Sotalolo Hex - 40cpr 160mg
Dettagli:
Nome:Sotalolo Hex - 40cpr 160mgCodice Ministeriale:029517024
Principio attivo:Sotalolo Cloridrato
Codice ATC:C07AA07
Fascia:A
Prezzo:10.35
Doping:Proibito solo in particolari sport
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Sandoz Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi
Formulazioni
Sotalolo Hex - 40cpr 80mg
Sotalolo Hex - 40cpr 160mg
Categoria farmacoterapeutica
Betabloccante, non associato.
Indicazioni
E' indicato nella profilassi delle tachiaritmie parossistiche sopraventricolari, nel mantenimento del ritmo sinusale dopo conversione di flutter/fibrillazione atriale, nelle tachiaritmie ventricolari minacciose o sintomatiche.
Controindicazioni / effetti secondari
E' controindicato in pazienti con: Asma bronchiale o malattie croniche ostruttive dell'apparato respiratorio. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Shock cardiogeno. Anestesia che induca depressione miocardica. Bradicardia sinusale sintomatica. Sindrome del nodo del seno, blocco atrioventricolare di II e III grado (a meno che non sia istallato un pacemaker). Scompenso cardiaco non controllato. Insufficienza renale (clearance della creatinina < 10 ml/min). Sindrome del QT lungo (congenita o acquisita). Acidosi metabolica. Feocromocitoma non trattato. Ipotensione. Fenomeno di Raynaud e disturbi severi del circolo periferico. Controindicato in gravidanza, durante l'allattamento ed in soggetti di eta' inferiore a 18 anni.
Posologia
L'inizio del trattamento e gli aggiustamenti posologici successivi andrebbero preceduti da un'appropriata valutazione clinica del paziente, come la misurazione dell'intervallo QT all'elettrocardiogramma, della funzione renale e dell'equilibrio idro-elettrolitico, nonche'e' dell'assunzione concomitante di altri composti farmacologici. Cosi' come per altri farmaci antiaritmici, all'inizio e nell'eventualita' di incrementi posologici della terapia, andrebbe monitorato il ritmo cardiaco. Il dosaggio deve essere individualizzato e basato sulla risposta del paziente al trattamento. Effetti proaritmici possono verificarsi non solo all'inizio della terapia, ma ogni qualvolta si incrementi il dosaggio. In considerazione delle sue proprieta' betabloccanti, il trattamento non dovrebbe essere sospeso bruscamente, specialmente nei pazienti con cardiopatia ischemica (angina pectoris, infarto del miocardio pregresso) o ipertensione arteriosa, al fine di prevenire esacerbazioni della malattia di base. E' suggerito il seguente schema posologico: la dose iniziale e' di 80 mg 2 volte al giorno, somministrata in dose singola (160mg) o in due dosi refratte (una somministrazione ogni 12 ore). Il dosaggio puo' essere aumentato gradualmente, mantenendo degli intervalli di 2-3 giorni tra ogni incremento posologico, onde consentire il raggiungimento dello stato stazionario ed il monitoraggio della durata del tratto QT. Alcuni pazienti con aritmie ventricolari minacciose, refrattarie alla terapia, possono richiedere la somministrazione di 480-640 mg/die. Tuttavia questa posologia dovrebbe essere raggiunta solo se il beneficio atteso supera il rischio di reazioni avverse, particolarmente le torsioni di punta. Dosaggio nell'insufficienza renale. E' escreto principalmente attraverso le urine e, pertanto, il dosaggio va ridotto quando la clearance della creatinina e' < a 60 ml/min, secondo il seguente schema: Clearance della Creatinina (ml/min) > 60; Dose raccomandata: dose usuale. Clearance della Creatinina (ml/min) 30-60. Dose raccomandata: 1/2 della dose usuale. Clearance della Creatinina (ml/min) 10-30. Dose raccomandata: 1/2 della dose usuale. Clearance della Creatinina (ml/min) < 10. Dose raccomandata: non somministrare. La clearance della creatinina puo' essere estrapolata dal valore della creatininemia sierica, secondo la formula di Cockroft e Gault: Uomini: (140-eta') x Peso(Kg) diviso 72 x Creatinina serica (mg/dl). Donne: idem x 0,85. Dosaggio nell'insufficienza epatica. Nei pazienti con insufficienza epatica non e' richiesta alcuna riduzione del dosaggio.
Avvertenze
L'evento avverso piu' pericoloso, in corso di terapia anti-aritmica, consiste nell'aggravamento delle aritmie pre-esistenti o nell'induzione di nuove. I farmaci che prolungano l'intervallo QT possono causare la torsione di punta, una tachicardia ventricolare polimorfa, associata con il prolungamento dell'intervallo QT. I dati disponibili dimostrano che il rischio di sviluppare una torsione di punta e' associato con il prolungamento dell'intervallo QT e del QTc, la riduzione della frequenza cardiaca, storia di cardiomegalia o scompenso cardiaco, l'ipopotassiemia e l'ipomagnesiemia (ad es. come conseguenza dell'uso dei diuretici), le alte concentrazioni plasmatiche di farmaco (ad es. conseguente a sovradosaggio o ad insufficienza renale) e con interazioni del sotalolo con altri farmaci, come ad esempio anti-depressivi ed antiaritmici di Classe I che sono stati associati ad una torsione di punta. Le donne sembrano essere maggiormente a rischio di sviluppare una torsione di punta. Il dosaggio di SOTALOLO HEXAL deve essere incrementato con molta cautela nei pazienti con intervallo QT prolungato. Un controllo elettrocardiografico eseguito subito prima o immediatamente dopo l'episodio rivela, generalmente, un incremento significativo dell'intervallo QT e QTc. La torsione di punta e' un evento dose-dipendente che di solito si verifica subito dopo aver iniziato la terapia o in seguito ad un incremento della dose e che termina spontaneamente nella maggior parte dei pazienti. Sebbene nella maggior parte dei casi di torsione di punta siano autolimitantisi, possono essere associati a sintomi (es. sincope) e possono evolvere in fibrillazione ventricolare. Altri fattori di rischio per le torsioni di punta sono l'eccessivo prolungamento del QTc e una storia pregressa di cardiomegalia o scompenso cardiaco. Pazienti con scompenso cardiaco e tachicardia ventricolare sostenuta sono a piu' alto rischio per eventi proaritmici (7%). Eventi proaritmici possono verificarsi non solo durante la fase iniziale della terapia, ma anche dopo ogni incremento posologico, generalmente entro 7 giorni dall'inizio o dall'incremento. Dovrebbe essere somministrato con cautela se il tratto QTc e' maggiore di 500 msec durante il trattamento; nel caso in cui l'intervallo QTc sia maggiore di 550 msec, deve essere attentamente valutato se ridurre la dose o sospendere la terapia. A causa della genesi multifattoriale della torsione di punta bisognerebbe comunque fare attenzione, indipendentemente dalla durata dell'intervallo QTc. Occasionalmente, in seguito all'interruzione della terapia beta-bloccante e' stata osservata una ipersensibilita' alle catecolamine cosi' come sono stati segnalati casi di aggravamento della sintomatologia anginosa, aritmie e raramente infarto del miocardio. Pertanto e' opportuno, in particolare in pazienti con cardiopatia ischemica, monitorare attentamente il paziente quando si interrompe la terapia con SOTALOLO HEXAL somministrato cronicamente. Se possibile, il dosaggio andrebbe gradualmente ridotto in un periodo di 1-2 settimane. Dal momento che la cardiopatia ischemica e' patologia di frequente riscontro e talvolta non viene diagnosticata, si puo' verificare che una brusca interruzione della terapia con SOTALOLO HEXAL possa rivelare una latente insufficienza coronarica. Insufficienza cardiaca: il beta-bloccante puo' deprimere ulteriormente la contrattilita' miocardica ed indurre un peggioramento dell'insufficienza cardiaca. Si consiglia di prestare attenzione quando si inizia la terapia in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra adeguatamente controllata dalla terapia (es.: ACE-inibitori, diuretici, digitale); in tal caso e' opportuno somministrare una dose iniziale bassa di SOTALOLO HEXAL ed incrementare il dosaggio gradualmente. Post Infarto recente: in pazienti post-infartuati, con disfunzione ventricolare sinistra, devono essere attentamente valutati i rischi ed i benefici connessi con la somministrazione di sotalolo. All'inizio della terapia e nel corso della stessa sono di particolare importanza un attento monitoraggio e l'aumento graduale del dosaggio. Particolare attenzione dovrebbe essere riservata al bilancio idro-elettrolitico ed all'equilibrio acido-basico nei pazienti con diarrea grave o prolungata o nei pazienti sottoposti a trattamento che faciliti l'eliminazione urinaria di magnesio e/o potassio. Prolungamenti eccessivi dell'intervallo QT (> 550 msec) possono essere un segno di tossicita' e devono essere evitati. Disturbi della conduzione a livello del nodo del seno (pausa, arresto e disfunzione sinusale) sono stati evidenziati in meno dell'1% dei pazienti. L'incidenza del blocco atrio-ventricolare di II e III grado e' risultata approssimativamente dell'1%. Pazienti con storia di allergia possono avere reazioni allergiche piu' severe in corso di terapia con beta-bloccanti. Inoltre, tali pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina impiegate usualmente come terapia anti-allergica. Anestesia: nel corso di interventi chirurgici condotti con anestetici miocardio-depressivi (es.: ciclopropano, tricloroetilene) e' necessario somministrare i farmaci beta-bloccanti con cautela. Diabete mellito: in pazienti con diabete mellito (specialmente se non ben compensato) o con pregressi episodi di ipoglicemia spontanea, SOTALOLO HEXAL dovrebbe essere somministrato con attenzione poiche' i beta-bloccanti possono mascherare alcuni importanti segni premonitori di ipoglicemia (es.: tachicardia). Tireotossicosi: il beta-bloccante puo' mascherare alcuni segni clinici (es.: tachicardia) di ipertiroidismo. Pazienti con sospetto ipertiroidismo dovrebbero evitare brusche interruzioni della terapia, che possono essere seguite da un peggioramento della sintomatologia, inclusa tempesta tireotossica. Disfunzione epatica: i pazienti con alterazione della funzionalita' epatica non mostrano riduzioni nell'eliminazione del SOTALOLO HEXAL, dal momento che il farmaco non e' soggetto al fenomeno del metabolismo da primo passaggio. Disfunzione renale: SOTALOLO HEXAL e' eliminato principalmente per via renale, attraverso filtrazione glomerulare e, in minima parte, per secrezione tubulare. Esiste una correlazione diretta tra la funzione renale, valutata in base alla creatinina sierica e/o alla clearance della creatinina e l'emivita di eliminazione del SOTALOLO HEXAL. E' stato, raramente, riportato che i beta-bloccanti hanno indotto un peggioramento dei sintomi di Psoriasis Vulgaris. Uso pediatrico: l'efficacia e la tollerabilita' di SOTALOLO HEXAL nei pazienti al di sotto dei 18 anni non e' stata adeguatamente determinata.
Interazioni
Antiaritmici: i farmaci antiaritmici di Classe I (es.: diisopiramide, chinidina e procainamide) e i farmaci di Classe III (es.: amiodarone) non sono raccomandati come terapia concomitante al Sotalolo a causa della loro capacita' di prolungare il periodo refrattario. La somministrazione contemporanea di altri beta-bloccanti con sotalolo puo' dare un effetto additivo di Classe II. Diuretici depletori di potassio: questi farmaci possono indurre ipopotassiemia o ipomagnesiemia, aumentando il rischio di torsione di punta. Farmaci depletori di potassio: l'amfotericina B per via i.v., i corticosteroidi sistemici ed alcuni composti lassativi, possono indurre ipopotassiemia; i livelli di potassio ematico andrebbero monitorati ed eventualmente corretti durante l'impiego. Farmaci che prolungano l'intervallo QT: sotalolo dovrebbe essere somministrato con estrema cautela insieme ad altri farmaci che prolungano l'intervallo QT come gli antiaritmici di Classe I, le fenotiazine, gli antidepressivi triciclici, la terfenadina e l'astemizolo ed alcuni antibiotici chinolonici. Digossina: dosi singole e multiple di sotalolo non modificano significativamente i livelli di digossinemia. Eventi proaritmici risultano piu' frequenti in pazienti trattati contemporaneamente con sotalolo e digossina; peraltro questo puo' essere giustificato, nei pazienti che ricevono digossina, dalla presenza di scompenso cardiaco, noto fattore di rischio per eventi proaritmici. Calcio-antagonisti: somministrazioni concomitanti di beta-bloccanti e calcio-antagonisti possono indurre fenomeni ipotensivi, bradicardia, anomalie della conduzione e insufficienza cardiaca. I beta-bloccanti non dovrebbero essere somministrati in combinazione con calcio-antagonisti ad azione cardiodepressiva come il verapamil e il diltiazem, a causa degli effetti additivi sulla conduzione atrioventricolare e sulla funzione ventricolare. Agenti antiadrenergici: l'uso concomitante di un beta-bloccante con agenti antiadrenergici, come la reserpina e la guanetidina, puo' determinare una riduzione eccessiva del tono adrenergico a riposo. Tali pazienti dovrebbero essere monitorati attentamente onde evitare l'insorgenza di ipotensione e/o marcata bradicardia che possono evolvere in eventi sincopali. Insulina e ipoglicemizzanti orali: puo' verificarsi ipoglicemia ed il dosaggio di farmaci anti-diabetici puo' richiedere degli opportuni adeguamenti della posologia. Puo' mascherare i sintomi di ipoglicemia. Agenti Beta2-Mimetici: farmaci beta-agonisti come il salbutamolo, la terbutalina e l'isoprenalina potrebbero dover essere somministrati a dosaggi maggiori quando usati in concomitanza con sotalolo. Clonidina: i farmaci beta-bloccanti possono potenziare l'ipertensione (effetto rebound') dovuta all'improvvisa interruzione della somministrazione di clonidina; pertanto i beta-bloccanti dovrebbero essere opportunamente interrotti alcuni giorni prima della graduale interruzione della clonidina. Farmaci tubocurarina-simili: la contemporanea somministrazione di agenti betabloccanti puo' indurre prolungamento del blocco neuromuscolare. Esami di laboratorio: la presenza di sotalolo nelle urine puo' far risultare dei livelli falsamente elevati di metanefrina urinaria quando misurata con metodi fotometrici. I pazienti con sospetto feocromocitoma, trattati con sotalolo, devono dosare la metanefrina urinaria con metodiche diagnostiche alternative (es.: HPLC con estrazione in fase solida) alla fotometria.
Effetti indesiderati
E' generalmente ben tollerato nella maggior parte dei pazienti. Gli eventi indesiderati riportati piu' frequentemente sono dovuti alle sue proprieta' beta-bloccanti. Gli eventi avversi sono normalmente di natura transitoria e raramente necessitano dell'interruzione o della sospensione del trattamento. Tali eventi includono: dispnea, affaticabilita', vertigini, cefalea, febbre, eccessiva bradicardia e/o ipotensione. Qualora intervengano, tali effetti indesiderati scompaiono normalmente con la riduzione del dosaggio. La proaritmia, inclusa la torsione di punta, viene considerata come l'evento avverso piu' importante. Aritmia. Sono stati condotti con sotalolo orale diversi studi clinici su un totale di 3256 pazienti con aritmie cardiache (1363 dei quali con tachicardia ventricolare sostenuta). 2451 pazienti hanno ricevuto il farmaco per almeno 2 settimane. Gli eventi avversi piu' significativi evidenziati sono stati la torsione di punta e l'insorgenza di nuove aritmie ventricolari gravi che si sono verificate nelle percentuali riportate nella seguente tabella: Popolazione studiata. TV/FV (N = 1.363). Torsione di punta: 4,1%; TVS/FV: 1,2%. TVNS/BPV (N = 946). Torsione di punta: 1,0%; TVS/FV: 0,7%. ASV (N = 947). Torsione di punta: 1,4%; TVS/FV: 0,3%. TV = tachicardia ventricolare; FV = fibrillazione ventricolare; TVNS = tachicardia ventricolare non sostenuta; BPV = battito prematuro ventricolare; ASV = aritmia sopra-ventricolare. Complessivamente, si sono verificate interruzioni del trattamento dovute ad eventi avversi nel 18% dei pazienti studiati per aritmie. Gli eventi avversi che piu' frequentemente hanno portato alla sospensione della terapia con sotalolo sono stati: stanchezza 4%, bradicardia (< 50 bpm) 3%, dispnea 3%, eventi proaritmici 2%, astenia 2% e vertigini 2%. Di seguito vengono riportati, elencati per apparati interessati, gli eventi avversi considerati correlati con il farmaco, insorti nell'1% o piu' dei pazienti trattati con il sotalolo. Sistema cardiovascolare: bradicardia, dispnea, dolore toracico, palpitazioni, edema, anomalie dell'ECG, ipotensione, proaritmia, sincope, insufficienza cardiaca, presincope. Dermatologici: rash. Apparato digerente: nausea/vomito, diarrea, dispepsia, dolore addominale, flatulenza. Sistema muscolo-scheletrico: crampi. Sistema nervoso: affaticabilita', vertigini, astenia, stordimento, cefalea, disturbi del sonno, depressione, parestesie, alterazioni del tono dell'umore, ansia. Apparato urogenitale: disfunzioni sessuali. Generali: disturbi della vista e dell'udito, alterazioni del gusto e febbre.
Gravidanza e allattamento
Gli studi su animali non hanno mostrato un effetto teratogeno o altri effetti potenzialmente nocivi per il feto. Sebbene non ci siano studi adeguati e controllati su donne gravide, il sotalolo cloridrato ha dimostrato di passare la barriera emato-placentare ed e' stato riscontrato nel liquido amniotico. I composti beta-bloccanti possono ridurre la perfusione placentare e cio' puo' indurre morte del feto o parto prematuro. Inoltre, possono comparire nel feto o nel neonato alcune reazioni avverse (ipoglicemia e bradicardia). Nel neonato e' aumentato il rischio di sviluppare complicazioni cardiache e polmonari. Pertanto SOTALOLO HEXAL dovrebbe essere usato in gravidanza solo in caso di effettivo bisogno e comunque quando si valuti il beneficio del trattamento superiore al rischio per il feto. In questi casi, il neonato dovrebbe essere monitorato molto accuratamente per 48-72 ore dalla nascita, se non fosse stato possibile sospendere il trattamento nella madre 2-3 giorni prima del parto. SOTALOLO HEXAL e' escreto nel latte degli animali da laboratorio ed e' stato rinvenuto nel latte materno. A causa delle reazioni avverse potenziali che si possono verificare in corso di allattamento, durante l'assunzione di SOTALOLO HEXAL, bisognerebbe decidere se interrompere l'allattamento o sospendere l'assunzione della terapia, in dipendenza dell'importanza del farmaco per la madre.