Riopan - 40cpr Mast 800mg

Dettagli:
Nome:Riopan - 40cpr Mast 800mg
Codice Ministeriale:027103023
Principio attivo:Magaldrato
Codice ATC:A02AD02
Fascia:A
Prezzo:4.78
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Takeda Italia Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse/tavolette masticabili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

RIOPAN

Formulazioni

Riopan - 40cpr Mast 800mg
Riopan Gel - Os Gel 40bust 800mg
Riopan Gel - Os Gel Fl 80mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Antiacidi.

Principi attivi

Magaldrato anidro.

Eccipienti

Compresse masticabili: macrogol 4000, aroma caramello, calcio arachinato, aroma panna, maltolo, sorbitolo. Gel orale: gomma arabica, ipromellosa, maltolo, essenza di caramello, essenza di panna, simeticone emulsione, sodio ciclamato, clorexidina digluconato 20%, argento solfato, acqua purificata.

Indicazioni

Trattamento dell'ulcera duodenale e gastrica e della esofagite da reflusso; trattamento sintomatico delle gastriti e gastro-duodeniti di varia eziologia caratterizzate da iperacidita'.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo e/o ad uno degli eccipienti; porfiria; ipofosfatemia; gravi insufficienze renali; generalmente controindicato in eta' pediatrica; stato di cachessia.

Posologia

Compresse masticabili: salvo diversa prescrizione medica, verra' assunta una compressa da 800 mg quattro volte al di', un'ora dopo i pasti principali ed immediatamente prima di coricarsi. Le compresse devono essere masticate o succhiate. Gel orale: salvo diversa prescrizione medica, 10 ml (corrispondenti a due cucchiaini da the) o il contenuto di una bustina del farmaco in gel, quattro volte al di', un'ora dopo i pasti principali ed immediatamente prima di coricarsi. Per l'uso: agitareenergeticamente il flacone o omogeneizzare il contenuto della bustina , manipolandola prima della sua apertura. Dosaggi piu' elevati, al bisogno, sia di compresse che di gel, potranno essere utilizzati su prescrizione o sotto stretto controllo medico: in tutti i casi, appena possibile, andra' ridotto il dosaggio a quello sufficiente a controllare la sintomatologia. Non deve essere superata una dose giornaliera di 6400 mg. Il trattamento dovrebbe essere continuato per almeno 4 settimaneanche se i sintomi sono scomparsi. Se i sintomi persistono per piu' d i 2 settimane durante il trattamento deve essere fatto un esame clinico per escludere un'eventuale patologia maligna. Pazienti pediatrici: non utilizzare nei bambini di eta' inferiore a 12 anni poiche' l'esperienza di trattamento e' limitata in questa fascia di eta'.

Conservazione

Compresse masticabili: non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Gel orale: non refrigerare o congelare.

Avvertenze

Il medicinale non deve essere utilizzato nei bambini di eta' inferiorea 12 anni poiche' l'esperienza di trattamento e' limitata in questa f ascia d'eta'. In pazienti con ridotta funzionalita' renale (clearance della creatinina <30 ml/min) il farmaco deve essere utilizzato esclusivamente sotto regolare monitoraggio dei livelli sierici di magnesio edalluminio. I livelli sierici di alluminio non dovrebbero superare 40 ng/ml. Si deve avere particolare attenzione nei pazienti sottoposti a dialisi a causa di un possibile legame tra gli elevati livelli di alluminio sierico e lo sviluppo di encefalopatie. L'uso prolungato di antiacidi contenenti alluminio puo' ridurre l'assorbimento di fosfati. Peril farmaco in compresse: nei bambini deve essere tenuta in consideraz ione la possibilita' di una intolleranza ereditaria al fruttosio non riconosciuta. Ogni compressa masticabile contiene 0,774 g di sorbitolo.Seguendo la posologia consigliata possono quindi essere assunti fino a 6,2 g di sorbitolo al giorno. Poiche' le compresse masticabili hannoun basso contenuto in sodio, possono essere utilizzate anche da pazie nti affetti da ipertensione arteriosa. Avvertenza per i pazienti diabetici: una compressa masticabile contiene 0,07 unita' pane.

Interazioni

Poiche' gli antiacidi possono influenzare l'assorbimento di altri farmaci assunti contemporaneamente, devono trascorrere 1-2 ore tra l'assunzione del farmaco e quella di altri medicamenti. In particolare, durante l'uso di antiacidi, si e' osservata una sostanziale riduzione nell'assorbimento delle tetracicline e dei derivati chinolonici (ciprofloxacina, ofloxacina e norfloxacina). Si possono osservare modeste riduzioni dell'assorbimento di diossina, isoniazide, preparati a base di ferro e clorpromazina quando vengono somministrati contemporaneamente al farmaco. Potrebbe essere rilevato un possibile potenziamento dell'effetto anticoagulante dei derivati cumarinici. L'assunzione di antiacidi contenenti alluminio con bevande acide (succo di frutta, vino ect.) o con compresse effervescenti contenenti acido citrico o tartarico aumenta l'assorbimento intestinale di alluminio. Il medicinale puo' influenzare l'assorbimento di benzodiazepine, indometacina e acido cheno ed ursodesossicolico.

Effetti indesiderati

Molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100 - <1/10), non comuni (>=1/1000 - <=1/100), rari (>=1/10000 - <=1/1000), molto rari inclusi casi isolati (<=1/10000). Disturbi gastrointestinali. Molto comuni: feci molli; molto rari: diarrea. Il sorbitolo, componente del farmaco in compresse, puo' causare disturbi di stomaco e diarrea. In pazienti con insufficienza renale e durante l'uso prolungato ad alte dosi l'alluminio potrebbe depositarsi, particolarmente nel tessuto nervoso ed osseo, e potrebbe manifestarsi una deplezione di fosfati.

Gravidanza e allattamento

Non ci sono sufficienti dati sull'uso del medicinale in gravidanza. Durante la gravidanza andrebbe utilizzato solo per un periodo limitato per evitare un sovraccarico di alluminio nel feto. Negli studi sugli animali, la somministrazione di sali di alluminio ha avuto un effetto dannoso sulla prole. Non e' noto il potenziale rischio per la specie umana. I composti di alluminio passano nel latte materno. A causa del basso assorbimento, si ritiene non ci siano rischi per il neonato.