Pletal - 28cpr 50mg
Dettagli:
Nome:Pletal - 28cpr 50mgCodice Ministeriale:034887176
Principio attivo:Cilostazolo
Codice ATC:B01AC23
Fascia:C
Prezzo:36.97
Produttore:Italfarmaco Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi
Denominazione
PLETAL 50 MG (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale).
Formulazioni
Pletal - 28cpr 50mg
Categoria farmacoterapeutica
Antitrombotici.
Principi attivi
Cilostazolo.
Eccipienti
Amido di mais, cellulosa microcristallina, calcio carmelloso, ipromellosa e magnesio stearato.
Indicazioni
Il prodotto e' indicato per aumentare la distanza percorsa a piedi senza dolore e la distanza massima in pazienti con claudicatio intermittens, senza dolore a riposo e senza necrosi dei tessuti periferici (arteriopatia periferica - classe Fontaine II); il medicinale e' indicato in seconda linea, in pazienti nei quali modifiche dello stile di vita (compreso smettere di fumare e programmi di attivita' fisica [con supervisione]) e altri interventi appropriati non hanno migliorato in modo sufficiente i sintomi della claudicatio intermittens .
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' accertata al cilostazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; insufficienza renale grave: clearance della creatinina 25 ml/min; insufficienza epatica moderata o grave Scompenso cardiaco congestizio; gravidanza; pazienti con accertata predisposizione emorragica (per esempio ulcerazione peptica attiva, recente ictus emorragico [negliultimi sei mesi], retinopatia diabetica proliferativa, ipertensione s carsamente controllata); pazienti con anamnesi di tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare o di ectopie ventricolari multifocali, trattate adeguatamente o meno, e in pazienti con prolungamento dell'intervallo QTc; pazienti con anamnesi di grave tachiaritmia; pazienti trattati contemporaneamente con due o piu' antiaggreganti piastrinici o anticoagulanti supplementari (ad esempio acido acetilsalicilico, clopidogrel, eparina, warfarin, acenocumarolo, dabigatran, rivaroxaban o apixaban); pazienti con angina pectoris instabile, infarto del miocardio negli ultimi 6 mesi, o sottoposti a intervento coronarico negli ultimi 6 mesi.
Posologia
La dose raccomandata di cilostazolo e' 100 mg due volte al giorno. Il cilostazolo deve essere assunto 30 minuti prima della prima colazione e della cena. L'assunzione di cilostazolo con il cibo ha evidenziato un aumento delle concentrazioni massime (C max) di cilostazolo nel plasma, che puo' essere associato con un'aumentata frequenza di reazioni avverse. Il trattamento con cilostazolo deve essere avviato da medici esperti nella gestione della claudicatio intermittens. Riesaminare il paziente dopo 3 mesi di trattamento, per l'eventuale sospensione del cilostazolo laddove si osserva un effetto inadeguato o i sintomi non sono migliorati. I pazienti in terapia con cilostazolo devono proseguire le modifiche apportate allo stile di vita (smettere di fumare e svolgimento di attivita' fisica) e gli interventi farmacologici (ad esempio terapia ipolipemizzante e antiaggregante piastrinica) per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari. Il cilostazolo non e' un sostituto di tali terapie farmacologiche. La riduzione della dose a 50 mg due volte al giorno e' raccomandata nei pazienti che ricevono farmaci forti inibitori del CYP3A4, come taluni macrolidi, antifungini azolici, inibitori delle proteasi, oppure farmaci che inibiscono marcatamente il CYP2C19, come omeprazolo. Anziani: non vi sono particolari requisiti posologici per gli anziani. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di nei bambini non sono state stabilite. Insufficienza renale: non e' necessario aggiustare la dose in pazienti con clearance della creatinina > 25 ml/min. Cilostazolo e' controindicato nei pazienti con clearance della creatinina 25 ml/min. Insufficienza epatica Non e' necessario aggiustare la dose in pazienti con lieve insufficienza epatica. Non ci sono dati disponibili in pazienti con insufficienza epatica moderata o grave. Poiche' il cilostazolo e' metabolizzato estesamente dagli enzimi epatici, e' controindicato nei pazienti con insufficienza epatica moderata o grave.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
L'opportunita' del trattamento con cilostazolo deve essere attentamente considerata assieme ad altre opzioni terapeutiche, come la rivascolarizzazione. In base al suo meccanismo d'azione, il cilostazolo puo' indurre tachicardia, palpitazioni, tachiaritmia e/o ipotensione. L'aumento della frequenza cardiaca associato con il cilostazolo va da 5 a 7 battiti al minuto circa; di conseguenza, nei pazienti a rischio questo puo' indurre angina pectoris. I pazienti possibilmente a maggior rischio di eventi avversi cardiaci gravi per via dell'aumentata frequenza cardiaca, per esempio pazienti con coronaropatia stabile, devono essereattentamente monitorati durante il trattamento con cilostazolo, mentr e l'uso del cilostazolo e' controindicato in pazienti con angina pectoris instabile, o con infarto del miocardio/intervento coronarico negliultimi 6 mesi, oppure con storia di grave tachiaritmia. Deve essere p restata cautela al momento di prescrivere il cilostazolo a pazienti con ectopia atriale o ventricolare e a pazienti con fibrillazione o flutter atriale. I pazienti devono essere informati della necessita' di riferire qualsiasi episodio emorragico o di facile comparsa di ecchimosinel corso della terapia. L'assunzione del cilostazolo deve essere int errotta in caso di emorragia retinica. A causa dell'effetto inibitoriodel cilostazolo sull'aggregazione piastrinica, e' possibile che si ve rifichi un aumentato rischio emorragico in concomitanza con procedure chirurgiche (compresi interventi invasivi minori, come l'estrazione dentaria). Se un paziente deve sottoporsi ad un intervento chirurgico elettivo che non richiede un effetto antiaggregante piastrinico, la somministrazione di cilostazolo deve essere interrotta 5 giorni prima dell'intervento. Vi sono state segnalazioni rare o molto rare di anomalie ematologiche, incluse trombocitopenia, leucopenia, agranulocitosi, pancitopenia e anemia aplastica. Gran parte dei pazienti e' guarita a seguito dell'interruzione di cilostazolo. Tuttavia, alcuni casi di pancitopenia e di anemia aplastica hanno avuto esito fatale. Oltre a segnalare gli episodi emorragici e di facile comparsa di ecchimosi, i pazienti devono essere informati della necessita' di riferire tempestivamentequalunque altro segno che possa suggerire l'esordio precoce di discra sia ematica, come piressia e mal di gola. Un esame emocromocitometricocompleto deve essere eseguito nei casi di sospetta infezione, o in pr esenza di altre evidenze cliniche di discrasia ematica. Il trattamentocon cilostazolo deve essere interrotto tempestivamente se insorgono p rove cliniche o di laboratorio di anomalie ematologiche. Nel caso di pazienti in terapia con forti inibitori del CYP3A4 o del CYP2C19, i livelli di cilostazolo nel plasma hanno evidenziato un aumento. In tali casi si raccomanda una dose di cilostazolo pari a 50 mg due volte al giorno. E' necessaria cautela nella co- somministrazione del cilostazoloe qualunque altro agente con potenziale effetto ipotensivo, per via d ella possibilita' di effetti ipotensivi additivi con una tachicardia riflessa. Deve essere prestata attenzione alla co-somministrazione di cilostazolo e qualunque altro antiaggregante piastrinico.
Interazioni
Antiaggreganti piastrinici: cilostazolo e' un inibitore della fosfodiesterasi (PDE) III con attivita' antiaggregante piastrinica. In uno studio clinico su soggetti sani, la somministrazione di cilostazolo 150 mg due volte al giorno per cinque giorni non ha portato al prolungamento del tempo di sanguinamento. Acido acetilsalicilico (ASA) La co-somministrazione a breve termine (4 giorni) di ASA e cilostazolo ha suggerito un aumento di 23-25% dell'inibizione dell'aggregazione piastrinica indotta da adenosina difosfato (ADP) ex vivo , rispetto al solo ASA. Non sono emersi trend apparenti verso una maggiore frequenza di eventi avversi emorragici nei pazienti in terapia con cilostazolo e ASA, a confronto con i pazienti che assumevano placebo e dosi equivalenti di ASA. Clopidogrel e altri antiaggreganti piastrinici: la cosomministrazione di cilostazolo e clopidogrel non ha avuto effetti su conta piastrinica, tempo di protrombina (PT) o tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT). In tutti i soggetti sani dello studio si e' avuto un prolungamento dei tempi di sanguinamento con il solo clopidogrel e la somministrazione concomitante con il cilostazolo non ha portato ad effettiaggiuntivi di rilievo sui tempi di sanguinamento. Si consiglia cautel a al momento di co- somministrare il cilostazolo e qualunque altro antiaggregante piastrinico. L'opportunita' di un monitoraggio periodico dei tempi di sanguinamento deve essere presa in considerazione. Il trattamento con cilostazolo e' controindicato nei pazienti in terapia con due o piu' antiaggreganti piastrinici/anticoagulanti supplementari. Una percentuale maggiore di emorragia e' stata osservata con l'uso concomitante di clopidogrel, ASA e cilostazolo nello studio CASTLE. Anticoagulanti orali come warfarin: non e' stato possibile osservare inibizione del metabolismo di warfarin ne' alcun effetto sui parametri di coagulazione (PT, aPTT, tempo di sanguinamento). Tuttavia, si consiglia cautela per i pazienti che ricevono sia il cilostazolo che un anticoagulante, ed e' necessario un frequente monitoraggio per ridurre il rischio emorragico. Il trattamento con cilostazolo e' controindicato nei pazienti in terapia con due o piu' antiaggreganti piastrinici/anticoagulanti supplementari. Inibitori degli enzimi del citocromo P-450 (CYP): cilostazolo e' metabolizzato estesamente dagli enzimi del CYP, in particolare CYP3A4 e CYP2C19, e in misura minore CYP1A2. Il metabolita deidro, la cui potenza e' maggiore di 4 - 7 volte rispetto a quella di cilostazolo nell'inibire l'aggregazione piastrinica, sembra essere formato principalmente tramite il CYP3A4. Il metabolita 4'-trans- idrossi, con potenza pari a un quinto di quella di cilostazolo, sembra essere formato prevalentemente tramite il CYP2C19. Di conseguenza, i farmaci inibitori del CYP3A4 (ad esempio alcuni macrolidi, antifungini azolici, inibitori delle proteasi) o del CYP2C19 (come gli inibitori della pompa protonica [PPI]) accrescono l'attivita' farmacologica totale e potrebbero potenziare gli effetti indesiderati di cilostazolo. Di conseguenza, per pazienti che assumono contemporaneamente forti inibitori del CYP3A4 o del CYP2C19 la dose raccomandata e' 50 mg due volte al giorno.La somministrazione di cilostazolo con eritromicina (un inibitore del CYP3A4) ha portato a un aumento di 72% nella AUC del cilostazolo, acc ompagnato da un aumento di 6% nella AUC del metabolita deidro e da un aumento di 119% della AUC del metabolita 4'-trans- idrossi. In base alla AUC, la complessiva attivita' farmacologica di cilostazolo aumenta di 34% con la co-somministrazione con eritromicina. Sulla base di talidati, la dose raccomandata di cilostazolo e' 50 mg due volte al giorn oin presenza di eritromicina e di agenti analoghi (ad esempio claritromicina). La co-somministrazione di ketoconazolo (un inibitore del CYP3A4) con cilostazolo ha portato a un aumento di 117% della AUC per il cilostazolo, accompagnato da una riduzione di 15% della AUC per il metabolita deidro, e un aumento di 87% della AUC per il metabolita 4'-trans-idrossi . In base alla AUC, la complessiva attivita' farmacologica di cilostazolo aumenta di 35% con la co-somministrazione con ketoconazolo. Sulla base di tali dati, la dose raccomandata di cilostazolo e' 50mg due volte al giornoin presenza di ketoconazolo e agenti analoghi ( ad esempio itraconazolo). La somministrazione di cilostazolo con diltiazem (un debole inibitore del CYP3A4) ha portato a un aumento di 44% nella AUC per il cilostazolo, accompagnato da un aumento di 4% della AUC del metabolita deidro e da un aumento di 43% della AUC del metabolita 4'-trans-idrossi. In base alla AUC, la complessiva attivita' farmacologica del cilostazolo aumenta di 19% con la co-somministrazione con diltiazem. Sulla base di tali dati, non e' necessario alcun aggiustamento della dose. La somministrazione di una singola dose di 100 mg di cilostazolo con 240 ml di succo di pompelmo (un inibitore del CYP3A4 intestinale) non ha avuto effetti di rilievo sulla farmacocinetica del cilostazolo. Sulla base di tali dati, non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Un effetto rilevante dal punto di vista clinico su cilostazolo e' comunque possibile con quantita' maggiori di succo di pompelmo. La somministrazione di cilostazolo con omeprazolo (un inibitore del CYP2C19) ha aumentato di 22% la AUC per il cilostazolo, con un aumento di 68% della AUC per il metabolita deidro, e una riduzione di 36%della AUC per il metabolita 4'-trans-idrossi. In base alla AUC, la co mplessiva attivita' farmacologica aumenta di 47% con la co-somministrazione con omeprazolo. Sulla base di tali dati, la dose raccomandata dicilostazolo e' 50 mg due volte al giorno in presenza di omeprazolo. S ubstrati degli enzimi del citocromo P-450: e' stato dimostrato che il cilostazolo aumenta la AUC della lovastatina e il suo acido -idrossi nella misura del 70%. Si consiglia cautela nel co-somministrare il cilostazolo con substrati del CYP3A4 con stretto indice terapeutico. Si raccomanda attenzione nella co- somministrazione con statine metabolizzate dal CYP3A4, per esempio simvastatina, atorvastatina e lovastatina. Induttori degli enzimi del citocromo P-450 Non e' stato valutato l'effetto degli induttori del CYP3A4 e del CYP2C19 sulla farmacocinetica dicilostazolo. L'effetto antiaggregante piastrinico puo' venire teorica mente alterato e deve essere attentamente monitorato in caso di co- somministrazione di cilostazolo e di induttori del CYP3A4 e CYP2C19. Negli studi clinici, il fumo di sigaretta (che induce il CYP1A2) ha ridotto di 18% le concentrazioni plasmatiche di cilostazolo. Altre potenziali interazioni: e' necessaria cautela nel co-somministrare cilostazolocon qualunque altro agente in grado di ridurre la pressione arteriosa , a causa della possibilita' di un effetto ipotensivo aggiuntivo con tachicardia riflessa.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse riportate piu' comunemente negli studi clinici sono state cefalea (in > 30%), diarrea e feci anomale (ciascuna in > 15%). Tali reazioni sono state solitamente di intensita' da lieve a moderata e talvolta sono state alleviate riducendo la dose. Le reazioni avverse riportate negli studi clinici e successivamente all'immissione in commercio sono incluse nella tabella che segue. Le frequenze corrispondono a: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000),non nota. Le frequenze delle reazioni osservate nel periodo successiv o all'immissione in commercio sono considerate non note (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: ecchimosi; non comune: anemia; raro: prolungamento del tempo di sanguinamento, trombocitemia; non nota:tendenza emorragica, trombocitopenia, granulocitopenia, agranulocitos i, leucopenia, pancitopenia, anemia aplastica. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazione allergica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: edema (periferico, facciale), anoressia; noncomune: iperglicemia, diabete mellito. Disturbi psichiatrici. Non com une: ansieta'. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: capogiri; non comune: insonnia, turbe oniriche; non nota: paresi, ipoestesia. Patologie dell'occhio. Non nota: congiuntivite. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non nota: tinnito. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni, tachicardia, angina pectoris, aritmia, extrasistoli ventricolari; non comune: infarto del miocardio, fibrillazioneatriale, scompenso cardiaco congestizio, tachicardia sopraventricolar e, tachicardia ventricolare, sincope. Patologie vascolari. Non comune:emorragia oculare, epistassi, emorragia gastrointestinale, emorragia non specificata, ipotensione ortostatica; non nota: vampate, ipertensione, ipotensione, emorragia cerebrale, emorragia polmonare, emorragia muscolare, emorragia del tratto respiratorio, emorragia sottocutanea. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: rinite, faringite; non comune: dispnea, polmonite, tosse; non nota: polmonite interstiziale. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, feci anomale; comune: nausea e vomito, dispepsia, flatulenza, dolore addominale; non comune: gastrite. Patologie epatobiliari. Non nota: epatite, anomalie della funzionalita' epatica, ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, prurito; non nota: eczema, eruzioni cutanee, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: mialgia. Patologie renali e urinarie. Raro: insufficienza renale, compromissione renale; non nota: ematuria, pollachiuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore toracico, astenia; non comune: brividi, malessere; non nota: piressia, dolore. Esami diagnostici. Non nota: aumentodei livelli di acido urico, aumento dell'azotemia, aumento della crea tinina ematica. E' stato osservato un aumento della frequenza di palpitazioni e di edema periferico somministrando cilostazolo contemporaneamente con altri vasodilatatori che causano tachicardia riflessa, come i calcio- antagonisti derivati dalla diidropiridina. Il solo evento avverso che ha portato all'interruzione della terapia in 3% dei pazientitrattati con cilostazolo e' stata la cefalea. Altre cause frequenti d i interruzione includevano palpitazioni e diarrea (ciascuna in 1,1%). Di per se' cilostazolo puo' comportare un aumentato rischio emorragico, a sua volta potenziato dalla co-somministrazione di qualunque altro agente caratterizzato da tale effetto. Il rischio di emorragia intraoculare puo' essere superiore nei pazienti diabetici. Un aumento della frequenza di diarrea e palpitazioni e' stato riscontrato in pazienti dieta' superiore a 70 anni. La segnalazione delle reazioni avverse sosp ette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso di cilostazolo in donne ingravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' rip roduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. <Medicinale contenente cilostazolo> non deve essere usato durante la gravidanza. L'escrezione di cilostazolo nel latte materno e' stata riportata in studi sugli animali. L'escrezione di cilostazolo nel latte materno umano non e' nota. A causa del potenziale effetto dannoso per il neonato allattato con latte materno da una madre in trattamento, l'uso di <Medicinale contenente cilostazolo> non e' raccomandato durante l'allattamento. Cilostazolo non ha alterato la fertilita' negli studi sugli animali.