Risedronato Eg - 4cpr Riv 35mg
Dettagli:
Nome:Risedronato Eg - 4cpr Riv 35mgCodice Ministeriale:039970227
Principio attivo:Sodio Risedronato
Codice ATC:M05BA07
Fascia:A
Prezzo:10.98
Rimborso:10.98
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Eg Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi
Denominazione
RISEDRONATO EG 35 mg COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Formulazioni
Risedronato Eg - 4cpr Riv 35mg
Categoria farmacoterapeutica
Bifosfonati.
Principi attivi
Risedronato sodico 35 mg (equivalente a 32,5 mg di acido risedronico).
Eccipienti
Nucleo: amido, pregelatinizzato (mais), cellulosa microcristallina, crospovidone, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, lattosio monoidrato, titanio diossido (E171), macrogol 4000.
Indicazioni
Trattamento dell'osteoporosi post-menopausale per ridurre il rischio di fratture vertebrali. Trattamento dell'osteoporosi post-menopausale manifesta per ridurre il rischio di fratture dell'anca. Trattamento dell'osteoporosi negli uomini con elevato rischio di fratture.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al risedronato sodico o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipocalcemia. Gravidanza e allattamento. Grave compromissione renale (clearance della creatinina <30 ml/min).
Posologia
La dose raccomandata per gli adulti e' di una compressa da 35 mg per via orale una volta alla settimana. La compressa deve essere assunta ogni settimana allo stesso giorno. L'assorbimento del risedronato sodicoe' influenzato dal cibo e pertanto, per assicurarne un assorbimento a deguato, i pazienti devono assumere il risedronato almeno 30 minuti prima di ingerire il primo cibo (prima della colazione), altri medicinali o bevande del giorno (eccezione fatta per l'acqua naturale). In casodi dimenticanza di una dose, la compressa da 35 mg di risedronato dev e essere presa il giorno in cui se ne ricordano. Poi ricominciare a prendere una compressa una volta alla settimana nel giorno in cui e' normalmente assunta la compressa. Non devono essere assunte nello stesso giorno due compresse. La compressa deve essere deglutita intera e non sciolta o masticata. Per favorire il transito della compressa nello stomaco assumere il risedronato con un bicchiere di acqua naturale (>=120 ml) mantenendo una posizione eretta (seduta o in piedi). I pazienti non devono coricarsi per 30 minuti dopo aver ingerito la compressa. L'integrazione di calcio e vitamina D deve essere considerata in caso diapporto dietetico inadeguato. Anziani: non e' necessario alcun aggius tamento della dose in quanto la biodisponibilita', la distribuzione e l'eliminazione nei soggetti anziani (>60 anni) si sono rivelate similia quelle nei soggetti piu' giovani. Questo e' stato anche mostrato in pazienti molto anziani, di 75 anni e oltre nella popolazione in post- menopausa. Compromissione renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con compromissione della funzionalita' renaleda lieve a moderata. L'impiego di risedronato sodico e' controindicat o in pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale (clearance della creatinina < 30 ml/min). La sicurezza e l'efficacia di risedronato nei bambini e negli adolescenti non sono state accertate.
Conservazione
Non richiede particolari condizioni di conservazione.
Avvertenze
Cibo, bevande (eccezione fatta per l'acqua naturale) e medicinali contenenti cationi polivalenti (quali calcio, magnesio, ferro e alluminio), interferiscono con l'assorbimento dei bifosfonati e non devono essere assunti contemporaneamente a risedronato. L'efficacia dei bifosfonati nel trattamento dell'osteoporosi e' correlata alla presenza di una diminuita densita' minerale ossea e/o prevalenza di fratture. L'eta' avanzata o fattori clinici di rischio per le fratture da soli non giustificano l'inizio del trattamento dell'osteoporosi con un bifosfonato. L'evidenza a supporto dell'efficacia dei bifosfonati compreso il risedronato, nei pazienti molto anziani (piu' di 80 anni) e' limitata. I bisfosfonati sono stati associati a esofagiti, gastriti, ulcere esofagee e gastroduodenali. Si deve pertanto prestare cautela: in pazienti con anamnesi positiva per disturbi all'esofago che provocano un ritardo del transito esofageo o dello svuotamento gastrico, come restringimento o acalasia; in pazienti incapaci di mantenere il busto eretto per almeno 30 minuti dal momento in cui assumono la compressa; se il risedronato viene somministrato a pazienti con problemi in atto o recenti a carico dell'esofago o del tratto gastrointestinale superiore. Si deve correggere l'ipocalcemia prima dell'inizio della terapia con il risedronato. Si devono inoltre trattare altri disturbi delle ossa e del metabolismo minerale (es. disfunzione paratiroidea, ipovitaminosi D) quando si inizia la terapia con il risedronato. E' stata segnalata osteonecrosi mandibolare, in genere associata all'estrazione dentale e/o a infezione locale (inclusa l'osteomielite), in pazienti affetti da cancro e sottoposti a regimi terapeutici che includevano i bifosfonati per lo piu' somministrati per via endovenosa. Molti di questi pazienti si sottoponevano anche a chemioterapia ed erano trattati con corticosteroidi. E' stata riportata osteonecrosi mandibolare anche in pazienti con osteoporosi trattati con bifosfonati per via orale. Prima di iniziare un trattamento in pazienti con fattori di rischio concomitanti (es. cancro, chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale) deve essere presa in considerazione la necessita' di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive. Nel corso del trattamento questi pazienti devono evitare, se possibile, di sottoporsi a procedure odontoiatriche invasive. Pazienti che sviluppano osteonecrosi mandibolare durante il trattamento con bifosfonati possono peggiorare tale condizione se nel frattempo si sottopongono a chirurgia odontoiatrica. Non sono disponibili dati che suggeriscano se la sospensione della terapia con bifosfonati riduca il rischio di osteonecrosi mandibolare nei pazienti che richiedono procedure odontoiatriche. Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditaridi intolleranza al galattosio, carenza di Lapp-lattasi o malassorbime nto di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Interazioni
Non sono stati condotti studi di interazione, tuttavia negli studi clinici non si sono osservate interazioni clinicamente rilevanti con altri medicinali. Negli studi di fase III sul risedronato sodico nel trattamento dell'osteoporosi con una dose giornaliera, rispettivamente il 33% e il 45% delle pazienti hanno assunto acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Nella studio di fase III nelle donne in post-menopausa trattate una volta alla settimana, e'stato segnalato l'uso del 57% e il 40% delle pazienti, rispettivament e di acido acetilsalicilico o FANS. Tra gli utilizzatori regolari di acido acetilsalicilico o FANS (3 o piu' giorni alla settimana) l'incidenza di eventi avversi a livello del tratto gastrointestinale superiorein pazienti trattati con risedronato sodico e' risultata simile a que lla riscontrata in pazienti del gruppo di controllo. Qualora ritenuto opportuno, il risedronato sodico puo' essere usato in concomitanza conla terapia estrogenica sostitutiva(solo per le donne). L'assunzione c ontemporanea di medicinali contenenti cationi polivalenti (es. calcio,magnesio, ferro e alluminio) interferisce con l'assorbimento di rised ronato. Il risedronato sodico non e' metabolizzato a livello sistemico, non induce gli enzimi del citocromo P-450 ed ha un basso legame per le proteine.
Effetti indesiderati
Il risedronato e' stato studiato in studi clinici di fase III che hanno coinvolto piu' di 15.000 pazienti. La maggioranza degli effetti indesiderati riscontrati nel corso degli studi clinici e' stata di grado lieve o moderato e di solito non ha richiesto l'interruzione della terapia. Gli effetti avversi verificatisi durante gli studi clinici di fase III nelle donne in post-menopausa con osteoporosi trattate fino a 36mesi con risedronato alla dose di 5 mg/die (n=5020) o con placebo (n= 5048), e considerati possibilmente o probabilmente correlati al risedronato. Patologie del sistema nervoso. Comune (>=1/100; <1/10): cefalea. Patologie dell'occhio Non comune (>=1/1.000; <1/100): irite. Patologie gastrointestinali. Comune: stipsi, dispepsia, nausea, dolore addominale, diarrea. Non comune: gastrite, esofagite, disfagia, duodenite, ulcera esofagea. Raro (>=1/10.000; <1/1.000): glossite, stenosi esofagea. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo Comune: dolore muscolo-scheletrico. Esami diagnostici. Raro: anormalita' nei test di funzionalita' epatica. Nessuna incidenza rilevante dagli studi clinici di Fase III sull'osteoporosi; la frequenza e' basata sui dati di eventi avversi/laboratorio/rechallenge provenienti da studiclinici precedenti. In uno studio multicentrico di un anno, in doppio cieco, di confronto tra risedronato sodico 5 mg al giorno (n =480) e risedronato sodico 35 mg a settimana (n = 485) nelle donne in post-menopausa con osteoporosi, i profili complessivi di sicurezza e tollerabilita' sono risultati simili. Sono state riportate le seguenti ulteriori reazioni avverse considerate possibilmente o probabilmente correlatial farmaco da parte degli sperimentatori, (incidenza maggiore nel ris edronato 35 mg rispetto al gruppo risedronato sodico 5 mg): disturbi gastrointestinali e dolore. In uno studio di 2 anni negli uomini con osteoporosi, la sicurezza globale e la tollerabilita' sono risultate simili tra il trattamento e il gruppo placebo. Le reazioni avverse sono risultate coerenti con quelle precedentemente osservate nelle donne. >>Risultati di laboratorio: in alcuni pazienti sono state osservate delle iniziali diminuzioni a carattere lieve, transitorio e asintomatico dei livelli sierici di calcio e fosfato. >>Esperienza post-marketing (la frequenza non e' nota). Patologie dell'occhio: irite, uveite. Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo: osteonecrosi mandibolare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee e di ipersensibilita', compresi angioedema, eruzione generalizzata, orticaria, reazioni cutanee bollose, vasculite leucocitoclastica, tra cui alcune forme gravi, compresi casi isolati di sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica; perdita dei capelli. Disturbi del sistema immunitario: reazioni anafilattiche. Patologie epatobiliari: disturbi epatici gravi. Nella maggior parte dei casi segnalati i pazienti erano stati trattati con altri medicinali noti per causare disturbi epatici.
Gravidanza e allattamento
Non esistono dati adeguati sull'uso di risedronato sodico nelle donne in gravidanza. Gli studi effettuati sugli animali hanno mostrato tossicita' riproduttiva. Il potenziale rischio per gli esseri umani non e' noto. Gli studi effettuati sugli animali indicano che una piccola quantita' di risedronato sodico passa nel latte materno. Non deve essere utilizzato da donne incinte o che stanno allattando al seno.