Stemetil - 20cpr Riv 5mg
Dettagli:
Nome:Stemetil - 20cpr Riv 5mgCodice Ministeriale:014284018
Principio attivo:Proclorperazina Dimaleato
Codice ATC:A04AD
Fascia:C
Prezzo:2.47
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Teofarma Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi
Formulazioni
Stemetil - 20cpr Riv 5mg
Stemetil - 5supp 10mg
Categoria farmacoterapeutica
Antiemetici ed antinausea.
Indicazioni
Trattamento e la prevenzione del vomito e della nausea di ogni tipo.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' nota verso i componenti; stati comatosi, particolarmente quelli indotti da depressori del SNC (alcool, barbiturici, narcotici, etc.); depressione del midollo osseo; i fenotiazinici pertanto non dovrebbero essere associati a fenilbutazone, derivati tiouracilici, o ad altri farmaci potenzialmente leucopenizzanti. Non utilizzare sotto i due anni e in eta' pediatrica in caso di intervento chirurgico.
Posologia
Intramuscolare profonda. La preparazione iniettabile e' particolarmente indicata nella nausea e vomito della gravidanza, nel trattamento pree post-operatorio e quando non e' possibile la somministrazione orale e rettale. Uso orale: 3 compresse al giorno (15 mg) regolarmente dist anziate. Quando il farmaco viene somministrato a scopo preventivo o anche nei casi lievi, una dose unica di 1-2 compresse (5-10 mg) e' spesso sufficiente. Uso rettale: due supposte al giorno (una al mattino e una alla sera). In alcuni casi, come ad esempio nel vomito incoercibile, si possono somministrare inizialmente 1 o 2 supposte e proseguire poi il trattamento per via orale.
Avvertenze
Speciale attenzione richiede l'impiego negli anziani e nei bambini specie in certe condizioni nelle quali piu' elevato e' il rischio di reazioni extrapiramidali. I fenotiazinici debbono essere usati con grande prudenza nelle seguenti condizioni: affezioni cardiovascolari, feocromocitoma, broncopneumopatie croniche, insufficienza epato-renale, glaucoma, ipertrofia prostatica o altre malattie stenosanti dell'apparato digerente ed urinario. Durante la terapia specie se prolungata o ad alte dosi bisogna sempre tenere presente la possibilita' di effetti collaterali a carico del SNC, del fegato, del midollo osseo e dell'apparato cardiovascolare ed e' quindi necessario eseguire periodici controlli clinici e di laboratorio. Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia famigliare di prolungamento QT. Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici. Con l'uso di neurolettici (in genere in corso di trattamento antipsicotico) e' stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato sindrome neurolettica maligna. Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidita' muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarita' del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie), alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. Il trattamento della SNM consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione di farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato. L'azione antiemetica dei fenotiazinici puo' mascherare i segni di iperdosaggio di altri farmaci o puo' rendere difficile la diagnosi di concomitanti affezioni specialmente del tratto digerente o del SNC, come ostruzione intestinale, tumori cerebrali o sindrome di Reye. Per tale motivo queste sostanze debbono essere usate con cautela in associazione a farmaci chemioterapici ad azione antiblastica che a dosi tossiche possono provocare vomito. Per la depressione del centro della tosse e' possibile l'aspirazione del vomito. Dosi protratte nel tempo determinano un aumento del livello sierico della prolattina con possibili effetti su organi bersaglio. Le fiale di STEMETIL contengono sodio solfito; tale sostanza puo' provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi. Con proclorperazina, come con altri neurolettici, sono stati riportati, molto raramente, casi di allungamento dell'intervallo QT. In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici e' stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non e' noto. Non puo' essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Stemetil deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke.
Interazioni
I fenotiazinici potenziano gli effetti delle sostanze che deprimono il SNC come anestetici, narcotici, sedativi, etc; essi, tuttavia, non svolgono azione antiepilettica e possono abbassare la soglia convulsiva. Pertanto in soggetti epilettici puo' rendersi necessario un aggiustamento della terapia specifica. Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con i farmaci che prolungano il QT, il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta. Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti. Cautela richiede l'impiego di fenotiazinici in associazione con anticolinergici o in persone esposte ad alte temperature o all'inalazione di organo-fosforici. Tenuto conto degli effetti delle fenotiazine sul sistema nervoso autonomo e sulla pressione, l'interazione con farmaci usati nella terapia dell'ipertensione e' variabile. Gli effetti collaterali dei fenotiazinici vengono facilitati dall'assunzione di alcool o dalla somministrazione a scopo terapeutico di propanolo che ne innalza il loro livello plasmatico. La terapia con fenotiazinici deve essere sospesa 48 ore prima di un esame mielografico con metrizamide e non dovrebbe essere ripresa prima di 24 ore dall'esecuzione di questo. L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico per evitare inattesi indesiderati effetti da interazione.
Effetti indesiderati
Con l'uso del prodotto, specie all'inizio della terapia, si possono verificare sedazione e sonnolenza che per lo piu' scompaiono con la prosecuzione delle cure e con opportuna riduzione del dosaggio. Altri effetti comportamentali che si sono manifestati con varia frequenza sono: l'irrequietezza, l'insonnia, l'euforia, l'agitazione psicomotoria e la depressione dell'umore. All'attivita' anticolinergica delle fenotiazine e' dovuta l'eventuale comparsa di secchezza delle fauci, turbe della vista, stipsi, costipazione e anche ileo paralitico, ritenzione urinaria ed altri segni di ridotta attivita' parasimpatica. Sono inoltre possibili convulsioni e iperpiressia. Un aumento significativo della temperatura corporea, non altrimenti spiegabile, puo' essere dovuto ad intolleranza verso il prodotto e richiede la sospensione della terapia. Le reazioni extrapiramidali sono comuni durante la terapia con fenotiazine sebbene la loro frequenza e intensita' sono state correlate al dosaggio e alla durata del trattamento. Esse comprendono: discinesia, acatisia, sindromi pseudoparkinson e le discinesie persistenti tardive. Le prime talora regrediscono spontaneamente o sono controllabili con anticolinergici antiparkinson o con la sospensione della terapia. Non si conosce invece una vera e propria terapia per le discinesie persistenti tardive. Specialmente con l'uso parenterale, sono reazioni abbastanza frequenti l'ipotensione, la tachicardia, le vertigini, le crisi sincopali. Gli effetti sulla crasi ematica sono rari, ma gravi. Essi comprendono leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, porpora e anemia emolitica. I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati con altri farmaci della stessa classe: casi rari prolungamento del QT. Aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco. Casi molto rari di morte improvvisa. A livello cutaneo sono possibili reazioni di ipersensibilita' (generale o da contatto) e fotosensibilita' che per lo piu' sono rappresentate da eritemi, orticaria, eczemi, dermatiti esfoliative, reazioni tipo lupus eritematoso sistemico. Oltre a quelle cutanee ed ematologiche si possono verificare altre reazioni di ipersensibilita', tra queste: ittero colestatico, edema laringeo, laringo e broncospasmo, reazioni di tipo anafilattico. In tali casi la terapia deve essere immediatamente sospesa. Gli effetti del prodotto sul sistema endocrino e sul metabolismo sono possibili ma correlati al dosaggio e alla durata della terapia. I piu' frequenti sono: galattorrea e turbe mestruali nella donna, ginecomastia e deficit della libido nell'uomo, iperglicemia e glicosuria, edemi periferici, etc.
Gravidanza e allattamento
Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza; nel periodo successivo il prodotto deve essere usato solo in caso di sintomatologia conclamata e per la quale non sia possibile un intervento alternativo e non nei semplici e frequenti casi di emesi gravidica e tanto meno con fini preventivi di essa.