Reminyl - 56cpr Riv 8mg
Dettagli:
Nome:Reminyl - 56cpr Riv 8mgCodice Ministeriale:034752030
Principio attivo:Galantamina Bromidrato
Codice ATC:N06DA04
Fascia:A
Prezzo:40.62
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Janssen Cilag Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi
Denominazione
REMINYL COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Formulazioni
Reminyl - 56cpr Riv 8mg
Reminyl - 56cpr Riv 12mg
Reminyl - 56cpr Riv 4mg
Categoria farmacoterapeutica
Farmaci anti-demenza.
Principi attivi
Galantamina (sotto forma di bromidrato).
Eccipienti
Nucleo della compressa: silice colloidale anidra; crospovidone; lattosio monoidrato; magnesio stearato; cellulosa microcristallina. Film di Rivestimento: ipromellosa; glicole propilenico; talco; titanio diossido (E171). Le compresse da 4 mg contengono inoltre ferro ossido giallo (E172). Le compresse da 8 mg contengono ferro ossido rosso (E172). Le compresse da 12 mg contengono ferro ossido rosso e giallo-arancio S lacca di alluminio (E110).
Indicazioni
Trattamento sintomatico della demenza di tipo Alzheimer da lieve a moderatamente grave.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; poiche' non ci sono dati disponibili sull'utilizzo di galantamina in pazienti con grave compromissione epatica (punteggio Child-Pugh > 9) ed in quelli con grave danno renale (clearance della creatinina < 9 ml/min), la galantamina e' controindicata nelle due tipologiedi pazienti; la galantamina e' controindicata nei pazienti che presen tano contemporaneamente disfunzioni renali ed epatiche significative.
Posologia
>>Adulti/Anziani. Prima di iniziare il trattamento: la diagnosi di probabile demenza di tipo Alzheimer deve essere adeguatamente confermata sulla base delle attuali linee guida cliniche. La dose iniziale raccomandata e' di 8 mg/die (4 mg due volte al giorno) per 4 settimane. Dosedi mantenimento: la tollerabilita' ed il dosaggio di galantamina devo no essere rivalutate regolarmente, preferibilmente entro 3 mesi dall'inizio del trattamento. Quindi il beneficio clinico di galantamina e latollerabilita' del paziente al trattamento devono essere rivalutati p eriodicamente secondo le attuali linee guida cliniche. Il trattamento di mantenimento puo' essere continuato finche' i benefici terapeutici sono favorevoli ed il paziente tollera il trattamento con galantamina.La sospensione del trattamento con galantamina deve essere presa in c onsiderazione quando l'effetto terapeutico non e' piu' evidente o se il paziente non tollera il trattamento. La dose iniziale di mantenimento e' di 16 mg/die (8 mg per 2 volte al giorno); i pazienti devono essere mantenuti a questo dosaggio per almeno 4 settimane. L'aumento delladose di mantenimento a 24 mg/die (12 mg per 2 volte al giorno) deve e ssere preso in considerazione, per ciascun paziente, dopo un'appropriata valutazione che tenga conto del beneficio terapeutico e della tollerabilita'. Per quei pazienti che non mostrano un'aumentata risposta o che non tollerano la dose di 24 mg/die, si deve prendere in considerazione la possibilita' di tornare alla dose di 16 mg/die. Interruzione del trattamento Non si osserva effetto "rebound" in seguito all'interruzione improvvisa del trattamento (ad esempio, in preparazione ad un intervento chirurgico). Danno renale: le concentrazioni plasmatiche di galantamina possono essere aumentate nei pazienti con danno renale da moderata a grave. Per i pazienti con una clearance della creatinina >= 9 ml/min, non e' richiesto alcun aggiustamento della dose. Nei pazienti con danno renale grave (clearance della creatinina inferiore a 9 ml/min), l'uso della galantamina e' controindicato. Compromissione epatica: le concentrazioni plasmatiche di galantamina possono risultare aumentate nei pazienti con compromissione epatica da moderata a grave. Neipazienti con compromissione della funzionalita' epatica di grado mode rato (punteggio Child-Pugh 7-9), sulla base di modelli farmacocinetici, si raccomanda di iniziare il trattamento assumendo 4 mg una volta algiorno, preferibilmente al mattino, per almeno 1 settimana. Successiv amente, i pazienti devono continuare il trattamento assumendo 4 mg perdue volte al giorno per almeno 4 settimane. In questi pazienti, la do se giornaliera non deve superare gli 8 mg 2 volte al giorno. Nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' epatica (punteggio Child-Pugh > 9), l'uso di galantamina e' controindicato. Nei pazienti con lieve compromissione epatica non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Trattamenti concomitanti Nei pazienti trattati con potenti inibitori del CYP2D6 o del CYP3A4, si deve considerare una riduzione della dose. Popolazione pediatrica: non esiste un uso specifico di galantamina nella popolazione pediatrica. Metodo di somministrazione: le compresse devono essere somministrate per via orale, due volte al giorno, preferibilmente a colazione e a cena. Garantire un'adeguata assunzione di liquidi durante il trattamento.
Conservazione
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
Avvertenze
Il medicinale e' indicato per pazienti con demenza di Alzheimer da lieve a moderatamente grave. Non sono stati dimostrati i benefici dell'uso di galantamina in pazienti con altre forme di demenza o di compromissione della memoria. In 2 studi clinici della durata di 2 anni non e' stato dimostrato alcun beneficio con galantamina nel trattamento di pazienti con la cosi' definita lieve compromissione delle facolta' cognitive (tipologia di lieve compromissione della memoria che non soddisfai criteri della demenza di Alzheimer) nel rallentare il declino cogni tivo o nel ridurre la conversione clinica a demenza. Il tasso di mortalita' nel gruppo trattato con galantamina era significativamente piu' alto rispetto al gruppo placebo, 14/1026 (1,4%) pazienti nel gruppo galantamina e 3/1022 (0,3%) pazienti nel gruppo placebo. Le morti erano dovute a cause diverse. Circa la meta' delle morti nel gruppo galantamina erano dovute a vari problemi vascolari (infarto del miocardio, ictus e morte improvvisa). La rilevanza di questi risultati per il trattamento dei pazienti con demenza di tipo Alzheimer non e' nota. In uno studio a lungo termine, randomizzato, controllato verso placebo e condotto su 2.045 pazienti con malattia di Alzheimer da lieve a moderata, non e' stato osservato alcun aumento della mortalita' nel gruppo trattato con galantamina. Il tasso di mortalita' nel gruppo placebo e' statosignificativamente piu' alto rispetto al gruppo trattato con galantam ina. Ci sono stati 56/1.021 (5,5%) decessi nei pazienti trattati con placebo e 33/1.024 (3,2%) decessi nei pazienti trattati con galantamina(hazard ratio e intervalli di confidenza al 95% di 0,58 [0,37-0,89]; p = 0,011). La diagnosi della demenza di Alzheimer deve essere effettuata, secondo le attuali linee guida, da un medico esperto. La terapia con galantamina deve avvenire sotto la supervisione di un medico ed essere iniziata solo nel caso in cui sia disponibile una persona che assista il paziente e che controlli regolarmente l'assunzione del medicinale da parte del paziente. Monitoraggio del peso: i pazienti con malattia di Alzheimer perdono peso. Il trattamento con inibitori della colinesterasi, inclusa galantamina, e' stato associato a perdita di peso in questi pazienti. Durante la terapia, e' opportuno monitorare il pesocorporeo del paziente. Condizioni che richiedono cautela: come con al tri colinomimetici, la galantamina deve essere somministrata con cautela nelle seguenti condizioni. Patologie cardiache: a causa della loro azione farmacologica, i colinomimetici possono avere effetti vagotonici sulla frequenza cardiaca (es. bradicardia). Questo potenziale effetto puo' essere particolarmente rilevante nei pazienti con "sindrome delnodo del seno" o con altri disturbi della conduzione cardiaca soprave ntricolare, o in quelli che contemporaneamente fanno uso di medicinaliche riducono significativamente la frequenza cardiaca, come la digoss ina ed i beta bloccanti od in pazienti con disturbi elettrolitici non corretti (es. iperkaliemia, ipokaliemia). Deve essere usata cautela nella somministrazione di galantamina in pazienti con malattie cardiovascolari, es. nel periodo immediatamente successivo ad un infarto miocardico, insorgenza di fibrillazione atriale, blocco cardiaco di secondo grado o maggiore, angina pectoris instabile o scompenso cardiaco congestizio, specialmente NYHA gruppo III-IV. L'analisi aggregata di studi controllati con placebo condotti su pazienti con demenza di Alzheimer trattati con galantamina ha rivelato un'aumentata incidenza di alcuni eventi avversi cardiovascolari. Patologie gastrointestinali: i pazienti maggiormente a rischio per lo sviluppo di ulcere peptiche, ad esempio quelli con una storia pregressa di ulcera o quelli predisposti a questi disturbi, inclusi quelli cui vengono somministrati contemporaneamente farmaci antiinfiammmatori non steroidei (FANS) devono essere monitorati per l'insorgenza di eventuali sintomi. L'uso di galantamina non e' raccomandato nei pazienti con ostruzione gastro-intestinale o in fase di recupero da un intervento di chirurgia gastro-intestinale. Patologie del sistema nervoso: sono state segnalate convulsioni con l'uso di galantamina. I disturbi convulsivi possono anche essere una manifestazione della malattia di Alzheimer. In rari casi un aumento del tono colinergico puo' peggiorare i sintomi Parkinsoniani. L'analisi aggregata di studi controllati con placebo condotti su pazienti con demenza diAlzheimer trattati con galantamina ha rivelato una incidenza non comu ne di alcuni eventi cerebrovascolari; di questo e' necessario tener conto nella somministrazione di galantamina in pazienti con malattie cerebrovascolari. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: i colinomimetici devono essere prescritti con cautela nei pazienti con unastoria di asma grave o di malattia polmonare ostruttiva o infezioni p olmonari in atto (es. polmonite). Patologie renali ed urinarie: l'uso di galantamina non e' raccomandato nei pazienti con ostruzione del flusso urinario o in fase di recupero da un intervento chirurgico alla vescica. Procedure mediche e chirurgiche: la galantamina, essendo un colinomimetico, puo' determinare nel corso dell'anestesia un aumento del rilassamento muscolare simile a quello determinato dalla succinilcolina, specialmente nei casi di carenza di pseudocolinesterasi. Le compresse rivestite con film contengono il giallo-arancio S lacca di alluminio (E110), contenuto nelle compresse da 12 mg, puo' causare reazioni allergiche. Le compresse rivestite con film contengono lattosio monoidrato.
Interazioni
Interazioni farmacodinamiche: a causa del suo meccanismo d'azione, la galantamina non deve essere somministrata in concomitanza con altri colinomimetici (quali ambenonio, donepezil, neostigmina, piridostigmina,rivastigmina o pilocarpina per via sistemica). La galantamina puo' po tenzialmente antagonizzare l'effetto dei farmaci anticolinergici. In caso di interruzione improvvisa di terapie anticolinergiche quali l'atropina, esiste un potenziale rischio di esacerbazione dell'effetto di galantamina. Come e' possibile attendersi con i colinomimetici, e' possibile un'interazione farmacodinamica con i medicinali che riducono in maniera significativa la frequenza cardiaca, quali digossina, beta bloccanti, alcuni bloccanti dei canali del calcio e amiodarone. Bisogna prestare attenzione con i medicinali potenzialmente in grado di causaretorsione di punta. In questi casi bisogna considerare la possibilita' di eseguire un ECG. La galantamina, essendo un colinomimetico, puo' a umentare il rilassamento muscolare di tipo succinilcolinico durante l'anestesia, specialmente nei casi di carenza di pseudocolinesterasi. Interazioni farmacocinetiche: nell'eliminazione di galantamina intervengono percorsi metabolici multipli ed escrezione renale. La possibilita'di interazioni clinicamente rilevanti e' bassa. Tuttavia, l'occorrenz a di interazioni significative puo' assumere rilevanza clinica in singoli casi. L'assunzione concomitante di cibo rallenta la velocita' di assorbimento ma non influenza il grado di assorbimento di galantamina. Si raccomanda di assumere il farmaco con del cibo, per minimizzare glieffetti indesiderati di tipo colinergico. Altri medicinali che influe nzano il metabolismo della galantamina: gli studi formali di interazione con altri farmaci hanno mostrato un aumento nella biodisponibilita'di galantamina pari a circa il 40% in caso di co-somministrazione di paroxetina (un potente inibitore del CYP2D6) e al 30% e 12% rispettivamente in caso di terapia concomitante con ketoconazolo ed eritromicina(entrambi inibitori del CYP3A4). Pertanto, all'inizio di un trattamen to con potenti inibitori del CYP2D6 (ad esempio: chinidina, paroxetinao fluoxetina) o del CYP3A4 (ad esempio: ketoconazolo o ritonavir) i p azienti possono andare incontro ad un'aumentata incidenza di reazioni avverse di tipo colinergico, soprattutto nausea e vomito. In questi casi, sulla base della tollerabilita', si puo' considerare una riduzionedella dose di mantenimento di galantamina. Memantina, un antagonista del recettore dell'N-metil-D- aspartato (NMDA), alla dose di 10 mg unavolta al giorno per due giorni, seguita da una dose di 10 mg due volt e al giorno per 12 giorni, non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica allo stato stazionario di galantamina (somministrata come capsule a rilascio prolungato 16 mg in somministrazione unica giornaliera). Effetto di galantamina sul metabolismo di altri medicinali: dosi terapeutiche di galantamina pari a 24 mg/die non hanno avuto effetto sulla cinetica di digossina, sebbene possa esserci un'interazione farmacodinamica (vedere anche interazioni farmacodinamiche). Dosi terapeutiche di galantamina 24 mg/die non hanno avuto effetto sulla cinetica e sul tempo di protrombina del warfarin.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati piu' comunemente segnalati sono stati nausea (21%) e vomito (11%). Si sono verificate principalmente durante i periodi di titolazione, nella maggior parte dei casi sono durate meno di una settimana e la maggioranza dei pazienti ha riportato un episodio. In questi casi puo' essere utile la prescrizione di medicinali anti-emetici e un'adeguata assunzione di liquidi. La frequenza e' definita come: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100,<1/10), non comune (>=1/1.000 <1/100), raro (>=1/10.000<1/1000) e molto raro (<1/10.000). Disturbidel sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'. Disturbi del m etabolismo e della nutrizione. Comune: diminuzione dell'appetito; non comune: disidratazione. Disturbi psichiatrici. Comune: allucinazioni; depressione; non comune: allucinazioni visive; allucinazioni uditive. Patologie del sistema nervoso. Comune: sincope; vertigini; tremore; mal di testa; sonnolenza; letargia; non comune: parestesia; disgeusia; ipersonnia; crisi epilettiche. Patologie dell'occhio. Non comune: visione offuscata. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: tinnito. Patologie cardiache. Comune: bradicardia; non comune: extrasistoli sopraventricolari; blocco atrioventricolare di primo grado; bradicardia sinusale; palpitazioni. Patologie vascolari. Comune: ipertensione; non comune: ipotensione; rossore. Patologie gastrointestinali. Moltocomune: vomito; nausea; comune: dolore addominale; dolore all'addome superiore; diarrea; dispepsia; malessere addominale; non comune: conati di vomito. Patologie epatobiliari. Raro: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: iperidrosi. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: spasmi muscolari; non comune: debolezza muscolare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: affaticamento; astenia; malessere. Esami diagnostici. Comune: diminuzione di peso; non comune: aumento degli enzimi epatici. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura. Comune: cadute; lacerazioni. Effetti di classe che includono convulsioni/crisi epilettiche sono stati segnalati confarmaci antidemenza inibitori dell'acetilcolinesterasi. La segnalazio ne delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati clinici sull'esposizione a galantamina in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il farmaco deve essere prescritto con cautela in caso di gravidanza. Non e' noto se la galantamina venga escreta nel latte materno e non sono stati condotti studi clinici in donne che allattano. Pertanto, le donne in terapia con galantamina non devono allattare. L'effetto della galantamina sulla fertilita' umana non e' stato valutato.