Serevent - Inal 25mcg 120erog

Dettagli:
Nome:Serevent - Inal 25mcg 120erog
Codice Ministeriale:027890110
Principio attivo:Salmeterolo Xinafoato
Codice ATC:R03AC12
Fascia:A
Prezzo:32.7
Doping:Proibito in e fuori gara
Glutine:Senza glutine
Produttore:Glaxosmithkline Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Sospensione pressurizzata per inalazione
Contenitore:Bomboletta
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

SEREVENT 25 MCG/EROGAZIONE SOSPENSIONE PRESSURIZZATA PER INALAZIONE.

Formulazioni

Serevent - Inal 25mcg 120erog

Categoria farmacoterapeutica

Adrenergici per inalazione - agonisti selettivi dei recettori beta2-adrenergici.

Principi attivi

Una erogazione contiene: salmeterolo xinafoato 36,3 mcg pari a salmeterolo 25 mcg dosati (corrispondenti a 21 mcg effettivi erogati). Una dose e' pari a due erogazioni. Un contenitore sotto pressione e' predisposto per 120 erogazioni, pari a 60 dosi. Un contenitore sotto pressione contiene: salmeterolo xinafoato 4,36 mg pari a salmeterolo 3,0 mg. Il contenitore contiene un volume di sospensione aggiuntivo pari a 40 erogazioni al fine di ottimizzare la disponibilita' delle 120 erogazioni nominali, per un totale di salmeterolo xinafoato di 5,8 mg pari a salmeterolo 4,0 mg.

Eccipienti

Norflurano-HFA 134a (Idrofluoroalcano 1,1,1,2-tetrafluoroetano).

Indicazioni

Terapia sintomatica prolungata degli stati broncospastici. Non sostitutiva della terapia patogenetica e del trattamento della crisi acuta d'asma con beta2-agonisti a rapida insorgenza d'azione. Trattamento a lungo termine dell'ostruzione bronchiale reversibile in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Controindicato nei pazienti in cui l'asma e' in fase di sensibile peggioramento o in cui il controllo della malattia sia in rapido deterioramento. Bambini di eta' inferiore ai 4 anni. Controindicato nell'allattamento e generalmente controindicato in gravidanza.

Posologia

Il farmaco va somministrato esclusivamente per via inalatoria ai seguenti dosaggi. Asma adulti: due inalazioni (2 x 25 mcg di salmeterolo) due volte al giorno. Nei pazienti con ostruzione delle vie aeree particolarmente grave nei quali persistano i sintomi, la dose puo' essere aumentata fino ad un massimo di 4 erogazioni (4 x 25 mcg di salmeterolo)due volte al giorno. Bambini di eta' superiore ai 4 anni: due inalazi oni (2 x 25 mcg di salmeterolo) due volte al giorno. Broncopneumopatiacronica ostruttiva (BPCO) adulti: due inalazioni (2 x 25 mcg di salme terolo) due volte al giorno. Non sono necessari aggiustamenti del dosaggio nei pazienti anziani. Nei pazienti con funzionalita' renale ridotta non vi e' la necessita' di aggiustare i dosaggi. Si raccomanda, perottenere il massimo beneficio nella terapia delle affezioni ostruttiv e reversibili delle vie aeree, di usare il salmeterolo regolarmente. L'insorgenza di una consistente broncodilatazione (miglioramento del FEV1 superiore al 15%) si verifica entro 10-20 minuti. La completa attivita' terapeutica si raggiunge dopo le prime dosi del farmaco. L'effetto broncodilatatore si mantiene per circa 12 ore con particolari vantaggi per il controllo dei sintomi notturni dell'asma e per le crisi asmatiche indotte dall'esercizio fisico. Dato che con questa classe di farmaci, a dosaggi elevati, possono comparire effetti indesiderati, il dosaggio e la frequenza delle inalazioni devono essere variati solo su indicazione del medico; pertanto nel caso si rendesse necessaria una immediata broncodilatazione addizionale non e' consigliabile superare ildosaggio massimo indicato di salmeterolo, ma ricorrere ad un beta2-ag onista inalatorio a piu' breve durata d'azione. Nei pazienti con scarsa capacita' di coordinamento dei movimenti possono essere impiegati opportuni apparecchi distanziatori oppure si puo' ricorrere all'uso della formulazione in polvere (medicinale in polvere per inalazione in inalatore diskus).

Conservazione

Riposizionare fermamente il coperchio dell'inalatore fino a sentire loscatto. Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Le conf ezioni del farmaco devono essere tenute lontane da fonti di calore e protette dal congelamento. I contenitori sotto pressione non devono essere rotti, perforati o bruciati, anche se apparentemente vuoti. Come per la maggior parte dei farmaci aerosol dosati pressurizzati, l'effetto terapeutico puo' essere inferiore se il contenitore sotto pressione e' freddo.

Avvertenze

Non utilizzare come trattamento di prima intenzione per l'asma, ma il trattamento regolare 2 volte al giorno pu? sostituire i broncodilatatori per via inalatoria (salbutamolo) a breve durata d'azione quando ne sia necessaria la somministrazione pi? di 1 volta al giorno o i broncodilatatori orali. Non interrompere o ridurre la terapia corticosteroidea in atto senza consultare il medico, anche se si riscontra miglioramento soggettivo. Nei pazienti con asma grave o instabile, i broncodilatatori non devono essere l'unico o il principale trattamento terapeutico poich? questi richiedono un'assistenza medica regolare e test di funzionalit? polmonare: sono a rischio di riacutizzazioni gravi e di morte. I pazienti con asma grave presentano una sintomatologia costante efrequenti esacerbazioni; la loro funzionalit? polmonare ? ridotta (PE F inferiori al 60% con variabilit? anche superiori al 30%). Di solito tali valori non si normalizzano con l'assunzione di un broncodilatatore; per cui tali pazienti richiedono una terapia steroidea inalatoria ad alte dosi o orale. Una volta che sia stata instaurata una terapia steroidea di base, il salmeterolo (broncodilatatore a lunga durata d'azione) pu? offrire vantaggi aggiuntivi al controllo della sintomatologia. Un rapido aggravamento di questa pu? richiedere un aumento del dosaggio degli steroidi che devono essere somministrati con urgenza con controllo medico. Il salmeterolo fornisce una broncodilatazione prolungata nell'ostruzione reversibile delle vie aeree dovuta ad asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva e bronchite cronica. Indicato per il trattamento regolare, prolungato, 2 volte al giorno per il controllo dellasintomatologia, considerando la sua pi? lenta insorgenza di azione (1 0-20 min), non deve essere impiegato per la risoluzione della sintomatologia asmatica acuta per la quale ? indicato un broncodilatatore inalatorio (es. salbutamolo) a pi? rapida insorgenza di azione: 5 min. Usare salmeterolo per prevenire i sintomi dell'asma notturno e/o le variazioni giornaliere del controllo della sintomatologia. Non interromperen? diminuire la terapia corticostiroidea durante il trattamento con s almeterolo. Valutare una terapia antiinfiammatoria, nei pazienti in cui non sia gi? in atto, iniziando il trattamento con questo. Il trattamento dell'asma deve essere eseguito nell'ambito di un piano terapeutico adattato alla gravit? della patologia; la risposta del paziente allaterapia deve essere verificata clinicamente e mediante esami di funzi onalit? polmonare. La terapia col farmaco non deve essere iniziata conasma in sensibile peggioramento o in presenza di severe riacutizzazio ni. L'aggravamento improvviso e progressivo ? potenzialmente pericoloso per la vita e il paziente deve sottoporsi a valutazione medica urgente. Si deve prendere in considerazione la possibilit? di instaurare una terapia con corticosteroidi o aumentarne il dosaggio. Nei pazienti arischio il medico pu? consigliare il controllo giornaliero del picco di flusso. Necessit? di ricorrere pi? spesso ai broncodilatatori inalatori ed in particolare ai beta2-agonisti a breve durata d'azione per il controllo della sintomatologia: peggioramento del controllo dell'asma. Consultare il medico. In tale caso modificare la terapia e prenderein considerazione l'aumento della terapia antiinfiammatoria. Nelle ri acutizzazioni gravi dell'asma si deve ricorrere all'abituale terapia del caso. Durante il trattamento: possibili eventi indesiderati gravi correlati con l'asma ed episodi di riacutizzazione. Proseguire il trattamento ma sottoporsi a controllo medico se i sintomi dell'asma rimangono non controllati o peggiorano dopo l'inizio della terapia col farmaco. Nel trattamento di soggetti con asma bronchiale la terapia sintomatica a lungo termine con broncodilatatori pu? mascherare un peggioramento della malattia di base. Una volta controllati i sintomi dell'asma, prendere in considerazione la riduzione graduale della dose di farmaco. Controllare regolarmente i pazienti durante la riduzione del dosaggio del trattamento. Impiegare la minima dose efficace del farmaco. Usare con molta cautela gli agenti simpaticomimetici in pazienti che possono essere particolarmente suscettibili ai loro effetti. Usare solo in caso di assoluta necessit? nei pazienti con malattie quali coronaropatie, aritmie, ipertensione arteriosa e nei pazienti affetti da glaucoma, ipertiroidismo, feocromocitoma, diabete ed ipertrofia prostatica. Ipokaliemia potenzialmente grave pu? conseguire alla terapia con beta2-agonisti specie in caso di somministrazione parenterale e per nebulizzazione. Consigliata particolare cautela nell'asma acuta grave in quantotale effetto pu? essere potenziato da trattamento concomitante con de rivati xantinici, steroidi, diuretici e dall'ipossia. Si raccomanda intali casi di controllare regolarmente i livelli sierici del potassio. Il salmeterolo deve essere utilizzato con cautela in pazienti: con ti reotossicosi perch? notati incrementi dei livelli della glicemia; considerarlo nella somministrazione a pazienti con anamnesi di diabete mellito; con patologie cardiovascolari pre-esistenti perch? si possono osservare raramente coi farmaci simpaticomimetici effetti cardiovascolari, quali aumenti della pressione arteriosa sistolica e della frequenzacardiaca, soprattutto a dosi superiori a quelle terapeutiche; predisp osti ad avere bassi livelli di potassio sierico perch? si pu? osservare con i farmaci simpaticomimetici, a dosi superiori a quelle terapeutiche, una diminuzione transitoria del potassio sierico. I dati di un ampio studio clinico suggerivano che i pazienti afro-americani fossero esposti ad un aumentato rischio di eventi gravi di tipo respiratorio o morte, quando trattati con salmeterolo rispetto a placebo. Non ? noto se ci? fosse dovuto a fattori farmacogenetici o ad altri fattori. Talipazienti devono proseguire il trattamento ma sottoponendosi a control lo medico se i sintomi dell'asma rimangono incontrollati o peggiorano dopo l'inizio della terapia col farmaco. In uno studio ? stato osservato che l'uso concomitante di ketoconazolo per via sistemica aumenta laconcentrazione di salmeterolo. Questo pu? comportare un aumento nell' incidenza degli effetti sistemici. Il trattamento contemporaneo con ketoconazolo o altri potenti inibitori del citocromo CYP3A4 deve perci? essere evitato se i benefici non superano i rischi. Dal momento che l'assorbimento a livello sistemico avviene in gran parte attraverso i polmoni, l'uso di un distanziatore assieme all'inalatore pu? modificare il rilascio della dose ai polmoni. Si nota che questo pu? portare ad un aumento del rischio di effetti indesiderati sistemici per cui potrebbe essere necessario un aggiustamento della dose. Bambini: ad oggi nonvi sono sufficienti dati clinici sull'uso del salmeterolo nei bambini sotto i 4 anni di et?.

Interazioni

I bloccanti beta-adrenergici possono attenuare o antagonizzare l'effetto del salmeterolo. Devono essere evitati tutti i farmaci beta-bloccanti, sia quelli selettivi che quelli non selettivi, a meno che non sussistano condizioni di necessita' per il loro impiego. Ipokaliemia potenzialmente grave puo' conseguire alla terapia con beta2-agonisti. E' consigliata particolare cautela nell'asma acuta grave in quanto tale effetto puo' essere potenziato da trattamento contemporaneo con derivati xantinici, steroidi e diuretici. Potenti inibitori del citocromo CYP3A4: la co-somministrazione di ketoconazolo (400 mg una volta al giorno per via orale) e di salmeterolo (50 mcg due volte al giorno per via inalatoria) in 15 soggetti sani per 7 giorni ha dato luogo ad un significativo incremento dell'esposizione di salmeterolo nel plasma (1,4 volte la Cmax e 15 volte l'AUC). Questo puo' portare ad un aumento nell'incidenza di altri effetti sistemici da trattamento con salmeterolo (ad es. prolungamento del QTc e di palpitazioni) in confronto al trattamento con solo salmeterolo o solo ketoconazolo. Non sono stati notati effetti clinicamente significativi sulla pressione sanguigna, sulla frequenza cardiaca, sui livelli di glucosio e di potassio nel sangue. La somministrazione contemporanea di ketoconazolo non ha aumentato l'emivita di eliminazione di salmeterolo o aumentato l'accumulo di salmeteroloper dosi ripetute. La somministrazione contemporanea di ketoconazolo deve essere evitata, a meno che i benefici superino il rischio potenzialmente aumentato di effetti indesiderati sistemici per il trattamentocon salmeterolo. E' probabile che ci sia analogo rischio di interazio ne con altri potenti inibitori del citocromo CYP3A4 (ad esempio itraconazolo, telitromicina e ritonavir). Moderati inibitori del citocromo CYP3A4: la co-somministrazione di eritromicina (500 mg tre volte al giorno per via orale) e di salmeterolo (50 mcg due volte al giorno per via inalatoria) in 15 soggetti sani per 6 giorni ha dato luogo ad un piccolo ma non statisticamente significativo aumento dell'esposizione a salmeterolo (il rapporto medio della Cmax e' stato di 1.40). La co-somministrazione di eritromicina non e' stata associata a gravi effetti indesiderati. Il salmeterolo dovrebbe essere utilizzato con estrema cautela in pazienti che siano in trattamento con inibitori delle monoaminoossidasi o con antidepressivi triciclici, o entro due settimane dall' interruzione del trattamento con tali farmaci, poiche' l'azione del salmeterolo sul sistema cardiovascolare puo' essere potenziata da tali sostanze.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse sono elencate di seguito per organo, apparato/sistema e per frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100 e <1/10), non comuni (>=1/1.000 e <1/100), rare(>=1/10.000 e <1/1000) e molto rare (<1/10.000), incluse segnalazioni isolate. Gli effetti comuni e non comuni sono stati in genere determi nati a partire dai dati degli studi clinici. L'incidenza rilevata con placebo non e' stata tenuta in considerazione. Gli eventi molto rari sono determinati generalmente dai dati derivanti dalla segnalazione spontanea successiva alla commercializzazione. Le frequenze di seguito riportate sono stimate sulla base della posologia standard di 50 mcg 2 volte al giorno. Quando appropriato sono state anche considerate frequenze relative alla dose superiore di 100 mcg due volte al giorno. Disturbi del sistema immunitario. Reazioni di ipersensibilit? con le seguenti manifestazioni. Non comuni: rash (prurito e rossore); molto rari: reazioni anafilattiche inclusi edema e angioedema, broncospasmo, e shock anafilattico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: ipokaliemia; molto raro: iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Non comune:nervosismo; raro: insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: ce falea; comune: tremore; raro: vertigini. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni; non comune: tachicardia; molto raro: aritmie cardiache (inclusa fibrillazione artriale, tachicardia sopraventricolare ed extrasistoli). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: irritazione orofaringea; molto raro: broncospasmo paradosso. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Comune: crampi muscolari; molto raro: artralgia. Patologie generali e condizioni relative alla sededi somministrazione. Molto raro: dolore toracico aspecifico. Sono sta ti segnalati gli effetti indesiderati farmacologici del trattamento con beta2-agonisti, come il tremore, la cefalea e le palpitazioni, ma essi tendono ad essere transitori ed a ridursi con la terapia regolare. Il tremore e la tachicardia si verificano piu' comunemente quando il farmaco viene somministrato a dosi superiori ai 50 mcg due volte al giorno. Come per altre terapie inalatorie puo' manifestarsi broncospasmo paradosso con un immediato aumento del respiro affannoso e diminuzionedella velocita' di flusso del picco espiratorio (PEFR) subito dopo l' inalazione. Se cio' si presenta, assumere immediatamente un broncodilatatore per via inalatoria a rapida insorgenza d'azione, interrompere immediatamente la terapia con salmeterolo e consultare il medico per istituire adeguata terapia.

Gravidanza e allattamento

Vi sono dati limitati (meno di 300 casi di gravidanza esaminati) relativi all'uso di salmeterolo in donne in gravidanza. Gli studi sull'animale non indicano effetti dannosi, diretti o indiretti relativamente alla tossicita' riproduttiva, con l'eccezione di evidenze di alcuni effetti dannosi sul feto a dosi molto elevate. Come misura precauzionale e' preferibile evitare l'uso di salmeterolo durante la gravidanza. I dati a disposizione di farmacodinamica e di tossicologia nell'animale hanno mostrato escrezione di salmeterolo nel latte. Non puo' essere escluso un rischio per il bambino che viene allattato al seno. La decisione se interrompere l'allattamento al seno o interrompere/sospendere la terapia con salmeterolo deve essere presa tenendo in considerazione ilbeneficio dell'allattamento al seno per il bambino e il beneficio del la terapia con salmeterolo per la donna. Studi sul propellente HFA-134a non hanno rivelato alcun effetto sulla performance riproduttiva e sulla lattazione di adulti e sulle due successive generazioni di ratti esullo sviluppo fetale di ratti o conigli.