Reyataz - 60cps 150mg

Dettagli:
Nome:Reyataz - 60cps 150mg
Codice Ministeriale:036196057
Principio attivo:Atazanavir Solfato
Codice ATC:J05AE08
Fascia:H
Prezzo:580.91
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Bristol-myers Squibb Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Capsule rigide
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

REYATAZ 150 mg

Formulazioni

Reyataz - Fl 60cps 150mg
Reyataz - 60cps 150mg

Categoria farmacoterapeutica

Inibitori delle proteasi.

Principi attivi

Atazanavir (come solfato).

Eccipienti

>>Contenuto: crospovidone, lattosio monoidrato, magnesio stearato. >>Involucro: gelatina, carminio d'indaco E132, titanio diossido E171. >>Inchiostro blu: gomma lacca, propilen-glicole, ammonio idrossido, carminio d'indaco E132. >>Inchiostro bianco: gomma lacca, titanio diossido E171, ammonio idrossido, propilen-glicole, simeticone.

Indicazioni

Trattamento di pazienti adulti con infezione da HIV-1 in combinazione con altri antiretrovirali. In pazienti gia' sottoposti a trattamento antiretrovirale, la dimostrazione dell'efficacia si basa su uno studio che confronta 300 mg una volta al giorno in combinazione con ritonavir100 mg una volta al giorno con lopinavir/ritonavir, ogni schema terap eutico in combinazione con tenofovir. Sulla base dei dati virologici eclinici a disposizione, non ci si aspetta alcun beneficio in pazienti con ceppi resistenti a diversi inibitori delle proteasi (>= 4 mutazio ni da PI). La scelta, in pazienti gia' sottoposti a trattamento, si deve basare sui test di resistenza virale individuale e sulla storia deiprecedenti trattamenti del paziente.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti con insufficienza epatica da moderata a grave. La combinazione di rifampicina e' controindicata. Non deve essere usato in combinazione con medicinali che siano substrati dell'isoenzima CYP3A4 del citocromo P450 e che abbiano finestre terapeutiche strette (es. astemizolo, terfenadina, cisapride, pimozide, chinidina, bepridil, triazolam,midazolam per somministrazione orale e alcaloidi della segale cornuta , in particolare, ergotamina, diidroergotamina, ergonovina, metilergonovina). Non deve essere usato in combinazione con prodotti che contengono l'Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).

Posologia

La terapia deve essere instaurata da un medico esperto nel trattamentodell'infezione da HIV. >>Adulti: 300 mg una volta al giorno assunto c on ritonavir 100 mg una volta al giorno e con il cibo. Ritonavir e' utilizzato come potenziatore farmacocinetico dell'atazanavir. Se il medicinale con ritonavir viene somministrato in combinazione con didanosina, si raccomanda che la didanosina sia assunta 2 ore dopo. Assumere con il cibo. >>Bambini e adolescenti: la sicurezza e l'efficacia del farmaco nei pazienti pediatrici non sono state stabilite. >>Pazienti con disfunzione renale: non e' necessario alcun aggiustamento posologico. >>Pazienti con disfunzione epatica: non e' stato studiato in pazienti con disfunzione epatica. Usare con cautela nei pazienti con disfunzione epatica lieve. Non deve essere usato in pazienti con disfunzione epatica da moderata a grave. Per somministrazione orale. Le capsule devono essere deglutite intere. Per quei pazienti che sono impossibilitati a deglutire le capsule e' disponibile la polvere per uso orale.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.

Avvertenze

Le attuali terapie antiretrovirali non hanno dimostrato di prevenire il rischio di trasmettere il virus HIV ad altre persone attraverso il sangue o il contatto sessuale. Continuare ad usare le precauzioni appropriate. La somministrazione combinata con ritonavir a dosaggi maggioridi 100 mg una volta al giorno non e' stata valutata clinicamente. L'u so di dosaggi piu' elevati di ritonavir potrebbe alterare il profilo di sicurezza dell'atazanavir e per questo motivo non e' raccomandato. Atazanavir e' metabolizzato principalmente dal fegato e sono stati osservati aumenti delle concentrazioni plasmatiche in pazienti con disfunzione epatica. La sicurezza e l'efficacia del farmaco non sono state stabilite in pazienti affetti da significativi disturbi epatici. Pazienti con epatite cronica B o C ed in trattamento con antiretrovirali di combinazione sono a maggior rischio di eventi avversi epatici gravi e potenzialmente fatali. In caso di trattamento antiretrovirale concomitante per epatite B o C, consultare i Riassunti delle Caratteristiche del Prodotto dei relativi medicinali. Pazienti con disfunzione epatica preesistente, inclusa epatite cronica attiva, hanno una aumentata frequenza di anomalie della funzione epatica durante la terapia antiretrovirale di combinazione e devono essere controllati secondo le procedure standard. Nel caso si evidenziasse, in tali pazienti, un peggioramentodella malattia epatica, dovranno essere prese in considerazione la so spensione o l'interruzione del trattamento. Sono stati osservati prolungamenti asintomatici dose-correlati dell'intervallo PR asintomatici. Usare una particolare cautela nel prescrivere il farmaco in associazione con farmaci che hanno la capacita' potenziale di aumentare l'intervallo QT e/o in pazienti con fattori di rischio preesistenti. Ci sono state segnalazioni di aumenti del sanguinamento, compresi ematomi cutanei spontanei ed emartri in pazienti emofiliaci di tipo A e B trattati con inibitori delle proteasi. In alcuni pazienti si e' reso necessarioun incremento di dose del fattore VIII. In piu' della meta' dei casi riportati, e' stato possibile continuare il trattamento con gli inibitori delle proteasi o riprenderlo nel caso fosse stato interrotto. E' stata ipotizzata una relazione causale, sebbene il meccanismo d'azione non sia stato chiarito. La terapia antiretrovirale combinata e' stata associata alla ridistribuzione del grasso corporeo in pazienti con infezione da HIV. Le conseguenze a lungo termine di questi eventi sono attualmente sconosciute. La conoscenza del meccanismo e' incompleta. Deve essere presa in considerazione la misurazione a digiuno dei lipidi sierici e della glicemia. I disturbi del metabolismo lipidico devono essere trattati in maniera clinicamente appropriata. In pazienti trattati con inibitori delle proteasi sono stati riportati nuovi casi di diabete mellito, iperglicemia e di aggravamento di un diabete mellito pre-esistente. In alcuni dei pazienti, l'iperglicemia e' stata grave e in alcuni casi anche associata a chetoacidosi. Molti pazienti presentavano condizioni cliniche confondenti, alcune delle quali hanno richiesto terapie con altri farmaci a loro volta associati con lo sviluppo di diabete mellito o iperglicemia. Si sono verificati incrementi reversibili della bilirubina indiretta (non coniugata) correlati all'inibizione dell'UDP-glucuronosil transferasi (UGT)). Si devono prendere in considerazione eziologie diverse per i pazienti in terapia che presentano aumenti delle transaminasi epatiche in associazione a bilirubina elevata. Non e' raccomandata la riduzione del dosaggio di atazanavir in quanto cio' puo' causare una perdita dell'effetto terapeutico e lo sviluppodi resistenza. Indinavir e' anche associato a iperbilirubinemia indir etta (non coniugata) dovuta all'inibizione di UGT. L'associazione non e' stata studiata e la somministrazione combinata di questi medicinalinon e' raccomandata. E' stata riportata nefrolitiasi. Se compaiono se gni o sintomi di nefrolitiasi, si puo' prendere in considerazione l'interruzione temporanea del trattamento. In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave al momento della istituzione della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), puo' insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali e causare condizioni cliniche serie, o il peggioramento dei sintomi. Tipicamente, tali reazioni sono state osservate entro le primissime settimane o mesi dall'inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART). Sebbene l'eziologia sia considerata multifattoriale, sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione (CART). La somministrazione combinata con simvastatin o lovastatin non e' raccomandata. La somministrazione combinata con nevirapina o efavirenz non e' raccomandata. Se e' richiesta la somministrazione combinata con un Inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa (NNRTI), si puo' considerare un incremento del dosaggio sia del medicinale che di ritonavir a 400 mg e 200 mg, rispettivamente, in combinazione con efavirenz, sotto stretto controllo clinico. Atazanavir e' metabolizzato soprattutto dal CYP3A4. La somministrazione combinata del farmaco con ritonavir e medicinali induttori del CYP3A4 non e' raccomandata. L'uso concomitante con degli anticoncezionali orali deve essere evitato. La co-somministrazione di voriconazolo e delfarmaco con ritonavir non e' raccomandata salvo che una valutazione b eneficio/rischio non giustifichi l'uso del voriconazolo. L'utilizzo concomitante con ritonavir e di fluticasone o di altri glucocorticoidi che sono metabolizzati dal CYP3A4 non e' raccomandato, a meno che il potenziale beneficio derivante dalla terapia sia superiore al rischio dieffetti sistemici da corticosteroide, incluse la sindrome di Cushing e la soppressione surrenalica. L'assorbimento di atazanavir puo' essere ridotto in caso di aumento del pH gastrico, indipendentemente dalla causa. Se l'assunzione in concomitanza con un inibitore della pompa protonica e' ritenuta inevitabile, si raccomanda uno stretto controllo clinico insieme ad un aumento della dose di 400 mg e 100 mg di ritonavir; i dosaggi degli inibitori della pompa protonica paragonabili a omeprazolo 20 mg non dovranno essere superati. Contiene lattosio.

Interazioni

Quando il prodotto e ritonavir sono somministrati in combinazione, il profilo metabolico di interazione farmacologica per ritonavir puo' essere predominante in quanto ritonavir e' un inibitore del CYP3A4 piu' potente dell'atazanavir. Prima di iniziare la terapia e' necessario consultare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di ritonavir. L'atazanavir e' metabolizzato nel fegato attraverso il CYP3A4 di cui e' inibitore. Percio', in associazione con ritonavir e' controindicato se somministrato insieme a medicinali che sono substrati del CYP3A4 edhanno un indice terapeutico stretto: astemizolo, terfenadina, cisapri de, pimozide, chinidina, bepridil, triazolam, midazolam somministrato per via orale e gli alcaloidi della segale cornuta, in particolare ergotamina e diidroergotamina. La somministrazione combinata con altri inibitori delle proteasi non e' stata studiata, ma ci si puo' attendere un aumento dell'esposizione agli altri inibitori delle proteasi; percio' non e' raccomandata. La co-somministrazione con indinavir non e' raccomandata. Non si ritiene che la co-somministrazione con i seguenti prodotti ne alteri significativamente l'esposizione: lamivudina, zidovudina, abacavir e didanosina (compresse tamponate). Non e' stato osservato alcun effetto significativo sulle concentrazioni di didanosina e stavudina. Non sono stati osservati effetti significativi sulle concentrazioni di atazanavir quando somministrato con didanosina (capsule resistenti) ma la somministrazione con i cibo ha diminuito le concentrazioni di didanosina. Il meccanismo dell'interazione tra atazanavir e tenofovir non e' noto. Controllare attentamente i pazienti per gli effetti indesiderati associati a tenofovir, incluse le patologie renali. La co-somministrazione con efavirenz o neviparina non e' raccomandata. Prestare attenzione se il farmaco + ritonavir sono co-somministrati con claritromicina. Ketoconazolo e itraconazolo devono essere usati con cautela insieme al medicinale+ritnavir. Alte dosi di ketoconazolo e itraconazolo (>200 mg/day) non sono raccomandate. La co-somministrazione con voriconazolo non e' raccomandata a meno che una valutazione del beneficio/rischio per il paziente non giustifichi l'uso del voriconazolo.Fluconazolo: non sono necessari aggiustamenti del dosaggio l'associaz ione al medicinale. Si raccomanda una riduzione del dosaggio di rifabutina fino al 75% quando e' somministrata con prodotto+ritonavir; nessun aggiustamento del dosaggio e' necessario per quest'ultimo. L'associazione con rifampicina ed il medicinale+ritonavi a basso dosaggio e' controindicata. Non e' richiesto alcun aggiustamento del dosaggio del prodotto+ritonavir quando co-somministrato con un antagonista dei recettori H2, tutti in unica dose giornaliera con il cibo. Le riduzioni delle concentrazioni di atazanavir possono essere evitate con la separazione temporale del medicinale e di un antagonista dei recettori H2 come segue: 300 mg con ritonavir 100 mg una volta al giorno con il cibo, 2 ore prima e almeno 10 ore dopo la somministrazione di antagonista dei recettori H2. La co-somministrazione con inibitori della pompa protonica non e' raccomandata. Se fosse ritenuta inevitabile, si raccomanda uno stretto controllo clinico insieme ad un aumento della dose 400 mg con 100 mg di ritonavir; i dosaggi degli inibitori della pompa protonica paragonabili ad omeprazolo 20 mg non devono essere superati. Antiacidi e medicinali contenenti tamponi: somministrare il farmaco 2 ore prima o 1 ora dopo a questi. Warfarin: la co-somministrazione puo' produrre una diminuzione o, meno spesso un aumento del INR. Atazanavir inibisce l'UGT e puo' interferire con il metabolismo dell'irinotecan, determinando un aumento della tossicita' da irinotecan. Le concentrazioni di immunosoppressori (cyclosporina, tracolimus e sirolimus) possono aumentare se co-somministrati al prodotto+ritonavir a causa dell'inibizione del CYP3A4. Amiodarone e lidocaina sistemica: le concentrazioni di questi antiaritmici possono essere aumentate quando vengono somministrati in combinazione al medicinale+ritonavir. E' controindicato l'uso concomitante di chinidina. La co-somministrazione con bepridil e' controindicata. La somministrazione combinata con diltiazem non e' stata studiata. Verapamil: le sue concentrazioni sieriche possono essere aumentate a causa dell'inibizione del CYP3A4. Non e' raccomandata la somministrazione concomitante con glucocorticoidi, a meno che il potenziale beneficio derivante dalla terapia sia superiore al rischio di effetti sistemici da corticosteroide. La co-somministrazione con sildenafil puo' causare aumenti delle concentrazioni di quest'ultimo ed un aumento delle reazioni avverse ad esso associate, inclusi ipotensione, modificazioni della visione e priapismo. La co-somministrazione con prodotti contenenti l'Erba di San Giovanni e' controindicata. Evitare l'uso concomitante con contraccettivi orali; considerare metodi alternativi affidabili per la contraccezione. L'uso concomitante di simvastatin o lovastatin non e' raccomandato a causa dell'aumentato rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi. Il rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi, puo' aumentare anche con atorvastatin, che e' ugualmente metabolizzata dal CYP3A4. Buprenorfina: le concentrazioni di atazanavir non sono state significativamente influenzate; la co-somministrazione richiede un controllo clinico degli effetti cognitivi e di sedazione. Si puo' considerare una riduzione del dosaggio della buprenorfina. Metadone, dose stabile di mantenimento, (atazanavir 400 mg QD): non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio. Non co-somministrare con triazolam o midazolam per via orale. Fare attenzione alla co-somministrazionecon midazolam per via parenterale.

Effetti indesiderati

Il profilo di sicurezza del farmaco e' stato valutato in terapia di combinazione con altri medicinali antiretrovirali in studi clinici controllati, su 1.806 pazienti adulti trattati con 400 mg una volta al giorno (1.151 pazienti, per una durata mediana di 52 settimane e per una durata massima di 152 settimane) o con 300 mg e ritonavir 100 mg una volta al giorno (655 pazienti, per una durata mediana di 48 settimane e per una durata massima di 101 settimane). Le reazioni avverse sono state coerenti tra i pazienti che assumevano 400 mg, una volta al giorno,e i pazienti che assumevano 300 mg e ritonavir 100 mg, una volta al g iorno, accetto che per l'ittero e per i livelli elevati di bilirubina totale, riportati piu' frequentemente con il medicinale piu' ritonavir. Tra i pazienti che hanno ricevuto 400 mg, una volta al giorno, o 300mg con ritonavir 100 mg, una volta al giorno, le uniche reazioni avve rse di una certa gravita', riportate molto comunemente, considerate almeno possibilmente correlate ai regimi contenenti il prodotto ed uno opiu' NRTI, sono state nausea (20%), diarrea (10%) ed ittero (12%). Tr a i pazienti che hanno ricevuto 300 mg e ritonavir 100 mg, la frequenza di ittero e' stata del 17%. Nella maggior parte dei casi, ittero e' stato riportato da pochi giorni fino ad alcuni mesi dall'inizio del trattamento. La terapia antiretrovirale combinata e' associata alla ridistribuzione del grasso corporeo (lipodistrofia) nei pazienti con infezione da HIV, inclusi la perdita di grasso sottocutaneo periferico e facciale, l'aumento del grasso addominale e viscerale, l'ipertrofia mammaria e l'accumulo di grasso dorsocervicale (gibbo) (rari). La terapia antiretrovirale combinata e' associata ad alterazioni metaboliche quali ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, insulino resistenza, iperglicemia e iperlattatemia (molto rare). >>Studi clinici (adulti). Sono state riportate anche le seguenti reazioni avverse di intensita' moderata o superiore, considerate almeno possibilmente correlate con schemi terapeutici a base del medicinale ed uno o piu' NRTI. Molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 <1/10), non comune (>=1/1.000 <1/100), raro (>=1/10.000 <1/1.000) o molto raro (<1/10.000). Patologie cardiache. Raro: edema, palpitazione. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea.Non comune: neuropatia periferica, sincope, amnesia, vertigini, sonno lenza, disgeusia. Patologie dell'occhio. Comune: ittero oculare. Patologie respiratorie, toraciche emediastiniche. Non comune: dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: vomito, diarrea, dolore addominale, nausea, dispepsia. Non comune: pancreatite, gastrite, distensione addominale, stomatite aftosa, flatulenza, secchezza delle fauci. Patologie renali ed urinariei. Non comune: nefrolitiasi, ematuria, proteinuria, pollachiuria. Raro: dolore renale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash. Non comune: orticaria, alopecia, prurito. Raro: rash vescicolo-bolloso, eczema, vasodilatazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: atrofia muscolare, artralgia, mialgia. Raro: miopatia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: perdita di peso, aumento di peso, anoressia, aumento dell'appetito. Patologie vascolari. Non comune: ipertensione. Patologie sistemiche e condizionirelative alla sede di somministrazione. Comune: sindrome lipodistrofica, affaticabilita'. Non comune: dolore toracico, malessere, piressia, astenia. Raro: disturbi del portamento. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita' Patologie epatobiliari. Comune: ittero. Non comune: epatiti. Raro: epatosplenomegalia. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune: ginecomastia. Disturbi psiachiatrici: non comune:depressione, disorientamento, ansia, insonnia, disturbi del sonno, al terazione dell'attivita' onirica. In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria grave al momento dell'inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), puo' insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali. Casi di osteonecrosi sono stati riportati soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione (CART). La frequenza di tali casi e' sconosciuta. L'alterazione di laboratorio piu' frequentemente riportata in pazienti sottoposti a schemi terapeutici contenenti il prodotto ed uno o piu' NRTI e' stata una bilirubinemia totale elevata riportata soprattutto come aumento della bilirubina indiretta [non coniugata] elevata (84% grado 1,2,3, o 4). Un aumento dei valori di bilirubina totale di grado 3 o 4 e' stato osservato nel 35% (5% grado 4). Tra i pazienti gia' sottoposti a precedente terapia antiretrovirale, trattati con 300 mg, una volta al giorno, con 100 mg di ritonavir, una volta al giorno, per una durata mediana di 95 settimane, il 53% ha avuto aumenti della bilirubina totale di grado 3-4. Tra i pazienti naive trattati con 300 mg una volta al giorno con 100 mg di ritonavir una volta al giorno per una durata mediana di 48 settimane, il 39% ha avuto aumenti della bilirubina totale di grado 3-4. Altre marcate alterazioni dei valori di laboratorio (grado 3 o 4) riportate in >= 2% dei pazienti trattati con schemi terapeutici contenentiil farmaco ed uno o piu' NRTI hanno compreso: elevata creatinchinasi (7%), elevata alanino aminotransferasi/ transaminasi glutammico-piruvica sierica (ALT/SGPT)(4%), bassi livelli di neutrofili (5%),elevata aspartato aminotransferasi/transaminasi glutammico ossalacetica sierica (AST/SGOT)(3%) ed elevata lipasi (2%). L'1% dei pazienti trattati ha avuto alterazioni contemporanee di grado 3-4 di ALT/AST e della bilirubina totale. Tra i 1.151 pazienti in trattamento con atazanavir 400 mg,una volta al giorno, 177 pazienti erano confettati con virus dell'epa tite cronica B o C e tra i 655 pazienti in trattamento con atazanavir 300 mg, una volta al giorno, e ritonavir 100 mg, una volta al giorno, 97 erano co-infettati con virus dell'epatite cronica B o C. I pazientico-infettati sembravano mostrare piu' facilmente aumento di transamin asi epatiche rispetto a coloro i quali non soffrivano di epatite cronica virale. Non si e' osservata alcuna differenza nella frequenza degliinnalzamenti della bilirubina fra questi pazienti e quelli senza epat ite virale. La frequenza di epatiti da trattamento o aumenti delle transaminasi nei pazienti co-infetti e' stata paragonabile tra i regimi contenenti il farmaco e quelli con i farmaci di confronto. >>Post-marketing. Sono stati riportati torsioni di punta, prolungamento dell'intervallo QT corretto (c), diabete mellito, iperglicemia, nefrolitiasi e disturbi della vescica inclusa colelitiasi, colicistite e colestasi.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso dell'atazanavir in donne in gravidanza. Studi sugli animali non hanno dimostrato tossicita' selettiva sullo sviluppo o effetti sulla funzionalita' riproduttiva e la fertilita'. Usare durante la gravidanza solo se il potenziale beneficiogiustifica il rischio potenziale. Non e' noto se il medicinale sommin istrato alla madre durante la gravidanza possa esacerbare una fisiologica iperbilirubinemia e portare kernicterus nel neonato o nel bambino.Nel periodo pre-parto, si deve considerare un unlteriore controllo e una terapia alternativa. Non e' noto se atazanavir sia escreto nel latte materno. Studi nel ratto hanno rivelato che atazanavir e' escreto nel latte. Si raccomanda, quindi, che le madri trattate non allattino. Come regola generale, si raccomanda che le donne infette dal virus HIVnon allattino per evitare la trasmissione dell'HIV.