Sedaxylan - Iniet Fl 25ml
Monografia:
- Denominazione
- Categoria farmacoterapeutica
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni / effetti secondari
- Sicurezza nelle Specie di Rif
- Uso / Via di somministrazione
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Tempo di attesa
- Specie di destinazione
- Interazioni
- Effetti indesiderati
- Gravidanza e allattamento
Dettagli:
Nome:Sedaxylan - Iniet Fl 25mlCodice Ministeriale:103595017
Principio attivo:Xilazina Cloridrato
Codice ATC:N05CM92
Fascia:n/a
Prezzo:47
Produttore:Eurovet Animal Health B.V.
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile triplice copia: detenzione e approvvigionamento riservati al medico veterinario DM 28/7/2009
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi
Veterinario:Sì
Categoria farmacoterapeutica
Ipnotici e sedativi.
Principi attivi
Xylazina 20,0 mg/ml (pari a 23,32 mg di xylazina cloridrato).
Eccipienti
Acido citrico monoidrato, sodio citrico, metile p-idrossibenzoato (E 218), propile pidrossibenzoato (E 216), propilenglicole, acqua per iniezione.
Indicazioni
Sedazione dei cani, gatti, equini e bovini.
Controindicazioni / effetti secondari
Da non usare in animali affetti da ostruzione dell'esofago e torsione dello stomaco, perche' sembra che le proprieta' miorilassanti del medicinale accentuino gli effetti dell'ostruzione e possano causare vomito. Da non usare in animali affetti da disfunzioni renali o epatiche, disfunzioni respiratorie, anomalie cardiache, ipotensione e/o shock. Da non usare in animali diabetici. Da non usare in vitellini al di sotto della prima settimana di vita, puledri al di sotto delle 2 settimane di vita o in cuccioli e gattini al di sotto delle 6 settimane di vita.
Sicurezza nelle Specie di Rif
In caso di sovradosaggio involontario, possono verificarsi aritmie car
Uso / Via di somministrazione
Intramuscolare (cani, gatti, bovini), sottocutanea (cani, gatti), endovenosa (cani, bovini, equini).
Posologia
Questo prodotto deve essere somministrato per singola iniezione endovenosa, intramuscolare o sottocutanea secondo la specie animale cui e' destinato. La risposta individuale alla xylazina e' alquanto diversa (come accade con altri sedativi), e dipende in parte dal dosaggio, dall'eta' e dal temperamento del paziente, dalle condizioni ambientali (stress) e dalle condizioni di salute generali (malattie, percentuale di grasso, etc.). Le dosi dipendono anche dalla profondita' dell'azione sedativa desiderata. Generalmente il tempo di comparsa della sedazione ela ripresa richiedono piu' tempo dopo un'iniezione intramuscolare o s ottocutanea alle dosi consigliate che a seguito di un'iniezione endovenosa. I primi effetti cominciano a manifestarsi normalmente 2 minuti dopo l'iniezione endovenosa e tra 5-10 minuti dopo un'iniezione intramuscolare o sottocutanea. L'effetto massimo e' raggiunto 10 minuti dopo.Se si aumenta la dose, si nota normalmente un aumento del livello di sedazione, finche' non si raggiunge un livello massimo. Se si aumenta il dosaggio oltre questo punto massimo, si prolunga la durata dell'azione sedativa. E' possibile che il periodo di risveglio nei vitelli siapiu' lungo dopo la somministrazione di 1 volta e mezza la dose consig liata. Se non si ottiene la profondita' sedativa richiesta, difficilmente se ne aumentera' l'efficacia ripetendo la somministrazione. In questo caso, si consiglia di aspettare che l'animale si sia completamenteripreso e riprovare 24 ore dopo la procedura con una dose superiore. Misurare con precisione il peso corporeo di un animale prima di somministrare la xylazina. Usare una siringa appositamente graduata. CANI: 1,0-2,0 mg per kg di peso corporeo per via intramuscolare o sottocutanea (pari 0,5 - 1,0 ml di soluzione da iniettare/10 kg di peso corporeo); 0,7-1,0 mg per kg di peso corporeo per via endovenosa (pari a 0,35-0,5 ml di soluzione da iniettare/10 kg di peso corporeo). GATTI: 0,5-1,0 mg per kg di peso corporeo per via intramuscolare o sottocutanea (pari a 0,125-0,25 ml di soluzione da iniettare/5 kg di peso corporeo). EQUINI: 0,5-1,0 mg per kg di peso corporeo per via endovenosa (pari a 2,5-5,0 ml di soluzione da iniettare/100 kg di peso corporeo). BOVINI: 0,05-0,20 mg per kg di peso corporeo per via intramuscolare (pari a 0,25-1,0 ml di soluzione da iniettare/100 kg di peso corporeo); 0,03-0,10 mg per kg di peso corporeo per via endovenosa (pari a 0,15-0,5 ml disoluzione da iniettare/100 kg di peso corporeo). L'iniezione endoveno sa deve essere praticata lentamente, soprattutto nei cavalli.
Conservazione
Questo medicinale veterinario non richiede alcuna speciale condizione di conservazione. Periodo di validita' dopo prima apertura del condizionamento primario: 28 giorni.
Avvertenze
La detenzione e somministrazione del medicinale deve essere effettuataesclusivamente dal medico veterinario. EQUINI: la xylazina inibisce l a normale motilita' intestinale. Pertanto, nei cavalli che soffrono dicoliche la si deve usare soltanto se non rispondono agli analgesici. Non usare la xylazina nei cavalli con disfunzioni cecali. Dopo essere stati trattati con la xylazina, i cavalli sono riluttanti a camminare;pertanto, ogniqualvolta e' possibile, il sedativo deve essere sommini strato nel luogo in cui il trattamento/esame avra' luogo. Prestare particolare attenzione in caso di somministrazione del medicinale a cavalli affetti da laminite. I cavalli affetti da patologie o disfunzioni delle vie aeree possono sviluppare un dispnea mortale. La dose deve essere mantenuta la piu' bassa possibile. GATTI, CANI: la xylazina inibisce la normale motilita' intestinale. Cio' puo' rendere indesiderata l'azionesedativa della xylazina in caso di radiografie gastro-intestinali superiori, perche' stimola il riempimento dello stomaco con gas e rende piu' incerta l'interpretazione della radiografia. I cani brachicefali con patologie o disfunzioni delle vie aeree possono sviluppare unadispnea mortale. BOVINI: i ruminanti sono estremamente sensibili agli effetti della xylazina. A dosi basse, normalmente, i bovini restano i n piedi, ma alcuni animali tendono a sdraiarsi. Alle dosi massime consigliate, la maggior parte degli animali si sdraiera' ed alcuni si accasceranno coricandosi su un fianco. L'iniezione di xylazina deprime le funzioni motorie reticolo-ruminali. Cio' puo' causare meteorismo. Si consiglia di non nutrire ne' abbeverare gli animali per molte ore primadella somministrazione di xylazina. Nei bovini la capacita' di erutta re, tossire e deglutire si conserva anche se ridotta per tutta la durata dell'azione sedativa, pertanto e' necessario tenere i bovini sotto stretto controllo durante il periodo di risveglio: gli animali devono essere tenuti coricati in posizione sternale. Nei bovini si possono verificare rischi per la vita dopo iniezioni intramuscolari superiori a 0,5 mg/kg di peso corporeo (deficit respiratori e della circolazione).E' pertanto necessario un dosaggio estremamente preciso. Gli animali piu' vecchi e deboli sono piu' sensibili alla xylazina, mentre quelli nervosi o eccitabili possono richiederne una dose piu' elevata. In caso di disidratazione, la xylazina deve essere usata con prudenza. Nei gatti e nei cani, l'emesi si verifica normalmente entro 3-5 minuti dopola somministrazione di xylazina. Si consiglia di tenere a digiuno i c ani e i gatti per 12 ore prima dell'intervento chirurgico; possono invece avere libero accesso all'acqua. Non superare le dosi consigliate. Dopo la somministrazione, e' necessario lasciare riposare in tranquillita' gli animali finche' il medicinale non ha raggiunto completamente l'effetto. Si consiglia di tenere gli animali al fresco quando la temperatura ambiente e' superiore a 25.C e di tenerli al caldo in caso di basse temperature. Poiche' le proprieta' analgesiche della xylazina sono insufficienti, negli interventi dolorosi la xylazina deve essere sempre abbinata ad un analgesico locale o generale. La xylazina produce un certo grado d'atassia; pertanto, deve essere usata con prudenza negli interventi che riguardano le parti distali degli arti e nelle castrazioni di cavalli in stazione quadrupedale. Gli animali trattati con la xylazina devono essere tenuti sotto controllo fino alla totale scomparsa degli effetti (ad es. monitorare le funzioni cardiaca e respiratoria, anche in fase post-operatoria). Per la somministrazione a giovanianimali, rispettare i limiti d'eta' indicati. Se fosse necessario som ministrare il prodotto ad animali d'eta' inferiore ai limiti indicati,e' indispensabile che il veterinario effettui una valutazione rischio /beneficio. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto agli animali: in caso d'assunzione accidentale per via orale o auto-iniezione, rivolgersi immediatamente ad un medico, mostrandogli il foglietto illustrativo del medicinale ma NON GUIDARE perche' si possono manifestare effetti sedativi e variazioni della pressione del sangue. Se il medicinale entra in contatto con la pelle, non si possono escludere fenomeni d'irritazione, sensibilizzazione, dermatiti da contatto ed effetti sistemici. Evitare ogni contatto epidermico e indossare guanti impermeabili quando si maneggia il prodotto. A seguito di un contatto accidentale, lavare immediatamente la pelle contaminata con abbondante acqua. In caso di schizzi accidentali negli occhi, sciacquare immediatamente con abbondante acqua fresca. Se l'irritazione persiste, rivolgersi a un medico. Togliersi gli indumenti contaminati. Le donne incinte devono astenersi dal maneggiare il prodotto. PER I MEDICI: la xylazina e'un agonista del recettore a-adrenergico la cui tossicita' puo' provoc are effetti clinici quali sedazione, depressione respiratoria e coma, bradicardia, ipotensione e iperglicemia. Si sono riscontrate anche aritmie ventricolari. Il trattamento deve essere abbinato a un'appropriata terapia intensiva. Sovradosaggio: in caso di sovradosaggio involontario, possono verificarsi aritmie cardiache, ipotensione, una profonda depressione del sistema nervoso centrale e della respirazione. Dopo un sovradosaggio sono state segnalate anche crisi epilettiche. La xylazina puo' essere antagonizzata mediante antagonisti alfa2-adrenergici: l'atipamezolo si e' rivelato un utile antidoto in tali casi. Il dosaggio consigliato e': 0,2 mg/kg per i cani e i gatti. Per trattare gli effetti depressivi della respirazione indotti dalla xylazina, si consiglia di supportare meccanicamente la respirazione con o senza stimolanti (ad es. il doxipram). Incompatibilita': non miscelare con altri medicinali veterinari.
Tempo di attesa
Carne, visceri: 1 giorno. Latte. Bovini: zero giorni.
Specie di destinazione
Cani, gatti, equini, bovini.
Interazioni
Altri farmaci depressanti il sistema nervoso centrale (barbiturici, narcotici, anestetici, tranquillanti, etc.) possono provocare un'ulteriore depressione del sistema nervoso centrale se somministrati con la xylazina. E' possibile che si debba ridurre il dosaggio di questi farmaci. La xylazina deve pertanto essere usata con prudenza quando la si abbina a neurolettici o tranquillanti. La xylazina non deve essere usatainsieme a medicinali simpaticomimetici come l'epinefrina perche' si p uo' verificare un'aritmia ventricolare.
Effetti indesiderati
Generalmente, si possono verificare gli effetti collaterali tipici di un agonista alfa2-adrenergico, come bradicardia, aritmia reversibile eipotensione. La termoregolazione puo' esserne influenzata e di conseg uenza la temperatura del corpo puo' scendere o salire secondo la temperatura ambientale. Soprattutto nei gatti si possono verificare depressione e/o un arresto della respirazione. GATTI, CANI: queste specie vomitano di frequente all'inizio dell'azione sedativa indotta dalla xylazina, soprattutto se gli animali hanno appena mangiato. Gli animali possono manifestare un'abbondante salivazione dopo un'iniezione di xylazina. Altri effetti negativi nei cani e nei gatti includono: tremori muscolari, bradicardia con blocco atrioventricolare (BAV), ipotensione, riduzione della frequenza respiratoria, riflessi motori in reazione a forti stimoli uditivi e aumento della minzione nei gatti. Nei gatti, laxylazina causa delle contrazioni uterine e puo' indurre un parto prem aturo. Nei cani, le reazioni avverse sono generalmente piu' pronunciati a seguito di una somministrazione sottocutanea che dopo un'iniezioneintramuscolare e l'effetto (l'efficacia) puo' essere meno prevedibile . BOVINI: la xylazina puo' indurre parti prematuri e ridurre anche le possibilita' d'impianto dell'ovulo. I bovini, cui sono state somministrate elevate dosi di xylazina, soffrono a volte di feci molli nelle 24ore successive. Altre reazioni avverse includono una salivazione abbo ndante, atonia del rumine, atonia della lingua, rigurgito, meteorismo,ipotermia, bradicardia, un aumento della minzione e un prolasso rever sibile del pene. Nei bovini, gli effetti negativi sono generalmente piu' pronunciati a seguito di una somministrazione intramuscolare che dopo un'iniezione endovenosa. EQUINI: questi animali sudano spesso nellafase di progressiva scomparsa dell'azione sedativa. Si sono osservate , soprattutto nei cavalli, una grave bradicardia e una riduzione dellafrequenza respiratoria. E' stato riscontrato un aumento della frequen za della minzione. E' possibile che si verifichino tremori muscolari eriflessi motori conseguenti a forti stimoli uditivi o fisici. Sebbene rare, sono state riscontrate reazioni violente nei cavalli a seguito della somministrazione di xylazina. E' possibile che si verifichino un'atassia e un prolasso reversibile del pene. In casi rarissimi, la xylazina puo' provocare leggere coliche a causa della temporanea riduzione della motilita' intestinale. A scopo preventivo, aspettare che gli effetti sedativi siano scomparsi del tutto prima di nutrire il cavallo trattato.
Gravidanza e allattamento
Sebbene gli studi eseguiti in laboratorio sui ratti non abbiano mostrato alcuna evidenza d'effetti teratogenici o fetotossici, nei primi duetrimestri della gravidanza il prodotto deve essere usato esclusivamen te sulla base della valutazione rischio/beneficio. Da non usare nelle ultime fasi della gravidanza (soprattutto nei bovini e nei gatti), perche' la xylazina causa contrazioni uterine e puo' indurre parti prematuri. Da non usare in bovini che ricevono trapianti d'ovuli perche' l'aumento del tono uterino puo' ridurre le possibilita' d'impianto dell'ovulo.