Sodio Fosfato Zeta - Rett 120ml

Dettagli:
Nome:Sodio Fosfato Zeta - Rett 120ml
Codice Ministeriale:031324015
Principio attivo:Sodio Fosfato Monobasico Monoidrato/Sodio Fosfato Bibasico Eptaidrato
Codice ATC:A06AG01
Fascia:C
Prezzo:3
Produttore:Zeta Farmaceutici Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:SOP - ricetta non richiesta art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Clisma
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:60 mesi

Denominazione

SODIO FOSFATO ZETA 16% / 6% SOLUZIONE RETTALE

Formulazioni

Sodio Fosfato Zeta - Rett 120ml

Categoria farmacoterapeutica

Lassativi.

Principi attivi

Sodio fosfato monobasico biidrato 18,088 g (pari a sodio fosfato monobasico monoidrato 16 g) e sodio fosfato bibasico dodecaidrato 8,016 g (pari a sodio fosfato bibasico eptaidrato 6 g).

Eccipienti

Acqua depurata; bronopol.

Indicazioni

Trattamento della stitichezza; condizioni cliniche che richiedono uno svuotamento intestinale pre e post-operatorio, in preparazione ad esami radiologici ed indagini endoscopiche dell'ultimo tratto intestinale.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; dolore addominale acuto o di origine sconosciuta; nausea o vomito;ostruzione o stenosi intestinale; subocclusione intestinale; ileo mec canico; ileo paralitico; disturbi intestinali di tipo infiammatorio edaltre condizioni che possono aumentare l'assorbimento del medicinale; sanguinamento rettale di origine sconosciuta; crisi emorroidale acuta con dolore e sanguinamento; grave stato di disidratazione; bambini di eta' inferiore a dodici anni; disturbi cardiaci, grave insufficienza renale o presenza di iperfosfatemia.

Posologia

Adulti e adolescenti (12-18 anni): 1 flacone da 120 ml. Non utilizzarepiu' di un flacone al giorno. Ogni flacone deve essere utilizzato per una sola somministrazione; eventuale medicinale residuo deve essere e liminato. La somministrazione puo' essere praticata a temperatura ambiente. Se preferito tiepido, basta mettere il flacone a contatto con acqua calda (per immersione o sotto il rubinetto). Per un migliore effetto e' consigliabile praticare la somministrazione in posizione coricata sul fianco sinistro. Per una maggiore azione pulente, assumere la posizione genupettorale per qualche minuto, subito dopo la somministrazione. Prima di utilizzare il medicinale spingere il copricannula verso il basso fino alla rottura del sigillo di sicurezza del flacone. Togliere il cappuccio protettivo dalla cannula rettale. Impugnare il flacone e introdurre delicatamente la cannula nel retto, quindi spremere il flacone a fondo. E' previsto che un residuo di soluzione rimanga nel flacone. A somministrazione terminata, estrarre la cannula e gettare ilflacone vuoto nella sua stessa scatola secondo le regole di eliminazi one dei medicinali. Restare coricati fino a urgente bisogno di evacuare, che si manifesta di solito entro 5 minuti. In ogni caso non e' necessario trattenere il clistere oltre 10-15 minuti.

Conservazione

Conservare nel contenitore originale al riparo dalla luce.

Avvertenze

Il flacone da 120 ml non deve essere utilizzato nei bambini <12 anni. L'abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive)puo' causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sa li minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi piu' gravi e' possibile l'insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia la quale puo' determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi. L'abuso di lassativi puo' causare dipendenza (e, quindi, possibile necessita' di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). L'uso ripetuto di lassativipuo' dare origine ad assuefazione o danni di diverso tipo. L'impiego prolungato di un lassativo per il trattamento della stipsi e' sconsigliato. Il trattamento farmacologico della stipsi deve essere considerato un adiuvante al trattamento igienico-dietetico (es. incremento di fibre vegetali e di liquidi nell'alimentazione, attivita' fisica e rieducazione della motilita' intestinale). Il trattamento della stitichezzacronica o ricorrente richiede sempre l'intervento del medico per la d iagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso dellaterapia. Un'attenta valutazione medica e' indispensabile quando la ne cessita' del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da piu' di due settimane o quando l'uso del lassativo non riesce a produrre effetti. E' opportuno che i soggetti anziani o innon buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale. Negli episodi di stitichezza, si consiglia innanzitutto d i correggere le abitudini alimentari integrando la dieta quotidiana con un adeguato apporto di fibre ed acqua. Quando si utilizzano lassativi e' opportuno bere al giorno almeno 6-8 bicchieri di acqua, o altri liquidi, in modo da favorire l'ammorbidimento delle feci.

Interazioni

L'assorbimento sistemico del sodio fosfato soluzione rettale e' limitato; tuttavia in alcune condizioni puo' risultare aumentato e predisporre a possibili interazioni con altri farmaci. L'assunzione contemporanea di farmaci che possono avere effetti sull'equilibrio elettrolitico (diuretici, cortisonici, etc.) puo' facilitare l'insorgenza di iperfosfatemia, ipercalcemia e ipernatriemia. I pazienti che assumono farmaciin grado di prolungare l'intervallo QT possono essere piu' a rischio di sviluppare questa reazione avversa se trattati concomitantemente con sodio fosfato. L'utilizzo concomitante di supplementi di calcio o antiacidi contenenti calcio puo' aumentare il rischio di calcificazione ectopica.

Effetti indesiderati

Patologie gastrointestinali: dolori crampiformi isolati o coliche addominali e diarrea, con perdita di liquidi ed elettroliti, piu' frequenti nei casi di stitichezza grave, nonche' irritazione a livello rettale. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: possono verificarsi raramente iperfosfatemia, ipocalcemia e calcificazione dei tessuti.

Gravidanza e allattamento

Non sono stati effettuati studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza o nell'allattamento. Anche se non ci sono evidenti controindicazioni dell'uso del medicinale in gravidanza e durante l'allattamento, si raccomanda di assumere il medicinale solo in caso di necessita' e sotto controllo medico.