Prolia - Sc 1sir 60mg/Ml

Dettagli:
Nome:Prolia - Sc 1sir 60mg/Ml
Codice Ministeriale:040108033
Principio attivo:Denosumab
Codice ATC:M05BX04
Fascia:A
Prezzo:329.25
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Amgen Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Siringa
Iva:10%
Temp. Conservazione:Da +2 a +8 e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi

Denominazione

PROLIA 60 MG SOLUZIONE INIETTABILE IN SIRINGA PRERIEMPITA

Formulazioni

Prolia - Sc 1sir 60mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci per il trattamento delle malattie delle ossa - Altri farmaci che agiscono sulla struttura e mineralizzazione ossee.

Principi attivi

Ogni siringa preriempita contiene 60 mg di denosumab in 1 ml di soluzione (60 mg/ml). Denosumab e' un anticorpo monoclonale umano di tipo IgG2 prodotto in una linea cellulare di mammifero (CHO) mediante tecnologia del DNA ricombinante.

Eccipienti

Acido acetico glaciale, sodio idrossido (per l'aggiustamento del pH), sorbitolo (E420), polisorbato 20, acqua per preparazioni iniettabili. Il tampone acetato si ottiene miscelando acido acetico e sodio idrossido.

Indicazioni

Trattamento dell'osteoporosi in donne in post-menopausa e in uomini adaumentato rischio di fratture. Nelle donne in post-menopausa, Prolia riduce significativamente il rischio di fratture vertebrali, non vertebrali e di femore. Trattamento della perdita ossea associata a terapiaormonale ablativa in uomini con cancro alla prostata ad aumentato ris chio di fratture. Negli uomini con cancro alla prostata in trattamentocon terapia ormonale ablativa, il medicinale riduce significativament e il rischio di fratture vertebrali.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipocalcemia. Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

La dose raccomandata e' 60 mg somministrati come iniezione sottocutanea singola una volta ogni 6 mesi nella coscia, nell'addome o nella parte superiore del braccio. I pazienti devono ricevere un adeguato supplemento di calcio e vitamina D. Ai pazienti in trattamento deve essere consegnato il foglio illustrativo e la scheda promemoria paziente. Pazienti con compromissione renale: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale. Pazienti con compromissione epatica: la sicurezza e l'efficacia di denosumab non sono state studiate nei pazienti con compromissione epatica. Pazienti anziani (eta' >= 65): non e' richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani. Popolazione pediatrica: non e' raccomandato nei pazienti pediatrici (eta' < 18) in quanto la sicurezza e l'efficacia di Prolia in questi pazienti non sono state stabilite. In studi condotti su animali, l'inibizione del RANK/RANK ligando (RANKL) e' stata associata all'inibizione della crescita ossea e alla mancata eruzione dentale. Per uso sottocutaneo. La somministrazione deve essere eseguita da un soggetto adeguatamente addestrato nelle tecniche di iniezione.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 gradi C - 8 gradi C). Non congelare. Conservare la siringa preriempita nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.

Avvertenze

Apporto di Calcio e Vitamina D: e' importante che tutti i pazienti assumano un adeguato apporto di calcio e vitamina D. Precauzioni per l'uso. Ipocalcemia: e' importante identificare i pazienti a rischio di ipocalcemia. L'ipocalcemia deve essere corretta mediante un'adeguata assunzione di calcio e vitamina D prima dell'inizio della terapia. Il monitoraggio clinico dei livelli di calcio e' raccomandato prima di ogni dose e, nei pazienti predisposti a sviluppare ipocalcemia, entro due settimane dalla dose iniziale. Se alcuni pazienti manifestano sintomi sospetti di ipocalcemia durante il trattamento i livelli di calcio devono essere misurati. I pazienti devono essere incoraggiati a riportare isintomi indicativi di ipocalcemia. In ambito post-marketing e' stata riportata ipocalcemia grave sintomatica che si e' verificata nella maggior parte dei casi nelle prime settimane dall'inizio della terapia, ma che puo' manifestarsi anche successivamente. Infezioni cutanee I pazienti trattati con Prolia possono sviluppare infezioni cutanee (principalmente cellulite) che richiedono l'ospedalizzazione. Ai pazienti deve essere detto di rivolgersi immediatamente al medico se sviluppano segni o sintomi di cellulite. Osteonecrosi della mandibola/mascella (ONJ): l'ONJ e' stata riportata raramente in pazienti trattati con Prolia per il trattamento dell'osteoporosi. L'inizio del trattamento/nuovo trattamento deve essere posticipato nei pazienti con lesioni non guarite, aperte, dei tessuti molli nella bocca. Si raccomanda una visita odontoiatrica con profilassi dentale e una valutazione del rapporto beneficio/rischio individuale prima del trattamento in pazienti con fattori di rischio concomitanti. I seguenti fattori di rischio devono essere considerati quando si valuta il rischio di un paziente di sviluppare ONJ: la potenza del medicinale che inibisce il riassorbimento osseo (il rischio e' piu' elevato con farmaci piu' potenti), via di somministrazione (il rischio e' piu' elevato con la somministrazione per via parenterale) e la dose cumulativa della terapia del riassorbimento osseo; tumore, condizioni di comorbilita' (per esempio anemia, coagulopatie, infezione), fumo; terapie concomitanti: corticosteroidi, chemioterapia,inibitori dell'angiogenesi, radioterapia della regione testa collo; s carsa igiene orale, malattia parodontale, protesi dentarie non inserite correttamente, preesistente malattia dentale, procedure dentali invasive per esempio estrazioni dentali. Tutti i pazienti devono essere incoraggiati a mantenere una buona igiene orale, ad effettuare dei controlli dentali periodici, e a riportare immediatamente ogni sintomo a livello orale come mobilita' dentale, dolore o gonfiore o la mancata guarigione di piaghe della bocca o la presenza di secrezioni durante il trattamento con il medicinale. Durante il trattamento, le procedure dentali invasive devono essere eseguite solamente dopo attenta considerazione e devono essere evitate in stretta prossimita' della somministrazione del farmaco. Il piano di gestione dei pazienti che sviluppano l'ONJ deve essere definito in stretta collaborazione tra il medico curante e un dentista o un chirurgo orale con esperienza di ONJ. L'interruzione temporanea del trattamento deve essere considerata fino a risoluzione della condizione e, dove possibile, a mitigazione dei fattori di rischio che hanno contribuito al suo insorgere. Fratture atipiche del femore: nei pazienti trattati con Prolia sono stati riportati casi di fratture femorali atipiche. Le fratture femorali atipiche possono verificarsi con traumi minimi o senza traumi nelle regioni subtrocanterichee diafisarie del femore. Questi eventi sono caratterizzati da specifi ci reperti radiografici. Fratture femorali atipiche sono state riportate anc he in pazienti con alcune condizioni di comorbidita' (per esempio carenza di vitamina D, artrite reumatoide, ipofosfatasia) ed in caso di utilizzo di determinati medicinali (per esempio bisfosfonati, glucocorticoidi, inibitori di pompa protonica). Questi eventi si sono verificati anche in assenza di terapia antiriassorbitiva. Fratture analoghe, riportate in associazione all'uso di bisfosfonati, sono spesso bilaterali; pertanto il femore controlaterale deve essere valutato in pazienti trattati con il medicinale che hanno subito una frattura della diafisi femorale. In pazienti con sospetta frattura femorale atipica, deve essere considerata l'interruzione della terapia con il farmaco, inattesa della valutazione del paziente basata sull'analisi del rapport o beneficio/rischio individuale. Durante il trattamento, i pazienti devono essere avvertiti di riportare l'insorgenza di dolori nuovi o insoliti alla coscia, all'anca o all'inguine. I pazienti che presentano tali sintomi devono essere valutati per una frattura femorale incompleta. Trattamento concomitante con altri medicinali contenenti denosumab: i pazienti in trattamento con il prodotto non devono essere trattati contemporaneamente con altri medicinali contenenti denosumab (per la prevenzione di eventi scheletrici negli adulti con metastasi ossee da tumori solidi). Compromissione renale: i pazienti con grave compromissione renale o sottoposti a dialisi hanno un rischio maggiore di sviluppare ipocalcemia. Il rischio di sviluppare ipocalcemia e conseguente innalzamento dei livelli di ormone paratiroideo, aumenta con l'aumentaredel grado di compromissione renale. Un adeguato apporto di calcio, vi tamina D e un regolare monitoraggio del calcio sono particolarmente importanti in questi pazienti, come sopra riportato. Gomma naturale secca: il cappuccio dell'ago della siringa preriempita contiene gomma naturale secca (un derivato del lattice), che potrebbe causare reazioni allergiche. Avvertenze per gli eccipienti Questo medicinale contiene sorbitolo. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per60 mg, cioe' e' essenzialmente "privo di sodio".

Interazioni

In uno studio di interazione, non ha influenzato la farmacocinetica dimidazolam, che viene metabolizzato dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4). Q uesto indica che non dovrebbe alterare la farmacocinetica dei medicinali metabolizzati dal CYP3A4. Non sono disponibili dati clinici riguardanti la somministrazione concomitante di denosumab e della terapia ormonale sostitutiva (estrogeni), tuttavia un potenziale rischio di interazione farmacodinamica e' considerato basso. In uno studio clinico di transizione (da alendronato a denosumab) condotto in donne in post-menopausa affette da osteoporosi, la farmacocinetica e la farmacodinamicadi denosumab non sono state alterate dalla precedente terapia con ale ndronato.

Effetti indesiderati

Frequenze efenti avversi: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000)e molto raro (< 1/10.000). Infezioni ed infestazioni. Comune: infezio ni del tratto urinario, infezioni delle vie respiratorie superiori; non comune: diverticolite, cellulite, infezioni dell'orecchio. Disturbi del sistema immunitario. Raro: ipersensiblita' al farmaco, reazione anafilattica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Raro: ipocalcemia. Patologie del sistema nervoso. Comune: sciatica. Patologie dell'occhio. Comune: cataratta. Patologie gastrointestinali. Comune: costipazione, fastidio addominale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. comune: rash, eczema. Patologie del sistema muscoloscheletricoe del tessuto connettivo. Molto comune. dolore agli arti, dolore musc oloscheletrico; raro: osteonecrosi della mascella/mandibola; fratture femorali atipiche. La sindrome simil-influenzale e' stata riportata con un tasso grezzo di incidenza del 1,2% nei soggetti trattati con denosumab e 0,7% nei soggetti trattati con placebo. Nonostante questa differenza sia emersa in un'analisi combinata dei diversi studi, non e' stata osservata in un'analisi stratificata. Ipocalcemia: in due studi clinici di fase III controllati verso placebo su donne con osteoporosi post-menopausale, circa lo 0,05% (2 su 4.050) delle pazienti ha riportato diminuzioni dei livelli sierici di calcio (meno di 1,88 mmol/l) in seguito alla somministrazione del farmaco. Diminuzioni dei livelli sierici di calcio (meno di 1,88 mmol/l) non sono state invece riportate sia nei due studi clinici di fase III controllati verso placebo su pazienti trattati con terapia ormonale ablativa sia nello studio clinico di fase III controllato verso placebo in uomini con osteoporosi. In ambito post-marketing, nei pazienti in trattamento sono stati riportati rari casi di ipocalcemia grave sintomatica principalmente in pazienti in trattamento con il farmaco ad aumentato rischio di ipocalcemia, che si e' verificata nella maggior parte dei casi nelle prime settimane dall'inizio della terapia. Esempi di manifestazioni cliniche di ipocalcemia sintomatica grave, hanno incluso prolungamento dell'intervallo QT,tetania, convulsioni e alterazione dello stato mentale. I sintomi di ipocalcemia negli studi clinici con denosumab hanno incluso parestesieo rigidita' muscolare, contrazioni, spasmi e crampi muscolari. Infezi oni cutanee Negli studi clinici di fase III controllati verso placebo condotti su donne con osteoporosi post-menopausale, l'incidenza complessiva delle infezioni cutanee e' risultata simile nei gruppi trattati con placebo e con il farmaco; in uomini con osteoporosi. Analoga evidenza e' stata osservata anche negli studi clinici di fase III controllati verso placebo condotti su pazienti con cancro della mammella o della prostata trattati con terapia ormonale ablativa. Le infezioni cutanee che hanno richiesto l'ospedalizzazione sono state riportate nello 0,1% delle donne con osteoporosi post-menopausale trattate con placebo, rispetto allo 0,4% delle donne in trattamento con il medicinale. Prevalentemente si e' trattato di casi di cellulite. Negli studi condotti sui pazienti con cancro della mammella e della prostata, le infezioni cutanee riportate come reazioni avverse gravi sono risultate simili neigruppi trattati con placebo e con il farmaco. Osteonecrosi della mand ibola/mascella: negli studi clinici sull'osteoporosi ed in pazienti con cancro della mammella o della prostata sottoposti a terapia ormonaleablativa su un totale di 19.521 pazienti l'ONJ e' stata segnalata rar amente, in 14 pazienti. Fratture atipiche del femore Nel programma di sviluppo clinico per l'osteoporosi, le fratture femorali atipiche sonostate riportate raramente nei pazienti trattati con il medicinale. Ca taratta: in un singolo studio clinico di fase III controllato verso placebo su pazienti con cancro della prostata in terapia di deprivazioneandrogenica (ADT), e' stata osservata una differenza nell'incidenza d i cataratta. Nessuna differenza e' stata osservata in donne con osteoporosi post-menopausale o in uomini con osteoporosi o in donne trattatecon inibitori dell'aromatasi per cancro della mammella non metastatic o. Diverticolite: in un singolo studio clinico, di fase III controllato verso placebo su pazienti con cancro della prostata in terapia di deprivazione androgenica (ADT), e' stata osservata una differenza nell'incidenza di diverticolite (1,2% denosumab, 0% placebo). L'incidenza didiverticolite e' risultata comparabile tra i gruppi di trattamento in donne con osteoporosi post-menopausale o in uomini con osteoporosi e in donne trattate con inibitori dell'aromatasi per cancro della mammella non metastatico. Reazioni di ipersensibilita' al farmaco: nelle segnalazioni post-marketing, sono stati riportati rari eventi di ipersensibilita' al farmaco che includono rash, orticaria, tumefazione del viso, eritema e reazioni anafilattiche. Dolore muscoloscheletrico: il dolore muscoloscheletrico, compresi casi gravi, e' stato riportato nei pazienti trattati con il farmaco nell'ambito post-marketing. Negli studiclinici, il dolore muscoloscheletrico e' stato molto comune in entram bi i gruppi trattati con denosumab e placebo. Il dolore muscoloscheletrico che ha portato alla sospensione del trattamento negli studi e' stato non comune. Altre popolazioni speciali: nel corso degli studi clinici, i pazienti con compromissione renale grave o sottoposti a dialisihanno mostrato un maggior rischio di sviluppare ipocalcemia in assenz a di supplementazione con calcio. Un'adeguata assunzione di calcio e vitamina D e' importante nei pazienti con compromissione renale grave osottoposti a dialisi. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta t ramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza e allattamento

Non sono disponibili dati adeguati riguardanti l'uso nelle donne in gravidanza. Una tossicita' sulla riproduzione e' stata dimostrata in unostudio condotto su scimmie cynomolgus trattate durante la gravidanza con dosaggi di denosumab risultanti in un'esposizione sistemica in termini di AUC 119 volte superiore alla dose utilizzata nell'uomo. L'uso non e' raccomandato nelle donne in gravidanza. Le donne che rimangono incinte durante il trattamento sono incoraggiate ad arruolarsi nel programma di sorveglianza della gravidanza di Amgen. Non e' noto se denosumab e' escreto nel latte materno umano. Studi condotti in topi geneticamente modificati nei quali il gene che codifica per il RANKL e' stato rimosso (topi knockout) suggeriscono che l'assenza del RANKL (il bersaglio di denosumab) durante la gravidanza potrebbe interferire con lamaturazione della ghiandola mammaria, causando alterazioni dell'allat tamento dopo il parto. Si deve decidere se astenersi dall'allattamentoo dalla terapia con il medicinale, tenendo in considerazione il benef icio dell'allattamento per il neonato/lattante e il beneficio della terapia con il farmaco per la donna. Le donne che stanno allattando durante il trattamento con Prolia sono incoraggiate ad arruolarsi nel programma di sorveglianza dell'allattamento di Amgen. Non sono disponibilidati sugli effetti di denosumab sulla fertilita' umana. Gli studi con dotti sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla fertilita'.