Simvastatina Ratio - 10cpr 40mg

Dettagli:
Nome:Simvastatina Ratio - 10cpr 40mg
Codice Ministeriale:037451580
Principio attivo:Simvastatina
Codice ATC:C10AA01
Fascia:A
Prezzo:10.05
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Ratiopharm Italia Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a +25 gradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

SIMVASTATINA RATIOPHARM ITALIA

Formulazioni

Simvastatina Ratio - 10cpr 20mg
Simvastatina Ratio - 10cpr 40mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori della HMG-CoA reduttasi.

Principi attivi

Simvastatina.

Eccipienti

Nucleo della compressa: lattosio anidro, cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, butilidrossianisolo, magnesio stearato,talco. Rivestimento con film: idrossipropilcellulosa, ipromellosa, ti tanio diossido.

Indicazioni

Trattamento dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in associazione alla dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici e' inadeguata. Trattamento dell'ipercolesterolemia familiare omozigote in associazione alla dieta e di altritrattamenti ipolipemizzanti o se tali trattamenti non sono appropriat i. Riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapiecardioprotettive.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alla simvastatina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Epatopatia in fase attiva o innalzamenti inspiegabili e persistenti delle transaminasi sieriche. Gravidanza e allattamento. Somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4.

Posologia

Il dosaggio e' di 5-80 mg/die per via orale in dose singola alla sera.Eventuali aggiustamenti del dosaggio, se richiesti, devono essere fat ti a intervalli di non meno di 4 settimane, sino ad un massimo di 80 mg/die somministrati in dose singola alla sera. La dose di 80 mg e' raccomandata solo nei pazienti con ipercolesterolemia grave e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari. Ipercolesterolemia: il pazientedeve essere posto in regime di dieta standard ipocolesterolemica e de ve continuare questa dieta durante il trattamento con il farmaco. La dose iniziale abituale e' di 10-20 mg/die in dose singola alla sera. I pazienti che richiedono un'ampia riduzione del C-LDL (> 45%) possono iniziare il trattamento con dosi di 20-40 mg/die in dose singola alla sera. Gli eventuali aggiustamenti del dosaggio, se richiesti, devono essere eseguiti come indicato sopra. Ipercolesterolemia familiare omozigote: sulla base dei risultati di uno studio clinico controllato, il dosaggio raccomandato e' 40 mg/die alla sera o 80 mg/die in 3 dosi divise di 20 mg, 20 mg, e una dose alla sera di 40 mg. In questi pazienti il medicinale deve essere usato in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (per es. LDL aferesi) o se questi trattamenti non sono disponibili. Prevenzione cardiovascolare: la dose abituale e' di 20-40 mg/die in dose singola alla sera, in pazienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica (CHD, con o senza iperlipidemia). La terapia farmacologica puo' essere iniziata simultaneamente alla dieta e all'esercizio fisico. Gli aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come indicato sopra. Terapia concomitante: il medicinale e' efficace da solo o in associazione ai sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire > 2 ore prima o > 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. In pazienti che assumono ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, altri fibrati (eccetto il fenofibrato) o niacina a dosaggi ipolipemizzanti (> 1 g/die) in concomitanza con il prodotto, la dose non deve superare 10 mg/die. In pazienti che assumono amiodarone o verapamil in concomitanza con il farmaco, ladose del medicinale non deve superare 20 mg/die. Dosaggio nell'insuff icienza renale: non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio in caso di insufficienza renale moderata. In pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min), dosaggi superiori a 10 mg/die devono essere attentamente valutati e, se ritenuti necessari, implementati con cautela. Uso negli anziani Non sono necessari aggiustamenti del dosaggio. Uso nei bambini e negli adolescenti (10-17 anni di eta'): nei bambini e negli adolescenti (i maschi nello Stadio di Tanner II e superiore e le femmine in post-menarca da almeno un anno, eta' compresa tra 10 e 17 anni) con ipercolesterolemia familiare eterozigote, la dose abituale iniziale raccomandata e' di 10 mg una volta al giorno alla sera. I bambini e gli adolescenti devono essere postiin regime di dieta standard ipocolesterolemica prima di iniziare il t rattamento con simvastatina; questa dieta deve essere proseguita durante la terapia con simvastatina. L'intervallo di dosaggio raccomandato e' di 10 -40 mg/die; la dose massima raccomandata e' di 40 mg/die. Le dosi devono essere personalizzate in base agli obiettivi terapeutici raccomandati, seguendo le raccomandazioni per il trattamento pediatrico. Gli aggiustamenti posologici devono essere eseguiti ad intervalli di4 settimane o piu'. L'esperienza con l'uso di Simvastatina nei bambin i in eta' pre-puberale e' limitata.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Miopatia/Rabdomiolisi: simvastatina puo' causare occasionalmente miopatia. La miopatia talvolta appare in forma di rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria, e solo raramente sono stati riportati casi con esiti fatali. Il rischio di miopatia e' aumentato da alti livelli di attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma. Misurazione della creatinchinasi: non misurare la creatinchinasi (CK) dopo uno strenuo esercizio fisico o in presenza di altre cause alternative plausibili di aumento di CK, poiche' cio' renderebbe difficile l'interpretazione dei valori. Se i livelli basali di CK sono significativamente elevati (> 5 x ULN), devono essere rimisurati 5 o 7 giorni piu' tardi, per confermare i risultati. Prima del trattamento: avvertire i pazienti del rischio di miopatia e della necessita' di riferire prontamente qualunque dolore, sensibilita' o debolezza muscolare inspiegabile. E' necessaria cautela in pazienti con fattori predisponenti per la rabdomiolisi. Nel caso in cui il paziente abbia precedentemente sofferto di malattie muscolari a seguito dell'uso di fibrati o statine, l'eventuale trattamento con un altro farmaco della stessa categoria deve essere iniziato con cautela. Se i valori basali di CK sono significativamente elevati (> 5 x ULN), non iniziare il trattamento. Uso nei bambini e negli adolescenti (10-17 anni di eta'): i pazienti trattati con simvastatina hanno mostrato un profilo di eventi avversi generalmente simile a quello osservato nei pazienti trattati conplacebo. Le ragazze adolescenti devono essere consigliate sull'uso di appropriati metodi contraccettivi durante la terapia con simvastatina . L'uso di simvastatina non e' stato studiato in pazienti di eta' inferiore ai 10 anni, ne' in bambini in eta' pre-puberale e bambine in eta' pre-menarca. Se il dolore, la debolezza o i crampi muscolari compaiono mentre il paziente e' in trattamento con una statina, e' necessariomisurare i livelli di CK. Se questi, in assenza di strenuo esercizio fisico, appaiono significativamente elevati (> 5 x ULN), interrompere il trattamento. Se i sintomi muscolari sono gravi e causano disturbi quotidiani bisogna considerare l'interruzione del trattamento. Se si sospetta miopatia, interrompere il trattamento. Se i sintomi si risolvono e i valori di CK rientrano nella norma, considerare la reintroduzione della statina precedentemente usata o l'introduzione di una statina alternativa alla precedente, usando il dosaggio piu' basso e attuando uno stretto monitoraggio. Interrompere temporaneamente la terapia qualche giorno prima di eventuali interventi di alta chirurgia e in caso di sopravvenienza di altre condizioni mediche o chirurgiche ad alto rischio. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumenta significativamentecon l'uso concomitante di simvastatina e potenti inibitori del CYP3A4 , come pure di gemfibrozil, ciclosporina e danazolo. Il rischio di miopatia, compresa la rabdomiolisi, e' aumentato anche dall'uso concomitante di altri fibrati, niacina a dosaggi ipolipemizzanti (> 1 g/die) o amiodarone o verapamil con dosi superiori di simvastatina. Un leggero aumento del rischio compare anche in caso di uso concomitante di diltiazem e simvastatina 80 mg. Il rischio di miopatia puo' essere incrementato dall'uso concomitante di acido fusidico con le statine. L'uso concomitante di simvastatina e itraconazolo, ketoconazolo, fluconazolo, posaconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone e' controindicato. Se il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, fluconazolo, posaconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina e' inevitabile, sospendere la terapia con simvastatina durante il corso di tali trattamenti. Inoltre, e'richiesta cautela nella combinazione di simvastatina con alcuni inibi tori del CYP3A4 meno potenti: ciclosporina, verapamil, diltiazem. Evitare la co- somministrazione di succo di pompelmo deve essere evitata. La dose non deve superare 10 mg al giorno in pazienti in terapia concomitante con danazolo, ciclosporina, gemfibrozil, o niacina a dosi ipolipemizzanti (> 1 g/die). L'uso combinato di simvastatina e gemfibrozildeve essere evitato, a meno che i probabili benefici siano superiori ai possibili rischi di questa combinazione. I benefici dell'uso combinato di simvastatina 10 mg al giorno con altri fibrati (eccetto il fenofibrato), niacina, ciclosporina o danazolo devono essere attentamente valutati rispetto ai potenziali rischi di queste combinazioni. Cautelae' richiesta nella prescrizione di fenofibrato o niacina (> 1 g/die) con simvastatina, poiche' entrambi possono causare miopatia quando somministrati da soli. L'uso combinato di simvastatina a dosi superiori a20 mg al giorno con amiodarone o verapamil deve essere evitato, a men o che i benefici clinici superino il rischio di miopatia. Se l'uso combinato si rivela necessario, i pazienti che usano acido fusidico e simvastatina devono essere attentamente monitorati. Deve essere presa in considerazione la sospensione temporanea del trattamento con la simvastatina. Sono stati riportati persistenti incrementi delle transaminasisieriche in alcuni pazienti adulti che assumevano simvastatina. Alla sospensione o interruzione del trattamento con simvastatina, i livellidi transaminasi di questi pazienti si assestavano lentamente sui valo ri di pre- trattamento. Si raccomanda di eseguire test di funzionalita' epatica prima di iniziare il trattamento e anche successivamente, qualora sia clinicamente indicato. I pazienti assegnati alla dose di 80 mg devono eseguire un test addizionale prima dell'assegnazione, 3 mesidopo l'assegnazione alla dose di 80 mg e periodicamente successivamen te per il primo anno di trattamento. Una speciale attenzione e' richiesta per quei pazienti che sviluppano elevati livelli di transaminasi sieriche, per i quali le misurazioni devono essere ripetute prontamenteed eseguite con maggior frequenza. Se i livelli di transaminasi mostr ano un percorso di progressione, ed in particolare se superano la soglia di 3 x ULN ed assumono carattere di persistenza, il trattamento deve essere interrotto. Il prodotto deve essere usato con cautela in pazienti che consumano notevoli quantita' di alcol. Come per altri agenti ipolipemizzanti, a seguito della terapia con simvastatina sono stati riportati moderati (< 3 x ULN) incrementi delle transaminasi sieriche. Queste modificazioni erano spesso di natura transitoria, e non hanno richiesto l'interruzione del trattamento. Sono stati riportati casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare. La sintomatologia puo' includere dispnea, tosse non produttiva e deterioramento dello stato disalute generale. Se si sospetta che un paziente abbia sviluppato una malattia interstiziale polmonare, la terapia con simvastatina deve essere interrotta. Contiene lattosio.

Interazioni

Interazioni farmacodinamiche. Interazioni con farmaci ipolipemizzanti che possono causare miopatia quando somministrati da soli: il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, aumenta con somministrazione concomitante di fibrati e niacina (acido nicotinico) (> 1 g/die). Vi e' inoltre un'interazione farmacocinetica con il gemfibrozil che genera aumento dei livelli plasmatici di simvastatina. Nella somministrazione concomitante di simvastatina e fenofibrato non vi e' evidenza che il rischio di miopatia sia superiore alla somma dei rischi individuali connessi a ciascuno dei due farmaci. Per gli altri fibrati non sono disponibili dati adeguati di farmacovigilanza e farmacocinetica. Interazionifarmacocinetiche: le raccomandazioni per la prescrizione di agenti co n possibili effetti di interazione sono riassunte nella tabella qui diseguito riportata. Interazioni tra farmaci associate a incremento del rischio di miopatia/rabdomiolisi. Potenti inibitori di CYP3A4. itraco nazolo, ketoconazolo, fluconazolo, posaconazolo, eritromicina, inibitori della proteasi dell'HIV (es. nelfinavir), nefazodone: controindicati con Simvastatina. Gemfibrozil: evitare, ma, se necessario, non superare 10 mg di simvastatina al giorno. Ciclosporina, danazolo, altri fibrati (eccetto il fenofibrato), niacina (>= 1 g/die): non superare 10 mg di simvastatina al giorno). Amiodarone, verapamil: non superare 20 mg di simvastatina al giorno. Diltiazem: non superare 40 mg di simvastatina al giorno. Acido fusidico: i pazienti devono essere monitorati attentamente. Deve essere presa in considerazione la sospensione temporanea di simvastatina. Succo di pompelmo: evitare l'assunzione di succo di pompelmo durante l'uso della simvastatina. Colchicina: e' stata segnalata miopatia con la co-somministrazione di colchicina e simvastatina, tuttavia i dati sono limitati. Rifampicina: poiche' rifampicina e' un induttore del P450 3A4, i pazienti sottoposti a terapia a lungo termine con rifampicina in co-somministrazione con simvastatina, occorre controllare i livelli plasmatici di colesterolo. Per assicurare una riduzione accettabile dei livelli lipidici, deve essere garantito un aggiustamento appropriato della dose di simvastatina. In uno studio di farmacocinetica su volontari sani, l'area sotto la curva di concentrazione plasmatica (AUC) per la simvastatina acida era diminuita del 93% con co- somministrazione di rifampicina. Anticoagulanti orali: in due studi clinici, uno in volontari normali e l'altro in pazienti ipercolesterolemici, la simvastatina 20-40 mg/die ha indotto un modesto effetto di potenziamento degli anticoagulanti cumarinici: il tempo di protrombina, riportato come International Normalized Ratio (INR), e' aumentatoda un basale di 1,7 a 1,8 e da un basale di 2,6 a 3,4 nei volontari e nei pazienti in studio, rispettivamente. Sono stati segnalati rari ca si di INR elevato. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina deve essere determinato prima di iniziare iltrattamento con simvastatina e con frequenza sufficiente nel corso de lle prime fasi della terapia, in modo da assicurare che non si verifichi alcuna alterazione significativa del tempo di protrombina. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli raccomandati abitualmente per i pazienti in terapia con anticoagulanti cumarinici. Se la dose di simvastatina viene modificata o sospesa, si deve ripetere la medesima procedura. La terapia con simvastatina non e' stata associata a sanguinamento o ad alterazioni del tempo di protrombina in pazienti non in terapia con anticoagulanti. Effetti della simvastatina sulla farmacocinetica di altri medicinali: la simvastatina non ha un effetto inibitoriosul citocromo P450 3A4. Non e' pertanto attesa un'azione della simvas tatina sulle concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate attraverso il citocromo P450 3A4.

Effetti indesiderati

Per quanto riguarda lo studio HPS, sono stati riportati solo eventi avversi seri come mialgia, aumento delle transaminasi sieriche e CK. Perquel che concerne lo studio 4S, sono stati riportati tutti gli eventi avversi sotto elencati. Nello studio HPS, i profili di sicurezza si s ono dimostrati comparabili tra pazienti trattati con simvastatina 40 mg e pazienti trattati con placebo per i 5 anni in media dello studio. L'incidenza di miopatia e' stata < 0,1% nei pazienti trattati con simvastatina 40 mg. Alti livelli di transaminasi si sono osservati in 0,21% (n = 21) dei pazienti trattati con simvastatina 40 mg e 0,09% (n = 9) dei pazienti trattati con placebo. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro (> 1/10.000, < 1/1.000): anemia. Disturbi psichiatrici. Non noto: depressione. Patologie del sistema nervoso. Raro: cefalea, parestesia, vertigini, neuropatia periferica, polineuropatia periferica; non noto : disturbi del sonno, inclusi insonnia e incubi, perdita di memoria Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non noto: malattia polmonare interstiziale. Patologie gastrointestinali. Raro: stipsi, dolore addominale, flatulenza, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Patologie epatobiliari. Raro: epatite/ittero; molto raro (< 1/10.000): insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: eruzione cutanea, prurito, alopecia. Patologiedel sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa. Raro: miopatia (inclusa miosite), rabdomiolisi, che puo' essere accompagnata da insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria, mialgia, crampi muscolari, miosite, polimiosite. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non noto: disfunzioni sessuali. Patologiesistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: astenia. Raramente e' stata segnalata un'apparente sindrome di iperse nsibilita', che comprendeva i seguenti eventi avversi: angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumento della VES, artrite e artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate di calore, dispnea e malessere. Studi. Raro: aumenti delle transaminasi sieriche, fosfatasi alcalina elevata, aumento dei livelli della CK sierica. In uno studio clinico della durata di 48 settimane che ha coinvolto bambini e adolescenti di eta' compresa tra 10 e 17 anni affetti da ipercolesterolemia familiare eterozigote, il profilo di sicurezza e tollerabilita' del gruppo trattato con Simvastatina e' risultato generalmente simile a quello osservato nel gruppo trattato con placebo. Gli effetti a lungo terminesulla maturazione fisica, intellettuale e sessuale non sono noti. Non sono attualmente disponibili dati sufficienti per trattamenti di dura ta superiore ad un anno.

Gravidanza e allattamento

Controindicato in gravidanza. Non e' stata stabilita la sicurezza di impiego del farmaco in donne in stato di gravidanza. Non sono stati eseguiti studi clinici con simvastatina in donne gravide. Sono state ricevute rare segnalazioni di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina a inibitori della HMG-CoA redattasi. Comunque, in un'analisi di circa 200 gravidanze seguite prospetticamente ed esposte durante il primo trimestre al medicinale o ad un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, l'incidenza di anomalie congeniterisultava comparabile a quella osservata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statisticamente sufficiente per escludere un aumento di 2,5 volte o piu' delle anomalie congenite dell'incidenza di base. Sebbene non vi sia alcuna evidenza che l'incidenza di anomalie congenite nella prole di pazienti che assumono il farmaco o un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato sia diversa da quella osservata nella popolazione generale, il trattamento materno con il prodotto puo' ridurre i livelli fetali di mevalonato, un precursore della biosintesi di colesterolo. L'aterosclerosi e' unprocesso cronico, e l'interruzione consueta dell'assunzione di farmac i ipocolesterolemici durante la gravidanza dovrebbe avere un basso impatto sul rischio a lungo termine associato all'ipercolesterolemia primaria. Per queste ragioni, il medicinale non deve essere usato in donnegravide o che cercano o sospettano una gravidanza. Il trattamento con il prodotto deve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino al momento dell'accertamento del mancato stato di gravidanza. Non e' noto se la simvastatina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte umano. Considerando pero' che molti farmaci vengono escreti nel latte materno e i potenziali rischi di reazioni avverse, le donne che assumonoil prodotto devono sospendere l'allattamento.