Simvastatina Almus - 28cpr 20mg

Dettagli:
Nome:Simvastatina Almus - 28cpr 20mg
Codice Ministeriale:037809175
Principio attivo:Simvastatina
Codice ATC:C10AA01
Fascia:A
Prezzo:5.62
Rimborso:5.62
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Almus Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

SIMVASTATINA ALMUS

Formulazioni

Simvastatina Almus - 20cpr 10mg
Simvastatina Almus - 28cpr 20mg
Simvastatina Almus - 28cpr 40mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori della HMG-CoA reduttasi.

Principi attivi

Simvastatina Almus 10 mg, compresse rivestite con film Ogni compressa contiene 10 mg di simvastatina. Eccipienti: Ogni compressa contiene 74,5 mg di lattosio anidro. Simvastatina Almus 20 mg, compresse rivestite con film Ogni compressa contiene 20 mg di simvastatina. Eccipienti: Ogni compressa contiene 149,0 mg di lattosio anidro. Simvastatina Almus 40 mg, compresse rivestite con film Ogni compressa contiene 40 mg disimvastatina. Eccipienti: Ogni compressa contiene 298,0 mg di lattosi o anidro. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Eccipienti

Nucleo della compressa: lattosio anidro, cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, butilidrossianisolo, magnesio stearato,talco. Film di rivestimento: idrossipropilcellulosa, ipromellosa, dio ssido di titanio (E 171), talco.

Indicazioni

Ipercolesterolemia: trattamento della ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista, come integratore della dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico, riduzione del peso corporeo) e' inadeguata. Trattamento della ipercolesterolemia familiare omozigote come integratore della dieta e di altri trattamenti ipolipemizzanti (es. la LDL aferesi) o se tali trattamenti non sono appropriati. Prevenzione cardiovascolare Riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alla simvastatina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Epatopatia in fase attiva o innalzamenti persistenti delle transaminasi sieriche senza causa evidente. Gravidanza e allattamento. Somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4.

Posologia

L'intervallo di dosaggio e' di 5-80 mg/die somministrati per via oralein una dose singola alla sera. Aggiustamenti di dosaggio, se richiest i, devono essere fatti ad intervalli di non meno di 4 settimane sino ad un massimo di 80 mg/die somministrati in una singola dose alla sera.Il dosaggio di 80 mg e' raccomandato solo nei pazienti con ipercolest erolemia grave e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari. Ipercolesterolemia: il paziente deve essere posto in regime di dieta standard ipocolesterolemica e deve continuare questa dieta durante il trattamento con simvastatina. Il dosaggio iniziale e' usualmente di 10-20 mg/die somministrato in una dose singola alla sera. I pazienti per i quali e' necessaria una ampia riduzione del C-LDL (superiore al 45 %) possono iniziare con 20-40 mg/die somministrati in una dose singola alla sera. Gli aggiustamenti di dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. Ipercolesterolemia familiare omozigote: 40 mg/die alla sera oppure 80 mg/die suddivisi in tre dosi di 20 mg, 20 mg, e una dose alla sera di 40 mg. In questi pazienti la simvastatina deve essere utilizzata in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti (per es. la LDL aferesi) o se questi trattamenti non sono disponibili. Prevenzione cardiovascolare: il dosaggio abituale di simvastatinava da 20 a 40 mg/die somministrati in una dose singola alla sera in p azienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica (CHD, con o senza iperlipidemia). La terapia farmacologica puo' essere iniziata contemporaneamente alla dieta ed all'esercizio fisico. Gli aggiustamenti di dosaggio, se necessari, devono essere eseguiti come specificato sopra. Terapia concomitante: la simvastatina e' efficace in monoterapia o in associazione ai sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire o > 2 ore prima o > 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. Per i pazienti che assumono ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, altri fibrati (eccetto il fenofibrato) o niacina a dosaggi ipolipemizzanti (>= 1 g/die) in associazione a simvastatina, il dosaggio della simvastatina non deve superare i 10 mg/die. In pazienti che assumono amiodarone o verapamil in concomitanza a simvastatina, il dosaggio della simvastatina non deve superare i 20 mg/die.Non sono necessarie modificazioni del dosaggio in pazienti con insuff icienza renale moderata. In pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/ min), dosaggi superiori a 10 mg/diedevono essere attentamente valutati e, se ritenuti necessari, sommini strati con cautela. Uso negli anziani Non sono necessari aggiustamentidi dosaggio. Uso nei bambini e negli adolescenti: simvastatina non e' raccomandata per l'uso pediatrico.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

Avvertenze

Miopatia/rabdomiolisi: la simvastatina occasionalmente causa miopatia,che si manifesta con dolore, dolorabilita' o debolezza muscolari asso ciati ad innalzamenti dei livelli della creatinchinasi (CK) di oltre 10 volte il limite superiore della norma (LSN). La miopatia si manifesta a volte come rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria e, molto raramente, si sono verificati eventi fatali. Il rischio di miopatia e' maggiore in presenza di alti livellidi attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma. Il rischi o di miopatia/rabdomiolisi e' dosaggio dose-dipendente. I livelli di creatinchinasi non devono essere misurati dopo un esercizio intenso o in presenza di una qualsiasi altra possibile causa, di aumento di CK inquanto cio' rende difficile l'interpretazione dei dati. Se i livelli del CK sono significativamente elevati al valore basale (> 5 x LSN) questi vanno rimisurati dopo 5-7 giorni per confermare i risultati. Prima del trattamento: i pazienti che iniziano la terapia con simvastatinao che ne aumentano il dosaggio, devono essere informati del rischio d i miopatia ed istruiti a riferire tempestivamente qualsiasi tipo di dolore, dolorabilita' o debolezza muscolari non spiegabili. Allo scopo di stabilire un valore basale di riferimento, nei casi seguenti si devemisurare il livello di CK prima di iniziare il trattamento. Anziani ( eta' > 70 anni); disfunzione renale; ipotiroidismo non controllato; storia personale o familiare di disordini muscolari ereditari; presenza di episodi pregressi di tossicita' muscolare con una statina o un fibrato; abuso di alcool. In tali situazioni, il rischio del trattamento deve essere considerato in rapporto al possibile beneficio, ed e' raccomandato il monitoraggio clinico. Se il paziente ha avuto una precedente esperienza di disordini muscolari durante il trattamento con un fibrato od una statina, il trattamento con un differente farmaco della stessa classe deve essere iniziato con molta cautela. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale, non deve essere iniziato iltrattamento. Se durante il trattamento con una statina il paziente ri ferisce la comparsa di dolorabilita', debolezza o crampi muscolari, occorre misurare i livelli di CK. Se in assenza di esercizio fisico intenso, questi livelli di CK risultano significativamente elevati, occorre interrompere il trattamento. Si deve considerare l'interruzione del trattamento se i sintomi muscolari sono gravi e causano disagio quotidiano, anche se i valori di CK risultino < 5 x LSN. Si deve interrompere il trattamento nel caso si sospetti di una qualsiasi altra causa di miopatia. Solo se la sintomatologia regredisce ed i livelli di CK tornano alla normalita', si puo' prendere in considerazione la reintroduzione della statina o l'introduzione di una statina alternativa al piu' basso dosaggio e sotto stretto monitoraggio. La terapia con simvastatina deve essere interrotta temporaneamente qualche giorno prima nel caso di importanti interventi chirurgici facoltativi e in caso di comparsa di qualsiasi condizione medica o chirurgica importante. Misure per ridurre il rischio di miopatia causata da interazioni medicinali tra farmaci: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato significativamente dall'uso concomitante di simvastatina con i potenti inibitori del CYP3A4, e con gemfibrozil, danazolo e ciclosporina. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato anche con l'uso concomitante di altri fibrati, niacina a dosaggi ipolipemizzanti (>= 1 g/die) o con l'uso concomitante di amiodarone o verapamil con i dosaggi piu' elevati disimvastatina. C'e' anche un leggero aumento del rischio quando diltia zem viene utilizzato con simvastatina 80 mg. Di conseguenza, e' controindicato l'uso concomitante di simvastatina con itraconazolo, ketoconazolo, inbitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone. Se il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina non puo' essere evitato, la terapia con simvastatina deve essere sospesa durante il trattamento. Inoltre, si deve porre attenzione quando si associa simvastatina ad altri inibitori meno potenti del CYP3A4: ciclosporina, verapamil, diltiazem. Si deve evitare l'assunzione concomitante di succo di pompelmo e simvastatina. Il dosaggio di simvastatina non deve superare i 10 mg/die nei pazienti in terapia concomitante con ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, o dosaggi ipolipemizzanti di niacina (>= 1 g/die).L'uso in associazione di simvastatina con gemfibrozil deve essere evi tato a meno che i benefici non siano verosimilmente superiori all'aumento dei rischi che tale associazione comporta. I benefici dell'uso di simvastatina 10 mg/die in associazione con altri fibrati (eccetto il fenofibrato), niacina, danazolo o ciclosporina devono essere attentamente valutati rispetto ai rischi potenziali di queste associazioni. Si deve porre attenzione quando il fenofibrato viene prescritto con la simvastatina, in quanto entrambi i farmaci possono causare miopatia se somministrati da soli. L'uso concomitante di simvastatina a dosaggi superiori a 20 mg/die con amiodarone o verapamil deve essere evitato a meno che i benefici clinici non siano verosimilmente superiori all'aumento del rischio di miopatia. Effetti epatici: si sono verificati aumentipersistenti delle transaminasi sieriche (fino a > 3 x LSN) in alcuni pazienti adulti che ricevevano simvastatina. Quando in questi pazientila simvastatina e' stata interrotta o sospesa, i livelli delle transa minasi di solito sono tornati lentamente ai livelli di pretrattamento.Si raccomanda di eseguire gli esami per la funzionalita' epatica prim a di iniziare il trattamento e, in seguito, quando sia indicato clinicamente. I pazienti per i quali e' stato stabilito un dosaggio di 80 mgdevono essere sottoposti ad un ulteriore test prima della somministra zione, 3 mesi dopo l'inizio della somministrazione del dosaggio di 80 mg, e in seguito con cadenza periodica (per es. ogni 6 mesi) per il primo anno di trattamento. Bisogna porre particolare attenzione a quei pazienti che sviluppano elevati livelli di transaminasi sieriche, ed inquesti pazienti, le rilevazioni dovranno essere ripetute prontamente ed eseguite piu' frequentemente. Se i livelli delle transaminasi mostrano un aumento sospendere la simvastatina. Usare il prodotto con cautela in pazienti che consumano quantita' elevate di alcool. Sono stati segnalati aumenti moderati (< 3 x LSN) delle transaminasi sieriche a seguito della terapia con simvastatina. Queste alterazioni sono apparse subito dopo l'inizio della terapia con simvastatina, spesso sono statetransitorie, asintomatiche e non e' stata necessaria l'interruzione d el trattamento. Questo farmaco contiene lattosio.

Interazioni

>>Interazioni con farmaci ipolipemizzanti che possono causare miopatiaquando somministrati da soli: il rischio di miopatia, inclusa la rabd omiolisi, risulta aumentato con la somministrazione concomitante di fibrati e niacina (acido nicotinico) (>= 1 g/die). Inoltre, c'e' una interazione farmacocinetica con gemfibrozil che porta ad un aumento dei livelli plasmatici di simvastatina. Quando simvastatina e fenofibrato vengono somministrati in concomitanza non vi e' evidenza che il rischiodi miopatia alla superi la somma dei rischi individuali per i singoli farmaci. >>Effetti di altri farmaci sulla simvastatina. Interazioni c he interessano il CYP3A4: la simvastatina e' un substrato del citocromo P450 3A4. Inibitori potenti del citocromo P450 3A4 aumentano il rischio di miopatia e rabdomiolisi nel corso della terapia con simvastatina innalzando il livello di attivita' inibitoria sulla HMG-CoA reduttasi nel plasma. Tali inibitori includono itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori della proteasi dell'HIV, e nefazodone. La somministrazione concomitante di itraconazolo ha dato luogo ad un incremento superiore a piu' di 10 volte dell'esposizione alla simvastatina in forma acida (il metabolita attivo beta-idrossiacido). La telitromicina ha incrementato di 11 volte l'esposizionealla simvastatina acida. Pertanto, e' controindicata l'associazione c on itraconazolo, ketoconazolo, inibitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone. Se il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina non e' evitabile, la terapia con simvastatina deve essere sospesa nel corso del trattamento. Si deve agire con cautela quando si associa simvastatina a certi altri inibitori meno potenti del CYP3A4: ciclosporina, verapamil, diltiazem. Ciclosporina: il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' aumentato con la somministrazione concomitante di ciclosporina in particolare con dosaggi piu' alti di simvastatina. Il dosaggio di simvastatina non deve pertanto superare i 10 mg/die nei pazienti trattati con una terapia concomitante con ciclosporina. Sebbene ilmeccanismo non sia stato completamente compreso, la ciclosporina aume nta l'AUC della simvastatina in forma acida; questo aumento presumibilmente dovuto sarebbe causato, almeno in parte, dall'inibizione del CYP3A4. Danazolo: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministrazione concomitante di danazolo con dosaggi piu' alti di simvastatina. Gemfibrozil: aumenta l'AUC della simvastatina acida di 1,9 volte probabilmente a causa dell'inibizione del processo di glucuronidazione. Amiodarone e verapamil: il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministrazione concomitante di amiodarone o verapamil con dosaggi piu' alti di simvastatina. Il dosaggio di simvastatina non deve superare i 20 mg/die nei pazienti in terapia concomitantecon amiodarone o verapamil, a meno che il beneficio clinico non sia v erosimilmente superiore all'aumento del rischio di miopatia e di rabdomiolisi. Diltiazem: un'analisi degli studi clinici disponibili ha mostrato un'incidenza di miopatia dell'1 % nei pazienti trattati con simvastatina 80 mg e diltiazem. Il rischio di miopatia nei pazienti che assumevano simvastatina 40 mg non e' stato aumentato dal diltiazem assunto in concomitanza. Il dosaggio di simvastatina non deve superare i 40 mg/die in pazienti in terapia concomitante con diltiazem, a meno che il beneficio clinico non sia verosimilmente superiore all'aumento del rischio di miopatia e rabdomiolisi. Succo di pompelmo: il succo di pompelmo inibisce il citocromo P450 3A4. L'assunzione concomitante di grandi quantita' (piu' di un litro al giorno) di succo di pompelmo e simvastatina ha dato luogo ad un aumento di 7 volte della esposizione alla simvastatina acida. Anche l'assunzione di 240 ml di succo di pompelmo al mattino e simvastatina alla sera ha dato luogo ad un aumento di 1,9volte. L'assunzione di succo di pompelmo durante il trattamento con s imvastatina deve pertanto essere evitata. Anticoagulanti orali: in duestudi clinici, uno in volontari sani e l'altro in pazienti ipercolest erolemici, la simvastatina 20-40 mg/die ha avuto un modesto effetto dipotenziamento sull'attivita' degli anticoagulanti cumarinici: il temp o di protrombina riportato come International Normalized Ratio (INR) e' aumentato da un basale di 1,7 a 1,8 e da un basale di 2,6 a 3,4 nei volontari sani e nei pazienti in studio, rispettivamente. Sono stati segnalati casi molto rari di INR elevata. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina deve essere determinato prima di iniziare il trattamento con simvastatina e con frequenza sufficiente nel corso delle prime fasi della terapia in modo da assicurare che non si verifichi alcuna alterazione significativa del tempo di protrombina. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati secondo gli intervalli raccomandati abitualmente per i pazienti in terapia con anticoagulanticumarinici. Se il dosaggio di simvastatina viene modificato od interr otto si deve ripetere la medesima procedura. La terapia con simvastatina non e' stata associata a sanguinamento o ad alterazioni del tempo di protrombina in pazienti non in terapia con anticoagulanti. Effetti della simvastatina sulla farmacocinetica di altri prodotti medicinali: la simvastatina non ha un effetto inibitorio sul citocromo P450 3A4. Non e' pertanto attesa una azione della simvastatina sulle concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate attraverso il citocromo P450 3A4.

Effetti indesiderati

Le frequenze degli eventi avversi sono classificate nel modo seguente:molto comune (> 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1. 000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) incluse segnalazioni isolate. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari: anemia. Patologie del sistema nervoso. Rari: cefalea, parestesia, capogiro, neuropatia periferica. Patologie gastrointestinali. Rari: stipsi, dolore addominale, meteorismo, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreatite. Patologie epatobiliari. Rari: epatite/ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Rari: eruzione cutanea, prurito, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessutoconnettivo. Rari: miopatia, rabdomiolisi, mialgia, crampi muscolari. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Rari: astenia. In casi rari e' stata segnalata raramente una apparente sindrome da ipersensibilita' che ha incluso alcune delle seguenticaratteristiche: angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reuma tica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumentodella VES, artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. Esami diagnostici. Rari: aumenti delle transaminasi sieriche (alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi, gamma-glutamil transpeptidasi), aumenti della fosfatasi alcalina; aumenti dei livelli della CK sierica.

Gravidanza e allattamento

Simvastatina e' controindicata durante la gravidanza. La sicurezza nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Non sono stati condottistudi clinici controllati con simvastatina nelle donne in gravidanza. Sono state ricevute rare segnalazioni di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. T uttavia, in un'analisi prospettica su circa 200 gravidanze esposte a simvastatina durante il primo trimestre o ad un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi strettamente correlato, l'incidenza di anomalie congenite e' risultata paragonabile a quella osservata nella popolazione generale. Questo numero di gravidanze e' stato statisticamente sufficiente ad escludere un aumento nelle anomalie congenite pari a 2,5 volte osuperiore rispetto all'incidenza di base. Sebbene non vi sia alcuna e videnza che l'incidenza di anomalie congenite nella progenie dei pazienti trattati con Simvastatina od altri inibitori della HMG-CoA reduttasi strettamente correlati differisca da quella osservata nella popolazione generale, il trattamento con Simvastatina delle madri puo' ridurre i livelli del mevalonato nel feto, un precursore della biosintesi del colesterolo. L'aterosclerosi e' un processo cronico e abitualmente l'interruzione dei farmaci ipolipemizzanti durante la gravidanza dovrebbe avere un impatto limitato sul rischio a lungo termine associato conla ipercolesterolemia primaria. Per queste ragioni, simvastatina non deve essere usata in donne in gravidanza, che desiderano iniziare una gravidanza o sospettino uno stato di gravidanza. Il trattamento con simvastatina deve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino ache non sia stato determinato che la donna non e' in gravidanza. Alla ttamento: non e' noto se la simvastatina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Poiche' molti farmaci vengono escreti nel latte materno e poiche' potrebbero verificarsi reazioni avverse gravi, le donne che assumono simvastatina non devono allattare i loro bambini.