Plenadren - Fl 50cpr 20mg Rm

Dettagli:
Nome:Plenadren - Fl 50cpr 20mg Rm
Codice Ministeriale:042487025
Principio attivo:Idrocortisone
Codice ATC:H02AB09
Fascia:H
Prezzo:676.23
Doping:Proibito solo in gara
Produttore:Shire Italia Spa
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco ospedaliero esitabile in farmacia
Forma:Compresse rilascio modificato
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

PLENADREN 20 MG COMPRESSE A RILASCIO MODIFICATO

Formulazioni

Plenadren - Fl 50cpr 20mg Rm

Categoria farmacoterapeutica

Corticosteroidi sistemici, non associati.

Principi attivi

Idrocortisone.

Eccipienti

Nucleo: ipromellosa; cellulosa microcristallina; amido pregelatinizzato (di mais); silice colloidale anidra; magnesio stearato. Rivestimento: macrogol (3350); alcol polivinilico; talco; titanio diossido (E171).

Indicazioni

Trattamento dell'insufficienza surrenalica negli adulti.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.

Posologia

Il medicinale si usa come terapia di mantenimento. Le dosi sostitutiveorali devono essere personalizzate a seconda della risposta clinica. La dose di mantenimento comune e' di 20 - 30 mg al giorno, somministrata una volta al giorno al mattino. Nei pazienti in cui si riscontri ancora una produzione di cortisolo endogeno potrebbe essere sufficiente una dose inferiore. 40 mg e' la piu' alta dose di mantenimento studiata. Si deve utilizzare la dose di mantenimento piu' bassa possibile. Qualora l'organismo sia esposto a stress fisico e/o mentale eccessivo, il paziente potrebbe aver bisogno di un'ulteriore sostituzione di compresse di idrocortisone a rilascio immediato soprattutto nel pomeriggio/alla sera. Passaggio dal trattamento glucocorticoide orale convenzionale al farmaco: quando il paziente passa da una terapia sostitutiva convenzionale di idrocortisone orale somministrata tre volte al giorno alfarmaco, si puo' somministrare una dose giornaliera totale identica. A causa della minore biodisponibilita' della dose giornaliera del medicinale rispetto a quella delle compresse convenzionali di idrocortisone somministrate tre volte al giorno, e' necessario monitorare la risposta clinica e potrebbe essere opportuno personalizzare ulteriormente la dose. Il passaggio del paziente da compresse di idrocortisone somministrate due volte al giorno, cortisone acetato o glucorticoidi sintetici al medicinale non e' stato studiato, ma in questi casi si raccomanda il passaggio a una dose giornaliera idrocortisone equivalente del farmaco; potrebbe essere necessario personalizzare ulteriormente la dose. Uso nelle malattie intercorrenti: nel corso di malattie intercorrenti, non si deve assolutamente ignorare il rischio di sviluppare insufficienza surrenalica acuta. Nei casi piu' gravi, si rende necessario un aumento immediato della dose e la somministrazione orale di idrocortisone dev'essere sostituita dal trattamento parenterale. La somministrazione parenterale di idrocortisone e' giustificata durante episodi transitori della malattia, come gravi infezioni, in particolare gastroenterite associata a vomito e/o diarrea, febbre alta di qualsiasi eziologia o stress fisico intenso, per esempio nel caso di gravi incidenti e intervento chirurgico in anestesia generale. Nei casi meno gravi quandonon sia necessaria la somministrazione parenterale di idrocortisone, per esempio infezioni di basso grado, febbre di qualsiasi eziologia e situazioni di stress come procedure chirurgiche minori, la dose sostitutiva giornaliera orale normale dev'essere aumentata temporaneamente; la dose giornaliera totale dev'essere aumentata somministrando la dosedi mantenimento due o tre volte al giorno con intervalli di 8 +/- 2 o re (aumentando il numero delle somministrazioni, senza aumentare la dose del mattino). Questo regime e' stato documentato in piu' di 300 episodi di malattie intercorrenti nell'ambito del programma di studio clinico. Si possono somministrare compresse di idrocortisone a rilascio immediato invece del farmaco oppure le stesse possono essere aggiunte al medicinale. L'aumento della dose di idrocortisone in un'unica somministrazione aumenta l'esposizione plasmatica complessiva al cortisolo in maniera meno che proporzionale. Una volta che l'episodio di malattiaintercorrente si e' concluso, il paziente puo' tornare alla dose di m antenimento normale del farmaco. Anziani: nel caso di basso peso corporeo correlato all'eta', si raccomanda il monitoraggio della risposta clinica; potrebbe essere necessario l'aggiustamento della dose a una dose inferiore. Insufficienza renale: non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata. Nei pazienti con insufficienza renale grave, si raccomanda il monitoraggio della risposta clinica e potrebbe essere necessario l'aggiustamento della dose. Insufficienza epatica: non e' necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza epatica da lieve amoderata. Nei pazienti con insufficienza epatica grave, la massa epat ica funzionale diminuisce e di conseguenza diminuisce la capacita' di metabolizzazione dell'idrocortisone. Quindi si raccomanda il monitoraggio della risposta clinica, e potrebbe essere necessario l'aggiustamento della dose. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia del prodotto nei bambini/negli adolescenti di eta' inferiore ai 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione: i pazienti devono essere istruiti ad assumere il medicinale oralmente con un bicchiere d'acqua al momento del risveglio, almeno 30 minuti prima di assumere cibo, preferibilmente in posizione eretta e tra le 6.00 e le 8.00 del mattino. La compressa deve essere deglutita intera, senza dividerla, romperla o frantumarla. Se e' necessario somministrare piu' di una dose al giorno, la dose del mattino dev'essere somministrata secondo le istruzioni, e quelle supplementari somministrate successivamente durante il giorno possono essere assunte cono senza cibo.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Infezioni concomitanti: in caso di insufficienza surrenalica acuta, ricorrere alla somministrazione parenterale di idrocortisone a dosi elevate, con soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9%) per iniezione. In caso di malattie transitorie, per esempio infezioni di basso grado, febbre di qualsiasi eziologia e situazioni di stress come procedure chirurgiche minori, la dose sostitutiva giornaliera dev'essere aumentatatemporaneamente. Il paziente dev'essere adeguatamente informato su co me comportarsi in queste situazioni, e gli dev'essere raccomandato di consultare un medico qualora si verifichi un peggioramento acuto; soprattutto nel caso di gastroenterite, vomito e/o diarrea che provocano perdita di liquidi e sali, nonche' l'assorbimento inadeguato di idrocortisone orale. I pazienti con insufficienza surrenalica e concomitanti infezioni retrovirali, come l'HIV, hanno bisogno di un attento aggiustamento della dose a causa della potenziale interazione con i medicinali antiretrovirali e di una dose piu' alta di idrocortisone a causa dell'infezione. Gli studi scientifici non confermano gli effetti immunosoppressivi dell'idrocortisone nelle dosi utilizzate per la terapia sostitutiva in pazienti con insufficienza surrenalica. Quindi, non vi e' ragione di credere che le dosi sostitutive di idrocortisone aggravino un'eventuale infezione sistemica o l'esito di tale infezione. Inoltre, non vi e' motivo di credere che le dosi di idrocortisone utilizzate per la terapia sostitutiva nell'insufficienza surrenalica possano ridurre la risposta ai vaccini e aumentare il rischio di infezioni generalizzate con vaccini vivi. Svuotamento gastrico e disturbi della motilita': le compresse a rilascio modificato non sono raccomandate in pazienticon aumentata motilita' gastrointestinale, ossia diarrea cronica, per il rischio di alterata esposizione al cortisolo; a questi pazienti si devono somministrare altre formulazioni di idrocortisone. Non esiston o dati su pazienti in cui siano stati confermati un rallentato svuotamento gastrico o disordini con ridotta motilita'. Nei pazienti in cui si osservino tali condizioni si deve monitorare la risposta clinica. Assunzione di dosi di idrocortisone piu' alte del normale: alte dosi (sovrafisiologiche) di idrocortisone possono provocare l'aumento della pressione del sangue, ritenzione di sali e liquidi, e maggiore escrezione di potassio. Il trattamento di lungo periodo con dosi di idrocortisone piu' alte di quelle fisiologiche puo' dar luogo a caratteristiche cliniche che assomigliano alla sindrome di Cushing con aumento dell'adiposita', obesita' addominale, ipertensione e diabete, e quindi aumentare il rischio di morbilita' cardiovascolare e mortalita'. L'eta' avanzata e il basso indice di massa corporea sono noti fattori di rischio per comuni reazioni avverse delle dosi farmacologiche di glucocorticoidi, come l'osteoporosi, l'assottigliamento della pelle, il diabete mellito, l'ipertensione e la maggiore predisposizione alle infezioni. Tutti i glucocorticoidi aumentano l'escrezione del calcio e riducono il tasso di rimodellamento osseo. Si e' osservato che nei pazienti con insufficienza surrenalica sottoposti a terapia sostitutiva di lungo periodo con glucocorticoidi si registra una ridotta densita' minerale ossea.L'uso prolungato di alte dosi di glucocorticoidi potrebbe dar luogo a cataratta subcapsulare posteriore e glaucoma con possibili danni ai n ervi ottici. Tali effetti non sono stati segnalati nei pazienti sottoposti a terapia sostitutiva con glucocorticoidi con le dosi impiegate nell'insufficienza surrenalica. Con i glucocorticoidi sistemici possonoverificarsi reazioni avverse di tipo psichiatrico. Questo puo' avveni re all'inizio del trattamento e durante gli aggiustamenti delle dosi. I rischi possono essere piu' alti quando si somministrano alte dosi. Gran parte delle reazioni si risolvono dopo la riduzione della dose, benche' possa essere necessario un trattamento specifico. Funzionalita' della tiroide: i pazienti con insufficienza surrenalica devono essere monitorati per accertare un'eventuale disfunzione della tiroide, poiche' sia l'ipotiroidismo che l'ipertiroidismo possono esercitare una sensibile influenza sull'esposizione all'idrocortisone somministrato. Il trattamento dell'insufficienza surrenalica primaria spesso giustifica l'aggiunta di un mineralcorticoide.

Interazioni

Le seguenti interazioni dell'idrocortisone sono state riportate dopo la somministrazione di dosi terapeutiche di glucocorticoidi. Potenti induttori del CYP 3A4 come la fenitoina, la rifabutina, la carbamazepina, i barbiturici, la rifampicina, l'iperico e induttori meno potenti come i medicinali antiretrovirali, efavirenz e nevirapina possono favorire la clearance metabolica del cortisolo, ridurre l'emivita terminale e quindi ridurre i livelli circolanti e aumentare le fluttuazioni del cortisolo (a causa della piu' breve emivita terminale). Di conseguenzapotrebbe essere necessario un aggiustamento della dose di idrocortiso ne. Potenti inibitori del CYP 3A4 come il ketoconazolo, l'itraconazolo, il posaconazolo, il voriconazolo, l'eritromicina, la telitromicina, la claritromicina, il ritonavir e il succo di pompelmo possono inibireil metabolismo dell'idrocortisone, e aumentare quindi i livelli emati ci. Durante il trattamento profilattico di lungo periodo con uno degliantibiotici, e' opportuno considerare l'aggiustamento della dose di i drocortisone. L'effetto dei corticosteroidi puo' ridursi per 3-4 giorni dopo il trattamento con mifepristone. E' necessario monitorare la risposta clinica dei pazienti a cui si somministrano medicinali che influiscono sullo svuotamento gastrico e sulla motilita'.

Effetti indesiderati

L'idrocortisone viene somministrato come terapia sostitutiva al fine di ripristinare livelli normali di cortisolo. Il profilo delle reazioniavverse nel trattamento dell'insufficienza surrenalica quindi non e' comparabile a quello di altre condizioni che richiedono dosi molto piu' alte di glucocorticoidi somministrate oralmente o per via parenterale. Complessivamente, in uno studio di 12 settimane, la frequenza e il tipo delle reazioni avverse erano simili per compresse di medicinale arilascio modificato somministrate una volta al giorno e compresse di idrocortisone somministrate tre volte al giorno. C'e' stato un aumentoiniziale nella frequenza delle reazioni avverse approssimativamente i n un paziente su cinque, osservati fino a otto settimane dopo essere passati per la prima volta da compresse convenzionali di idrocortisone somministrate tre volte al giorno a compresse a rilascio modificato somministrate una volta al giorno. Tuttavia queste reazioni avverse (dolori addominali, diarrea, nausea e affaticamento) sono lievi o moderate, transitorie e di breve durata ma potrebbero rendersi necessari un aggiustamento della dose o medicinali concomitanti supplementari. Le reazioni avverse, osservate in uno studio controllato di tre mesi ed elencate di seguito, sono classificate in base alla frequenza e alla Classificazione Sistemica Organica: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100 e <1/10); non comune (>=1/1.000 e <1/100); raro (>=1/10.000 e < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non noto. Infezioni e infestazioni. Comune: gastroenterite, infezioni del tratto respiratorio superiore, infezione virale. Patologie del sistema nervoso. Comune: sedazione, vertigini. Patologie dell'occhio. Comune: secchezza dell'occhio. Patologie gastrointestinali. Comune: esofagite, nausea, dolore addominale superiore, erosione dentale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione pruriginosa. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: gonfiore delle articolazioni. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto comune: affaticamento. Esami diagnostici. Comune: calo dell'HDL, aumento ponderale. Inoltre sono state segnalate le seguenti reazioni avverse per altri medicinali con idrocortisone somministrati con indicazioni diverse da quelle previste per la terapia sostitutiva per insufficienza surrenalica a dosi piu' alte (le frequenze non sono note). Disturbi del sistema immunitario: attivazione dell'infezione (tubercolosi,infezioni fungine e virali, herpes incluso). Patologie endocrine: ind uzione dell'intolleranza al glucosio o del diabete mellito. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ritenzione idrica e di sodio e tendenza all'edema, ipertensione, ipopotassiemia. Disturbi psichiatrici: euforia e psicosi, insonnia. Patologie dell'occhio: incremento della pressione intraoculare e cataratta. Patologie gastrointestinali: dispepsia e peggioramento dell'ulcera gastrica esistente. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: sintomi simili alla sindrome di Cushing,stria, ecchimosi, acne e irsutismo, cicatrizzazione rallentata. Patol ogie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: osteoporosi con fratture spontanee. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Il medicinale puo' essere usato durante la gravidanza. Non vi sono indicazioni che la terapia sostitutiva con idrocortisone nelle donne in gravidanza con insufficienza surrenalica sia associata a esiti avversi per la madre e/o il feto. L'insufficienza surrenalica non trattata durante la gravidanza si associa a un esito negativo per la madre e il feto, ed e' percio' importante continuare il trattamento durante la gravidanza. Gli studi riproduttivi sugli animali dimostrano che i glucocorticoidi possono provocare anomalie fetali e tossicita' riproduttiva. La dose di idrocortisone dev'essere attentamente monitorata durante la gravidanza nelle donne con insufficienza surrenalica. Si raccomanda didosare la somministrazione sulla base della risposta clinica individu ale. L'idrocortisone e' escreto nel latte materno. Il medicinale puo' essere usato durante l'allattamento al seno. E' improbabile che le dosi di idrocortisone usate come terapia sostitutiva abbiano un impatto clinicamente significativo sul bambino. I bambini di madri che assumonoalte dosi di glucocorticoidi sistemici per periodi prolungati possono essere a rischio di soppressione surrenalica. E' stata dimostrata una ridotta parita' nelle pazienti con insufficienza surrenalica, molto p robabilmente a causa della malattia di fondo, ma non vi sono indicazioni che l'idrocortisone somministrato in dosi per terapia sostitutiva influisca sulla fertilita'.