato anche il verificarsi di disturbi autoimmuni; tuttavia il tempo di insorgenza registrato e' piu' variabile e questi eventi possono verificarsi anche molti mesi dopo l'inizio del trattamento. La CART e' stata associata a lipodistrofia in pazienti con infezione da HIV. E' stata ipotizzata una associazione tra lipomatosi viscerale e PIs e lipoatrofia e NRTI's. Un rischio maggioredi lipodistrofia e' stato associato alla presenza di fattori individu ali, quali l'eta' avanzata, e fattori legati al medicinale, come la maggior durata del trattamento antiretrovirale e dei disturbi metaboliciassociati. Includere nell'esame clinico la valutazione dei segni fisi ci di ridistribuzione del grasso. Considerare il dosaggio dei lipidi serici e della glicemia a digiuno. Trattare i disordini del metabolismolipidico in maniera appropriata. Sebbene l'eziologia sia considerata multifattoriale, sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattuttonei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per l ungo tempo alla CART. E' controindicato in pazienti con compromissioneepatica grave e non e' raccomandato in pazienti con compromissione ep atica moderata perche' i dati per determinare se e' necessario un aggiustamento della dose sono insufficienti. Dato l'ampio metabolismo di efavirenz mediato dal citocromo P450 e la limitata esperienza clinica nei pazienti con malattie epatiche croniche, adottare cautela nella somministrazione di efavirenz a pazienti con compromissione epatica di grado lieve. Controllare i pazienti accuratamente per le reazioni avverse legate al dosaggio, e specialmente i sintomi a carico del sistema nervoso. Eseguire esami di laboratorio a intervalli regolari per valutare le malattie epatiche. La sicurezza e l'efficacia di efavirenz nei pazienti con significative patologie epatiche di base non sono state dimostrate. Il rischio di reazioni avverse gravi e potenzialmente fatali a carico del fegato e' aumentato nei pazienti con epatite cronica B o C trattati con CART. Pazienti con disfunzione epatica pre-esistente compresa un'epatite cronica attiva mostrano una frequenza piu' elevata di anomalie della funzione epatica in corso di CART; controllare in accordo alla pratica clinica corrente. In caso di evidenza di un peggioramento della malattia epatica o una persistente elevazione delle transaminasi sieriche >5 volte LSN, valutare i benefici/rischi del proseguimento della terapia considerando la sospensione o l'interruzione. Nei pazienti trattati con altri medicinali associati a tossicita' epatica, e' inoltre raccomandato il controllo degli enzimi epatici. a funzionalita' renale ridotta dovrebbe avere un minimo effetto sull'eliminazionedi efavirenz. Nei pazienti con insufficienza renale grave monitorare il fattore sicurezza. Non somministrare a bambini di eta' <3 anni. Sono stati riportati nei bambini rash cutanei, alcuni gravi. Prima di iniziare la terapia pediatrica considerare la profilassi con opportuni antistaminici. Le capsule contengono lattosio.

Interazioni

Efavirenz e' un induttore in vivo di CYP3A4, CYP2B6 e UGT1A1; altri composti, substrati di questi enzimi, possono avere concentrazioni plasmatiche diminuite se in associazione. Puo' essere un induttore di CYP2C19 e CYP2C9. L'esposizione a efavirenz puo' aumentare in associazione con medicinali/alimenti che inibiscono l'attivita' di CYP3A4 o CYP2B6.Sostanze che inducono questi enzimi possono ridurre le concentrazioni plasmatiche di efavirenz. Sono stati condotti studi solo su pazienti adulti. Non associare con terfenadina, astemizolo, cisapride, midazolam, triazolam, pimozide, bepridil o gli alcaloidi della segale cornuta in quanto l'inibizione del loro metabolismo puo' portare ad eventi gravi che mettono in pericolo la vita del paziente. L'associazione con Erba di San Giovanni o preparazioni fitoterapiche contenenti Erba di SanGiovanni e' controindicata. Se un paziente sta gia' assumendo erba di S. Giovanni, interrompere l'assunzione; controllare la carica virale e se possibile i livelli di efavirenz. I livelli di efavirenz possono aumentare all'interruzione dell'erba di S. Giovanni; puo' essere necessario un aggiustamento della dose di efavirenz. L'effetto induttore dell'erba di S. Giovanni puo' persistere per almeno due settimane dopo l'interruzione. >>Antinfettivi. Atazanavir/ritonavir: associazione non raccomandato; se e' richiesta la co-somministrazione di atazanavir conun NNRTI, considerare, sotto attento controllo clinico, un aumento de lla dose di atazanavir/ritonavir. Darunavir/ritonavir: usare il regimedarunavir/ritonavir 600/100 mg due volte al giorno; usare con cautela . Fosamprenavir/ritonavir, fosamprenavir/nelfinavir: non e' necessarioalcun un aggiustamento della dose. Fosamprenavir/saquinavir: non racc omandata. Indinavir, indinavir/ritonavir: non e' necessario alcun aggiustamento nella dose di efavirenz. Lopinavir/ritonavir capsule molli osoluzione orale, lopinavir/ritonavir compresse: considerare un aument o del 33% del dosaggio di lopinavir/ritonavir capsule molli o soluzione orale; questo aggiustamento della dose potrebbe essere insufficiente. Aumentare la dose di lopinavir/ritonavir. Nelfinavir: non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Ritonavir: con bassi dosaggi di ritonavir, considerare incrementi dell'incidenza di effetti indesideratiassociati ad efavirenz. Saquinavir/ritonavir: non e' raccomandato l'u so in combinazione con saquinavir come unico Inibitore delle proteasi.Raltegravir: non e' necessario alcun aggiustamento della dose per ral tegravir. NRTI: non e' necessario alcun aggiustamento della dose. NNRTIs: non raccomandato. Boceprevir: le concentrazioni plasmatiche minimedi boceprevir sono risultate ridotte. Telaprevir: usare telaprevir al la dose di 1,125 mg ogni 8 ore. Azitromicina: non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Claritromicina: considerare medicinali alternativi alla claritromicina, non e' necessaria una modifica alla dose di efavirenz. Altri antibiotici macrolidi: non sono disponibili dati per suggerire un dosaggio. Rifabutina: incrementare la dose di rifabutina del 50%, considerare il raddoppio del dosaggio di rifabutina nei regimi in cui e' somministrata 2 o 3 volte a settimana; considerare la tollerabilita' individuale e la risposta virologica. Rifampicina: nell'aggiustare il dosaggio considerare la tollerabilita' individuale e la risposta virologica, non e' necessario un aggiustamento della dose per la rifampicina. Itraconazolo: considerare un trattamento antifungino alternativo. Posaconazolo: evitare l'associazione a meno che il beneficio non superi il rischio. Voriconazolo: incrementare la dose di mantenimento di voriconazolo e la dose di efavirenz deve essere ridotta; quando il trattamento con voriconazolo e' interrotto, ripristinare la dose iniziale di efavirenz. Fluconazolo: non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Ketoconazolo e altri antifungini imidazolici: non sono disponibili dati per suggerire un dosaggio. >>Antimalarici. Atovaquone e proguanil idrocloruro: evitare quando possibile. >>Antiacidi. Antiacidi a base di alluminio idrossido-magnesio idrossidosimeticone, famotidina: si ritiene che l'associazione con medicinali che variano il pH gastrico non influisca sull'assorbimento di efavirenz. >>Ansiolitici. Lorazepam: non e' necessario alcun aggiustamento della dose. >>Anticoagulanti. Warfarin o acenocumarolo: puo' essere necessario aggiustare la dose dell'anticoagulante. >>Anticonvulsivi. Carbamazepina: non sipuo' raccomandare una dose, considerare un altro anticonvulsivo; moni torare i livelli plasmatici di carbamazepine. Fenitoina, fenobarbital ed altri anticonvulsivi che sono substrati degli isoenzimi CYP450: controllare periodicamente i livelli plasmativi dell'anticonvulsivo. Acido valproico: non e' necessario alcun aggiustamento della dose di efavirenz, monitorare i pazienti per convulsioni. Vigabatrin o gabapentin: non e' necessario aggiustare alcuna dose. >>Antidepressivi. Sertralina: stabilire gli incrementi della dose di sertralina in base alla risposta clinica, non e' necessario un aggiustamento della dose di efavirenz. Paroxetina o fluoxetina: non e' necessario alcun aggiustamento della dose. >>Inibitori della ricaptazione della noradrenalina e della dopamina. Bupropione: aumentare la dose di bupropione in base alla risposta clinica, senza eccedere la dose massima raccomandata; non e' necessario aggiustare la dose di efavirenz. >>Antistaminici. Cetirizina: none' necessario alcun aggiustamento della dose per ambedue i medicinali . >>Cardiovascolari. Diltiazem: l'aggiustamento posologico del diltiazem deve essere effettuato in base alla risposta clinica, non e' necessario alcun aggiustamento della dose di efavirenz. Verapamil, felodipina, nifedipina e nicardipina: aggiustare la dose del calcio-antagonistain base alla risposta clinica. >>Agenti ipolipidemizzanti. Atorvastat ina, pravastatina o simvastatina: controllare i livelli di colesteroloperiodicamente, possono essere richiesti aggiustamenti della dose di atorvastatina, pravastatina o simvastatina, ma non di efavirenz. Rosuvastatina: non e' necessario alcun aggiustamento della dose. >>Contraccettivi ormonali. Orale (etinilestradiolo +norgestimate), iniettabile (depomedroxiprogesterone acetato), impianto (etonogestrel): usare validi contraccettivi meccanici in aggiunta agli ormonali. >>Immunosoppressori Immunosoppressori metabolizzati dal CYP3A4: possono essere richiesti aggiustamenti della dose dell'immunosoppressore; quando si inizia osi interrompe efavirenz, controllare le concentrazioni dell'immunosop pressore per almeno 2 settimane fino al raggiungimento di concentrazioni stabili. >>Oppiodi. Metadone: controllare i pazienti per i segni diastinenza e aumentare il metadone secondo necessita' per alleviarli. Buprenorfina/naloxone: puo' non essere necessario un aggiustamento della dose di buprenorfina o di efavirenz.

Effetti indesiderati

Il cibo puo' aumentare l'esposizione a efavirenz e favorire un aumentonella frequenza delle reazioni avverse. Di seguito sono elencate le r eazioni avverse per frequenza. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ipertrigliceridemia; non comune: ipercolesterolemia. Disturbi psichiatrici. Comune: alterazioni dell'attivita' onirica, ansia, depressione, insonnia; non comune: labilita' affettiva, aggressivita', stato confusionale, euforia, allucinazioni, manie, paranoia, psicosi, tentativo di suicidio, ideazione suicidaria; raro: delusione, nevrosi, suicidio. Patologie del sistema nervoso. Comune: disturbi del coordinamento dell'equilibrio cerebellare, disturbi dell'attenzione, capogiri, cefalea, sonnolenza; non comune: agitazione, amnesia, atassia, coordinazione anormale, convulsioni, alterazioni del pensiero, tremore. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata. Patologie dell'orecchioe del labirinto. Non comune: tinnito, vertigine. Patologie vascolari. Non comune: arrossamento. Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, diarrea, nausea, vomito; non comune: pancreatite. Patolog ie epatobiliari. Comune: aumento AST, ALT, GGT; non comune: epatite acuta; raro: insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: rash; comune: prurito; non comune: eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson; raro: dermatite fotoallergica. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: ginecomastia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticabilita'. >>Descrizione di una selezione di eventi avversi. E' stato riportato rash cutaneo anche grave, e in molti casi associato al prodotto; alcuni pazienti hanno interrotto la terapia. E' stato riportato eritema multiforme o sindrome di Stevens-Johnson. In genere si tratta di eruzioni cutanee maculopapulari da lievi a moderate che insorgono nelle prime due settimane di terapia. Nella maggior parte dei casi, i rash si risolvono entro un mese senza interrompere la terapia. Ai pazienti che hanno interrotto la terapia a causa di rash cutanei, si consiglia di incominciare nuovamente la somministrazione insieme a opportuni antistaminici e/o corticosteroidi. E' limitata la casistica di pazienti che hanno interrotto altri medicinaliantiretrovirali della classe degli NNRTI. Sono stati segnalati casi d i rash ricorrente a seguito del passaggio da una terapia con nevirapina a una con efavirenz. Sono state riportate gravi reazioni avverse psichiatriche come depressione grave, ideazione suicidaria, tentativo nonfatale di suicidio, comportamento aggressivo, reazioni paranoiche, re azioni maniacali. Si sono anche avute segnalazioni post-marketing di morte per suicidio, episodi deliranti e comportamento simil-psicotico.Sintomi a carico del sistema nervoso quali capogiro, insonnia, sonnol enza, difficolta' di concentrazione e anormale attivita' onirica sono reazioni avverse; alcuni pazienti hanno interrotto la terapia a causa di tali sintomi. Questi sintomi insorgono di solito nel primo o nei primi due giorni di terapia e in genere si risolvono dopo le prime 2 - 4settimane. Assumere la dose al momento di coricarsi sembra migliorare la tollerabilita' di questi sintomi e percio' lo si puo' consigliare nelle prime settimane di terapia e nei pazienti che continuano ad accusare questi sintomi. La riduzione o la suddivisione della dose giornaliera non ha determinato benefici. Alcune delle segnalazioni postmarketing di insufficienza epatica, inclusi casi di pazienti senza malattie epatiche preesistenti ne altri fattori di rischio identificabili, sonostati caratterizzati da decorso fulminante, in alcuni casi fino al tr apianto o alla morte. In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave al momento dell'inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART) puo' insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali. Sono stati riportati anche disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves); tuttavia il tempo di insorgenza registrato e' piu' variabile e questi eventi possono verificarsi anche molti mesi dopo l'inizio del trattamento. La CART e' stata associata a lipodistrofia nei pazienti con infezione da HIV, inclusi la perdita di grasso sottocutaneo periferico e facciale, l'aumento del grasso addominale e viscerale, l'ipertrofia mammaria e l'accumulo di grasso dorsocervicale. Inoltre la CART e' stata associata ad anormalita' metaboliche come ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, insulino resistenza, iperglicemia e iperlattatemia. Casi di osteonecrosi sono stati riportati soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla CART. >>Anomalie nei test di laboratorio. Sono stati osservati aumenti della AST e della ALT >5 volte i LSN, incrementi della GGT >5 volte i LSN (aumenti isolati della GGT possono riflettere induzione enzimatica). Alcuni pazienti hanno interrotto lo studio per disturbi epatici o biliari. Sono stati osservati aumenti asintomatici deilivelli di amilasi sierica >1,5 volte i LSN. In studi clinici il cole sterolo totale, il colesterolo HDL e i trigliceridi sono aumentati dopo piu' di 48 settimane di trattamento. La proporzione dei pazienti conl'intervallo colesterolo totale/colesterolo HDL >5 e' rimasta invaria ta. L'entita' dei cambiamenti nei livelli lipidici puo' essere influenzata da fattori quali la durata della terapia e da altri componenti del regime antiretrovirale. Efavirenz non si lega ai recettori del cannabinoide. Sono stati segnalati dei falsi positivi al test per la presenza di cannabinoidi nelle urine. Risultati falsi positivi ai test sono stati osservati solo con il metodo CEDIA DAU Multi-Level THC, usato per lo screening, e non sono stati osservati con altri metodi per la ricerca dei cannabinoidi, inclusi i test utilizzati per la conferma dei risultati positivi. >>Popolazione pediatrica. Nei bambini e' stata riportata una maggiore incidenza di rash, e spesso e' stato di grado piu' elevato; prima di iniziare la terapia considerare la profilassi con opportuni antistaminici. I sintomi a carico del sistema nervoso sono stati meno frequenti e generalmente lievi. Sono stati riportati sintomi di moderata intensita' a carico del sistema nervoso, soprattutto vertigine. Nessun bambino ha mostrato sintomi gravi ne' ha dovuto interrompere il trattamento a causa di sintomi a carico del sistema nervoso. >>Altre popolazioni speciali. Alcuni pazienti erano sieropositivi allo screening per epatite B (positivita' dell'antigene di superficie) e/o C (positivita' dell'anticorpo dell'epatite C). Si sono sviluppati aumenti delle AST o delle ALT > 5 volte i LSN. Alcuni pazienti hanno interrotto lo studio a causa di disturbi epatici.

Gravidanza e allattamento

>>Donne in eta' fertile. Efavirenz non deve essere usato durante la gravidanza a meno che la condizione clinica della paziente non richieda questo trattamento. Donne in eta' fertile devono eseguire test di gravidanza prima di iniziare il trattamento con efavirenz. >>Contraccezione in uomini e donne. Devono essere sempre utilizzati contraccettivi meccanici in associazione con altri metodi (per esempio, contraccettivi orali o altri contraccettivi ormonali). A causa della prolungata emivita di efavirenz, si raccomanda l'uso di adeguate misure contraccettivenelle 12 settimane successive all'interruzione del trattamento. >>Gra vidanza. A partire da Luglio 20 10, il Registro delle Gravidanze in corso di trattamento con Antiretrovirali (Antiretroviral Pregnancy Registry, APR) ha ricevuto report prospettici di 718 gravidanze con esposizione nel primo trimestre a regimi contenenti efavirenz, che sono esitate in 604 nati vivi. In un bambino e' stato riportato un difetto del tubo neurale, e la frequenza e l'andamento degli altri difetti alla nascita sono stati simili a quelli osservati in bambini esposti a regimi non contenenti efavirenz, cosi' come in controlli HIV negativi. L'incidenza di difetti del tubo neurale nella popolazione generale e' compresa tra 0,5 - 1 caso per 1000 nati vivi. Nel complesso, ci sono stati sei report retrospettivi di casi riferibili a difetti del tubo neurale,incluso il meningomielocele, tutti in madri esposte a regimi contenen ti efavirenz durante il primo trimestre. Una relazione causale di talieventi con l'uso di efavirenz non e' stata stabilita, ed il denominat ore e' sconosciuto. Poiche' i difetti del tubo neurale si verificano durante le prime 4 settimane di sviluppo fetale (il momento in cui i tubi neurali si saldano), questo potenziale rischio riguarderebbe donne esposte ad efavirenz durante il primo trimestre di gravidanza. Sono state osservate malformazioni in feti di scimmie trattate con efavirenz.>>Allattamento. Non e' noto se efavirenz sia escreto nel latte matern o. Studi sui ratti hanno stabilito che efavirenz viene escreto nel latte raggiungendo concentrazioni molto maggiori di quelle che esistono nel plasma materno. Il rischio per i neonati non puo' essere escluso. L'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con il prodotto. Si raccomanda alle madri con infezione da HIV di non allattare i bambini al seno in nessun caso, per evitare di trasmettere loro il virus HIV. >>Fertilita'. L'effetto di efavirenz sulla fertilita' di ratti maschi e femmine e' stato valutato solo a dosaggi che hanno raggiunto l'esposizione sistemica al medicinale equivalente o inferiore a quella raggiunta nell'uomo, alle dosi di efavirenz raccomandate. In questi studi, efavirenz non ha compromesso ne' l'accoppiamento ne' la fertilita' dei ratti maschi o femmine (dosi fino a 100 mg/kg/bid) e non ha interessato ne' lo sperma ne' la prole dei ratti maschi trattati (dosifino a 200 mg/bid). La funzione riproduttiva della prole nata da ratt i femmina che hanno assunto efavirenz non e' stata influenzata.