Ranitidina Ranb - 20cpr 150mg
Dettagli:
Nome:Ranitidina Ranb - 20cpr 150mgCodice Ministeriale:035397417
Principio attivo:Ranitidina Cloridrato
Codice ATC:A02BA02
Fascia:A
Prezzo:3.29
Rimborso:3.29
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Ranbaxy Italia Spa
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Conservare nella confezione originale
Scadenza:36 mesi
Denominazione
RANITIDINA RANBAXY ITALIA 150 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Formulazioni
Ranitidina Ranb - 20cpr 150mg
Ranitidina Ranb - 20cpr 150mg
Categoria farmacoterapeutica
Antagonisti dei recettori H2.
Principi attivi
Ogni compressa contiene ranitidina cloridrato pari a ranitidina 150 mg.
Eccipienti
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina; croscarmellosa sodica, silice colloidale anidra, talco, magnesio stearato. Rivestimento della compressa: ipromellosa, olio di ricino, titanio diossido (E171),talco, alcool isopropilico, acqua purificata. Inchiostro di stampa. O pacode S-1-17823 contenente: gomma lacca, alcool isopropilico, ossido di ferro nero (E172), N-Butil alcool, glicole propilenico, idrossido di ammonio 28%.
Indicazioni
Indicata nel trattamento dell'ulcera duodenale e dell'ulcera gastrica benigna. E' inoltre indicata nel trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison e dell'esofagite da reflusso. E' indicata nel trattamento alungo termine dell'ulcera duodenale e dell'ulcera gastrica benigna pe r prevenire le loro recidive. Il trattamento a lungo termine e' indicato nei pazienti con una storia di ulcera recidivante. Bambini da 3 a 18 anni di eta': trattamento a breve termine dell'ulcera peptica. Trattamento del reflusso gastro-esofageo, inclusi l'esofagite da reflusso eil sollievo dei sintomi della malattia da reflusso gastro-esofageo.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' nota verso il principio attivo o verso qualunque altro eccipiente.
Posologia
Adulti: la dose abituale e' pari a 150 mg due volte al giorno, al mattino e alla sera. Nei pazienti con ulcera gastrica o duodenale e' possibile somministrare una dose singola di 300 mg la sera prima di coricarsi. Il trattamento puo' essere prolungato per 4-8 settimane. La dose abituale di mantenimento e' di 150 mg la sera prima di coricarsi. Per il trattamento dell'esofagite da reflusso, la dose raccomandata e' di 150 mg due volte al giorno o 300 mg la sera prima di coricarsi, di solito per otto settimane; se necessario, tale trattamento puo' essere protratto fino a un massimo di 12 settimane. Esofagite acuta: per il trattamento dell'esofagite acuta, la dose e' di 150 mg, da assumere 4 volte al giorno fino a un massimo di 12 settimane. A questo elevato dosaggio non si associa un aumento degli effetti collaterali. Nei pazienti con esofagite non risolta, sia in presenza dell'epitelio di Barrett chein sua assenza, si sconsiglia il trattamento a lungo termine. Sindrom e di Zollinger-Ellison: e' possibile aumentare la dose iniziale di 150mg tre volte al giorno fino a 300 mg tre volte al giorno. Dosi giorna liere frazionate, per un totale di 6 g, sono state ben tollerate. Pazienti anziani: nei pazienti con funzionalita' renale normale, il dosaggio e' uguale a quello stabilito per gli adulti piu' giovani. Bambini di 12 anni di eta' e oltre: ai bambini di 12 anni di eta' e oltre vienesomministrata la dose degli adulti. Trattamento acuto dell'ulcera pep tica: la dose orale raccomandata per il trattamento dell'ulcera peptica nei bambini e' compresa tra 4 mg/kg al giorno e 8 mg/kg al giorno somministrati in due dosi suddivise fino ad un massimo di 300 mg di ranitidina al giorno per la durata di 4 settimane. Per i pazienti con guarigione incompleta, sono indicate altre 4 settimane di terapia, in quanto di solito la guarigione avviene dopo otto settimane di trattamento.Reflusso gastro-esofageo: la dose orale raccomandata per il trattamen to del reflusso gastro-esofageo nei bambini e' compresa tra 5 mg/kg algiorno e 10 mg/kg al giorno somministrati in due dosi suddivise fino ad un massimo di 600 mg (la massima dose e' probabilmente da applicarsi a bambini e adolescenti con peso maggiore e con sintomi gravi). Neonati: nei pazienti neonati non sono ancora state definite la sicurezza e l'efficacia. Pazienti con insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale grave aumentano i livelli plasmatici del farmaco. Intali pazienti, la dose consigliata e' di 150 mg alla sera per 4-8 set timane. La stessa dose viene usata per la terapia di mantenimento. Se non si verifica una guarigione, somministrare 150 mg due volte al giorno e, successivamente, 150 mg alla sera, come terapia di mantenimento.Clcr <50 ml/min: 150 mg di ranitidina; clcr >50 ml/min: 300 mg di ran itidina. La ranitidina viene eliminata con l'emodialisi. I pazienti indialisi devono quindi assumere il farmaco dopo ciascuna seduta di dia lisi. Modo di somministrazione: le compresse devono essere deglutite intere con una sufficiente quantita' di liquido. Se somministrate ai bambini, le compresse possono essere disciolte in acqua o frantumate. Siconsiglia di scegliere la forma di dosaggio piu' idonea per somminist rare il farmaco.
Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
Avvertenze
Il trattamento con antagonisti dei ricettori H 2 dell'istamina puo' mascherare i sintomi associati al carcinoma dello stomaco e quindi ritardarne la diagnosi. Prima di iniziare la terapia in pazienti con ulceragastrica, deve essere esclusa la sua possibile natura maligna poiche' il trattamento con ranitidina puo' mascherare i sintomi del carcinoma gastrico. La ranitidina viene eliminata attraverso i reni e quindi i livelli plasmatici del farmaco risultano aumentati nei pazienti con insufficienza renale. La dose deve essere modificata. Rare segnalazioni cliniche suggeriscono che la ranitidina puo' favorire il verificarsi di attacchi acuti di porfiria. Pertanto la ranitidina non deve essere somministrata a pazienti con anamnesi di porfiria acuta. In pazienti quali anziani, soggetti con patologie polmonari croniche, diabetici o immunocompromessi, puo' esserci un aumento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita'. Un ampio studio epidemiologico ha mostrato un incremento del rischio di sviluppare polmonite acquisita in comunita' nei pazienti ancora in corso di trattamento con ranitidina da sola rispetto a quelli che avevano interrotto il trattamento, con un aumento del rischio relativo aggiustato osservato pari a 1,82% (95% IC, 1,26 - 2,64). Si raccomanda un controllo medico regolare dei pazienti che assumono farmaci antinfiammatori non steroidei in concomitanza conranitidina, specialmente gli anziani e quelli che soffrono di ulcera peptica. Questo medicinale contiene olio di ricino che puo' causare mal di stomaco e diarrea.
Interazioni
La ranitidina ha la capacita' di influenzare l'assorbimento, il metabolismo o l'escrezione renale di altri farmaci. Le modifiche dei parametri farmacocinetici possono rendere necessario un aggiustamento della dose del farmaco interessato o l'interruzione del trattamento. Le interazioni si verificano attraverso vari meccanismi. Inibizione del sistema di ossigenasi a funzione mista legato al citocromo epatico P450: la ranitidina alle dosi terapeutiche usuali non potenzia l'azione dei farmaci che vengono inattivati da tale sistema enzimatico, quali diazepam, lidocaina, fenitoina, propranololo e teofillina. Sono stati riferiticasi di alterazione del tempo di protrombina con anticoagulanti cumar inici (ad esempio warfarin). A causa del ristretto indice terapeutico,si raccomanda un attento monitoraggio degli aumenti e delle riduzioni del tempo di protrombina durante il trattamento concomitante con rani tidina. Competizione per la secrezione tubulare renale: poiche' la ranitidina e' parzialmente eliminata tramite il sistema cationico, puo' influenzare la clearance di altri farmaci eliminati per questa via. Alte dosi di ranitidina (ad esempio quelle usate nel trattamento della sindrome di Zollinger-Ellison) possono ridurre l'escrezione di procainamide e N-acetilprocainamide con il risultato di un aumento dei livelli plasmatici di questi farmaci. Alterazione del pH gastrico: la biodisponibilita' di alcuni farmaci puo' esserne influenzata. Cio' puo' dar luogo sia ad un aumento dell'assorbimento, che ad una riduzione dell'assorbimento. E' necessario evitare l'uso contemporaneo di ranitidina e ketoconazolo, poiche' a causa della diminuzione della solubilita' del ketoconazolo a un pH piu' elevato, non si raggiungono livelli plasmatici efficaci di tale sostanza. La ranitidina puo' aumentare la concentrazione plasmatica e potenziare l'effetto ipoglicemizzante della glipizide. Puo' rendersi necessario un aggiustamento del dosaggio. Se vengonosomministrate contemporaneamente a ranitidina alte dosi (2 g) di sucr alfato, l'assorbimento della ranitidina puo' risultare diminuito. Questo effetto non si verifica se il sucralfato e' somministrato dopo un intervallo di 2 ore. Se somministrata in concomitanza con forti antiacidi si verifica una riduzione della biodisponibilita' della ranitidina.L'assunzione di ranitidina compresse puo' potenziare l'effetto dell'a lcol. Non vi e' evidenza di interazione tra ranitidina, amoxicillina emetronidazolo.
Effetti indesiderati
Frequenza degli effetti indesiderati: molto comune (>1/10), comune (>1/100, <1/10), non comune (>1/1000, <1/100), raro (>1/10.000, <1/1000),molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoiet ico. Molto raro: modifiche, in genere reversibili, nella conta delle cellule ematiche (leucopenia, trombocitopenia). Agranulocitosi o pancitopenia a volte accompagnata da ipoplasia o aplasia midollare. Disturbidel sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensibilita' (orticari a, edema angioneurotico, febbre, broncospasmo, ipotensione e dolore toracico); molto raro: shock anafilattico; non nota: dispnea. Questi eventi sono stati riportati dopo somministrazione di una singola dose. Disturbi psichiatrici. Molto raro: confusione mentale reversibile, depressione e allucinazioni. Questi eventi sono stati riportati soprattuttoin pazienti anziani con affezioni gravi e in pazienti nefropatici. Pa tologie del sistema nervoso. Molto raro: cefalea (a volte grave), vertigini e movimenti involontari reversibili. Patologie dell'occhio. Molto raro: offuscamento reversibile della vista. Sono stati riportati alcuni casi di offuscamento della vista attribuibile ad alterazione dell'accomodazione. Patologie cardiache. Molto raro: come con gli altri H 2-antagonisti, bradicardia, blocco atrio-ventricolare e tachicardia. P atologie vascolari. Molto raro: vasculite. Patologie gastrointestinali. Molto raro: pancreatite acuta, diarrea. Non comune: dolore addominale, costipazione, nausea (questi sintomi per lo piu' migliorano con il trattamento continuato). Patologie epatobiliari. Raro: modifiche transitorie e reversibili dei test di funzionalita' epatica; molto raro: epatite in genere reversibile (epatocellulare, colestatica o mista) con o senza ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro:eruzione cutanea; molto raro: eritema multiforme, alopecia. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: sintomatologie a carico dell'apparato muscoloscheletrico quali artralgia e mialgia. Patologie renali e urinarie. Raro: aumento della creatinina plasmatica (di solito lieve e che si normalizza nel trattamento continuato); molto raro: nefrite interstiziale acuta. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto raro: impotenza reversibile, alterazioni a carico della mammella (come ginecomastia e galattorrea). Popolazione pediatrica. La sicurezza di ranitidina e' stata valutata nei bambini di eta' compresa tra 0 e 16 anni con patologie acido-correlate ed e' stata generalmente ben tollerata, con un profilo di eventi avversi simile a quello degli adulti. Sono disponibili dati limitatisulla sicurezza a lungo termine, in particolare relativamente alla cr escita ed allo sviluppo. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospettatramite il sistema nazionale di segnalazione.
Gravidanza e allattamento
Non esistono dati sugli effetti di ranitidina sulla fertilita' umana. Negli studi sugli animali non sono stati osservati effetti sulla fertilita' maschile e femminile. La ranitidina attraversa la barriera placentare. Ranitidina deve essere somministrata durante la gravidanza soloin caso di assoluta necessita'. La ranitidina e' escreta nel latte ma terno. Ranitidina deve essere somministrata durante l'allattamento solo in caso di assoluta necessita'.