Sivastin - 10cpr Riv 20mg
Dettagli:
Nome:Sivastin - 10cpr Riv 20mgCodice Ministeriale:027208026
Principio attivo:Simvastatina
Codice ATC:C10AA01
Fascia:A
Prezzo:4.98
Rimborso:2.48
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Sigmatau Ind.Farm.Riunite Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +30 gradi
Scadenza:24 mesi
Denominazione
SIVASTIN COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Formulazioni
Sivastin - 20cpr Riv 10mg
Sivastin - 10cpr Riv 20mg
Sivastin - 10cpr Riv 40mg
Sivastin - 28cpr Riv 20mg
Sivastin - 28cpr Riv 40mg
Categoria farmacoterapeutica
Inibitori della HMG-CoA reduttasi.
Principi attivi
Simvastatina.
Eccipienti
Interno della compressa: butilidrossianisolo, acido ascorbico, acido citrico monoidrato, cellulosa microcristallina, amido pregelatinizzato,magnesio stearato, lattosio monoidrato. Rivestimento della compressa: ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido, talco, ferro o ssido giallo (compresse da 10 e 20 mg), ferro ossido rosso.
Indicazioni
Ipercolesterolemia: trattamento della ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, come integratore della dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico, riduzione del peso corporeo) e' inadeguata. Trattamento della ipercolesterolemia familiare omozigote come integratore della dieta e di altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono appropriati. Prevenzione cardiovascolare: riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' alla simvastatina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Epatopatia in fase attiva o innalzamenti persistenti delle transaminasi sieriche senza causa evidente. Gravidanza e allattamento. Somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4.
Posologia
L'intervallo posologico e' di 5-80 mg/die somministrati per via orale in dose singola alla sera. Aggiustamenti della dose, se richiesti, debbono essere fatti a intervalli di non meno di 4 settimane sino ad un massimo di 80 mg/die somministrati in una singola dose alla sera. Il dosaggio di 80 mg e' raccomandato solo nei pazienti con ipercolesterolemia grave e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari che con dosi piu' basse non hanno raggiunto gli obiettivi terapeutici e quando ci si aspetta che i benefici siano superiori ai potenziali rischi. Ipercolesterolemia: il paziente deve essere posto in regime di dieta standard ipocolesterolemica e deve continuare questa dieta durante il trattamento con il farmaco. La dose iniziale e' abitualmente 10-20 mg/die somministrato in dose singola alla sera. I pazienti per i quali e' necessaria una ampia riduzione del C-LDL (superiore al 45 %) possono iniziare con 20-40 mg/die somministrati in dose singola alla sera. Gli aggiustamenti della dose, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. Ipercolesterolemia familiare omozigote Sulla base dei risultati di uno studio clinico controllato, la dose raccomandata e' 40 mg/die alla sera o 80 mg/die in tre dosi divise di 20 mg, 20 mg, e una dose alla sera di 40 mg. In questi pazienti il prodotto deve essere utilizzato in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (per es. LDLaferesi) o se questi trattamenti non sono disponibili. Prevenzione ca rdiovascolare La dose abituale va da 20 a 40 mg/die somministrati in dose singola alla sera in pazienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica (CHD, con o senza iperlipidemia). La terapia farmacologia puo' essere iniziata simultaneamente alla dieta e all'esercizio fisico. Gli aggiustamenti della dose, se necessari, devono essere eseguiti come specificato. Terapia concomitante: il medicinale e' efficace da solo o in associazione ai sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire o > 2 ore prima o > 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. Per i pazienti che assumono ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, o altri fibrati (eccetto il fenofibrato) in concomitanza al farmaco, la dose del prodotto non deve superare i 10 mg/die. In pazienti che assumono amiodarone o verapamil in concomitanza al medicinale, la dose del farmaco non deve superare i 20 mg/die. In pazienti che assumono diltiazem o amlodipina in concomitanza al prodotto, la dose del medicinale non deve superare i 40 mg/die. Dosi nell'insufficienza renale: non sono necessarie modificazioni della dosein pazienti con insufficienza renale moderata. In pazienti con insuff icienza renale grave, dosi superiori a 10 mg/die devono essere attentamente valutate e, se ritenute necessarie, somministrate con cautela. Uso negli anziani: non sono necessari aggiustamenti della dose. Uso neibambini e negli adolescenti (eta' 10-17 anni): per i bambini e gli ad olescenti (ragazzi in stadio di Tanner II e superiore e ragazze in post-menarca da almeno un anno, dai 10 ai 17 anni di eta') con ipercolesterolemia familiare eterozigote la dose iniziale usuale raccomandata e'10 mg/die somministrata in dose singola alla sera. I bambini e gli ad olescenti devono essere posti in regime di dieta standard ipocolesterolemica prima di iniziare il trattamento con simvastatina; occorre continuare questa dieta durante il trattamento con simvastatina. L'intervallo posologico raccomandato e' 10-40 mg/die; la dose massima raccomandata e' 40 mg/die. Le dosi devono essere individualizzate in base all'obiettivo terapeutico raccomandato secondo le raccomandazioni per il trattamento pediatrico. Gli aggiustamenti della dose devono essere effettuati a intervalli di 4 o piu' settimane. L'esperienza con il farmaco nei bambini in eta' prepuberale e' limitata.
Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.
Avvertenze
La simvastatina puo' occasionalmente causare miopatia. La miopatia si manifesta a volte come rabdomiolisi e si sono molto raramente verificati effetti fatali. Non misurare i livelli di CK dopo esercizio intensoo in presenza di qualsiasi causa alternativa di aumento di CK. Se i l ivelli di CK sono significativamente elevati al basale questi vanno rimisurati dopo 5-7 giorni per conferma dei risultati. Prescrivere le statine con cautela in pazienti con fattori predisponenti per la rabdomiolisi. Misurare il livello di CK prima di iniziare il trattamento nei casi seguenti: anziani (eta' >= 65 anni), sesso femminile, compromissione renale, ipotiroidismo non controllato, anamnesi personale o familiare di disturbi muscolari ereditarie, presenza di episodi pregressi ditossicita' muscolare con una statina o un fibrato, abuso di alcool. S e il paziente ha avuto una precedente esperienza di disturbi muscolaridurante il trattamento con un fibrato o una statina, iniziare il trat tamento con un membro differente della classe solo con cautela. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale, il trattamentonon deve essere iniziato. Se durante il trattamento con statine il pa ziente riferisce la comparsa di dolore, debolezza o crampi muscolari, occorre misurare i livelli di CK. In caso di livelli significativamente elevati di CK, in assenza di esercizio fisico intenso, occorre interrompere la terapia. Occorre considerare l'interruzione del trattamento, inoltre, se i sintomi muscolari sono gravi e causano fastidio quotidiano, anche se i valori di CK risultano < 5 volte il limite superiore alla norma. Occorre interrompere il trattamento in caso di sospetto dimiopatia per qualsiasi altro motivo. Solo se la sintomatologia regred isce e i livelli di CK tornano alla normalita', si puo' prendere in considerazione la reintroduzione della statina o l'introduzione di una statina alternativa alla dose piu' bassa e sotto stretto monitoraggio. Si raccomanda che i livelli di CK siano misurati periodicamente poiche' essi potrebbero essere utili per identificare casi subclinici di miopatia. Tuttavia, non vi e' alcuna certezza che tale monitoraggio possaprevenire la miopatia. La terapia con simvastatina deve essere tempor aneamente interrotta qualche giorno prima di interventi chirurgici di elezione importanti e in caso di comparsa di qualsiasi condizione medica o chirurgica importante. L'uso concomitante di simvastatina con potenti inibitori del CYP3A4 e' controindicato. Se il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina non puo' essere evitato, la terapia con simvastatina deve essere interrotta durante il corso del trattamento. Inoltre, si deve agire con cautela quando si associa la simvastatina con alcuni altri inibitori menopotenti del CYP3A4: ciclosporina, verapamil, diltiazem. Deve essere e vitata l'assunzione concomitante di succo di pompelmo e simvastatina. La dose di simvastatina non deve superare i 10 mg/die in pazienti in terapia concomitante con ciclosporina, danazolo, o gemfibrozil. L'uso in associazione di simvastatina con gemfibrozil deve essere evitato a meno che i benefici non siano superiori agli aumentati rischi. I benefici dell'uso di simvastatina 10 mg/die in associazione con altri fibrati (eccetto il fenofibrato), ciclosporina o danazolo devono essere valutati. Si deve agire con cautela quando viene prescritto il fenofibratocon la simvastatina, in quanto entrambi i farmaci possono causare mio patia se somministrati da soli. L'uso concomitante di simvastatina a dosi superiori a 20 mg/die con amiodarone o verapamil deve essere evitato a meno che i benefici clinici non siano superiori all'aumento del rischio di miopatia. L'uso concomitante di simvastatina a dosaggi superiori a 40 mg/die con diltiazem o amlodipina deve essere evitato a menoche i benefici clinici non siano verosimilmente superiori all'aumento del rischio di miopatia. Rari casi di miopatia/rabdomiolisi sono stat i associati con la somministrazione concomitante di inibitori della HMG-CoA reduttasi e di dosi di niacina (acido nicotinico) in grado di modificare il profilo lipidico (>= 1 g/die), entrambi possono causare miopatia quando somministrati da soli. Monitorare attentamente i pazienti per qualsiasi segno o sintomo di dolore muscolare, sensibilita', o debolezza, in particolare durante i mesi iniziali della terapia e quando la dose di uno o dell'altro medicinale viene aumentata. Se l'associazione si dimostra necessaria, i pazienti trattati con acido fusidico esimvastatina devono essere posti sotto stretto monitoraggio. Puo' ess ere considerata l'interruzione temporanea del trattamento con simvastatina. Eseguire esami di funzionalita' epatica prima di iniziare il trattamento e, in seguito, quando indicato dal punto di vista clinico. I pazienti per i quali e' stata stabilita una dose di 80 mg devono essere sottoposti a un ulteriore test prima della somministrazione, 3 mesi dopo l'inizio della somministrazione della dose di 80 mg, e in seguitocon cadenza periodica per il primo anno di trattamento. Attenzione pa rticolare deve essere posta a quei pazienti che sviluppano elevati livelli di transaminasi sieriche, e in questi pazienti, le rilevazioni debbono essere ripetute prontamente e quindi eseguite piu' frequentemente. Se i livelli delle transaminasi evidenziano un aumento, la simvastatina deve essere sospesa. Il prodotto deve essere usato con cautela inpazienti che consumano quantita' sostenute di alcool. Aumenti moderat i delle transaminasi sieriche sono stati segnalati a seguito di trattamento con simvastatina; non e' stata richiesta l'interruzione della terapia. Se si sospetta che un paziente abbia sviluppato una malattia interstiziale polmonare, la terapia con la statina deve essere interrotta. La sicurezza e l'efficacia della simvastatina in pazienti dai 10 ai17 anni di eta' con ipercolesterolemia familiare eterozigote sono sta te valutate in uno studio clinico controllato in ragazzi adolescenti in stadio di Tanner II e superiore e in ragazze in post- menarca da almeno un anno. In questa popolazione non sono state studiate dosi superiori ai 40 mg. In questo studio non c'e' stato alcun effetto rilevabilesulla crescita o sulla maturazione sessuale nei ragazzi o ragazze ado lescenti, o alcun effetto sulla durata del ciclo mestruale nelle ragazze. Alle adolescenti si devono dare consigli su metodi contraccettivi appropriati durante la terapia In pazienti di eta' inferiore ai 18 anni, non sono state studiate l'efficacia e la sicurezza di un trattamento di durata superiore alle 48 settimane e non sono noti gli effetti a lungo termine sulla maturazione fisica, intellettuale, e sessuale. La simvastatina non e' stata studiata in pazienti di eta' inferiore ai 10anni, e neppure nei bambini in eta' prepuberale e nelle ragazze in pr e-menarca. Questo prodotto contiene lattosio.
Interazioni
Studi di interazione sono stati effettuati solo sugli adulti. >>Interazioni farmacodinamiche. Interazioni con farmaci ipolipemizzanti che possono causare miopatia quando somministrati da soli Il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, risulta aumentato nel corso della somministrazione concomitante con fibrati. Inoltre, vi e' un'interazione farmacocinetica con gemfibrozil che porta a un aumento dei livelli plasmatici di simvastatina. Quando simvastatina e fenofibrato vengono somministrati in concomitanza non vi e' evidenza che il rischio di miopatiasia superiore alla somma dei rischi individuali connessi a ciascuno d ei due farmaci. Per gli altri fibrati non sono disponibili dati adeguati di farmacovigilanza e farmacocinetica. Rari casi di miopatia/rabdomiolisi sono stati associati con la somministrazione concomitante di simvastatina e di dosi di niacina in grado di modificare il profilo lipidico (>= 1 g/die). >>Interazioni farmacocinetiche. Farmaci che interagiscono con simvastatina. I potenti inibitori del CYP3A4 (itraconazolo,ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori della proteasi dell'HIV, nefazodone) sono controindicati con simvastatina. Evitare l'associazioen con gemfibrozil, ma se necessario non superare 10 mg/die di simvastatina. Ciclosporina, danazolo, altri fibrati (eccetto fenofibrato): non osuperare 10 mg/die di simvastatina. Amiodarone, verapamil: non superare 20 mg/die di simvastatina. Diltiazem, amlodipina: non superare 40 mg/die di simvastatina. Acido fusidico: i pazienti devono essere tenuti sotto stretto monitoraggio. Puo' essere considerata l'interruzione temporanea del trattamento con simvastatina. Succo di pompelmo: evitare di bere succo di pompelmo quando si assume simvastatina. >>Effetti della simvastatina sulla farmacocinetica di altri medicinali: la simvastatina non ha un effetto inibitorio sul citocromo P450 3A4. Non e' pertanto attesa una azione della simvastatina sulle concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate attraversoil citocromo P450 3A4. Anticoagulanti orali: in due studi clinici, un o in volontari normali e l'altro in pazienti ipercolesterolemici, la simvastatina 20-40 mg/die ha avuto un modesto effetto di potenziamento degli anticoagulanti cumarinici: il tempo di protrombina riportato come International Normalized Ratio (INR) e' aumentato da un basale di 1,7 a 1,8 e da un basale di 2,6 a 3,4 nei volontari e nei pazienti in studio, rispettivamente. Sono stati segnalati casi molto rari di INR elevata. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo diprotrombina deve essere determinato prima di iniziare il trattamento con simvastatina e abbastanza frequentemente nel corso delle prime fasi della terapia in modo da assicurare che non si verifichi alcuna alterazione significativa del tempo di protrombina. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono esseremonitorati agli intervalli raccomandati abitualmente per i pazienti i n terapia con anticoagulanti cumarinici. Se la dose di simvastatina viene modificata o la somministrazione viene interrotta occorre ripeterela medesima procedura. La terapia con simvastatina non e' stata assoc iata a sanguinamento o ad alterazioni del tempo di protrombina in pazienti non in terapia con anticoagulanti.
Effetti indesiderati
Esami diagnostici. Raro: aumenti delle transaminasi sieriche (alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi, gamma-glutamil transpeptidasi), aumenti della fosfatasi alcalina; aumenti dei livelli della CKsierica. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: anemia. Patolo gie del sistema nervoso. Raro: cefalea, parestesia, capogiro, neuropatia periferica; molto raro: alterazione della memoria. Patologie gastrointestinali. Raro: stipsi, dolore addominale, meteorismo, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: eruzione cutanea, prurito, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: miopatia*, rabdomiolisi, mialgia, crampi muscolari. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: astenia. E' stata segnalata raramente una apparente sindrome da ipersensibilita' che ha incluso alcune delle seguenti caratteristiche: angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumento della VES, artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. Patologie epatobiliari. Raro: epatite/ittero; molto raro: insufficienza epatica. Disturbi psichiatrici. Molto raro: insonnia. I seguenti effetti avversi sono stati riportati con alcune statine. Disturbi del sonno, compresi insonnia e incubi, perdita della memoria, disfunzione sessuale, depressione. Casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare, soprattutto con la terapia a lungo termine. Bambini e adolescenti (eta' 10-17 anni): in uno studio di 48 settimane effettuato su bambini e adolescenti (ragazzi in stadio di Tanner II e superiore e ragazze in post-menarca da almeno un anno) dai 10 ai 17 anni di eta' con ipercolesterolemia familiare eterozigote (n = 175), il profilo di sicurezza e tollerabilita' del gruppo trattato con il farmaco e' stato generalmente simile a quello del gruppo trattato con placebo. Non sono noti gli effettia lungo termine sulla maturazione fisica, intellettuale, e sessuale. Al momento non sono disponibili dati sufficienti dopo un anno di trattamento.
Gravidanza e allattamento
Il medicinale e' controindicato durante la gravidanza. La sicurezza nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Non sono stati condotti studi clinici controllati con simvastatina nelle donne in gravidanza. Sono state ricevute segnalazioni rare di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Tuttavia, in un'analisi prospettiva di circa 200 gravidanze esposte durante il primo trimestre a SIVASTIN o ad un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, l'incidenza di anomalie congenite e' risultata paragonabile a quella osservata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statisticamente sufficiente ad escludere un aumento nelle anomalie congenite pari a 2,5 volte o superiore rispetto all'incidenza di base. Sebbene non vi sia alcuna evidenza che l'incidenza di anomalie congenite nella progenie dei pazientitrattati con SIVASTIN od altri inibitori della HMG-CoA reduttasi stre ttamente correlati differisca da quella osservata nella popolazione generale, il trattamento delle madri con il prodotto puo' ridurre nel feto i livelli del mevalonato, un precursore della biosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi e' un processo cronico e abitualmente l'interruzione dei farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza dovrebbe avereun impatto limitato sul rischio a lungo termine associato con la iper colesterolemia primaria. Per queste ragioni, SIVASTIN non deve essere usato in donne in gravidanza, che desiderano una gravidanza o sospettino uno stato di gravidanza. Il trattamento deve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino a che non sia stato determinato che la donna non e' in gravidanza. Non e' noto se la simvastatina o i suoi metaboliti vengono escreti nel latte materno. Poiche' molti farmaci vengono escreti nel latte materno e poiche' potrebbero verificarsi gravi reazioni avverse, le donne che assumono il farmaco non devono allattare.