Quetiapina Doc - 60cpr Riv 200mg

Dettagli:
Nome:Quetiapina Doc - 60cpr Riv 200mg
Codice Ministeriale:040682092
Principio attivo:Quetiapina Fumarato
Codice ATC:N05AH04
Fascia:A
Prezzo:50
Rimborso:50
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Doc Generici Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

QUETIAPINA DOC GENERICI

Formulazioni

Quetiapina Doc - 6cpr Riv 25mg
Quetiapina Doc - 30cpr Riv 25mg
Quetiapina Doc - 60cpr Riv 100mg
Quetiapina Doc - 60cpr Riv 200mg
Quetiapina Doc - 60cpr Riv 300mg

Categoria farmacoterapeutica

Antipsicotici.

Principi attivi

Quetiapina.

Eccipienti

Nucleo della compressa: croscarmellosa sodica, silice colloidale anidra, acido fumarico, etilcellulosa, magnesio stearato. Rivestimento: ipromellosa, idrossipropilcellulosa, macrogol 8000, titanio biossido (E171). Ferro ossido giallo (E172): solo 25 mg, 100 mg, 150 mg. Ferro ossido rosso (E172): solo 25 mg.

Indicazioni

Trattamento della schizofrenia; disturbo bipolare che include: episodimaniacali da moderati a gravi associati al disturbo bipolare; episodi depressivi maggiori associati al disturbo bipolare; prevenzione delle ricadute associate al disturbo bipolare in pazienti i cui episodi man iacali o depressivi hanno risposto al trattamento con quetiapina.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ad uno qualsiasi dei componenti. La somministrazione concomitante di inibitori del citocromo P450 3A4, come gli inibitori dell' HIV-proteasi, gli antifungini azolici, l'eritromicina, la claritromicina e nefazodone, e' controindicata.

Posologia

Quetiapina puo' essere somministrata con o senza cibo. >>Adulti. Per il trattamento della schizofrenia: la dose giornaliera per i primi quattro giorni di terapia e' di 50 mg (primo giorno), 100 mg (secondo giorno), 200 mg (terzo giorno) e 300 mg (quarto giorno). Dal quarto giornoin poi la dose deve essere stabilita all'interno del intervallo di do saggio giornaliero raccomandato tra 300 e 450 mg/giorno. Tuttavia in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' di ogni singolo paziente la dose puo' essere regolata entro un range di 150-750 mg/ giorno. Per il trattamento degli episodi di mania associati a disturbo bipolare: in monoterapia o in terapia associata a stabilizzatori dell'umore la dose giornaliera totale per i primi quattro giorni di terapia e' di 100 mg (primo giorno), 200 mg (secondo giorno), 300 mg (terzo giorno) e 400 mg (quarto giorno). Ulteriori adattamenti del dosaggio fino a 800 mg/ giorno possono essere effettuati a partire dal sesto giorno con incrementi di dose non superiori a 200 mg/giorno. La dose puo' essere variata in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' individuale entro un range di 200-800 mg/ giorno. La dose efficace usuale varia da 400 a 800 mg/giorno. Per il trattamento degli episodi depressivi associati a disturbo bipolare: la quetiapina deve essere somministrata una volta al giorno, al momento di coricarsi. La dose totale giornaliera nei primi quattro giorni di terapia e' di 50 mg (primo giorno), 100 mg (secondo giorno), 200 mg (terzo giorno) e 300 mg (quarto giorno). La dose giornaliera raccomandata e' di 300 mg. Negli studi clinici non si e' evidenziato beneficio aggiuntivo nel gruppo trattatocon 600 mg rispetto al gruppo trattato con 300 mg. Singoli pazienti p ossono beneficiare di una dose di 600 mg. In singoli pazienti, in casosi tema l'instaurarsi di tolleranza, gli studi clinici hanno indicato che la riduzione della dose fino a un minimo di 200 mg puo' essere co nsiderata. Il trattamento degli episodi depressivi associati a disturbo bipolare deve essere intrapreso da medici esperti nel trattamento del disturbo bipolare. Per la prevenzione delle ricadute associate al disturbo bipolare: per la prevenzione delle ricadute maniacali, depressive o miste associate al disturbo bipolare, i pazienti che hanno risposto alla quetiapina per il trattamento del disturbo bipolare acuto devono proseguire la terapia alla stessa dose. La dose potra' successivamente essere aggiustata in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' nel singolo paziente, entro il range di 300 - 800 mg/ giornosomministrati due volte al giorno. E' importante impiegare la dose mi nima efficace nella terapia di mantenimento. Anziani: quetiapina deve essere somministrata con cautela negli anziani, in particolare duranteil periodo iniziale in cui si stabilisce il dosaggio. Puo' essere nec essario che la velocita' di titolazione del dosaggio di quetiapina siapiu' lenta e che la dose terapeutica sia piu' bassa rispetto a quelle dei pazienti piu' giovani, in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' nel singolo paziente. La clearance plasmatica media di quetiapina e' ridotta dal 30% al 50% in pazienti anziani rispetto ai pazienti piu' giovani. Efficacia e sicurezza non sono state stabilite in pazienti sopra i 65 anni affetti da episodi depressivi associati a disturbo bipolare. Bambini e adolescenti: la quetiapina e' controindicata in bambini e adolescenti sotto i 18 anni a causa della insufficienza di dati a supporto dell'impiego in questo gruppo d'eta'. Insufficienza renale: non e' necessario un aggiustamento posologico. Insufficienza epatica: la quetiapina viene ampiamente metabolizzata a livello epatico. Percio' deve essere utilizzata con cautela in pazienti con insufficienza epatica nota, specialmente nel periodo di titolazione iniziale. Pazienti con insufficienza renale o epatica dovrebbero iniziare con25 mg/die. Il dosaggio puo' essere aumentato quotidianamente con incr ementi da 25 a 50 mg, fino alla dose terapeutica in funzione della risposta clinica e della tollerabilita' nel singolo paziente.

Conservazione

Questo medicinale non richiede nessuna speciale precauzione per la conservazione.

Avvertenze

La quetiapina e' controindicata in bambini e adolescenti sotto i 18 anni a causa della insufficienza di dati a supporto dell'impiego in questo gruppo d'eta'. Gli studi clinici hanno evidenziato come, in aggiunta al noto profilo di sicurezza identificato per l'adulto, alcuni eventi avversi si verificano a frequenza piu' alta in bambini e adolescentirispetto agli adulti e se ne e' identificato uno precedentemente non rilevato negli studi sugli adulti. In bambini e adolescenti si sono anche osservate alterazioni dei test della funzione tiroidea. Inoltre leconseguenze di un trattamento a lungo termine sulla crescita e la mat urazione non sono state studiate per periodi superiori alle 26 settimane. Le conseguenze a lungo termine sullo sviluppo cognitivo e comportamentale non sono note. La depressione e' associata ad aumento del rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio. Tale rischio persiste fino a che si verifichi una remissione significativa. Il trattamento con quetiapina e' stato associato a sonnolenza e sintomi correlati, come sedazione. I pazienti con depressione bipolare che manifestanosonnolenza di entita' severa possono richiedere un contatto piu' freq uente per almeno due settimane dall'inizio della sonnolenza o finche' i sintomi non si risolvono e si puo' dover considerare l'interruzione del trattamento. Il farmaco deve essere impiegato con cautela in pazienti con patologie cardiovascolari note, patologie cerebrovascolari o con altre condizioni che predispongano all'ipotensione. La quetiapina puo' indurre ipotensione ortostatica in particolare durante la fase di titolazione e percio', se questo si verifica, si deve considerare una riduzione della dose o una titolazione piu' graduale. Si deve considerare un regime di titolazione piu' graduale nei pazienti con sottostante patologia cardiovascolare. Si raccomanda cautela in caso di trattamento di pazienti con storia di convulsioni. La quetiapina e' stata associata ad un'accresciuta incidenza di sintomi extrapiramidali (EPS). Sesi manifestano segni e sintomi di discinesia tardiva, si deve prender e in considerazione una riduzione del dosaggio o l'interruzione della terapia. I sintomi della discinesia possono peggiorare o anche iniziare dopo l'interruzione della terapia. La sindrome neurolettica maligna e' associata al trattamento con farmaci antipsicotici, tra cui la quetiapina. Le manifestazioni cliniche includono ipertermia, alterazione dello stato mentale, rigidita' muscolare, instabilita' autonomica e aumento della creatina fosfochinasi. In caso di comparsa di tali manifestazioni, il trattamento con quetiapina deve essere interrotto e deve essere instaurata un'adeguata terapia medica. La neutropenia grave (conta dei neutrofili <0.5 X 10^9 /L) e' stata riportata come evento non comune negli studi clinici con quetiapina. La maggior parte dei casi di neutropenia grave si sono verificati entro un paio di mesi dall'iniziodella terapia con quetiapina. Non sembra esserci relazione con la dos e. Nel corso dell'esperienza post marketing la leucopenia e/o la neutropenia si sono risolte alla cessazione della terapia con quetiapina. L'uso concomitante di quetiapina con induttori enzimatici epatici come la carbamazepina o la fenitoina riduce sostanzialmente le concentrazioni plasmatiche di quetiapina, il che puo' inficiare l'efficacia della terapia con quetiapina. E' importante che qualunque modifica dell'induttore sia introdotta gradualmente e, se richiesto, sia sostituito con un non-induttore (es. sodio valproato). E' stato riportato aumento di peso in pazienti trattati con quetiapina, che deve essere controllato e gestito in modo clinicamente appropriato in conformita' con quanto previsto dalle linee guida sull'uso di antipsicotici. Raramente sono stati segnalati iperglicemia e/o sviluppo o esacerbazione di diabete occasionalmente associato a chetoacidosi o coma, inclusi casi fatali. In alcuni casi e' stato riportato un precedente aumento del peso corporeo, che puo' essere un fattore predisponente. I pazienti trattati con farmaci antipsicotici inclusa la quetiapina devono essere tenuti sotto controllo per segni e sintomi di iperglicemia e i pazienti con diabete mellito o con fattori di rischio per lo sviluppo di diabete mellito devono essere regolarmente controllati per un peggioramento della glicemia. Il peso deve essere controllato regolarmente. Un aumento di trigliceridi, colesterolo LDL e totale e una riduzione del colesterolo HDL sono stati osservati negli studi clinici con quetiapina. Considerati i cambiamenti osservati nel peso, nel glucosio ematico e nel quadro lipidico durante gli studi clinici, puo' esserci un rischio di peggioramento del profilo di rischio metabolico in singoli pazienti, che deve essere gestito in modo clinicamente appropriato. La quetiapina non e' stata associata ad un aumento persistente negli intervalli QT assoluti. Negli studi successivi alla commercializzazione, e' stato riportato un prolungamento QT con quetiapina a dosi terapeutiche e dopo sovradosaggio. E' necessario esercitare cautela quando quetiapina e' prescritta apazienti con patologia cardiovascolare o con anamnesi familiare di pr olungamento del QT. E' necessario esercitare cautela anche quando quetiapina e' prescritta o con farmaci dei quali e' noto che aumentano l'intervallo QT o con concomitanti neurolettici, specialmente negli anziani, in pazienti con sindrome congenita del QT lungo, insufficienza cardiaca congestizia, ipertrofia cardiaca, ipokaliemia o ipomagnesiemia. E' consigliabile una sospensione graduale per un periodo di almeno unao due settimane. Quetiapina non e' autorizzata per il trattamento dei pazienti con psicosi correlate alla demenza. Il farmaco deve essere u sato con cautela in pazienti che presentano fattori di rischio per l'ictus. In una meta-analisi condotta sugli antipsicotici atipici e' stato riportato che i pazienti anziani affetti da psicosi associata a demenza sono ad accresciuto rischio di morte in confronto al placebo. L'uso di quetiapina e' stato associato a disfagia. Quetiapina deve essere usata con cautela in pazienti a rischio di polmonite da aspirazione. Interrompere la somministrazione di quetiapina in caso di comparsa di ittero. Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (VTE) con farmaci antipsicotici. E' necessario identificare tutti i possibili fattori di rischio per il VTE prima del trattamento e durante il trattamento con quetiapina devono essere prese misure preventive.

Interazioni

Dato che quetiapina esplica la sua attivita' principale sul sistema nervoso centrale, la quetiapina deve essere somministrata con cautela inassociazione con altri farmaci ad attivita' centrale e alcol. Il cito cromo P450 (CYP) 3A4 e' l'enzima primariamente responsabile del metabolismo di quetiapina mediato citocromo P450. In uno studio di interazione condotto sul volontario sano, la somministrazione concomitante di quetiapina (dose di 25 mg) con ketoconazolo, un inibitore del CYP3A4, ha prodotto un aumento da 5 a 8 volte dell'AUC della quetiapina. Su questa base, l'uso concomitante di quetiapina con inibitori del CYP3A4 e'controindicato. E' inoltre sconsigliato il consumo di succo di pompel mo durante la terapia con quetiapina. In uno studio a dose multipla sui pazienti svolto per verificare la farmacocinetica della quetiapina somministrata prima e durante il trattamento con carbamazepina (un notoinduttore degli enzimi epatici), la co-somministrazione di carbamazep ina ha significativamente aumentato l'eliminazione di quetiapina. Questo aumento nell'eliminazione ha ridotto l'esposizione sistemica alla quetiapina (misurata come AUC) ad una media del 13% rispetto all'esposizione per somministrazione di sola quetiapina; benche' in alcuni pazienti si sia riscontrato un effetto superiore. Come conseguenza di questa interazione, possono aversi concentrazioni plasmatiche inferiori, che possono avere un'influenza sull'efficacia della terapia con quetiapina. La co-somministrazione di quetiapina e fenitoina (un altro induttore degli enzimi microsomiali) ha prodotto un notevole aumento dell'eliminazione di quetiapina di circa il 450%. In pazienti che ricevevano un induttore degli enzimi epatici, la terapia con quetiapina deve iniziare solo se il medico considera che i benefici quetiapina superino i rischi di togliere l'induttore enzimatico. E' importante che qualunque cambiamento nell'induttore sia graduale e, se richiesto, esso sia sostituito con un non-induttore (es. sodio valproato). La farmacocinetica di quetiapina non e' significativamente modificata dalla co-somministrazione degli antidepressivi imipramina (noto inibitore del CYP 2D6) o fluoxetina (noto inibitore del CYP 3A4 e del CYP 2D6). La farmacocinetica di quetiapina non e' significativamente modificata dalla co-somministrazione degli antipsicotici risperidone o aloperidolo. L'uso concomitante di quetiapina e tioridazina ha provocato un aumento della clearance della quetiapina di circa il 70%. La farmacocinetica di quetiapina non e' modificata dalla co-somministrazione con cimetidina. La farmacocinetica del litio non viene modificata dalla co-somministrazione con quetiapina. Le farmacocinetiche del sodio valproato e della quetiapina non vengono alterate in modo clinicamente rilevante per co-somministrazione. Non sono stati condotti studi formali di interazione con i farmaci cardiovascolari comunemente utilizzati. E' necessario usare cautela quando la quetiapina e' impiegata in concomitanza con medicinali noti per causare uno sbilanciamento elettrolitico o per aumentare l'intervallo QT.

Effetti indesiderati

La frequenza degli eventi avversi e' ordinata come segue: molto comune(>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1000, <1/100), rar o (>=1/10.000, <1/1000) e molto raro (<1/10.000). Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: leucopenia; non comune: eosinofilia, trombocitopenia; sconosciuta: neutropenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'; molto raro: reazione anafilattica. Disturbi del sistema endocrino. Comune: iperprolattinemia; molto raro: inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: aumento dell'appetito; non comune: ipersodiemia; molto raro: diabete mellito. Disturbi psichiatrici. Comune: sogni anomali e incubi. Patologie del sistema nervoso. Molto comune:vertigini, sonnolenza, cefalea; comune: sincope, sintomi extrapiramid ali, disartria; non comune: convulsioni, sindrome delle gambe irrequiete, discinesia tardiva. Patologie cardiache. Comune: tachicardia. Patologie dell'occhio. Comune: vista offuscata. Patologie vascolari. comune: ipotensione ortostatica; raro tromboembolia venosa. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: rinite. Patologie gastrointestinali. Molto comune: secchezza delle fauci; comune: stipsi, dispepsia; non comune: disfagia. Patologie epatobiliari. Raro: ittero; moltoraro: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, sindrome di Stevens-Johnson. Patologie dell'apparat o muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: rabdomiolisi. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Non comune:disfunzione sessuali; raro: priapismo, galattorea, disturbi mestruali , tumefazione del seno. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: sintomi da sospensione (interruzione); comune: astenia lieve, edema periferico, irritabilita'; raro: sindrome neurolettica maligna. Esami diagnostici. Molto comune: aumento dei livelli sierici dei trigliceridi, aumento del colesterolo totale (principalmente colesterolo LDL), diminuzione nel colesterolo HDL,incremento ponderale; comune: aumento delle transaminasi ALT e AST, r iduzione della conta dei neutrofili, aumento della glicemia fino a livelli iperglicemici; non comune: aumento ?GT, riduzione della conta piastrinica, prolungamento del QT; raro: aumento della creatina- fosfochinasi, tromboembolismo venoso. In seguito all'uso di neurolettici sono stati riportati casi di prolungamento del QT, aritmia ventricolare, morte improvvisa inspiegabile, arresto cardiaco e torsioni di punta, chevengono considerati effetti di questa classe di farmaci. In studi cli nici a breve termine, controllati con placebo nella schizofrenia e nella mania bipolare, l'incidenza aggregata di sintomi extrapiramidali e'stata simile al placebo. In studi clinici a breve termine, controllat i con placebo nella depressione bipolare, l'incidenza aggregata di sintomi extrapiramidali e' stata dell'8,9% per quetiapina rispetto al 3,8% per il placebo, sebbene l'incidenza degli eventi avversi individuali(per es. acatisia, disturbi extrapiramidali, tremore, discinesia, dis tonia, agitazione, contrazioni muscolari involontarie, iperreattivita'psicomotoria e rigidita' muscolare) sia stata generalmente bassa e no n abbia mai superato il 4% in nessun gruppo di trattamento. Il trattamento con quetiapina e' risultato associato ad una lieve riduzione dose-dipendente dei livelli degli ormoni tiroidei, in particolare del T4 totale e del T4 libero. La riduzione del T4 totale e del T4 libero e' massima durante le prime 2-4 settimane di trattamento con quetiapina e le concentrazioni di ormoni tiroidei non si riducono ulteriormente nelcorso della terapia a lungo termine. In quasi tutti i casi, gli effet ti sul T4 totale e T4 libero si sono risolti con la sospensione del trattamento con quetiapina indipendentemente dalla durata del trattamento. Solamente alle dosi piu' elevate sono stati riscontrati decrementi piu' contenuti dei livelli di T3 totale e di T3 inversa. Non sono state rilevate variazioni dei livelli di TBG ed in genere aumenti associati dei livelli di TSH, cio' ad indicare che quetiapina non provoca un ipotiroidismo clinicamente rilevante. Bambini e adolescenti (da 10 a 17anni): gli stessi eventi avversi decritti sopra per gli adulti devono essere considerati per bambini e adolescenti. Di seguito sono riporta ti gli eventi avversi che si sono verificati con frequenza maggiore inpazienti bambini e adolescenti (10-17 anni) che nella popolazione adu lta o eventi avversi che non si sono manifestati nella popolazione adulta. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: aumento dell'appetito. Esami diagnostici. Molto comune: aumento dei livelli di prolattina, aumento della pressione sanguigna. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: sintomi extrapiramidali. Patologie sistemichee condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: irritabi lita'.

Gravidanza e allattamento

La sicurezza e l'efficacia di quetiapina non sono state valutate durante il periodo di gravidanza. Finora non vi sono dati negativi derivanti da test sugli animali; tuttavia non sono stati esaminati i possibilieffetti sull'occhio del feto. Pertanto in caso di gravidanza quetiapi na deve essere somministrata solamente se il beneficio giustifica i potenziali rischi. Successivamente all'uso di quetiapina in gravidanza sono stati osservati sintomi di astinenza nei neonati. Non vi sono datirelativi alla quantita' di quetiapina secreta nel latte materno. Pert anto le donne che allattano al seno dovrebbero evitare l'allattamento durante l'assunzione di quetiapina.