Simvastatina Act - 20cpr Riv10mg

Dettagli:
Nome:Simvastatina Act - 20cpr Riv10mg
Codice Ministeriale:038821029
Principio attivo:Simvastatina
Codice ATC:C10AA01
Fascia:A
Prezzo:4.01
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Actavis Italy Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +30 gradi, luogo asciutto
Scadenza:36 mesi

Denominazione

SIMVASTATINA ACTAVIS PTC

Formulazioni

Simvastatina Act - 20cpr Riv10mg
Simvastatina Act - 10cpr Riv20mg
Simvastatina Act - 10cpr Riv40mg
Simvastatina Act - 28cpr Riv40mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori della HMG-CoA-reduttasi.

Principi attivi

Simvastatina.

Eccipienti

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina (E 460), amido (di mais) pregelatinizzato 1500, butilidrossianisolo (E320), butil-idrossi-toluene (E321), acido ascorbico (E300), acido citrico, anidro (E330), silice colloidale anidra (E551), talco (E553b), magnesio stearato (E470b). Rivestimento della compressa: ipromellosio (E464), ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro giallo (E 172), trietilcitrato (E1505), titanio diossido (E171), talco (E553b), povidone K-30.

Indicazioni

Trattamento della ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia mista come integratore della dieta, quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici e' inadeguata. Trattamento della ipercolesterolemia familiare omozigote come integratore della dieta e di altri trattamenti ipolipemizzanti o se tali trattamenti non sono appropriati. Riduzione della mortalita' e della morbilita' cardiovascolare in pazienti con malattia aterosclerotica cardiovascolare manifesta o diabete mellito, con livelli di colesterolo normali o aumentati, come coadiuvante per la correzione di altri fattori di rischio e di altre terapie cardioprotettive.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' alla simvastatina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Epatopatia in fase attiva o innalzamenti persistenti delle transaminasi sieriche senza causa evidente. Gravidanza e allattamento. Somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4.

Posologia

L'intervallo di dosaggio e' di 5-80 mg/die somministrati per via oralein dose singola alla sera. Aggiustamenti del dosaggio debbono essere fatti ad intervalli di non meno di 4 settimane sino ad un massimo di 80 mg/die somministrati in una singola dose alla sera. Il dosaggio di 80 mg e' raccomandato solo nei pazienti con ipercolesterolemia grave e ad alto rischio di complicazioni cardiovascolari. Il paziente deve essere posto in regime di dieta standard ipocolesterolemica e deve continuare questa dieta durante il trattamento con simvastatina. Il dosaggioiniziale e' abitualmente di 10-20 mg/die somministrato in dose singol a alla sera. I pazienti per i quali e' necessaria una ampia riduzione del C-LDL (superiore al 45 %) possono iniziare con 20-40 mg/die somministrati in dose singola alla sera. Gli aggiustamenti del dosaggio devono essere eseguiti come specificato sopra. Nel caso di ipercolesterolemia familiare omozigote il dosaggio raccomandato di simvastatina e' 40mg/die alla sera o di 80 mg/die in tre dosi divise di 20 mg, 20 mg, e una dose alla sera di 40 mg. In questi pazienti la simvastatina deve essere utilizzata in aggiunta ad altri trattamenti ipolipemizzanti. Ildosaggio abituale della simvastatina e' da 20 a 40 mg/die somministra ti in dose singola alla sera in pazienti ad alto rischio di cardiopatia coronarica. La terapia farmacologia puo' essere iniziata simultaneamente alla dieta ed all'esercizio fisico. Gli aggiustamenti del dosaggio devono essere eseguiti come specificato sopra. La simvastatina e' efficace da sola o in associazione ai sequestranti degli acidi biliari. La somministrazione deve avvenire o > 2 ore prima o > 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari. Per i pazienti che assumono ciclosporina, danazolo, gemfibrozil, o altri fibrati (eccetto il fenofibrato) in concomitanza a simvastatina, il dosaggio di simvastatina non deve superare i 10 mg/die. In pazienti che assumono amiodarone o verapamil in concomitanza a simvastatina, il dosaggio di simvastatina non deve superare i 20 mg/die. Non sono necessarie modificazioni del dosaggio in pazienti con insufficienza renale moderata. In pazienti con insufficienza renale grave, dosaggi superiori a 10 mg/die devono essere attentamente valutati e, se ritenuti necessari, somministrati con cautela. Per i bambini e gli adolescenti (ragazzi in stadio di Tanner II e superiore e ragazze in post-menarca da almeno un anno, dai 10 ai 17 anni di eta') con ipercolesterolemia familiare eterozigote, l'usuale dosaggio iniziale raccomandato e' 10 mg al giorno somministrato in dose singola alla sera. I bambini e gli adolescenti devono essere posti in regime di dieta standard ipocolesterolemica prima di iniziare il trattamento con simvastatina; si deve continuare questa dieta durante il trattamento con simvastatina. L'intervallo di dosaggio raccomandato e' 10-40 mg/die; il dosaggio massimo raccomandato e' 40 mg/die. I dosaggi devono essere individualizzati in base all'obiettivo terapeutico raccomandato secondo le raccomandazioni per il trattamento pediatrico. Gli aggiustamenti di dosaggio devono essere implementati ad intervalli di 4 o piu' settimane. L'esperienza con simvastatina nei bambini in eta' prepuberale e' limitata. Non sono necessari aggiustamentidel dosaggio negli anziani.

Conservazione

Conservare ad una temperatura inferiore a 30 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il prodotto dalla luce e dall'umi dita'.

Avvertenze

La simvastatina puo' causare miopatia. La miopatia si manifesta a volte come rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta secondaria a mioglobinuria e si sono molto raramente verificati effetti fatali. Ilivelli di creatinchinasi (CK) non devono essere misurati dopo eserci zio intenso o in presenza di qualsiasi causa alternativa di aumento diCK. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale ques ti vanno rimisurati dopo 5-7 giorni per conferma dei risultati. Tutti i pazienti che iniziano la terapia con simvastatina o che aumentano ildosaggio della stessa, devono essere informati del rischio di miopati a ed istruiti a riportare immediatamente qualsiasi tipo di dolore, dolorabilita' o debolezza muscolari non spiegabili. Le statine devono essere prescritte con cautela in pazienti con fattori predisponenti per la rabdomiolisi. Allo scopo di stabilire un valore di riferimento al basale, si deve misurare il livello di CK prima di iniziare il trattamento nei casi seguenti: anziani (eta' > 70 anni), disfunzione renale, ipotiroidismo non controllato, storia personale o familiare di disordinimuscolari ereditari, presenza di episodi pregressi di tossicita' musc olare con una statina o un fibrato, abuso di alcool. Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale non deve essere iniziato il trattamento. Se durante il trattamento con statine il paziente riferisce la comparsa di dolorabilita', debolezza o crampi muscolari senza causa apparente, occorre misurare i livelli di CK. In caso di livelli significativamente elevati di CK occorre interrompere la terapia. Si deve interrompere il trattamento, inoltre, se i sintomi muscolari sono gravi e causano fastidio quotidiano. Si deve interrompere il trattamento in caso di sospetto di miopatia per qualsiasi altro motivo. La terapia con simvastatina deve essere temporaneamente interrotta qualche giorno prima di interventi chirurgici di elezione importanti e in caso di comparsa di qualsiasi condizione medica o chirurgica importante. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato anche dall'uso concomitante di altri fibrati o dall'uso concomitante di amiodarone o verapamil con i dosaggi piu' elevati di simvastatina. Vi e' anche un leggero aumento del rischio quando diltiazem viene utilizzato con simvastatina80 mg. Il rischio di miopatia puo' essere aumentato dalla somministra zione concomitante di acido fusidico con le statine. L'uso concomitante di simvastatina con itraconazolo, ketoconazolo, fluconazolo, posaconazolo, inbitori della proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina,telitromicina e nefazodone e' controindicato. Se il trattamento con i traconazolo, ketoconazolo, fluconazolo, posaconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina non puo' essere evitato, la terapia con simvastatina deve essere interrotta durante il trattamento. Inoltre, sideve agire con cautela quando si associa simvastatina con ciclosporin a, verapamil, diltiazem. L'assunzione concomitante di succo di pompelmo e simvastatina deve essere evitata. Il dosaggio di simvastatina non deve superare i 10 mg/die in pazienti in terapia concomitante con ciclosporina, danazolo o gemfibrozil. L'uso in associazione di simvastatina con gemfibrozil deve essere evitato a meno che i benefici non siano verosimilmente superiori all'aumento dei rischi che tale associazione comporta. I benefici dell'uso di simvastatina 10 mg/die in associazione con altri fibrati (eccetto il fenofibrato), devono essere attentamente valutati. Si deve agire con cautela quando il fenofibrato o la niacina vengono prescritti con la simvastatina, in quanto entrambi i farmaci possono causare miopatia se somministrati da soli. L'uso concomitante di simvastatina a dosaggi superiori a 20 mg/die con amiodarone o verapamil deve essere evitato a meno che i benefici clinici non siano verosimilmente superiori all'aumento del rischio di miopatia. Se l'associazione si dimostra necessaria, i pazienti trattati con acido fusidicoe simvastatina devono essere posti sotto stretto monitoraggio. Puo' e ssere considerata la interruzione temporanea del trattamento con simvastatina. In alcuni pazienti adulti che ricevevano simvastatina si sonoverificati aumenti persistenti delle transaminasi sieriche. Si raccom anda di eseguire gli esami di funzionalita' epatica prima di iniziare il trattamento e, in seguito, quando indicato dal punto di vista clinico. I pazienti per i quali e' stato stabilito un dosaggio di 80 mg devono essere sottoposti ad un ulteriore test prima della somministrazione, 3 mesi dopo l'inizio della somministrazione, e in seguito con cadenza periodica per il primo anno di trattamento. Attenzione particolare deve essere posta a quei pazienti che sviluppano elevati livelli di transaminasi sieriche. In questi pazienti, le rilevazioni devono essere eseguite piu' frequentemente. Se i livelli delle transaminasi evidenziano un aumento, fino a tre volte il limite della norma e sono persistenti, la simvastatina deve essere sospesa. Il prodotto deve essere usato con cautela in pazienti che consumano quantita' sostenute di alcool.Sono stati segnalati aumenti moderati delle transaminasi sieriche a s eguito di trattamento con simvastatina, ma non e' stata richiesta l'interruzione della terapia. I pazienti dai 10 ai 17 anni di eta' con ipercolesterolemia familiare eterozigote trattati con simvastatina hanno avuto un profilo di esperienze avverse generalmente simile a quello dei pazienti trattati con placebo. In questa popolazione non sono stati studiati dosaggi superiori ai 40 mg. In questo studio controllato di dimensione limitata, non c'e' stato alcun effetto rilevabile sulla crescita o sulla maturazione sessuale nei ragazzi o ragazze adolescenti, oalcun effetto sulla durata del ciclo mestruale nelle ragazze. Alle ad olescenti si devono dare consigli su metodi contraccettivi appropriatidurante la terapia con simvastatina. In pazienti di eta' inferiore ai 18 anni non sono noti gli effetti a lungo termine sulla maturazione f isica, intellettuale, e sessuale. La simvastatina non e' stata studiata in pazienti di eta' inferiore ai 10 anni, e neppure nei bambini in eta' prepuberale e nelle ragazze in pre-menarca. Con alcune statine sono stati riportati casi eccezionali di malattia interstiziale polmonare. La sintomatologia puo' includere dispnea, tosse non produttiva e deterioramento dello stato di salute generale. Se si sospetta che un paziente abbia sviluppato una malattia interstiziale polmonare, la terapiacon la statina deve essere interrotta. Contiene lattosio.

Interazioni

Il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, risulta aumentato nelcorso della somministrazione concomitante con fibrati e niacina. Inol tre, vi e' una interazione farmacocinetica con gemfibrozil che porta ad un aumento dei livelli plasmatici di simvastatina. Quando simvastatina e fenofibrato vengono somministrati in concomitanza non vi e' evidenza che il rischio di miopatia sia superiore alla somma dei rischi individuali connessi a ciascuno dei due farmaci. Raccomandazioni per la prescrizione riguardanti i farmaci che interagiscono con la simvastatina. Itraconazolo, ketoconazolo, fluconazolo, posaconazolo, eritromicina, claritromicina, telitromicina, inibitori della proteasi dell'HIV, nefazodone: controindicati con la simvastatina. Gemfibrozil: evitare, main caso di necessita' non superare 10 mg/die di simvastatina al giorn o. Ciclosporina, danazol, altri fibrati (eccetto il fenofibrato), niacina (>= 1 g/die): non superare 10 mg di simvastatina al giorno. Amiodarone, verapamil: non superare 20 mg di simvastatina al giorno. Acido fusidico: tenere sotto stretto monitoraggio i pazienti e considerare l'interruzione temporanea del trattamento con simvastatina. Diltiazem: non superare 40 mg di simvastatina al giorno. Succo di pompelmo: evitare di bere succo di pompelmo quando si assume simvastatina. La simvastatina e' un substrato del citocromo P4503A4. I potenti inibitori del citocromo P4503A4 aumentano il rischio di miopatia e rabdomiolisi aumentando la concentrazione della attivita' inibitoria della HMG-CoA reduttasi nel plasma nel corso della terapia con simvastatina. L'associazione con itraconazolo, ketoconazolo, fluconazolo, posaconazolo, inibitoridella proteasi dell'HIV, eritromicina, claritromicina, telitromicina e nefazodone e' controindicata. Se il trattamento con itraconazolo, ketoconazolo, fluconazolo, posaconazolo, eritromicina, claritromicina o telitromicina non e' evitabile, la terapia con simvastatina deve essere sospesa nel corso del trattamento. Si deve agire con cautela quando si associa simvastatina con alcuni altri inibitori del CYP3A4 meno potenti: ciclosporina, verapamil, diltiazem. Il rischio di miopatia/rabdomiolisi e' aumentato da una somministrazione concomitante di ciclosporina in particolare con dosaggi piu' alti di simvastatina. Il dosaggio di simvastatina non deve superare i 10 mg/die nei pazienti in terapia concomitante con ciclosporina. La ciclosporina ha mostrato di aumentare l'AUC degli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministrazione concomitante di danazolo con dosi piu' alte di simvastatina. Gemfibrozil aumenta l'AUC della simvastatina acida di 1,9 volte. La somministrazione concomitante con amlodipina ha portato ad un aumento di 1,4 volte il picco della concentrazione (Cmax) e di 1,3 l'aumento dell'esposizione totale dellasimvastatina metabolita attivo senza compromettere il suo effetto ipo colesterolemizzante. Il rischio di miopatia e rabdomiolisi e' aumentato dalla somministrazione concomitante di amiodarone o verapamil con dosaggi piu' alti di simvastatina, la somministrazione concomitante con verapamil ha dato luogo ad un incremento pari a 2,3 volte dell'esposizione alla simvastatina acida. Il dosaggio di simvastatina non deve superare i 20 mg/die nei pazienti in terapia concomitante con amiodarone o verapamil, a meno che il beneficio clinico non sia verosimilmente superiore all'aumento del rischio di miopatia e di rabdomiolisi. Il rischio di miopatia nei pazienti che assumevano simvastatina 40 mg non e' stato aumentato dal diltiazem assunto in concomitanza. La somministrazione concomitante di diltiazem ha causato un aumento di 2,7 volte nell'esposizione alla simvastatina acida. Il dosaggio di simvastatina non deve superare i 40 mg/die in pazienti in terapia concomitante con diltiazem, a meno che il beneficio clinico non sia verosimilmente superiore all'aumento del rischio di miopatia e rabdomiolisi. Il rischio di miopatia puo' essere aumentato dall'uso concomitante di acido fusidico con la simvastatina. Con simvastatina sono stati riportati casi isolatidi rabdomiolisi. Puo' essere considerata l'interruzione temporanea de l trattamento con simvastatina. Se l'associazione si dimostra necessaria, i pazienti trattati con acido fusidico e simvastatina devono essere tenuti sotto stretto monitoraggio. Sono stati riportati casi di miopatia con la somministrazione concomitante di colchicina e simvastatina. I pazienti in terapia con rifampicina a lungo termine in concomitanza con simvastatina devono monitorare i livelli di colesterolo nel plasma. Appropriati aggiustamenti del dosaggio di simvastatina possono essere giustificati per garantire una soddisfacente riduzione dei livellilipidici. La simvastatina 20-40 mg/die ha avuto un modesto effetto di potenziamento degli anticoagulanti cumarinici. Sono stati segnalati c asi molto rari di INR elevata. Nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici, il tempo di protrombina deve essere determinato prima diiniziare il trattamento con simvastatina e con frequenza sufficiente nel corso delle prime fasi della terapia in modo da assicurare che nonsi verifichi alcuna alterazione significativa del tempo di protrombin a. Una volta documentato un tempo di protrombina stabile, i tempi di protrombina possono essere monitorati agli intervalli raccomandati abitualmente per i pazienti in terapia con anticoagulanti cumarinici. Se il dosaggio di simvastatina viene modificato od interrotto si deve ripetere la medesima procedura. La terapia con simvastatina non e' stata associata a sanguinamento o ad alterazioni del tempo di protrombina in pazienti non in terapia con anticoagulanti. La simvastatina non ha un effetto inibitorio sul citocromo P450-3A4.

Effetti indesiderati

Per l'HPS sono stati registrati solo eventi avversi gravi oltre a mialgia, aumenti delle transaminasi sieriche e delle CK. Nell'HPS i profili di sicurezza sono risultati paragonabili fra pazienti trattati con simvastatina e pazienti trattati con placebo. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro da >= 1/10000 a < 1/1000: anemia. Patologie del sistema nervoso. Raro: cefalea, parestesia, capogiro, neuropatia periferica; non comune da >= 1/1000 a < 1/100: disordini del sonno inclusa l'insonnia, incubi, depressione, perdita della memoria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro < 1/10000: malattia polmonare interstiziale. Patologie gastrointestinali. Raro: stipsi, doloreaddominale, meteorismo, dispepsia, diarrea, nausea, vomito, pancreati te. Patologie epatobiliari. Raro: epatite/ittero; molto raro: insufficienza epatica. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: eruzione cutanea, prurito, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: miopatia (inclusa miosite), rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta, mialgia, crampi muscolari, miosite, polimiosite. Patologie del sistema riproduttivo. Non comune: disfunzioni sessuali. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: astenia, angioedema, sindrome lupus-simile, polimialgia reumatica, dermatomiosite, vasculite, trombocitopenia, eosinofilia, aumento della VES, artrite ed artralgia, orticaria, fotosensibilita', febbre, vampate, dispnea e malessere. Esami diagnostici. Raro: aumenti delle transaminasi sieriche, aumenti della fosfatasi alcalina, aumenti dei livelli della CK sierica. In uno studio effettuato su bambini e adolescenti dai 10 ai 17 anni di eta' con ipercolesterolemia familiare eterozigote, il profilo di sicurezza e tollerabilita' del gruppo trattato con simvastatina e' stato generalmente simile a quello del gruppo trattato con placebo. Non sono noti gli effetti a lungo termine sulla maturazione fisica, intellettuale, e sessuale.

Gravidanza e allattamento

Simvastatina e' controindicata durante la gravidanza. La sicurezza nelle donne in gravidanza non e' stata stabilita. Sono state ricevute segnalazioni rare di anomalie congenite a seguito di esposizione intrauterina agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. Il trattamento delle madri con simvastatina puo' ridurre nel feto i livelli del mevalonato. La simvastatina non deve essere usata in donne in gravidanza, che desiderano una gravidanza o sospettino uno stato di gravidanza. Il trattamento con simvastatina deve essere sospeso per la durata della gravidanza o fino a che non sia stato determinato che la donna non e' in gravidanza. Le donne che assumono simvastatina non devono allattare.