Sodio Fosfato Sof - Rett 20fl120

Dettagli:
Nome:Sodio Fosfato Sof - Rett 20fl120
Codice Ministeriale:029719034
Principio attivo:Sodio Fosfato Monobasico Monoidrato/Sodio Fosfato Bibasico Eptaidrato
Codice ATC:A06AG01
Fascia:C
Prezzo:-2
Produttore:Sofar Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:SOP - ricetta non richiesta art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Clisma
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Denominazione

SODIO FOSFATO SOFAR 16%/6% SOLUZIONE RETTALE FLACONE DA 120 ML

Formulazioni

Sodio Fosfato Sof - Rett 120ml
Sodio Fosfato Sof - Rett 20fl120

Categoria farmacoterapeutica

Lassativi.

Principi attivi

100 ml di soluzione contengono: sodio fosfato monobasico monoidrato 16g, sodio fosfato dibasico eptaidrato 6 g.

Eccipienti

Sodio benzoato; metilparaidrossibenzoato; acqua depurata.

Indicazioni

Trattamento della stitichezza. Condizioni cliniche che richiedono uno svuotamento intestinale pre e post- operatorio, in preparazione ad esami radiologici ed indagini endoscopiche dell'ultimo tratto intestinale.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito,ostruzione o stenosi intestinale, sub occlusione intestinale, ileo me ccanico, ileo paralitico, disturbi intestinali di tipo infiammatorio ed altre condizioni che possono aumentare l'assorbimento del medicinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, crisi emorroidale acuta con dolore e sanguinamento, grave stato di disidratazione, bambini di eta' inferiore a dodici anni. I fosfati sono controindicati in pazienti con disturbi cardiaci, grave insufficienza renale o in presenza diiperfosfatemia.

Posologia

Adulti e adolescenti (12 - 18 anni): 1 flacone da 120 ml. Non utilizzare piu' di un flacone al giorno. Ogni flacone deve essere utilizzato per una sola somministrazione: eventuale medicinale residuo deve essereeliminato. La somministrazione puo' essere praticata a temperatura am biente. Se preferito tiepido, basta mettere il flacone a contatto con acqua calda (per immersione o sotto il rubinetto). Per un migliore effetto e' consigliabile praticare la somministrazione in posizione coricata sul fianco sinistro. Per una maggiore azione pulente, assumere la posizione genupettorale per qualche minuto, subito dopo la somministrazione. Togliere il cappuccio protettivo dalla cannula rettale. Impugnare il flacone e introdurre delicatamente la cannula nel retto in direzione dell'ombelico, quindi spremere il flacone a fondo. E' previsto che un residuo di soluzione rimanga nel flacone. A somministrazione terminata, estrarre la cannula e gettare il vuoto nella sua stessa scatola. Restare coricati fino a urgente bisogno di evacuare, che si manifesta di solito entro 5 minuti. In ogni caso non e' necessario trattenere il clistere oltre 10-15 minuti.

Conservazione

Non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Il flacone da 120 ml non deve essere utilizzato nei bambini di eta' inferiore a 12 anni. L'abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) puo' causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattorinutritivi essenziali. Nei casi piu' gravi e' possibile l'insorgenza d i disidratazione o ipopotassiemia la quale puo' determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi. L'abusodi lassativi puo' causare dipendenza (e, quindi, possibile necessita' di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e per dita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). L'uso ripetuto di lassativi puo' dare origine ad assuefazione o danni di diverso tipo. L'impiego prolungato di un lassativo per il trattamento dellastipsi e' sconsigliato. Il trattamento farmacologico della stipsi dev e essere considerato un adiuvante al trattamento igienico-dietetico (es. incremento di fibre vegetali e di liquidi nell'alimentazione, attivita' fisica e rieducazione della motilita' intestinale). Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l'intervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia. Un'attenta valutazione del medico e' indispensabile quando la necessita' del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da piu' di due settimane o quando l'uso del lassativo non riesce a produrre effetti. E' opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale. Negli episodi di stitichezza, si consiglia innanzitutto di correggere le abitudini alimentari integrandola dieta quotidiana con un adeguato apporto di fibre ed acqua. Quando si utilizzano lassativi e' opportuno bere al giorno almeno 6-8 bicchi eri di acqua, o di altri liquidi, in modo da favorire l'ammorbidimentodelle feci. Contiene sodio benzoato, lievemente irritante per gli occ hi, la cute o le mucose, e metilparaidrossibenzoato che puo' causare reazioni allergiche (anche ritardate).

Interazioni

L'assorbimento sistemico del sodio fosfato soluzione rettale e' limitato, tuttavia in alcune condizioni puo' risultare aumentato e predisporre a possibili interazioni con altri farmaci. L'assunzione contemporanea di farmaci che possono avere effetti sull'equilibrio elettrolitico (diuretici, cortisonici, etc.) puo' facilitare l'insorgenza di iperfosfatemia, ipercalcemia e ipernatriemia. I pazienti che assumono farmaciin grado di prolungare l'intervallo Q.T. possono essere piu' a rischi o di sviluppare questa reazione avversa se trattati concomitantemente con sodio fosfato. L'utilizzo concomitante di supplementi di calcio o antiacidi contenenti calcio puo' aumentare il rischio di calcificazione ectopica.

Effetti indesiderati

Patologie gastrointestinali: dolori crampiformi isolati o coliche addominali e diarrea, con perdita di liquidi ed elettroliti, piu' frequenti nei casi di stitichezza grave, nonche' irritazione a livello rettale. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: iperfosfatemia, ipocalcemia e calcificazione dei tessuti possono raramente verificarsi.

Gravidanza e allattamento

Non sono stati effettuati studi adeguati e ben controllati sull'uso del medicinale in gravidanza o nell'allattamento. Anche se non ci sono evidenti controindicazioni dell'uso del medicinale in gravidanza e durante l'allattamento, si raccomanda di assumere il medicinale solo in caso di necessita' e sotto controllo medico.