Rebetol - Os Fl 100ml 40mg/Ml

Dettagli:
Nome:Rebetol - Os Fl 100ml 40mg/Ml
Codice Ministeriale:034459040
Principio attivo:Ribavirina
Codice ATC:J05AB04
Fascia:A
Prezzo:125.12
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Msd Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione orale
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:36 mesi

Denominazione

REBETOL, soluzione orale

Formulazioni

Rebetol - Os Fl 100ml 40mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Antivirali ad azione diretta, nucleosidi e nucleotidi (esclusi gli inibitori della transcriptasi inversa).

Principi attivi

Ribavirina.

Eccipienti

Sodio citrato, acido citrico anidro, sodio benzoato, glicerolo, saccarosio, sorbitolo liquido cristallizzato, glicole propilenico, acqua depurata, aromatizzante naturale e artificiale al gusto di gomma da masticare.

Indicazioni

E' utilizzabile, in regime di associazione con interferone alfa-2b, per il trattamento di bambini e adolescenti dai 3 anni in su, affetti daepatite cronica C, mai trattati in precedenza, senza scompenso epatic o, e con presenza di HCV-RNA sierico. La decisione di trattare deve essere presa caso per caso, valutando ogni evidenza di progressione di malattia quali infiammazione epatica e fibrosi, cosi' come i fattori prognostici di risposta, genotipo HCV e carica virale. I benefici del trattamento attesi devono essere bilanciati con i profili di sicurezza osservati negli studi clinici su pazienti pediatrici. Non deve essere utilizzato in monoterapia. Non sono disponibili dati di efficacia e sicurezza sull'impiego del medicinale in bambini e adolescenti con interferone pegilato o altri tipi di interferone (ad es. diversi dall'alfa-2b).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Gravidanza; non deve essere assunto fino a che non si sia ottenutoil risultato negativo di un test di gravidanza immediatamente prima d ell'inizio della terapia. Allattamento. Un'anamnesi positiva di grave malattia cardiaca pre-esistente, inclusa malattia cardiaca instabile onon controllata nei sei mesi precedenti. Situazioni cliniche gravemen te debilitanti includenti pazienti con insufficienza renale cronica, pazienti con clearance della creatinina < 50 ml/min e/o in emodialisi. Disfunzione epatica grave o cirrosi scompensata del fegato. Emoglobinopatie (ad es. talassemia, anemia falciforme). Bambini e adolescenti. Evidenza o anamnesi di grave condizione psichiatrica, in particolare depressione grave, ideazione suicidaria o tentativo di suicidio. A causadella somministrazione concomitante di interferone alfa-2b: epatite a utoimmune o anamnesi positiva per malattie autoimmuni.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato e seguito da un medico esperto nella terapia dell'epatite cronica C. E' fornito nella concentrazione 40 mg/ml. >>Bambini dai 3 anni in su e adolescenti: somministrare in due dosi da assumere con i pasti (mattino e sera). Negli studi clinici effettuati in questa popolazione la ribavirina era utilizzata ad una dosedi 15 mg/kg al giorno. Somministrare in associazione con interferone alfa-2b soluzione iniettabile, somministrato alla dose di 3 milioni diunita' internazionali (MUI)/m^2 tre volte alla settimana. Si prega in oltre di far riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) di interferone alfa-2b. Peso corporeo 10-12 kg: 2 ml mattino / 2 ml sera. Peso corporeo 13-14 kg: 3 ml mattino / 2 ml sera. Peso corporeo 15-17 kg: 3 ml mattino / 3 ml sera. Peso corporeo 18-20 kg: 4 ml mattino / 3 ml sera. Peso corporeo 21-22 kg: 4 ml mattino / 4 ml sera. Peso corporeo 23-25 kg: 5 ml mattino / 4 ml sera. Peso corporeo 26-28 kg: 5 ml mattino / 5 ml sera. Peso corporeo 29-31 kg: 6 ml mattino / 5 ml sera. Peso corporeo 32-33 kg: 6 ml mattino / 6 ml sera. Peso corporeo 34-36 kg: 7 ml mattino / 6 ml sera. Peso corporeo 37-39 kg: 7 ml mattino / 7 ml sera. Peso corporeo 40-41 kg: 8 ml mattino / 7 ml sera. Peso corporeo 42-44 kg: 8 ml mattino / 8 ml sera. Peso corporeo 45-47 kg: 9 ml mattino / 8 ml sera. I pazienti di peso > 47 kg ed in grado di inghiottire capsule possono assumere la dose equivalente di ribavirina capsule da 200 mg suddivisa in due dosi separate (si prega di leggere il RCP di ribavirina capsule). >>Durata del trattamento. Genotipo 1: un anno. I pazienti che non hanno evidenziato una risposta virologica a 12 settimane molto difficilmente hanno poi evidenziano una risposta virologica sostenuta (valore predittivo negativo 96%). La risposta virologica viene definita come assenza di rilevabilita' di HCV-RNA a12 settimane di trattamento. In questi pazienti il trattamento deve e ssere interrotto. Genotipi 2/3: 24 settimane. Le risposte virologiche dopo 1 anno di trattamento e 6 mesi di follow-up sono state 36% per ilgenotipo 1 e 81% per i genotipi 2/3/4. >>Aggiustamento posologico. Se durante la terapia con la soluzione orale e interferone alfa-2b insor gono gravi reazioni avverse o anormalita' dei valori di laboratorio, modificare, se necessario, i dosaggi di ciascun prodotto, fino a risoluzione delle reazioni avverse. Poiche' l'aderenza al regime terapeuticopotrebbe essere importante per l'esito della terapia, il dosaggio dev e essere mantenuto il piu' possibile vicino a quello standard. Il potenziale impatto negativo della riduzione della dose di ribavirina sui risultati di efficacia, non puo' essere valutato. >>Pazienti con alterata funzionalita' renale: la farmacocinetica della ribavirina risulta modificata; pertanto si raccomanda di valutare la funzionalita' renale di tutti i pazienti prima di cominciare la terapia. I pazienti con clearance della creatinina < 50 ml/minuto non devono essere trattati. I soggetti con insufficienza renale devono essere piu' attentamente osservati per quanto riguarda l'insorgenza di anemia. Se la creatinina sierica aumenta a livelli maggiori di 2 mg/dl la terapia deve essere sospesa. >>Pazienti con alterata funzionalita' epatica: non sembra esserci interazione farmacocinetica fra la ribavirina e la funzionalita' epatica; pertanto non e' richiesto un aggiustamento della dose. >>Pazienti coinfettati con HCV/HIV: i pazienti che ricevono una terapia NRTI in associazione a ribavirina e interferone alfa-2b o peginterferone alfa-2b possono presentare un maggior rischio di tossicita' mitocondriale, acidosi lattica e scompenso epatico. Fare riferimento anche alle informazioni relative ai prodotti medicinali antiretrovirali.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.

Avvertenze

Sono stati osservati in alcuni pazienti gravi effetti sul SNC, in particolare depressione, ideazione suicidaria e tentato suicidio, anche dopo l'interruzione del trattamento, soprattutto durante i 6 mesi di follow-up. Fra i bambini e gli adolescenti sono stati osservati piu' frequentemente in confronto a pazienti adulti. Sono stati osservati altri effetti sul SNC che includevano comportamento aggressivo (talvolta rivolto verso gli altri), confusione e alterazioni dello stato mentale. L'uso dell'associazione in bambini e adolescenti con evidenza o anamnesi di gravi condizioni psichiatriche e' controindicato. La ribavirina utilizzata in monoterapia non e' efficace eil farmaco non deve essere somministrato da solo. La sicurezza e l'efficacia di questa associazione e' stata stabilita solo utilizzando ribavirina in associazione a interferone alfa-2b. Non deve essere utilizzato da donne in gravidanza. Le partner di uomini in trattamento devono porre estrema attenzione nell'evitare la gravidanza. Sebbene la ribavirina non abbia effetti cardiovascolari diretti, l'anemia associata al farmaco puo' portare ad un deterioramento della funzionalita' cardiaca o esacerbazione dei sintomidella malattia coronarica od entrambi; somministrare con cautela in p azienti con malattia cardiaca pre-esistente. I pazienti adulti con anamnesi di scompenso cardiaco congestizio, infarto miocardico e/o con aritmie pregresse o in atto devono essere attentamente controllati. Nei pazienti con preesistenti alterazioni cardiache devono essere eseguiticontrolli elettrocardiografici prima e nel corso del trattamento. Se si sviluppa una reazione acuta di ipersensibilita', sospendere il trattamento immediatamente e deve essere istituita un'a appropriata terapia medica. Esantemi transitori non necessitano di interruzione del trattamento. In rari casi con la terapia di associazione con interferoni alfa sono stati osservati retinopatia comprese emorragie retiniche, macule visive, papilledema, neuropatia ottica e ostruzione arteriosa o venosa retinica che puo' portare a perdita della vista. Tutti i pazientidevono essere sottoposti a visita oculistica di base. Ogni paziente c he durante il trattamento sviluppi alterazioni significative della funzionalita' epatica, deve essere strettamente controllato. Nei pazientiche evidenziano un prolungamento dei fattor della coagulazione, i qua li possono indicare uno scompenso epatico, il trattamento deve essere interrotto. >>Bambini e adolescenti. Non ci sono dati sugli effetti a lungo termine sulla crescita, lo sviluppo e sulla maturita' sessuale; monitorare la crescita dei bambini. Disfunzioni della tiroide sono state osservate durante il trattamento. La terapia con interferone alfa-2b puo' essere iniziata se i livelli di TSH possono essere mantenuti nella norma con la terapia farmacologica. Se si rilevano anormalia dellafunzionalita' tiroidea, lo stato tiroideo del paziente deve essere va lutato e trattato in modo clinicamente appropriato. I bambini e gli adolescenti devono essere valutati ogni 3 mesi per la ricerca di disfunzioni tiroidee (ad es. TSH). Deve essere posta particolare attenzione asoggetti HIV-positivi co-infettati con HCV che ricevono un trattament o con un inibitore nucleosidico della transcriptasi inversa (NRTI) (soprattutto ddI e d4T) a cui viene associato il trattamento interferone alfa-2b/ribavirina. Non e' raccomandata la somministrazione concomitante con didanosina a causa del rischio di tossicita' mitocondriale. Evitare la somministrazione concomitante con stavudina al fine di limitare il rischio di sovrapposizione di tossicita' mitocondriale. I pazienti coinfettati con cirrosi avanzata sottoposti a terapia HAART possono presentare un maggior rischio di scompenso epatico e morte. I pazientitrattati con ribavirina e zidovudina presentano un rischio maggiore d i sviluppare anemia, pertanto il loro uso concomitante non e' raccomandato. Sono stati riportati disturbi dentali e periodontali che possonocausare perdita dei denti. Inoltre, la secchezza delle fauci potrebbe avere un effetto dannoso su denti e mucose orali durante il trattamen to. Alcuni pazienti possono avere episodi di vomito. Gli esami ematologici ed ematochimici (esame emocromocitometrico completo e con formulaleucocitaria, conta delle piastrine, dosaggio di elettroliti, creatin ina sierica, test di funzionalita' epatica, acido urico) devono essereeffettuati in tutti i pazienti prima dell'inizio della terapia. Le va lutazioni di laboratorio devono essere eseguite alle settimane 2 e 4 di trattamento e periodicamente se clinicamente indicato. Le pazienti di sesso femminile devono effettuare di routine, con cadenza mensile, un test di gravidanza durante il trattamento e nei quattro mesi successivi. Le partner di sesso femminile dei pazienti maschi, devono effettuare di routine, con cadenza mensile, un test di gravidanza durante il trattamento e nei sette mesi successivi. L'acido urico puo' aumentare con l'assunzione del medicianle a causa dell'emolisi, pertanto deve essere attentamente valutata la possibilita' di sviluppo di gotta nei pazienti predisposti. Questo prodotto contiene saccarosio e sorbitolo.

Interazioni

I risultati di studi in vitro in cui sono state utilizzate colture di microsomi epatici sia umani che di ratto non indicavano nessun metabolismo della ribavirina mediato dall'enzima citocromo P450. La ribavirina non inibisce gli enzimi del citocromo P450. Non c'e' riscontro neglistudi di tossicita' che la ribavirina provochi induzione degli enzimi epatici. Pertanto la possibilita' di interazioni basate sull'enzima P 450 e' bassa. Non sono stati effettuati studi di interazione con altriprodotti medicinali fatta eccezione per l'interferone alfa-2b e gli a ntiacidi. In uno studio di farmacocinetica a dosi multiple non sono state evidenziate interazioni farmacocinetiche tra il farmaco e interferone alfa-2b. La somministrazione contemporanea di 600 mg di ribavirinacon un antiacido contenente magnesio, alluminio e simeticone ne dimin uiva la biodisponibilita'; l'AUC tf diminuiva del 14%. E' possibile che il calo di biodisponibilita' in questo studio fosse dovuto al transito ritardato della ribavirina o al pH modificato. Questa interazione non e' considerata clinicamente rilevante. L'uso di analoghi nucleosidici, in monoterapia o in associazione con altri nucleosidi, ha portato ad acidosi lattica. Dal punto di vista farmacologico, in vitro la ribavirina aumenta i metaboliti fosforilati dei nucleosidi purinici. Questa attivita' potrebbe potenziare il rischio di acidosi lattica indotta da analoghi nucleosidici delle purine (ad es. didanosina o abacavir). La somministrazione concomitante con didanosina non e' raccomandata. Sono stati riportati casi di tossicita' mitocondriale, in particolare acidosi lattica e pancreatite, di cui alcuni fatali. Esacerbazione di anemia dovuta alla ribavirina e' stata riportata quando nel regime terapeutico per il trattamento di infezione da HIV era compresa anche la zidovudina sebbene l'esatto meccanismo sia ancora da chiarire. L'uso concomitante di ribavirina e zidovudina non e' raccomandato a causa di un aumentato rischio di anemia. Deve essere considerata la possibilita'di sostituire la zidovudina in un regime terapeutico antiretrovirale combinato (ART) gia' stabilito. Questo sarebbe particolarmente importante per quei pazienti con una storia conosciuta di anemia indotta da zidovudina. Ogni potenziale di interazione puo' persistere fino a due mesi (cinque emi-vite della ribavirina) dopo sospensione della terapia a causa della prolungata emivita. Non e' stato dimostrato che la ribavirina interagisca con gli inibitori non nucleosidici della transcriptasi inversa o con gli inibitori della proteasi.

Effetti indesiderati

Molto comune (>=1/10), comune (>=1/100 <1/10), non comune (>=1/1.000 <1/100), raro (>=1/10.000 <1/1.000) e molto raro (<1/10.000). Studi clinici e post-marketing (in pazienti adulti). Infezioni ed infestazioni.Molto comune: infezione virale, faringite. Comune: infezione fungina, otite media, herpes simplex, infezione del tratto urinario. Raro: pol monite. Tumori benigni, maligni e non specificati. Comune: neoplasia non specificata. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto comune: anemia, neutropenia. Comune: trombocitopenia, linfoadenopatia, linfopenia. Molto raro: anemia aplastica. Non nota: aplasia delle cellule della serie rossa, porpora trombocitopenica idiopatica e trombotica. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: sarcoidosi. Non nota: sindrome di Vogt-Koyanagi-Harada, lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide, vasculite, reazioni acute di ipersensibilita' compresa orticaria, angioedema, broncocostrizione, anafilassi. Patologie endocrine. Comune: ipotiroidismo, ipertiroidismo. Raro: diabete. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: anoressia. Comune: iperglicemia, iperuricemia, ipocalcemia, disidratazione, aumento dell'appetito, sete. Molto raro: ipertrigliceridemia. Disturbi psichiatrici. Molto comune: depressione, insonnia, ansia, labilita' emotiva. Comune: ideazione suicidaria, psicosi, comportamento aggressivo, confusione, agitazione, nervosismo, disturbi del sonno, sogni anormali, pianto anormale, apatia, diminuzione della libido. Non comune: tentativi di suicidio. Raro: allucinazioni. Molto raro: suicidio. Non nota: alterazione dello stato mentale. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea, capogiri, secchezza delle fauci, diminuzione della concentrazione. Comune: atassia, tremore, parestesia, disfonia, perdita del gusto, ipoestesia, iperestesia, sonnolenza, emicrania, ipertonia, disgeusia. Raro: crisi epilettica, neuropatia periferica. Molto raro: emorragia cerebrovascolare, ischemia cerebrovascolare, encefalopatia, polineuropatia. Non nota: paralisi facciale, neuropatie. Patologie dell'occhio. Comune: visione offuscata, congiuntivite, dolore agli occhi, visione anormale, disturbi alle ghiandole lacrimali. Raro: emorragie retiniche, retinopatie, ostruzione arteriosa o venosa retinica, nevrite ottica, papilledema, perdita dell'acuita' visiva o del campo visivo, macule visive. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Comune: vertigini, diminuzione/perdita dell'udito, tinnito, dolore alle orecchie. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni, tachicardia. Raro: cardiomiopatia, aritmia. Molto raro: infarto del miocardio, ischemia cardiaca. Patologie vascolari.Comune: ipotensione, ipertensione, sincope, vampate di calore. Molto raro: ischemia periferica. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto comune: dispnea, tosse. Comune: sinusite, bronchite, epistassi, rinite, disturbi respiratori, congestione nasale, rinorrea, tosse non produttiva. Molto raro: infiltrati polmonari, polmonite, polmonite interstiziale. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, vomito, nausea, dolore addominale. Comune: stomatite ulcerativa, stomatite, colite, dolore al quadrante superiore destro, dispepsia, reflusso gastroesofageo, glossite, gengive sanguinanti, gengivite, perdita di feci, costipazione, flatulenza. Raro: pancreatite. Molto raro: colite ischemica, colite ulcerativa. Non nota: disturbi periodontali, disturbi dentali. Patologie epatobiliari. Comune: epatomegalia, ittero, iperbilirubinemia. Molto raro: epatotossicita'. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto comune: alopecia, prurito, secchezza della pelle, rash. Comune: psoriasi, peggiornamento della psoriasi, eczema, reazione di fotosensibilita', rash maculopapulare, rash eritematoso, dermatite, acne, foruncolosi, eritema, disturbi della pelle, ematomi, aumento della sudorazione, alterazione della consistenza del capello, disturbi delle unghie. Molto raro: sindrome di Stevens Johnson, necrolisi tossica epidermica, eritema multiforme. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: artralgia, mialgia, dolore muscoloscheletrico. Comune: artrite. Raro: rabdomiolisi, miosite. Patologie renali e urinarie. Comune: minzione frequente, poliuria. Raro: danno renale, insufficienza renale. Molto raro: sindromenefrotica. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Com une: amenorrea, menorragia, disturbi mestruali, dismenorrea, dolore alseno, disturbi ovarici, disturbi vaginali (donne); impotenza, prostat ite (uomini); disfunzione sessuale (non specificata). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: infiammazione al sito di iniezione, reazione al sito di iniezione, affaticamento, rigidita', febbre, sintomi di tipo influenzale, astenia,irritabilita'. Comune: dolore toracico, edema periferico, malessere, dolore al sito di iniezione, edema facciale. Molto raro: necrosi al sito di iniezione. Esami diagnostici. Molto comune: calo ponderale. Comune: soffio cardiaco, anomalie urinarie. Negli studi clinici gli effetti indesiderati riportati nella popolazione pediatrica sono stati simili a quelli riscontrati negli adulti, con frequenze molto comuni e comuni.

Gravidanza e allattamento

E' controindicato in gravidanza. In studi su animali, la ribavirina haprovocato effetti reversibili sulla spermatogenesi. In tutte le speci e animali in cui sono stati condotti studi, e' stato dimostrato un significativo potenziale teratogeno e/o embriocida della ribavirina, a dosi pari ad un ventesimo della dose raccomandata nell'uomo. Ribavirina induce genotossicita'. Non deve essere utilizzato in corso di gravidanza. Le pazienti di sesso femminile devono porre estrema attenzione nell'evitare la gravidanza. La terapia non deve essere iniziata fino a che non si sia ottenuto il risultato negativo di un test di gravidanza immediatamente prima dell'inizio della terapia. Sia le femmine in eta' fertile che i loro partner devono utilizzare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento e nei quattro mesi dopo il termine deltrattamento; in questo periodo, il test di gravidanza deve essere rip etuto mensilmente. Se dovesse verificarsi una gravidanza durante il trattamento o nei quattro mesi successivi alla sospensione del trattamento, la paziente deve essere avvisata del significativo rischio teratogeno della ribavirina per il feto. Le partner di uomini in trattamento devono porre estrema attenzione nell'evitare la gravidanza. La ribavirina si accumula nelle cellule ed e' eliminata molto lentamente dall'organismo. Non e' noto se la ribavirina contenuta nello sperma sia in grado di esercitare i suoi potenziali effetti teratogeni o genotossici sull'embrione/feto umano. Sebbene i dati su circa 300 gravidanze seguite prospetticamente con esposizione paterna alla ribavirina, non abbiano mostrato un aumentato rischio di malformazioni rispetto alla popolazione in generale ne' alcun tipo specifico di malformazione, si deve consigliare ai pazienti di sesso maschile e alle loro partner in eta' fertile di ricorrere entrambi ad un adeguato metodo contraccettivo durante il trattamento e per sette mesi dopo la conclusione del trattamento. Agli uomini le cui partner siano gravide deve essere raccomandato l'utilizzo di un preservativo per ridurre al minimo il rischio di cessione della ribavirina alla partner. Non e' noto se la ribavirina sia escreta nel latte materno. A causa delle potenziali reazioni avverse nei lattanti, l'allattamento deve essere sospeso prima dell'inizio del trattamento.