Soliris - Ev 1fl 300mg 30ml
Dettagli:
Nome:Soliris - Ev 1fl 300mg 30mlCodice Ministeriale:038083010
Principio attivo:Eculizumab
Codice ATC:L04AA25
Fascia:H
Prezzo:6851.69
Produttore:Alexion Pharma Italy
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:30 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Immunosoppressori.
Principi attivi
Eculizumab.
Eccipienti
Sodio fosfato monobasico, sodio fosfato dibasico, sodio cloruro, polisorbato 80, acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Trattamento di pazienti affetti da: emoglobinuria parossistica notturna (EPN). Le prove del beneficio clinico del farmaco nel trattamento dei pazienti affetti da EPN sono limitate ai soggetti con storia precedente di trasfusioni; sindrome emolitico uremica atipica (SEUa).
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' a eculizumab, alle proteine murine o a uno qualsiasi degli eccipienti. La terapia con il farmaco non deve essere iniziata in pazienti con EPN: con infezione da Neisseria meningitidis non risolta; non vaccinati contro Neisseria meningitidis; in pazienti con SEUa: con infezione da Neisseria meningitidis non risolta; non vaccinati contro Neisseria meningitidis o che non sono sottoposti ad una profilassiantibiotica appropriata per due settimane dopo la vaccinazione.
Posologia
Il prodotto deve essere somministrato da un operatore sanitario e sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento di pazienti condisturbi ematologici e/o renali. Per il trattamento della emoglobinur ia parossistica notturna (EPN): il regime posologico per la terapia della EPN consiste di una fase iniziale di 4 settimane, seguita da una fase di mantenimento. Fase iniziale: 600 mg somministrati con un'infusione endovenosa di 25-45 minuti ogni settimana per le prime 4 settimane. Fase di mantenimento: 900 mg somministrati con un'infusione endovenosa di 25-45 minuti nella quinta settimana, seguita da 900 mg somministrati con un'infusione endovenosa di 25-45 minuti ogni 14 giorni +/- 2 giorni. Per il trattamento della sindrome emolitico uremica atipica (SEUa): il regime posologico per la terapia della SEUa in pazienti adulti (>=18 anni) consiste in una fase iniziale di 4 settimane seguita da una fase di mantenimento. Fase iniziale: 900 mg somministrati con un'infusione endovenosa di 25-45 minuti ogni settimana per le prime 4 settimane. Fase di mantenimento: 1200 mg somministrati con un'infusione endovenosa di 25-45 minuti nella quinta settimana, seguita da 1200 mg somministrati con un'infusione endovenosa di 25-45 minuti ogni 14 giorni+/- 2 giorni. Nei pazienti pediatrici affetti da SEUa (di eta' inferi ore ai 12 anni) e adolescenti (di eta' compresa tra i 12 e i 18 anni non compiuti), il regime posologico del farmaco e' il seguente. Peso corporeo >= 40 kg: fase iniziale 900 mg alla settimana x 4, fase di mantenimento 1200 mg alla settimana 5; poi 1200 mg ogni 2 settimane; da 30a <40 kg: fase iniziale 600 mg alla settimana x 2, fase di mantenimen to 900 mg alla settimana 3; poi 900 mg ogni 2 settimane; da 20 a <30 kg: fase iniziale 600 mg alla settimana x 2, fase di mantenimento 600 mg alla settimana 3; poi 600 mg ogni 2 settimane; da 10 a <20 kg: fase iniziale 600 mg alla settimana x 1, fase di mantenimento 300 mg alla settimana 2; poi 300 mg ogni 2 settimane; da 5 a <10 kg: fase iniziale 300 mg alla settimana x 1, fase di mantenimento 300 mg alla settimana 2; poi 300 mg ogni 3 settimane. Una dose supplementare del farmaco e' necessaria in caso di concomitante SP/IP (plasmaferesi, scambio plasmatico o infusione di plasma fresco congelato). >>Plasmaferesi o scambioplasmatico. Dose piu' recente: 300 mg; dose supplementare per ogni in tervento con plasma: 300 mg per ogni plasmaferesi o sessione di scambio plasmatico; tempistica della somministrazione della dose supplementare del farmaco: entro 60 minuti dopo ogni plasmaferesi o scambio plasmatico. Dose recente: >= 600 mg; dose supplementare per ogni interventocon plasma: 600 mg per ogni plasmaferesi o sessione di scambio plasma tico. >> Infusione di plasma fresco congelato. Dose recente: >= 300 mg; dose supplementare per ogni intervento con plasma: 300 mg per ogni unita' di plasma fresco congelato; tempistica della somministrazione della dose supplementare del farmaco: 60 minuti prima di ogni unita' di infusione di plasma fresco congelato. Non somministrare con infusioni rapide o iniezioni endovenose in bolo. Il medicinale dev'essere somministrato soltanto per infusione endovenosa. La soluzione diluita va somministrata con un'infusione endovenosa della durata di 25-45 minuti per mezzo di una fleboclisi a caduta, una pompa a siringa o una pompa per infusione. Non e' necessario proteggere dalla luce la soluzione diluita durante la somministrazione. I pazienti devono essere controllati per un'ora dopo la fine dell'infusione. Se si verifica un evento avverso durante la somministrazione, l'infusione puo' essere rallentata o interrotta a discrezione medica. Se si riduce la velocita' di infusione, il tempo totale di infusione non dovrebbe superare le due ore negli adulti e adolescenti e le quattro ore nei bambini di eta' inferiore ai12 anni. Popolazione pediatrica: per pazienti affetti da EPN, non ci sono dati disponibili nei pazienti pediatrici. Per i pazienti affetti da SEUa, il modo di somministrazione e' lo stesso per tutte le fasce di eta'. Anziani: il medicinale puo' essere somministrato a pazienti dieta' uguale o superiore a 65 anni. Anche se l'esperienza con il farma co in questa popolazione di pazienti e' ancora limitata, non esistono prove che indichino la necessita' di prendere precauzioni particolari durante il trattamento dei pazienti anziani. Insufficienza renale: none' richiesto alcun aggiustamento della dose. Insufficienza epatica: l a sicurezza e l'efficacia del farmaco non sono state studiate in pazienti con insufficienza epatica. Monitoraggio del trattamento: nei pazienti affetti da SEUa vanno controllati i segni e i sintomi della microangiopatia trombotica (MT). Si raccomanda di continuare il trattamento per tutta la vita del paziente, a meno che l'interruzione del medicinale non sia clinicamente indicata.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggerlo dalla luce. I flaconcini del medicinale nella confezione originale possono essere tolti dal frigorifero per una sola volta per un massimo di 3 giorni. Alla finedi questo periodo il prodotto puo' essere rimesso in frigorifero.
Avvertenze
E' improbabile che il farmaco produca effetti sulla componente aplastica dell'anemia nei pazienti con EPN. Infezione meningococcica: il farmaco determina un aumento della suscettibilita' del paziente all'infezione meningococcica (Neisseria meningitidis). Questi pazienti potrebbero essere a rischio di infezione dovuta ai sierogruppi meno comuni, benche' non si possa escludere un'infezione meningococcica dovuta a qualsiasi sierogruppo. Per ridurre il rischio di infezione, tutti i pazienti devono essere vaccinati almeno 2 settimane prima del trattamento. I pazienti di eta' inferiore ai 2 anni e quelli trattati con il farmaco prima che siano trascorse 2 settimane dalla somministrazione del vaccino contro il meningococco devono essere sottoposti ad una profilassi antibiotica appropriata per 2 settimane dopo la vaccinazione. Si raccomandano fortemente i vaccini tetravalenti, preferibilmente coniugati, contro i sierotipi A, C, Y e W135. La vaccinazione puo' non essere sufficiente per prevenire l'infezione meningococcica. Sono stati segnalaticasi gravi o fatali di infezione meningococcica in pazienti trattati con il farmaco. Controllare tutti i pazienti per verificare la comparsa dei segni precoci dell'infezione meningococcica, valutati immediatamente se si sospetta l'infezione e trattati con antibiotici appropriatise necessario. Per il meccanismo d'azione del medicinale, somministra re la terapia con cautela in pazienti con infezioni sistemiche in faseattiva. Reazioni all'infusione: la somministrazione del medicinale pu o' causare reazioni infusionali o reazioni immunitarie che potrebbero indurre reazioni allergiche o da ipersensibilita'. Negli studi clinicinessun paziente con EPN o SEUa ha sofferto di reazioni infusionali ch e comportassero la sospensione del farmaco. La somministrazione deve essere interrotta in tutti i pazienti nei quali si verifichino gravi reazioni infusionali; a questi pazienti va somministrata un'appropriata terapia medica. Immunogenicita': in tutti gli studi si sono osservate rare risposte anticorpali a basso titolo nei pazienti trattati con il farmaco. Non sono stati segnalati casi di sviluppo di anticorpi neutralizzanti dopo la terapia con il farmaco e non c'e' stata alcuna correlazione osservabile tra lo sviluppo di anticorpi e la risposta clinica o gli eventi avversi. Immunizzazione: tutti i pazienti devono essere vaccinati contro il meningococco almeno 2 settimane prima del trattamento. I pazienti di eta' inferiore ai 2 anni e quelli trattati con il farmaco prima che siano trascorse 2 settimane dalla somministrazione delvaccino contro il meningococco devono essere sottoposti ad una profil assi antibiotica appropriata per 2 settimane dopo la vaccinazione. Si raccomanda l'uso di vaccini tetravalenti coniugati. I pazienti di eta'inferiore ai 18 anni devono essere vaccinati contro le infezioni da H aemophilus influenzae e da pneumococco e devono rispettare rigorosamente le raccomandazioni nazionali di vaccinazione per ciascuna fascia dieta'. Terapia anticoagulante: il trattamento non deve alterare la ter apia anticoagulante. Monitoraggio di laboratorio della EPN: controllare i segni e i sintomi di emolisi intravascolare, compresi i livelli sierici di lattico deidrogenasi (LDH). Nei pazienti affetti da EPN trattati con il farmaco la presenza di emolisi intravascolare va controllata con la misurazione dei livelli di LDH; e' possibile che cio' richieda un aggiustamento della posologia nell'ambito dello schema posologicoraccomandato di 14 +/-2 giorni durante la fase di mantenimento (fino a cicli di 12 giorni). Monitoraggio di laboratorio della SEUa: nei pazienti trattati con il farmaco la presenza della microangiopatia trombotica (MT) va controllata mediante la misurazione della conta piastrinica e dei livelli sierici di lattato deidrogenasi (LDH) e di creatinina; e' possibile che cio' richieda un aggiustamento della posologia nell'ambito dello schema posologico raccomandato di 14+/-2 giorni durante la fase di mantenimento (fino a cicli di 12 giorni). Se i pazienti affetti da EPN sospendono il trattamento, devono essere attentamente monitorati per i segni e i sintomi di emolisi intravascolare grave. L'emolisi grave e' identificata da livelli sierici di LDH superiori rispettoai livelli osservati prima dell'inizio della terapia, associati a uno o piu' dei seguenti eventi: diminuzione assoluta delle dimensioni del clone EPN superiore al 25% (in assenza di diluizione dovuta a trasfus ione) nell'arco di una settimana o meno; livello di emoglobina <5 g/dLo diminuzione di >4 g/dL nell'arco di una settimana o meno; angina; a lterazione dello stato mentale; aumento del 50% del livello di creatinina sierica; trombosi. I pazienti che sospendono la terapia devono essere monitorati per almeno 8 settimane per rilevare grave emolisi e altre reazioni. Se si dovesse riscontrare grave emolisi dopo la sospensione della terapia con il farmaco, si consiglia di valutare l'adozione delle seguenti procedure o l'avvio dei seguenti trattamenti: trasfusione di sangue (concentrati eritrocitari) o scambio eritrocitario, se i globuli rossi della EPN sono >50% rispetto ai globuli rossi totali per citometria a flusso, anticoagulazione, corticosteroidi, ripresa della terapia con il farmaco. Non e' stata osservata un'emolisi grave. In seguito alla sospensione del farmaco, negli studi clinici su pazienti affetti da SEUa, e' stata osservata la comparsa di microangiopatie trombotiche gravi. Se i pazienti con SEUa sospendono il trattamento devono essere seguiti attentamente per individuare segni e sintomi di microangiopatie trombotiche gravi. Gravi complicanze da microangiopatia trombotica post interruzione possono essere identificate da (i) due dei seguenti eventi, o dal verificarsi piu' volte di uno degli stessi: una diminuzione della conta piastrinica del 25% o piu' rispetto al basale o alla conta piastrinica di picco durante il trattamento; un aumento della creatinina sierica del 25% o piu' rispetto al basale o al nadir durante il trattamento, oppure, aumento dell'LDH sierico del 25% o piu' rispetto al basale o al nadir durante il trattamento; o (ii) uno dei seguenti eventi: alterazione dello stato mentale o convulsioni; angina odispnea; trombosi. I pazienti che sospendono la terapia devono essere monitorati per almeno 12 settimane per rilevare complicanze gravi di microangiopatia trombotica. Se dovesse comparire una microangiopatia trombotica grave dopo la sospensione della terapia, si consiglia di valutare la ripresa della terapia con il farmaco, il supporto con SP/IP omisure appropriate di supporto organo-specifiche tra cui la dialisi c ome supporto nella malattia renale, supporto respiratorio mediante ventilazione artificiale o la terapia anticoagulante. Questo prodotto medicinale contiene 5,00 mmol di sodio per dose (1 flaconcino).
Interazioni
Non sono stati effettuati studi di interazione.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse a eculizumab riportate con frequenza molto comune (>=1/10), comune (>= 1 /100, <1/10) o non comune (>=1/1.000, <1/100), sono elencate secondo classificazione per sistemi e organi e per termine preferito. Infezioni ed infestazioni. Comuni: bronchite, polmonite,infezione gastrointestinale, rinofaringite, herpes labiale, sepsi, sh ock settico, infezione delle alte vie respiratorie, infezione delle vie urinarie, cistite, infezione virale, sepsi meningococcica, meningitemeningococcica, artrite di origine batterica; non comuni: ascesso, ce llulite, infezione fungina, infezione gengivale, infezione da Haemophilus, infezione, influenza, infezione delle basse vie respiratorie, infezione da Neisseria, sinusite, infezione dentale, impetigine. Tumori benigni, maligni e non specificati. Non comuni: melanoma maligno, sindrome mielodisplastica. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comuni: leucopenia; comuni: trombocitopenia, emolisi; non comuni: coagulopatia, agglutinazione dei globuli rossi, fattore di coagulazione anomalo, anemia, linfocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Comuni:reazione anafilattica; non coumuni: ipersensibilita'. Patologie endoc rine. Non comuni: morbo di Basedow. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comuni: anoressia, riduzione dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Non comuni: sogni anormali, ansia, depressione, insonnia, cambiamenti dell'umore, disturbo del sonno. Patologie del sistema nervoso. Molto comuni: cefalea; comuni: capogiri, disgeusia, parestesia; non comuni: sincope, tremore. Patologie dell'occhio. Non comuni: irritazione congiuntivale, visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comuni: vertigini; non comuni: tinnito. Patologie cardiache. Non comuni: palpitazione. Patologie vascolari. Comuni: ipertensione accelerata; non comuni: ematoma, ipotensione, vampate, ipertensione, disturbi venosi. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comuni: tosse, congestione nasale, dolore faringolaringeale, irritazione alla gola; non comuni: epistassi, rinorrea. Patologie gastrointestinali. Comuni: dolore addominale, costipazione, diarrea, dispepsia, nausea, vomito; non comuni: distensione addominale, reflusso gastroesofageo,dolore gengivale, peritonite. Patologie epatobiliari. Non comuni: itt ero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: alopecia, pelle secca, prurito, eruzione cutanea; non comuni: iperidrosi, petecchie, depigmentazione della pelle, orticaria, dermatite, eritema. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comuni: artralgia, mal di schiena, mialgia, dolore al collo, dolore alle estremita'; non comuni: dolore alle ossa, gonfiore alle articolazioni, spasmi muscolari, trisma. Patologie renali e urinarie. Comuni: disuria; non comuni: insufficienza renale, ematuria. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comuni: erezione spontanea del pene; non comuni: disturbo mestruale. Patologie sistemiche e condizioni relativealla sede di somministrazione. Comuni: fastidio al torace, brividi, a ffaticamento, astenia, reazione correlata all'infusione, edema, piressia; non comuni: dolore toracico, malattia simil- influenzale, parestesia al sito di infusione, dolore al sito di infusione, sensazione di caldo, stravaso. Esami diagnostici. Comuni: test di Coombs positivo; noncomuni: aumento dell'alanina- aminotransferasi, aumento dell'aspartat o- aminotransferasi, aumento della gamma- glutamiltransferasi, diminuzione dell'ematocrito, diminuzione dell'emoglobina. Descrizione delle reazioni avverse selezionate: non vi e' evidenza di un'aumentata incidenza di infezioni negli studi su pazienti con EPN trattati con eculizumab rispetto al placebo, comprese le infezioni di media gravita', le infezioni gravi o le infezioni multiple. In tutti gli studi clinici EPN,la reazione avversa piu' grave e' stata una setticemia meningococcica osservata in due pazienti vaccinati, affetti da EPN. Non si sono veri ficate infezioni meningococciche o decessi negli studi clinici in pazienti affetti da SEUa. Non sembra esserci evidenza di un aumento del rischio di altre infezioni gravi su pazienti trattati con eculizumab negli studi SEUa. Nel 2% dei pazienti con EPN trattati con il farmaco sono stati riscontrati bassi titoli anticorpali. Come per tutte le proteine, non si puo' escludere una potenziale immunogenicita'. Sono stati segnalati episodi di emolisi in concomitanza alla mancata o ritardata somministrazione del farmaco in studi clinici EPN. Sono stati segnalaticasi di microangiopatia trombotica in concomitanza alla mancata o rit ardata somministrazione del medicinale in studi clinici SEUa. Popolazione pediatrica: il profilo di sicurezza nei pazienti pediatrici con SEUa, nello studio retrospettivo C09-001r, trattati con il medicinale, e' sembrato simile a quello osservato nei pazienti adulti/adolescenti affetti da SEUa. Gli eventi avversi piu' comuni osservati nei pazienti pediatrici sono stati diarrea, vomito, febbre, infezioni delle vie respiratorie superiori e cefalea. Ulteriori dati di sicurezza a supporto sono stati ottenuti in 11 studi clinici su 716 pazienti trattati con eculizumab per sei condizioni patologiche diverse dalla EPN e SEUa. In un paziente non vaccinato affetto da glomerulonefropatia membranosa idiopatica si e' verificata una meningite meningococcica. Per quanto riguarda gli altri eventi avversi, e considerando tutti gli studi in doppio cieco e controllati con placebo in pazienti con condizioni patologiche diverse dalla EPN, gli eventi avversi osservati con Soliris a una frequenza superiore o uguale al 2% rispetto alla frequenza osservata con il placebo sono stati i seguenti: infezioni delle vie respiratorie superiori, eruzione cutanea e traumatismo.
Gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati clinici su gravidanze esposte al farmaco. Con eculizumab non sono stati effettuati studi di riproduzione animale. E' noto che le IgG umane attraversano la barriera placentare umana; diconseguenza, eculizumab puo' provocare un'inibizione del complemento terminale nella circolazione fetale. Pertanto, il farmaco dev'essere somministrato in gravidanza soltanto se strettamente necessario. Le donne in eta' fertile devono usare metodi di contraccezione efficaci durante la terapia e per almeno altri 5 mesi dopo il termine della terapia. Non e' noto se eculizumab venga escreto nel latte umano. Poiche' molti medicinali e molte immunoglobuline vengono secrete nel latte umano,e a causa della possibilita' di gravi reazioni avverse nei lattanti, l'allattamento al seno dev'essere interrotto durante la terapia e per almeno 5 mesi dopo il termine della stessa.