Risedronato Meb - 4cpr Riv 35mg

Dettagli:
Nome:Risedronato Meb - 4cpr Riv 35mg
Codice Ministeriale:042731012
Principio attivo:Sodio Risedronato
Codice ATC:M05BA07
Fascia:A
Prezzo:10.98
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Mebel Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

RISEDRONATO MEBEL 35 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

Formulazioni

Risedronato Meb - 4cpr Riv 35mg

Categoria farmacoterapeutica

Bisfosfonati.

Principi attivi

Ogni compressa rivestita con film contiene 35 mg di risedronato sodico(amorfo), equivalente a 32,48 mg di acido risedronico.

Eccipienti

Nucleo della compressa: magnesio stearato, crospovidone, lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina. Rivestimento con film: ipromellosa(E464), silice colloidale anidra, idrossipropilcellulosa (E463), macr ogol 400, macrogol 8000, titanio diossido (E171), ferro ossido giallo (E172), ferro ossido rosso (E172).

Indicazioni

Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale per ridurre il rischio difratture vertebrali. Trattamento dell'osteoporosi postmenopausale con clamata per ridurre il rischio di fratture dell'anca. Trattamento dell'osteoporosi negli uomini ad alto rischio di fratture.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipocalcemia. Gravidanza e allattamento. Grave compromissione dellafunzione renale (clearance della creatinina <30 ml/min).

Posologia

La durata ottimale del trattamento con i bisfosfonati contro l'osteoporosi non e' stata stabilita. La necessita' di un trattamento continuo deve essera riesaminata periodicamente in base ai benefici e ai rischipotenziali del farmaco, su base individuale, in particolare dopo 5 an ni o piu' di trattamento. La dose raccomandata negli adulti e' una compressa da 35 mg da assumere per via orale una volta a settimana. La compressa deve essere assunta nello stesso giorno di ogni settimana. L'assorbimento di risedronato sodico e' influenzato dall'assunzione di cibo e pertanto, per assicurarne un assorbimento adeguato, i pazienti devono assumere il farmaco: prima della colazione almeno 30 minuti primadella prima assunzione di cibo, di altri medicinali o di bevande del giorno (fatta eccezione per l'acqua di rubinetto). I pazienti devono essere informati che, nel caso in cui dimentichino di assumere una compressa, devono prenderla nel giorno stesso in cui se ne ricordano. I pazienti devono poi riprendere l'assunzione settimanale nel giorno in cui la compressa viene assunta di solito. Non si devono assumere due compresse nello stesso giorno. La compressa deve essere deglutita intera e non sciolta o masticata. Per favorire il transito della compressa nello stomaco assumere il medicinale con un bicchiere di acqua di rubinetto (>=120 ml) mantenendo il busto in posizione eretta. I pazienti nondevono coricarsi per 30 minuti dopo aver assunto la compressa. La sup plementazione di calcio e vitamina D deve essere presa in considerazione in caso di apporto dietetico inadeguato. Anziani: non e' necessariaalcuna correzione del dosaggio in quanto la biodisponibilita', la dis tribuzione e l'eliminazione nei soggetti anziani (>60 anni d'eta') si sono rivelate simili a quelle nei soggetti piu' giovani. Questo e' stato dimostrato anche in pazienti molto anziani, ovvero di 75 anni ed oltre nella popolazione femminile in postmenopausa. Non sono richieste correzioni del dosaggio nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale da lieve a moderata. L'assunzione di risedronato sodico e'controindicata in pazienti con compromissione renale grave. L'uso di risedronato sodico non e' raccomandato nei bambini al di sotto dei 18 anni d'eta' a causa dell'insufficienza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Cibo, bevande (fatta eccezione per l'acqua di rubinetto) e medicinali contenenti cationi polivalenti (quali calcio, magnesio, ferro e alluminio), interferiscono con l'assorbimento dei bisfosfonati e non devono essere assunti contemporaneamente al risedronato sodico. Per raggiungere l'efficacia desiderata, e' necessario attenersi strettamente alle istruzioni sul dosaggio. L'efficacia dei bisfosfonati nel trattamento dell'osteoporosi e' correlata alla presenza di una ridotta densita' minerale ossea e/o prevalenza di fratture. L'eta' avanzata o fattori clinici di rischio per le fratture da soli non giustificano l'inizio del trattamento dellA'osteoporosi con un bisfosfonato. Fratture atipiche del femore: sono state segnalate, nella terapia con bisfosfonati, fratture atipiche del femore subtrocanteriche e diafisarie, principalmente in pazienti in trattamento a lungo termine per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino asopra la svasatura sovracondiloidea Queste fratture si sono verificat e dopo un trauma minimo o in assenza di trauma e alcuni pazienti hannoaccusato dolore a livello della coscia o dell'inguine, spesso associa to con reperti di diagnostica per immagini di fratture da stress, insorto da settimane a mesi prima del manifestarsi di una frattura completa del femore. Spesso le fratture sono bilaterali; per questa ragione nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno avuto una frattura della diafisi femorale deve essere controllato il femore controlaterale. E' stata inoltre riportata una limitata guarigione di queste fratture.In pazienti con frattura atipica del femore e' consigliabile l'interr uzione della terapia con bisfosfonati in base alla valutazione del paziente, effettuata sul profilo individuale rischio/beneficio. Durante il trattamento con bisfosfonati i pazienti devono essere avvertiti di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e qualsiasi paziente con tali sintomi deve essere esaminato per una frattura del femore incompleta. L'evidenza a supporto dell'efficacia dei bisfosfonati, compreso il risedronato sodico, in soggetti molto anziani (piu'di 80 anni) e' limitata. I bisfosfonati sono stati associati ad esofa giti, gastriti e ulcere esofagee e ulcere gastroduodenali. Pertanto, deve essere usata prudenza: nei pazienti con anamnesi positiva per disturbi all'esofago che provocano un ritardo del transito o nello svuotamento esofageo, ad es. restringimento o acalasia. Nei pazienti incapacidi mantenere il busto eretto per almeno 30 minuti dopo l'assunzione d ella compressa. Se il risedronato sodico viene somministrato a pazienti con disturbi, in corso o di recente insorgenza, a carico dell'esofago (incluso l'Esofago di Barrett) o dell'apparato gastrointestinale superiore. I medici devono sottolineare ai pazienti l'importanza di prestare attenzione alle istruzioni sulla somministrazione e fare attenzione alla comparsa di qualsiasi segno o sintomo che indichi una possibilereazione esofagea. I pazienti devono essere informati che nel caso sv iluppino sintomi di irritazione esofagea quali disfagia, dolore nella deglutizione, dolore retrosternale o comparsa/peggioramento di bruciori di stomaco, devono rivolgersi tempestivamente ad un medico. L'ipocalcemia deve essere trattata prima dell'inizio della terapia con risedronato sodico. E' inoltre necessario correggere altri disturbi delle ossa e del metabolismo minerale (quali disfunzione paratiroidea, ipovitaminosi D), quando si inizia la terapia con risedronato sodico. L'osteonecrosi della mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (osteomielite inclusa) e' stata segnalata in pazienti con cancro in trattamento con regimi comprendenti i bisfosfonatisomministrati principalmente per via endovenosa. Molti di questi pazi enti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L'osteonecrosi della mascella e' stata segnalata anche in pazienti con osteoporosi in trattamento con i bisfosfonati orali. Prima di iniziare il trattamento con i bisfosfonati in pazienti con concomitanti fattori di rischio (come cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale) deve essere presa in considerazione la necessita' diun esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preve ntive. Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure dentarie invasive. Nei pazienti che sviluppano osteonecrosi della mascella durante la terapia con i bisfosfonati, la chirurgia dentaria puo' esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di chirurgia dentale, non ci sono dati disponibili che indichino che l'interruzione del trattamento con i bisfosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mascella. Il giudizio clinico del medico deve guidare il programma di gestione di ciascun paziente, sulla base dellavalutazione individuale del rapporto rischio/beneficio. Questo medici nale contiene lattosio.

Interazioni

Non sono stati condotti studi ufficiali sulle interazioni con altri trattamenti, tuttavia negli studi clinici non si sono osservate interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali. Negli studi di Fase III sul risedronato sodico a dosaggio giornaliero nel trattamento dell'osteoporosi, rispettivamente il 33% e il 45% delle pazienti hanno assunto acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Nello studio di Fase III con il dosaggio settimanale nelle donne in postmenopausa, rispettivamente il 57% ed il 40% delle pazienti hanno assunto acido acetilsalicilico o altri FANS. Tra i pazienti trattati regolarmente con acido acetilsalicilico o FANS (3 o piu' giornialla settimana), l'incidenza di eventi avversi a carico del tratto ga strointestinale superiore nei pazienti trattati con risedronato sodicoe' risultata simile a quella nel gruppo di controllo. Qualora ritenut o opportuno, il risedronato sodico puo' essere assunto in concomitanzacon terapia estrogenica sostitutiva (solo per le donne). L'assunzione concomitante di medicinali contenenti cationi polivalenti (per es. ca lcio, magnesio, ferro e alluminio) interferisce con l'assorbimento delrisedronato sodico. Il risedronato sodico non e' metabolizzato a live llo sistemico, non induce gli enzimi del citocromo P450 ed ha un bassolegame con le proteine.

Effetti indesiderati

Durante l'esperienza post-marketing sono state segnalate le seguenti reazioni (con frequenza rara): fratture atipiche del femore subtrocanteriche e diafisarie (reazione avversa di classe dei bisfosfonati). Frequenze effetti indesiderati verificatisi durante gli studi clinici nelle donne con osteoporosi postmenopausale trattate fino a 36 mesi con risedronato sodico con un dosaggio di 5 mg al giorno (n=5020) o con placebo (n=5048): molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (da >=1/1.000 a <1/100), raro (da >=1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea. Patologie dell'occhio. Non comune: irite. Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi, dispepsia, nausea, dolore addominale, diarrea; noncomune: gastrite, esofagite, disfagia, duodenite, ulcera esofagea; ra ro: glossite, stenosi esofagea. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolore muscoloscheletrico. Esami diagnostici. Raro: anomalie nei test di funzionalita' epatica. In alcuni pazienti sono state osservate delle diminuzioni a carattere lieve, transitorio e asintomatico dei livelli sierici di calcio e fosfato. Sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati aggiuntivi considerati dallo sperimentatore come possibilmente o probabilmente correlati al farmaco: patologie gastrointestinali e dolore. In uno studio multicentrico della durata di 2 anni condotto negli uomini con osteoporosi, i profili complessivi di sicurezza e tollerabilita' tra il gruppo sottoposto a terapia attiva ed il gruppo placebo sono risultati simili. Gli effetti indesiderati corrispondevano a quelli precedentemente osservati nelle donne. Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate durante l'utilizzo post-marketing (frequenza non nota). Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazione anafilattica. Patologie dell'occhio. Non nota: irite, uveite. Patologie epatobiliari. Non nota: gravi disturbi epatici. Nella maggior parte dei casi riportati i pazienti erano in trattamento anche con altri medicinali che notoriamente inducono patologie epatiche. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: ipersensibilita' e reazioni cutanee, incluso angioedema, eruzione cutanea generalizzata, orticaria, reazioni cutanee bollose e vasculite leucocitoclastica, alcune gravi, compresi casi isolati di Sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica. Perdita di capelli. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo.Non nota: osteonecrosi della mascella. Segnalare qualsiasi reazione a vversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati sufficienti sull'uso di risedronato sodico in donne in gravidanza. Studi condotti su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Studi condotti su animali indicano che una piccola quantita' di risedronato sodico e' escreta nel latte materno. Il risedronato sodico non deve essere somministrato in gravidanza o in donne che allattano al seno.