Simvastatina Eg - 10cpr Riv 20mg

Dettagli:
Nome:Simvastatina Eg - 10cpr Riv 20mg
Codice Ministeriale:037412121
Principio attivo:Simvastatina
Codice ATC:C10AA01
Fascia:A
Prezzo:2.48
Rimborso:2.48
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Eg Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

SIMVASTATINA EG 20 MG

Formulazioni

Simvastatina Eg - 10cpr Riv 20mg
Simvastatina Eg - 28cpr Riv 20mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori della HMG-CoA reduttasi.

Principi attivi

Simvastatina.

Eccipienti

Nucleo della compressa: lattosio anidro, cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, butilidrossianisolo, magnesio stearato,talco. Film di rivestimento: idrossipropilcellulosa, ipromellosa, tit anio diossido (E 171), talco.

Indicazioni

Ipercolesterolemia: trattamento dell'ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta, quando la risposta alladieta e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico, riduzione del peso corporeo) e' inadeguata. Trattamento dell'ipercole sterolemia familiare omozigote in aggiunta alla dieta e ad altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono appropriati. Prevenzione cardiovascolare: riduzione della mortalita'e della morbilita' cardiovascolare in pazienti con malattia ateroscle rotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alla simvastatina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Epatopatia in fase attiva o innalzamenti persistenti delle transaminasi sieriche senza causa evidente. Gravidanza e allattamento. Somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 (es. itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone).

Posologia

L'intervallo posologico e' di 5-80 mg/die somministrati per via orale in dose singola alla sera. Aggiustamenti della dose, se richiesti, devono essere fatti ad intervalli di non meno di 4 settimane sino ad un massimo di 80 mg/die somministrati in una singola dose alla sera. La dose di 80 mg e' raccomandato solo nei pazienti con ipercolesterolemia severa e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari. Ipercolesterolemia: il paziente deve essere posto in regime di dieta standard ipocolesterolemica e deve continuare questa dieta durante il trattamento con simvastatina. La dose iniziale e' usualmente di 10-20 mg/die somministrato in dose singola alla sera. I pazienti per i quali e' necessaria un'ampia riduzione del C-LDL (superiore al 45%) possono iniziare con20-40 mg/die somministrati in dose singola alla sera. Gli aggiustamen ti della dose, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. Ipercolesterolemia familiare omozigote: sulla base dei risultatidi uno studio clinico controllato, la dose raccomandata e' di 40 mg/d ie di simvastatina alla sera o di 80 mg/die in tre dosi divise in 20 mg, 20 mg, e una dose alla sera di 40 mg. In questi pazienti simvastatina deve essere utilizzata in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se questi trattamenti non sono disponibili. Prevenzione cardiovascolare: la dose abituale di simvastatina e' da 20 a 40 mg/die somministrati in dose singola alla sera in pazienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica (CHD, con o senza iperlipidemia). La terapia farmacologica puo' essere iniziata simultaneamente alla dieta e all'esercizio fisico. Gli aggiustamenti della dose, se necessari,devono essere eseguiti come specificato sopra. Terapia concomitante: simvastatina e' efficace da sola o in associazione ai sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire o > 2 ore prima o > 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. Per i pazienti che assumono ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, altri fibrati (eccetto il fenofibrato) o niacina a dosaggi ipolipemizzanti (>= 1 g/die) in concomitanza a simvastatina, la dose di simvastatina non deve superare i 10 mg/die. In pazienti che assumono amiodarone overapamil in concomitanza a simvastatina, la dose di simvastatina non deve superare i 20 mg/die. Dosaggio nell'insufficienza renale: non so no necessarie modificazioni della dose in pazienti con insufficienza renale moderata. In pazienti con insufficienza renale severa (clearancedella creatinina < 30 ml/min), dosaggi superiori a 10 mg/die devono e ssere attentamente valutati e, se ritenuti necessari, somministrati con cautela. Uso negli anziani: non sono necessari aggiustamenti della dose. Uso in bambini e adolescenti (10-17 anni di eta'): per i bambini e gli adolescenti con ipercolesterolemia familiare eterozigote, la dose iniziale abituale raccomandata e' 10 mg una volta al giorno alla sera. I bambini e gli adolescenti devono essere sottoposti a dieta ipolipidica standard prima di iniziare il trattamento con simvastatina; questa dieta deve essere continuata durante il trattamento con simvastatina. L'intervallo posologico e' 10-40 mg/die; la dose massima raccomandata e' 40 mg/die. Le dosi devono essere individualizzate secondo l'obiettivo della terapia consigliata, come consigliato dalle raccomandazioni pediatriche del trattamento. Gli aggiustamenti di dose devono esserefatti a intervalli di 4 settimane o piu'.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

Avvertenze

Miopatia/rabdomiolisi: la simvastatina occasionalmente causa miopatia,che si manifesta con dolore, dolorabilita' o debolezza muscolari asso ciati ad innalzamenti dei livelli della creatinchinasi (CK) di oltre 10 volte il limite superiore della norma (LSN). La miopatia si manifesta a volte come rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria e, molto raramente, si sono verificati esiti fatali. Il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' correlato alla dose. Misurazione dei livelli di creatinchinasi: i livelli di creatinchinasi (CK) non devono essere misurati dopo esercizio intenso o in presenza di qualsiasi, plausibile causa alternativa di aumento di CK in quanto cio' rende difficile l'interpretazione dei dati. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (> 5 x LSN) questi vanno rimisurati dopo 5-7 giorni per confermare i risultati. Tutti i pazienti che iniziano la terapia con simvastatina o che aumentano la dose della stessa, devono essere informati del rischio di miopatia ed istruiti a riportare immediatamente qualsiasi tipo di dolore, dolorabilita' o debolezza muscolari non spiegabili. Si deve misurare il livello di CK prima diiniziare il trattamento nei casi seguenti: anziani (eta' > 70 anni), disfunzione renale, ipotiroidismo non controllato, storia personale o familiare di disordini muscolari ereditari, presenza di episodi pregressi di tossicita' muscolare con una statina o un fibrato, abuso di alcool. Se durante il trattamento con una statina il paziente riferisce la comparsa di dolorabilita', debolezza o crampi muscolari, occorre misurare i livelli di CK. Se questi livelli di CK risultano significativamente elevati (> 5 x LSN), in assenza di esercizio fisico intenso, occorre interrompere il trattamento; anche in caso di sospetta miopatia occorre interrompere il trattamento. La terapia con simvastatina deve essere temporaneamente interrotta qualche giorno prima di interventi dichirurgia maggiore di elezione e in caso di comparsa di qualsiasi con dizione medica o chirurgica importante. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato significativamente dall'uso concomitante di simvastatina con i potenti inibitori del CYP3A4, e con gemfibrozil, danazolo e ciclosporina. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato anche dall'uso concomitante di altri fibrati, niacina a dosi ipolipemizzanti (>= 1 g/die) o dall'uso concomitante di amiodarone o verapamil con dosi piu' elevate di simvastatina. Di conseguenza, riguardo agli inibitori del CYP3A4, l'uso concomitante di simvastatina con itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone e' controindicato. Si deve agire con cautela quando si associa simvastatina con alcuni altri inibitori meno potenti del CYP3A4: ciclosporina, verapamil, diltiazem. L'assunzione concomitante di succo di pompelmo e simvastatina deve essere evitata. La dose di simvastatina non deve superare i 10 mg/die in pazienti in terapia concomitante con ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, o dosi ipolipemizzanti di niacina (>= 1 g/die). I benefici dell'uso di simvastatina 10 mg/die in associazione con altri fibrati (eccetto il fenofibrato), niacina, danazolo o ciclosporina devono essere attentamentevalutati rispetto ai rischi potenziali di queste associazioni. L'uso concomitante di simvastatina a dosi superiori a 20 mg/die con amiodarone o verapamil deve essere evitato a meno che i benefici clinici non siano verosimilmente superiori all'aumento del rischio di miopatia. In studi clinici in alcuni pazienti adulti che ricevevano simvastatina sisono verificati aumenti persistenti delle transaminasi sieriche (fino a > 3 x LSN). Si raccomanda di eseguire gli esami di funzione epatica prima di iniziare il trattamento. Attenzione particolare deve essere posta a quei pazienti che sviluppano elevati livelli di transaminasi sieriche. Se i livelli delle transaminasi evidenziano un aumento, la simvastatina deve essere sospesa. Il prodotto deve essere usato con cautela in pazienti che consumano quantita' considerevoli di alcool. Come con altri farmaci ipolipemizzanti, aumenti moderati (< 3 x LSN) delle transaminasi sieriche sono stati segnalati a seguito della terapia consimvastatina. Sono stati riportati casi di malattia interstiziale ren ale con alcune statine, specialmente con una terapia a lungo termine; i sintomi che si presentano possono includere dispnea, tosse non riproduttiva e peggioramento della condizione generale (affaticamento, perdita di peso e febbre). Se si sospetta malattia interstiziale renale per un paziente, la terapia con statine deve essere interrotta. Il farmaco contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari diintolleranza al galattosio, carenza di lattasi o malassorbimento di g lucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco. Uso in bambini e adolescenti (10-17 anni di eta'): dosaggi superiori a 40 mg non sonostati studiati in questa popolazione. In uno studio limitato controll ato, non vi e' stato alcun effetto rilevabile sulla crescita e maturazione sessuale nei ragazzi adolescenti o ragazze, o alcun effetto sulladurata del ciclo mestruale nelle ragazze. Le donne adolescenti dovreb bero essere consigliate su adeguati metodi contraccettivi durante la terapia con simvastatina. In pazienti di eta' inferiore ai 18 anni, l'efficacia e la sicurezza non sono state studiate per periodi di trattamento di durata superiore a 48 settimane e gli effetti a lungo termine sulla maturazione fisica, intellettuale e sessuale non sono noti. Simvastatina non e' stata studiata nei pazienti di eta' inferiore ai 10 anni di eta', ne' in bambini in eta' prepuberale e in ragazze pre- menarca. Una dose di 80 mg non deve essere usata nei bambini e/o le dosi indicate per i bambini non possono essere realizzate con la compressa da80 mg.

Interazioni

Interazioni con farmaci ipolipemizzanti che possono causare miopatia quando somministrati da soli: il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, risulta aumentato nel corso della somministrazione concomitante con fibrati e niacina. Inoltre, vi e' una interazione farmacocinetica con gemfibrozil che porta ad un aumento dei livelli plasmatici di simvastatina. Quando simvastatina e fenofibrato vengono somministrati inconcomitanza non vi e' evidenza che il rischio di miopatia sia superi ore alla somma dei rischi individuali connessi a ciascuno dei farmaci.Per gli altri fibrati non sono disponibili dati adeguati di farmacovi gilanza e di farmacocinetica. Effetti di altri farmaci sulla simvastatina, interazioni che interessano il CYP3A4: la simvastatina e' un substrato del citocromo P450 3A4. I potenti inibitori del citocromo P450 3A4 aumentano il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumentando la concentrazione dell'attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasmanel corso della terapia con simvastatina. Tali inibitori includono it raconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina,inibitori della proteasi dell'HIV, e nefazodone. La somministrazione concomitante di itraconazolo ha dato luogo ad un incremento superiore a piu' di 10 volte dell'esposizione al metabolita acido della simvastatina (il metabolita attivo beta-idrossiacido). La telitromicina ha causato un incremento pari ad 11 volte dell'esposizione al metabolita acido della simvastatina. Pertanto, l'associazione con itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone e' controindicata. Se il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina non e' evitabile, la terapia con simvastatina deve essere sospesa nel corso del trattamento. Si deve agire con cautela quando si associa simvastatina con alcuni altri inibitori del CYP3A4 meno potenti: ciclosporina, verapamil, diltiazem. Ciclosporina: il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' aumentato da una somministrazione concomitante di ciclosporina in particolare con dosi piu' alte di simvastatina. La dose di simvastatina non deve pertanto superare i 10 mg/die nei pazienti in terapia concomitante con ciclosporina. La ciclosporina aumenta l'AUC del metabolita acido della simvastatina; questo aumento presumibilmentee' dovuto, in parte, all'inibizione del CYP3A4. Danazolo: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministrazione concomitante di danazolo con dosaggi piu' alte di simvastatina. Gemfibrozil: aumenta l'AUC del metabolita acido simvastatina di 1,9 volte forse a causa dell'inibizione della via della glucuronidazione. Amiodarone e verapamil: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministrazione concomitante di amiodarone o verapamil con dosaggi piu' alti di simvastatina. In uno studio clinico in corso e' stata segnalatamiopatia nel 6 % dei pazienti trattati con simvastatina 80 mg e amiod arone. Un'analisi degli studi clinici disponibili ha mostrato un'incidenza di miopatia di circa l'1 % nei pazienti trattati con simvastatina40 mg o 80 mg e verapamil. Il dosaggio di simvastatina non deve super are i 20 mg/die nei pazienti in terapia concomitante con amiodarone o verapamil, a meno che il beneficio clinico non sia verosimilmente superiore all'aumento del rischio di miopatia e di rabdomiolisi. Diltiazem: un'analisi degli studi clinici disponibili ha mostrato un'incidenza di miopatia dell'1 % nei pazienti trattati con simvastatina 80 mg e diltiazem. Il rischio di miopatia in pazienti che assumevano simvastatina 40 mg non e' stato aumentato dal diltiazem assunto in concomitanza. La dose di simvastatina non deve superare i 40 mg/die in pazienti in terapia concomitante con diltiazem, a meno che il beneficio clinico nonsia verosimilmente superiore all'aumento del rischio di miopatia e di rabdomiolisi. Succo di pompelmo: il succo di pompelmo inibisce il cit ocromo P450 3A4. L'assunzione concomitante di grandi quantita' (piu' di un litro al giorno) di succo di pompelmo e simvastatina ha dato luogo ad un aumento di 7 volte nell'esposizione del metabolita acido dellasimvastatina. Anche l'assunzione di 240 ml di succo di pompelmo al ma ttino e simvastatina alla sera ha dato luogo ad un aumento di 1,9 volte. L'assunzione di succo di pompelmo durante il trattamento con simvastatina deve pertanto essere evitata. Anticoagulanti orali: in due studi clinici, uno in volontari normali e l'altro in pazienti ipercolesterolemici, la simvastatina 20-40 mg/die ha avuto un modesto effetto di potenziamento degli anticoagulanti cumarinici: il tempo di protrombina riportato come International Normalized Ratio (INR) e' aumentato da unbasale di 1,7 a 1,8 e da un basale di 2,6 a 3,4 nei volontari e nei p azienti in studio, rispettivamente. Sono stati segnalati casi molto rari di INR elevata. In pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici,il tempo di protrombina deve essere determinato prima di iniziare il trattamento con simvastatina e con frequenza sufficiente nel corso delle prime fasi della terapia in modo da assicurare che non si verifichialcuna alterazione significativa del tempo di protrombina. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli raccomandati abitualmente per i pazienti in terapia con anticoagulanti cumarinici. Se la dose di simvastatina viene modificata od interrotta si deve ripetere la medesima procedura. La simvastatina non ha un effetto inibitorio sul citocromo P450 3A4. Non e' pertanto attesa un'azione della simvastatina sulle concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate attraverso il citocromo P450 3A4.

Effetti indesiderati

Di seguito sono riportate le reazioni avverse al farmaco. >>Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: anemia. >>Patologie del sistema nervoso. Rari: cefalea, parestesia, capogiro, neuropatia periferica. >>Patologie gastrointestinali. Rari: stipsi, dolore addominale, meteorismo, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. >>Patologie epatobiliari. Rari: epatite/ittero. >>Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rari: eruzione cutanea, prurito, alopecia. >>Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Rari: miopatia, rabdomiolisi, mialgia, crampi muscolari. >>Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Rari: astenia. E' statasegnalata raramente un'apparente sindrome da ipersensibilita' che ha incluso alcune delle seguenti caratteristiche: angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumento della VES, artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. >>Esami diagnostici. Rari: aumenti delle transaminasi sieriche (alanina amino transferasi, aspartato amino transferasi, gamma-glutamil transpeptidasi,aumenti della fosfatasi alcalina; aumenti della CK sierica. I seguent i effetti indesiderati sono stati riportati con alcune statine: disturbi del sonno, inclusi insonnia e incubi, perdita di memoria, disfunzione sessuale, depressione, casi eccezionali di malattia renale interstiziale, specialmente con terapia a lungo termine. Bambini e adolescenti(10-17 anni di eta'): in uno studio di 48 settimane che coinvolge bam bini e adolescenti di 10-17 anni di eta' con ipercolesterolemia familiare eterozigote, il profilo di sicurezza e di tollerabilita' del gruppo trattato con simvastatina e' stato generalmente simile a quello trattato con placebo. Gli effetti a lungo termine sulla maturazione fisica, intellettuale e sessuale, non sono noti.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: simvastatina e' controindicata durante la gravidanza. La sicurezza nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Non sono stati condotti studi clinici controllati con simvastatina nelle donne ingravidanza. Sono state ricevute segnalazioni rare di anomalie congeni te a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Tuttavia, in un'analisi prospettiva di circa 200 gravidanzeesposte durante il primo trimestre a simvastatina o ad un altro inibi tore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, l'incidenza di anomalie congenite e' risultata paragonabile a quella osservata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statisticamente sufficiente ad escludere un aumento nelle anomalie congenite pari a2,5 volte o superiore rispetto all'incidenza di base. Sebbene non vi sia alcuna evidenza che l'incidenza di anomalie congenite nella progenie dei pazienti trattati con simvastatina od altri inibitori della HMG-CoA reduttasi strettamente correlati differisca da quella osservata nella popolazione generale, il trattamento delle madri con simvastatinapuo' ridurre nel feto i livelli del mevalonato, un precursore della b iosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi e' un processo cronico e abitualmente l'interruzione dei farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza dovrebbe avere un impatto limitato sul rischio a lungo termine associato con la ipercolesterolemia primaria. Per queste ragioni, simvastatina non deve essere usata in donne in gravidanza, che desiderano iniziare una gravidanza o sospettino uno stato di gravidanza. Il trattamento con simvastatina deve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino a che non sia stato determinato che la donna non e' in gravidanza. Allattamento: non e' noto se la simvastatina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Poiche' molti farmaci vengono escreti nel latte materno e poiche' potrebbero verificarsi reazioni avverse serie, le donne che assumono simvastatina non devono allattare i loro bambini.