Simvastatina Doc - 10cpr Riv20mg

Dettagli:
Nome:Simvastatina Doc - 10cpr Riv20mg
Codice Ministeriale:037340092
Principio attivo:Simvastatina
Codice ATC:C10AA01
Fascia:A
Prezzo:2.48
Rimborso:2.48
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Doc Generici Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:36 mesi

Denominazione

SIMVASTATINA DOC Generici

Formulazioni

Simvastatina Doc - 10cpr Riv20mg
Simvastatina Doc - 10cpr Riv40mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori della HMG-CoA reduttasi.

Principi attivi

Simvastatina.

Eccipienti

Nucleo: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina E460, amido pregelatinizzato, butilidrossianisolo E320, acido ascorbico E300, acido citrico E330, silice colloidale anidra E551, talco E553b, magnesio stearato E470b. Rivestimento: ipromellosa E464, ferro ossido rosso E172, ferro ossido giallo E172, trietilcitrato E1505, titanio biossido E171,talco E553b, povidone E1201.

Indicazioni

Trattamento della ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, come integratore della dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico, riduzione del peso corporeo) e' inadeguata. Trattamento della ipercolesterolemia familiare omozigote come integratore della dieta e di altri trattamentiipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono appr opriati. Riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolarein pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alla simvastatina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Epatopatia in fase attiva o innalzamenti persistenti delle transaminasi sieriche senza causa evidente. Gravidanza e allattamento. Somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 (es. itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone).

Posologia

L'intervallo di dosaggio e' di 5-80 mg/die somministrati per via oralein dose singola alla sera. Aggiustamenti del dosaggio, se richiesti, debbono essere fatti ad intervalli di non meno di 4 settimane sino ad un massimo di 80 mg/die somministrati in una singola dose alla sera. Il dosaggio di 80 mg e' raccomandato solo nei pazienti con ipercolesterolemia grave e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari. Ipercolesterolemia: 10-20 mg/die somministrato in dose singola alla sera. Ipazienti per i quali e' necessaria una ampia riduzione del C-LDL (sup eriore al 45%) possono iniziare con 20-40 mg/die somministrati in dosesingola alla sera. Gli aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devo no essere eseguiti come specificato sopra. Ipercolesterolemia familiare omozigote: 40 mg/die alla sera o 80 mg/die in tre dosi divise di 20 mg, 20 mg, e una dose alla sera di 40 mg. In questi pazienti simvastatina deve essere utilizzata in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (es. LDL aferesi) o se questi trattamenti non sono disponibili. Prevenzione cardiovascolare: da 20 a 40 mg/die somministrati in dose singola alla sera in pazienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica(CHD, con o senza iperlipidemia). La terapia farmacologica puo' esser e iniziata simultaneamente alla dieta ed all'esercizio fisico. Gli aggiustamenti del dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. Terapia concomitante Simvastatina e' efficace da sola o in associazione ai sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire o > 2 ore prima o > 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. Per i pazienti che assumono ciclosporina, danazol, gemfibrozil o altri fibrati (eccetto il fenofi'brato) in concomitanza a simvastatina, il dosaggio di simvastatina non deve superare i 10 mg/die. In pazienti che assumono amiodarone o verapamil in concomitanza a simvastatina, il dosaggio di simvastatina non deve superare i 20 mg/die. Non sono necessarie modificazioni del dosaggio in pazienti con insufficienza renale moderata. In pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min), dosaggi superiori a 10 mg/die devono essere attentamente valutati e, se ritenuti necessari, somministrati con cautela. Anziani: non sono necessariaggiustamenti del dosaggio. Simvastatina non e' raccomandata per l'us o pediatrico.

Conservazione

Conservare nel confezionamento originario. Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.

Avvertenze

Puo' occasionalmente causare miopatia, che si manifesta con dolore muscolare, dolorabilita' o debolezza associati ad innalzamenti dei livelli della creatin-chinasi (CK) di oltre 10 volte il limite superiore della norma. La miopatia si manifesta a volte come rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria e si sono molto raramente verificati effetti fatali. Il rischio di miopatia e' aumentato da alti livelli di attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma. Il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' correlato al dosaggio. Allo scopo di stabilire un valore di riferimento al basale, si deve misurare il livello di CK prima di iniziare il trattamento nei casi seguenti: anziani (eta' >70 anni); disfunzione renale; ipotiroidismo non controllato; storia personale o familiare di disordini muscolari ereditari; presenza di episodi pregressi di tossicita' muscolare con unastatina o un fibrato; abuso di alcol. Se i livelli di CK sono signifi cativamente elevati al basale (maggiore di 5 volte i limiti superiori della norma), non deve essere iniziato il trattamento. In caso di livelli significativamente elevati di CK (>5 volte i limiti superiori della norma), in assenza di esercizio fisico intenso, occorre interromperela terapia. Considerare l'interruzione del trattamento, inoltre, se i sintomi muscolari sono gravi e causano fastidio quotidiano, anche se i valori di CK risultano inferiori a 5 volte i limiti superiori della norma. Interrompere il trattamento in caso di sospetto di miopatia perqualsiasi altro motivo. Solo se la sintomatologia regredisce ed i liv elli di CK tornano alla normalita', si puo' prendere in considerazionela reintroduzione della statina o l'introduzione di una statina alter nativa al piu' basso dosaggio e sotto stretto monitoraggio. La terapiacon simvastatina deve essere temporaneamente interrotta qualche giorn o prima di interventi chirurgici di elezione importanti e in caso di comparsa di qualsiasi condizione medica o chirurgica importante. Al fine di prevenire l'aumento del rischio di miopatia e rabdomiolisi, riguardo agli inibitori del CYP3A4, l'uso concomitante di simvastatina con itraconazolo, ketoconazolo, inbitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone e' controindicato. Seil trattamento non puo' essere evitato, la terapia con simvastatina d eve essere interrotta durante il trattamento. Inoltre, si deve agire con cautela quando si associa simvastatina con alcuni altri inibitori meno potenti del CYP3A4: ciclosporina, verapamil, diltiazem. Il rischiodi miopatia e rabdomiolisi e' aumentato anche dall'uso concomitante d i altri fibrati, o dall'uso concomitante di amiodarone o verapamil coni dosaggi piu' elevati di simvastatina. Vi e' anche un leggero aument o del rischio quando diltiazem viene utilizzato con simvastatina 80 mg. Il rischio di miopatia, compresa rabdomiolisi, puo' essere aumentatodalla contemporanea somministrazione di acido fusidico e statine. L'a ssunzione concomitante con succo di pompelmo deve essere evitata. Il dosaggio di simvastatina non deve superare i 10 mg/die in pazienti in terapia concomitante con ciclosporina, danazol o gemfibrozil. Agire concautela quando il fenofibrato o niacina (>= 1 g/die) vengono prescrit ti con la simvastatina, in quanto entrambi i farmaci possono causare miopatia se somministrati da soli. Si raccomanda di eseguire in tutti ipazienti gli esami di funzionalita' epatica prima di iniziare il trat tamento e, in seguito, quando indicato dal punto di vista clinico. I pazienti per i quali e' stato stabilito un dosaggio di 80 mg devono essere sottoposti ad un ulteriore test prima della somministrazione, 3 mesi dopo l'inizio della somministrazione del dosaggio di 80 mg, e in seguito con cadenza periodica (es. ogni 6 mesi) per il primo anno di trattamento. Usare cautela in pazienti che consumano quantita' sostenute di alcool. Come con altri farmaci ipolipemizzanti, aumenti moderati (inferiori a 3 volte il limite superiore della norma) delle transaminasisieriche sono stati segnalati a seguito di trattamento con simvastati na. Queste alterazioni sono apparse subito dopo l'inizio del trattamento con simvastatina, sono state spesso transitorie, non sono state accompagnate da alcun sintomo e non e' stata richiesta l'interruzione della terapia. Questo medicinale contiene lattosio.

Interazioni

Gli studi di interazione sono stati effettuati solo su adulti. Il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, risulta aumentato nel corso della somministrazione concomitante con fibrati e niacina (acido nicotinico) (>=1 g/die). Inoltre, vi e' una interazione farmacocinetica congemfibrozil che porta ad un aumento dei livelli plasmatici di simvast atina. Quando simvastatina e fenofibrato vengono somministrati in concomitanza non vi e' evidenza che il rischio di miopatia sia superiore alla somma dei rischi individuali connessi a ciascuno dei due farmaci. Per gli altri fibrati non sono disponibili dati adeguati di farmacovigilanza e farmacocinetica. Simvastatina e' un substrato del citocromo P450 3A4. I potenti inibitori del citocromo P450 3A4 aumentano il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumentando la concentrazione della attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma nel corso della terapia con simvastatina. La somministrazione concomitante di itraconazolo ha dato luogo ad un incremento superiore a piu' di 10 volte dell'esposizione alla simvastatina acida (il metabolita attivo beta-idrossiacido). La telitromicina ha causato un incremento pari ad 11 volte dell'esposizione alla simvastatina acida. Pertanto, tale associazione e' controindicata. Se il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina non e' evitabile, la terapia deve essere sospesa nel corso del trattamento. Agire con cautela quando si associa simvastatina con alcuni altri inibitori del CYP3A4 meno potenti: ciclosporina, verapamil, diltiazem. Il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' aumentato da una somministrazione concomitante di ciclosporina in particolare con dosaggi piu' alti di simvastatina. Il dosaggio di simvastatina non deve pertanto superare i 10 mg/die nei pazienti in terapia concomitante con ciclosporina. Sebbene il meccanismo non sia stato completamente compreso, la ciclosporina ha mostrato di aumentare l'AUC degli inibitori dell'HMG-CoA reduttasi. L'aumento dell'AUC per la simvastatina acida e' presumibilmente dovuto, in parte, all'inibizione del CYP3A4. Gemfibrozil Gemfibrozil aumenta l'AUC della simvastatina acida di 1,9 volte possibilmente a causa dell'inibizione della via della glucuronidazione. Il dosaggio di simvastatina non deve superare i20 mg/die nei pazienti in terapia concomitante con amiodarone o verap amil, a meno che il beneficio clinico non sia verosimilmente superioreall'aumento del rischio di miopatia e di rabdomiolisi. Il dosaggio di simvastatina non deve superare i 40 mg/die in pazienti in terapia con comitante con diltiazem, a meno che il beneficio clinico non sia verosimilmente superiore all'aumento del rischio di miopatia e rabdomiolisi. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato in seguito a contemporanea somministrazione di danazol con dosi piu' alte di simvastatina. L'assunzione di succo di pompelmo durante il trattamento con simvastatina deve pertanto essere evitata. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina deve essere determinato prima di iniziare il trattamento con simvastatina e con frequenza sufficiente nel corso delle prime fasi della terapia in modo da assicurare che non si verifichi alcuna alterazione significativa del tempo di protrombina. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli raccomandati abitualmente per i pazienti in terapia con anticoagulanti cumarinici. Se il dosaggio di simvastatina viene modificato od interrotto si deve ripetere la medesima procedura. La terapia con simvastatina non e' stata associata a sanguinamento o ad alterazioni del tempo di protrombina in pazienti non in terapia con anticoagulanti. La simvastatina nonha un effetto inibitorio sul citocromo P450 3A4. Non e' pertanto atte sa una azione della simvastatina sulle concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate attraverso il citocromo P450 3A4.

Effetti indesiderati

Le frequenze dei seguenti effetti avversi, segnalati nel corso degli studi clinici e/o dell'uso post-marketing, sono classificate sulla basedella valutazione dei loro tassi di incidenza nel corso di ampi studi clinici di lungo termine controllati con placebo, inclusi l'HPS e il 4S con 20536 e 4444 pazienti rispettivamente. Patologie del sistema nervoso. Rari: cefalea, parestesia, capogiro, neuropatia periferica. Patologie gastrointestinali. Rari: stipsi, dolore addominale, meteorismo,dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Patologie epatobilia ri. Rari: epatite/ittero. Molto rari (<1/10.000, incluse segnalazioni isolate): insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rari: eruzione cutanea, prurito, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa. Rari: miopatia, rabdomiolisi, mialgia, crampi muscolari. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Rari: astenia. E' stata segnalata raramente una apparente sindrome da ipersensibilita' che ha incluso alcune delle seguenti caratteristiche: angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite,trombocitopenia, eosinofilia, aumento della VES, artrite ed artralgia , orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. Esami diagnostici. Rari: aumenti delle transaminasi sieriche (alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi, gamma-glutamil transpeptidasi), aumenti della fosfatasi alcalina; aumenti dei livelli della CK sierica.

Gravidanza e allattamento

E' controindicata durante la gravidanza. La sicurezza nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Non sono stati condotti studi clinici controllati con simvastatina nelle donne in gravidanza. Sono state ricevute segnalazioni rare di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Tuttavia, in un'analisi prospettiva di circa 200 gravidanze esposte durante il primotrimestre alla simvastatina o ad un altro inibitore della HMG-CoA red uttasi strettamente correlato, l'incidenza di anomalie congenite e' risultata paragonabile a quella osservata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statisticamente sufficiente ad escludere un aumento nelle anomalie congenite pari a 2,5 volte o superiorerispetto all'incidenza di base. Sebbene non vi sia alcuna evidenza ch e l'incidenza di anomalie congenite nella progenie dei pazienti trattati con simvastatina od altri inibitori della HMG-CoA reduttasi strettamente correlati differisca da quella osservata nella popolazione generale, il trattamento delle madri con simvastatina puo' ridurre nel fetoi livelli del mevalonato, un precursore della biosintesi del colester olo. L'aterosclerosi e' un processo cronico e abitualmente l'interruzione dei farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza dovrebbe avere un impatto limitato sul rischio a lungo termine associato con la ipercolesterolemia primaria. Non deve essere usata in donne in gravidanza, che desiderano una gravidanza o sospettino uno stato di gravidanza. None' noto se la simvastatina o i suoi metaboliti vengono escreti nel la tte materno. Poiche' molti farmaci vengono escreti nel latte materno epoiche' potrebbero verificarsi reazioni avverse serie, le donne che a ssumono simvastatina non devono allattare.