Seles Beta - Blist 50cpr 100mg

Dettagli:
Nome:Seles Beta - Blist 50cpr 100mg
Codice Ministeriale:024325060
Principio attivo:Atenololo
Codice ATC:C07AB03
Fascia:A
Prezzo:7.53
Rimborso:6.02
Doping:Proibito solo in particolari sport
Glutine:Senza glutine
Produttore:Ucb Pharma Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:48 mesi

Denominazione

SELES BETA 100 MG COMPRESSE

Formulazioni

Seles Beta - Blist 50cpr 100mg

Categoria farmacoterapeutica

Beta-bloccanti, selettivi, non associati.

Principi attivi

Una compressa contiene: atenololo 100 mg.

Eccipienti

Magnesio carbonato, amido di mais, sodio laurilsolfato, gelatina, magnesio stearato.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale. Angina pectoris. Aritmie. Intervento precoce nell'infarto miocardico acuto.

Controindicazioni / effetti secondari

Non somministrare a pazienti con: ipersensibilita' nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; bradicardia; shock cardiogeno; ipotensione; acidosi metabolica; gravi disturbi della circolazionearteriosa periferica; blocco atrioventricolare di secondo o terzo gra do; malattie del nodo del seno; feocromocitoma non trattato; scompensocardiaco non controllato. Non associare a terapia con verapamil o dil tiazem.

Posologia

Adulti. Ipertensione arteriosa, compresa quella di origine renale: mezza-1 compressa (50-100 mg) al giorno. Di solito il pieno effetto antipertensivo si raggiunge dopo una o due settimane di terapia. Se necessario, e' possibile ottenere un'ulteriore riduzione dei valori pressori associando il prodotto con altri farmaci antipertensivi. La somministrazione contemporanea del prodotto con un diuretico determina un effetto antipertensivo superiore a quello prodotto dai singoli farmaci. Angina pectoris: la maggior parte dei pazienti risponde alla somministrazione di 1 compressa (100 mg) al giorno. Aumentando la posologia non si ottiene generalmente un ulteriore beneficio. Aritmie: dopo aver controllato le aritmie con una formulazione iniettabile di atenololo, si consiglia una posologia di mantenimento per via orale di 50-100 mg/die. Intervento precoce nell'infarto miocardico acuto: il trattamento deve essere iniziato entro le 12h dall'insorgenza del dolore precordiale nell'infarto miocardico acuto con una formulazione iniettabile di atenololo. Dopo 15 minuti dall'iniezione in bolo, somministrare 50 mg del prodotto per via orale seguiti da altri 50 mg dopo 12 ore dall'iniezione.Successivamente si consiglia una terapia di mantenimento per via oral e alla dose di 100 mg/die che dovrebbe essere iniziata dopo altre 12 ore. Qualora compaia bradicardia e/o ipotensione (di entita' tale da richiedere un intervento terapeutico) o altri gravi effetti indesiderati, Seles Beta deve essere sospeso. Popolazioni speciali. Uso negli anziani: puo' rendersi necessario ridurre la posologia, particolarmente nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale. Uso nei bambini e negli adolescenti (<18 anni): non esistono esperienze cliniche relative all'impiego pediatrico, pertanto se ne sconsiglia la somministrazione a bambini e adolescenti. Uso nei pazienti con insufficienza renale: poiche' e' escreto per via renale e' necessario ridurre il dosaggio nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale. Non c'e' evidenza di un significativo accumulo di Seles Beta nei pazienti che hanno una clearance della creatinina superiore a 35 ml/min/1,73m^2 (il limite normale e' di 100-150 ml/min/1,73m^2). Nei pazienti con clearance della creatinina di 15-35 ml/min/1,73m^2 (equivalente a 3,4-6,8 mg/100 ml di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg algiorno o 100 mg a giorni alterni. Per i pazienti con clearance della creatinina <15 ml/min/1,73m^2 (equivalente a 6,8 mg/100 ml di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg a giorni alterni o 100 mg ogni 4 giorni. Ai pazienti in emodialisi il farmaco deve essere somministrato per via orale alla dose di 50 mg dopo ogni seduta; la somministrazione deve essere effettuata in ambiente ospedaliero, in quanto possono verificarsi marcate riduzioni della pressione arteriosa.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.

Avvertenze

Sebbene sia controindicato nello scompenso cardiaco non controllato puo' essere somministrato a pazienti i cui segni di insufficienza cardiaca risultino controllati e, con la dovuta cautela, a pazienti con una riserva cardiaca scarsa. Nei pazienti affetti da angina di Prinzmetal,il farmaco puo' aumentare il numero e la durata delle crisi anginose tramite vasocostrizione arteriosa coronarica mediata dagli alfa recettori. Tuttavia, seppur con la massima cautela, puo' essere considerato il suo impiego in questi pazienti, in quanto e' un beta-bloccante beta-1 selettivo. Non somministrare a pazienti affetti da gravi disturbi della circolazione arteriosa periferica. Durante il suo impiego in pazienti affetti da disordini vascolari periferici di modesta entita', si puo' anche verificare un aggravamento di tali disturbi. Particolare cautela nella somministrazione va rivolta ai pazienti con blocco atrioventricolare di primo grado, a causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione. Puo' modificare i segni di ipoglicemia, come tachicardia, palpitazione e sudorazione. Il medicinale puo' mascherare i segni cardiovascolari di tireotossicosi. La riduzione della frequenza cardiaca e' un'azione farmacologica indotta dal farmaco. Dovra' essere considerata una riduzione del dosaggio nei rari casi in cui compaiono sintomi attribuibili all'eccessiva riduzione della frequenza cardiaca. E' importante non interrompere bruscamente il trattamento, specialmente neipazienti affetti da cardiopatia ischemica. Puo' provocare una reazion e di ipersensibilita' compresi angioedema ed orticaria. Nei pazienti in terapia con il farmaco e con una storia di reazioni anafilattiche a diversi allergeni, si puo' verificare un aggravamento delle reazioni allergiche in occasione di ripetuti stimoli da parte dell' allergene. Questi pazienti possono non rispondere adeguatamente alle dosi di adrenalina comunemente impiegate nel trattamento delle reazioni allergiche.I pazienti affetti da broncospasmo non devono, in generale, ricevere beta-bloccanti, a causa di un aumento della resistenza delle vie aeree. L'atenololo e' un beta-bloccante beta1 selettivo; tuttavia questa selettivita' non e' assoluta. Pertanto in questi pazienti deve essere utilizzata la dose piu' bassa possibile del medicinale e deve essere prestata la massima cautela. In caso di aumento della resistenza delle vie respiratorie, la somministrazione deve essere interrotta e, se necessario, deve essere instaurata una terapia con preparati broncodilatatori (come il salbutamolo). Gli effetti sistemici dei beta-bloccanti orali possono essere potenziati quando usati in concomitanza ai beta-bloccanti oftalmici. Nei pazienti con feocromocitoma deve essere somministrato solo dopo il blocco dei recettori alfa. La pressione arteriosa deve essere strettamente monitorata. E' necessario esercitare cautela incaso di somministrazione concomitante di agenti anestetici e con il f armaco. L'anestesista deve essere informato al riguardo e deve essere utilizzato un anestetico con la minore attivita' inotropa negativa possibile. L'uso di beta-bloccanti e farmaci anestetici puo' comportare una attenuazione della tachicardia riflessa ed aumentare il rischio di ipotensione. Deve essere evitato l'uso di anestetici che possono causare depressione miocardica. Nei pazienti che devono essere sottoposti ad intervento chirurgico e' consigliabile ridurre gradatamente il trattamento con il medicinale fino ad interromperlo almeno 48 ore prima dell'intervento. Eventuali segni di iperattivita' vagale possono essere corretti mediante iniezione endovena di 0,5 - 1 mg di solfato di atropina eventualmente ripetuti.

Interazioni

L'uso concomitante di beta-bloccanti e calcio-antagonisti con effetto inotropo negativo (es. verapamil, diltiazem), puo' causare un eccesso di questi effetti, particolarmente nei pazienti con funzione ventricolare compromessa e/o anormalita' della conduzione seno-atriale o atrio-ventricolare. Cio' puo' comportare ipotensione grave, bradicardia e insufficienza cardiaca. Ne' beta-bloccanti ne' calcio antagonisti devonoessere somministrati per via endovenosa nelle 48 ore successive alla sospensione degli altri. L'uso concomitante con diidropiridine (es. nifedipina) puo' aumentare il rischio di ipotensione e possono verificarsi casi di insufficienza cardiaca in pazienti con insufficienza cardiaca latente. L'uso concomitante di baclofene puo' potenziare l'effetto antipertensivo, rendendo cosi' necessari aggiustamenti posologici. I farmaci glicosidi-digitalici, associati ai beta-bloccanti, possono provocare un aumento del tempo di conduzione atrioventricolare. I beta-bloccanti possono aggravare il brusco rialzo dei valori pressori che puo'verificarsi dopo la sospensione della clonidina. Se i due farmaci ven gono somministrati contemporaneamente, il beta-bloccante deve essere sospeso parecchi giorni prima di interrompere la terapia con clonidina.Se la terapia con beta-bloccante deve sostituire quella con clonidina , e' necessario che l'inizio del trattamento con beta-bloccante avvenga parecchi giorni dopo l'interruzione della terapia con clonidina. Farmaci antiaritmici appartenenti alla classe I (es. disopiramide) e l'amiodarone possono potenziare l'effetto sul tempo di conduzione atriale e indurre effetti inotropi negativi. I farmaci simpaticomimetici, comel'adrenalina, possono contrapporsi all'effetto dei beta-bloccanti se usati contemporaneamente. L'uso concomitante di farmaci inibitori della prostaglandino sintetasi (ad es. ibuprofene, indometacina) puo' ridurre gli effetti ipotensivi dei beta-bloccanti. E' necessario porre particolare cautela nell'uso degli agenti anestetici in pazienti trattaticon il prodotto. L'uso concomitante di insulina o farmaci antidiabeti ci orali puo' intensificare l'effetto ipoglicemico di questi farmaci.

Effetti indesiderati

Negli studi clinici, gli effetti indesiderati riportati sono generalmente attribuibili all'azione farmacologica dell'atenololo. Freuenze effetti indesiderati: molto comune (>= 1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie cardiache. Comune: bradicardia; raro:peggioramento dell'insufficienza cardiaca; blocco cardiaco. Patologie vascolari. Comune: freddo alle estremita'; raro: ipotensione postural e che puo' essere associata a sincope; aggravamento della claudicazione intermittente, se gia' presente; fenomeno di Raynaud nei pazienti predisposti. Patologie del sistema nervoso. Raro: capogiri, cefalea, parestesia. Disturbi psichiatrici. Non comune: disturbi del sonno, similmente a quanto riportato con altri beta-bloccanti; raro: cambiamenti dell'umore, incubi, psicosi o allucinazioni, aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe della memoria. Patologie gastrointestinali. Comune: disturbi gastrointestinali;raro: secchezza della bocca; non nota: stipsi. Disturbi del sistema i mmunitario. Non nota: reazioni di ipersensibilita'. Esami diagnostici.Comune: aumenti dei livelli delle transaminasi; molto raro: e' stato osservato un incremento di anticorpi antinucleo, tuttavia non e' chiara la rilevanza clinica. Sono stati riportati anche casi di lupus eritematoso sistemico. Patologie epatobiliari. Raro: tossicita' epatica, inclusa la colestasi intraepatica. Patologie del sistema emolinfopoietico. Raro: porpora; trombocitopenia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: alopecia; reazioni cutanee di tipo psoriasico; aggravamento della psoriasi; rash cutaneo; l'atenololo puo' esacerbare ladepigmentazione nei soggetti affetti da vitiligine; non nota: angioed ema, orticaria. Patologie dell'occhio. Raro: secchezza agli occhi; disturbi visivi. Patologie dell' apparato riproduttivo e della mammella. Raro: impotenza. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Raro: in pazienti con asma bronchiale o con una storia di problemi asmatici puo' verificarsi broncospasmo. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento. Qualora,secondo il giudizio clinico, la qualita' di vita del paziente venisse negativamente interessata dalla presenza di un qualsiasi effetto inde siderato sopraelencato, deve essere considerata la sospensione del trattamento. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

Il medicinale attraversa la barriera placentare e si sono riscontrati livelli ematici nel cordone ombelicale. Non sono stati effettuati studi sull'impiego del farmaco nel primo trimestre di gravidanza e pertanto non puo' essere esclusa la possibilita' di un danno fetale. Il prodotto e' stato impiegato, sotto stretto controllo medico, per il trattamento dell'ipertensione nel terzo trimestre. L'uso del medicinale in donne gravide, per il trattamento dell'ipertensione lieve-moderata, e' stato associato a un ritardo della crescita intra-uterina. L'uso in donne che sono in gravidanza o che possono iniziarla richiede un'attenta valutazione dei benefici indotti dalla terapia rispetto ai possibili rischi, particolarmente nel primo e secondo trimestre di gestazione. Siriscontra un accumulo significativo del prodotto nel latte materno. D eve essere adottata cautela quando viene somministrato a donne che allattano. I nati da madri che hanno assunto il prodotto poco prima di partorire o durante l'allattamento possono essere a rischio di ipoglicemia e bradicardia. Bisogna porre attenzione quando il farmaco e' assunto durante la gravidanza o l'allattamento.